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Posso guardare nel tuo pannolino?

Il freddo non invoglia certo i genitori a pensare al momento in cui dovranno iniziare lo“spannolinamento”. Questo è infatti il temine tecnico, coniato dai genitori, che definisce il passaggio dal pannolino al wc.

Per ovvi motivi di praticità la fase dello “spannolinamento” è sempre associata alla bella stagione e quindi  al caldo.

Per i neo-genitori tanto quanto per i genitori esperti arrivare a togliere il pannolino è sempre un traguardo molto importante, non solo perchè vengono alleggeriti nelle loro cure quotidiane, ma soprattutto perchè il controllo degli sfinteri rappresenta un traguardo di crescita e di autonomia dei propri figli importante. Il primo passaggio “difficile” da affrontare che richiede serenità e un certo grado di maturità, anche muscolare, dei bimbi. Si tratta di   una fase delicata della crescita che talvolta mette a dura prova i genitori. I bambini sono impauriti da ciò che non conoscono e da ciò che non sanno fare, soprattutto  se si deve avere a che fare con una cosa che puzza. Durante la stagione fredda allora si può iniziare a seminare le basi per uno spannolinamento sereno.  

libro_bambini_togliere_pannolino_topotto

Come fare? Si può iniziare con un buon libro illustrato. I libri hanno il potere di dare parole ai genitori quando mancano. Una lettura simpatica che incuriosisce i bambini su cosa succede nel loro pannolino, mostrando la normalità della cacca non solo per i bimbi, ma per tutti gli animali.

Amerete Topotto il simpatico topolino curiosone protagonista de Posso guardare nel tuo pannolino?  che vuole vedere cosa nascondono nel pannolino tutti i suoi amici animali.

Uno per uno, chi più chi meno timidamente, apre quindi il proprio pannolino per mostrare cosa c’è. Ogni pannolino ha contenuto diverso per grandezza e forma… e ogni amico del topolino diventa curioso di sapere cosa invece ci sarà nel pannolino di Topotto. Alla fine anche il topolino accetta di mostrare a tutti il suo pannolino e increduli tutti gli animali scoprono che è vuoto perché il topolino ha imparato a usare il vasino. Così il topolino insegna a tutti allegramente a usare il proprio vasino.

La storia è deliziosa e illustrata molto bene. Il messaggio è immediato e chiaro per i bimbi che si divertono ad aprire e chiudere le alette per scoprire cosa c’è nei vari pannolini.

Di sicuro un avvicinamento soft e divertente.

 

Puoi leggere anche i consigli sullo “spannolinamento”  sereno e su quando iniziare a togliere il pannolino  dei nostri esperti.

 

 

 

Storia di un gallo innamorato e di una gallina che voleva scappare dal pollaio

E’ un piacere per Bresciabimbi far conoscere i talenti presenti sul territorio.

Vi presento Denise Gilberti autrice di  un racconto adatto ai bambini tra i 6 e i 10 anni, che ho letto con piacere  e che consiglio caldamente.

Questa è la trama del racconto: il gallo vive felice e beato nel suo pollaio ed è ammirato da tutte le galline. Ma un giorno arriva la gallina padovana a sconvolgere la tranquillità del pollaio. Il gallo se ne innamora perdutamente, ma la gallina vuole scappare perché la vita nel pollaio non le basta. Lei vuole conoscere il mondo. Eppure il comportamento della gallina nasconde una paura profonda che fa capire il motivo per cui è così scostante.

Una storia che parla di amicizia e di coraggio e di come l’amore possa vincere la paura. Il racconto è di facile lettura, ma allo stesso tempo appassionante e avvincente, proponendo allo stesso tempo interessanti riflessioni su quanto si ha e si vorrebbe, sul comportamento degli altri, ……

La copertina inoltre è stata realizzata dalla bimba dell’autrice!   Ecco come si descrive Denise. Chi sono? Da sempre amo scrivere e adoro i bambini…e allora perché non unire le due passioni? I miei figli sono la mia ispirazione. Quando gli leggo o racconto favole, mi vengono le idee per scrivere qualcosa di mio adatto a loro. Denise, una mamma di due bambini, Alison di 7 anni e Evan di 3 anni e abito in provincia di Brescia

Buona lettura a tutti!

Laura

L’anno nuovo

Per iniziare bene questo 2016 non poteva certo mancare un classico che a scuola viene spesso riproposto. E’ la filastrocca di Gianni Rodari sul nuovo anno.

Chi se la ricorda a memoria?

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
GIANNI RODARI

 

Babbo Natale

Babbo Natale

 

Questa sera dentro il caminetto

scenderà qualcuno mentre sono a letto,

avrà la barba bianca intorno al viso

ed uscirà fuori così, all’improvviso!

 

Col vestito rosso ed un sacco ben riempito

di giocattoli e dolci d’ogni tipo,

avrà il berretto che penzola dalla testa

e porterà a tutti i bimbi gioia e festa!

 

Deporrà vicino all’albero i suoi regali

e di colpo spariranno guai e mali,

avrà un sorriso simpatico e gioviale,

di certo non può che esser Babbo Natale!

 

MariaGrazia Gritta

L’apprendista Babbo Natale

 L’apprendista Babbo Natale

favola di Natale di Bonifacio Vincenzi per Kymaera Edizioni di Shakira. Le illustrazioni sono di Germana Di Rago.

Babbo Natale è alla ricerca del suo successore, un bambino buono e gentile di nome Nicolaus che un giorno, quando lui sarà troppo vecchio, potrà prendere il suo posto. Dopo mesi e mesi di ricerche, finalmente lo trova. Ed è davvero speciale il piccolo Nicolaus perché è un bambino Down. Non resta che comunicarglielo attraverso l’intercessione del suo angelo custode: il combina-guai Strauss!

Dapprima Nicolaus rifiuta, non si sente all’altezza del compito. Ma le parole dolci e sincere di Babbo Natale, alla fine, lo rendono fiero e orgoglioso di sé. La notte di Natale, il povero Babbo non può portare i regali, a causa di una caduta dalla slitta. Così sarà compito di Nicolaus e del suo angelo custode maldestro e scansafatiche consegnare i regali ai bambini di tutto il mondo, regalando a noi tutti belle sorprese!

L’apprendista Babbo Natale è una favola per bambini e per adulti, che fa sorridere e apprezzare ancora di più il significato del Natale, affrontando in modo semplice e coraggioso un argomento delicato come la Sindrome di Down.

Per informazioni visitate panesiedizioni.it

Giù le mani

Alcuni argomenti sono difficili e delicati e spesso non sappiamo bene quali parole usare per parlarne con i nostri bambini, uno di questi temi è di sicuro l’abuso sui bambini. 

Spesso i libri danno ai genitori le parole che a loro mancano, come in :

Giù le mani!

Il pinguino Leo impara a difendersi dagli adulti

Edizioni Erickson

Come ci si deve comportare se si è piccoli e indifesi e un adulto vuole farci del male? Come trovare il coraggio per parlare con i genitori di un abuso? Questa favola dedicata ai bambini più piccoli, tratta il tema delle molestie sessuali con grande sensibilità e chiarezza. È la storia del pinguino Leo, un cucciolo che, dopo aver subito un tentativo di abuso, si sente imbarazzato, confuso e impaurito. Finché non trova il coraggio di raccontare alla mamma quello che gli è successo… Una favola unica, che riesce ad affrontare un tema estremamente delicato con eccezionale limpidezza. Un racconto che per la prima volta si rivolge direttamente ai bambini, che potranno così imparare come è giusto comportarsi in certe situazioni e chiedere subito aiuto all’adulto senza vergognarsi e senza ingiusti sensi di colpa.

A tutto libri!

A tutto libri!

Questo Natale è impazzato sul web lo scambio di libri.

Navigando però ho trovato moltissime formule possibili; esiste infatti il bookcrossing, il book exchange, regala un libro,….. oltre ad una serie di mercatini/bancarelle/giornate di scambio libri praticamente ovunque.

L’obiettivo di tutta questa attenzione e attività attorno ai libri è  buona: far leggere e far leggere soprattutto i bambini. Spesso su facebook gira la citazione “Un bambino che legge sarà un adulto che pensa”, è  vero ed è proprio così. I bambini sono sempre più passivi nei loro giochi interattivi. Il libro obbliga ad un approccio diverso: ad un contatto, a dover girare le pagine, a sentirne il profumo ….ad una poesia che la tecnologia non può programmare. Oltre al fatto che da soli o in compagnia la lettura di un libro è sempre una scoperta.

Gli esperti consigliano la lettura di libri sin dai primissimi mesi, si veda per esempio il progetto Nati per Leggere.

I libri per bambini hanno il grande vantaggio non solo di raccontare storie meravigliose, ma, soprattutto, di affrontare temi difficili, sui quali alle volte i genitori non sanno bene come muoversi o che parole usare.

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Ma conosciamo le possibilità di scambio libri in circolazione:

  • Bookcrossing: letteralmente significa passaggio di libro, la traduzione più efficace è liberalibro. Si tratta infatti di “liberare” un libro lasciandolo ovunque si preferisca, affinché possa essere ritrovato e quindi letto da altri, che eventualmente possono commentarlo e altrettanto eventualmente farlo proseguire nel suo viaggio. I libri liberati vengono registrati e segnalati. Diversamente sarebbe impossibile seguirne il percorso. Si tratta quindi di un’attività di distribuzione gratuita di libri al di fuori dalle sedi solite. Si può infatti liberare il libro in un bar, sui mezzi pubblici, al parco,…… In Italia il sito che coordina questa attività è www.bookcrossing-italy.com
  • Book exchange: letteralmente scambio di libri. Si tratta di una catena di S. Antonio tanto criticata quanto diffusa. Nei gruppi di Facebook e Whatsapp infatti ha avuto grande riscontro. C’è chi addita come grandissima bufala e truffa e chi ne ha trovato una chiave interessante come il blog  Semplicementeoggi con cui sono entrata in contatto proprio grazie ad un programma di scambio libri. Leggete la sua recensione sul book exchange
  • Regala un libro: ci sono diversi programmi e progetti attorno all’idea di regalare un libro. Io mi sono iscritta a quello organizzato a MoglieMammaDonna “regala un libro per Natale“. Basta iscriversi per essere associati ad un altro genitore cui regalare un libro

L’idea che è alla base di tutto e che arriva al di là della formula scelta è che leggere fa bene alla mente e al cuore.

Buona lettura a tutti, magari con un libro ricevuto in regalo…

 

 

Una festa per tutto il mondo

UNA FESTA PER TUTTO IL MONDO

 

Sfavillan le vetrine di luci accese

che invitan la gente a far spese,

per la via è sospesa nell’aria,

spicca, lì in mezzo, la luminaria!

 

Ricorda che arriverà a giorni

una festa per rioni e dintorni,

per paesi, villaggi e città

che la gente felice farà!

 

Le persone si scambian regali,

scordando così i loro mali

e cercando d’esser più attente

ai bisogni della povera gente!

 

È una festa per tutto il mondo,

sia per chi è triste o giocondo,

riunisce il buono e il cattivo,

quel giorno ognuno è giulivo!

 

Ma non è fatta solo d’omaggi,

di luci, suoni ed assaggi,

quel dì è nato un bimbo speciale

dentro una misera stalla: è il Natale!

 

Maria Grazia Gritta

Piccoli libri per grandi feste

La scrittrice bresciana Mariagrazia Gritta ha scritto tre libretti su Babbo Natale, S. Lucia e la Befana insieme all’illustratrice Silvia Bosio che ne ha curato la parte grafica

Ogni pubblicazione propone il racconto di ogni personaggio e alla fine c’è una parte dedicata alle filastrocche, indovinelli e giochini vari.
Sono tutti illustrati a colori e hanno alcune parole evidenziate per la lettura veloce, sono adatti per bambini della scuola materna ed elementare, ma volendo anche più piccoli

befana_gritta babbo_natale_gritta santa_lucia_gritta
Il libro che s’intitola “Filastroccando il Natale” contiene poesie e filastrocche sul Natale e è pubblicato in collaborazione con l’Associazione Culturale R.E.G.I.S. di Roma, questo può essere adatto a qualsiasi fascia d’età.

filastrocche_natale_gritta

Per informazioni è possibile contattare autrice:

MariaGrazia Gritta

3488840937

alemaro.90@gmail.com

Un pic-nic….mozzafiato!

Un pic-nic….mozzafiato!

La cultura del primo soccorso e la consapevolezza di dover sapere cosa fare in caso di emergenza sono per fortuna in crescita!

Spesso però sono i fratelli maggiori i primi testimoni nell’emergenza. Perchè non spiegare loro cosa andrebbe fatto? Ma ancora prima…

E’ possibile spiegare tutto questo ai bambini? e soprattutto come?

Per questo motivo è nata l’avventura “Un pic-nic… mozzafiato!“: una fiaba dedicata ai bambini 6-10 anni che spiega loro cosa si dovrebbe fare in caso di arresto cardiaco e di ostruzione delle vie aeree.

L’idea, nata da IRC (Italian Resuscitation Council), è quella di formare i ragazzi attraverso lo strumento che meglio conoscono: la tecnologia.

Per questo motivo la fiaba è in formato multimediale, distribuita solo online e gratuitamente su piattaforma iOS e Android in formato per smartphone  e tablet.

Per rendere la fiaba fruibile ad un numero maggiore di persone presto verrà tradotta anche in inglese.

Per completare e implementare la storia è presente anche  una sessione di gioco interattivo per i bambini, con cui potranno imparare e memorizzare metodi e manovre salvavita da arresto cardiaco.

 

Nè bulli, nè vittime

Spesso un buon libro dà lo spunto giusto per affrontare situazioni difficili, certo leggere i libri non risolve i problemi, ma di sicuro può aiutare a trovare una buona e nuova chiave di lettura del problema che si sta vivendo.

Per questo motivo la rete bibliotecaria bresciana ha studiato il progetto “Né bulli, né vittime”: una selezione di libri sul fenomeno del bullismo.

L’obiettivo della biografia (cui hanno seguito incontri nelle scuole e non solo) è sensibilizzare i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e gli adulti su un tema di intenso significato sociale, al fine di prevenire le manifestazioni di violenza

Il fenomeno del bullismo è sempre più diffuso e in crescita, facciamoci aiutare d un libro!

 

La bibliografia completa dei testi selezionati  è disponibile a questo link: Nè bulli, nè vittime

 

Arancina, la zucca piccina, piccina

Un nuovo racconto sulle avventure di una piccola zucca a cura di MariaGrazia Gritta

ARANCINA, LA ZUCCA PICCINA, PICCINA

Arancina era nata in una coltivazione di zucche, ovviamente dovevano crescere e diventare tutte belle grandi e polpose, ma purtroppo Arancina era rimasta piccola, piccola.

Il contadino aveva atteso ed atteso, ma niente da fare Arancina non aveva alcuna intenzione di crescere, così un giorno decise di sbarazzarsene.

“Che me ne faccio di una zucca di queste dimensioni, nessuno la vorrà al mercato!”

Disse spazientito e, dopo averla raccolta, la gettò nel campo vicino. Povera Arancina, si ritrovò improvvisamente tra l’erba alta ed incolta, lì chi mai l’avrebbe vista? Si mise a piangere sconsolata e, mentre tutta triste pensava al suo destino avverso, udì degli schiamazzi provenire poco distanti da lei.

“Che sarà? Se hanno intenzione di tagliare l’erba finirò sicuramente tra i rifiuti!” Disse tremando dalla paura.

Erano solo dei bambini che stavano giocando, ma ovviamente lei non lo sapeva.

“Dai Marco tira, tira…..! Goal, goal!” Sentì urlare.

Dopo quell’esclamazione, vide arrivarle accanto una cosa sconosciuta che rotolava, rotolava. Era tonda come lei, ma aveva un colore diverso, anzi due, che fosse una nuova moda?

Un anno vanno i pois, un anno le righe, un altro gli scacchi e lei invece era sempre e solo in tinta unita!

Arancina la fissò un attimo e poi le chiese:

“Ciao, non ho mai visto delle zucche vestite così, da dove vieni?”

“Ah, ah, ah!” Quella cosa stava ridendo.

“Io non sono una zucca, sono un pallone! I bambini mi usano per divertirsi!”

“Oh scusa, non lo sapevo, non avevo mai conosciuto un pallone! Anche a me piacerebbe far divertire i bambini!”

“Vedrai che ci riuscirai, ora però ti devo salutare, il mio padrone sta arrivando a prendermi!”

Arancina lo salutò triste, chissà se l’avrebbe rivisto.

Poi notò un bambino giungere lì vicino a loro, appena si chinò a

raccogliere il pallone, s’accorse di Arancina.

“Che ci fa una zucca qui in mezzo all’erba?”

Esclamò stupito.

“La porterò al papà, di sicuro lui riuscirà a farne qualcosa di bello!”

Pensò tutto contento.

Gli altri bambini però sembravano non essere d’accordo.

“Perché l’hai presa? Se era lì tra l’erba probabilmente sarà marcia, buttala via!”

Ma Marco non ne voleva sapere e poi quella zucca sembrava intatta, non aveva nulla di strano, a parte le sue dimensioni.

“Per fortuna che qualcuno mi apprezza e non mi vuole eliminare come ha fatto quel bifolco!”

Pensò Arancina, era così contenta che il colore della sua scorza pareva fosse diventato più intenso di prima e poi sarebbe stata vicina al suo nuovo amico!

“Vedi? Come inizio non è male, oggi hai reso felice qualcuno!”

Le disse il pallone al suo fianco. La piccola zucca sospirò pensando al suo futuro e già si vedeva protagonista di feste, balli e giochi divertenti. Quando Marco tornò a casa con Arancina tra le mani, era impaziente di farla vedere al suo papà.

“Carina, è un po’ piccola, ma mi sembra adatta per quello che mi è venuto in mente alla prima occhiata, qualche tocco qua e là e diventerà una bella zucca pronta per domani, vedrai farà un figurone alla festa di Halloween!”

Gli disse il papà e poi si rifugiò nello scantinato con l’intenzione di lavorare su quella piccola zucca. Arancina non stava più nella pelle, era emozionatissima, chissà come sarebbe diventata dopo la sua trasformazione, l’avrebbero riconosciuta ancora?

Il papà di Marco la manipolò per un po’ e, quando ebbe finito il suo lavoro, lei s’accorse che, lì poco distante insieme ad altri attrezzi e giochi, c’era il suo amico pallone e pensò che doveva assolutamente chiedergli se gli piaceva il suo nuovo look.

“Psst, ehi amico pallone, cosa ne pensi, ti piaccio così?”

“Ma sei tu? Non ti avevo riconosciuta, ti trovo bellissima, splendi di una nuova luce!”

“Grazie, sei molto gentile!”

Gli disse Arancina tutta contenta e poi aggiunse:

“Sai domani mi porteranno alla festa di Halloween, non mi fai gli auguri?”

“Certo, in bocca al lupo!”

“Ma….cosa vuol dire? Che mi mangeranno???”

Gli chiese la piccola zucca, piuttosto turbata da quella affermazione.

“No, non preoccuparti!”

La tranquillizzò il pallone.

“È solo un modo di dire, vedrai che ti divertirai alla festa!”

Arancina tirò un respiro di sollievo e salutò il suo amico pallone prima di andarsene. Quando il papà tornò su dallo scantinato, Marco e la mamma lo stavano aspettando. Teneva Arancina tra le mani e non sembrava più la stessa, il papà aveva fatto un buon lavoro, l’aveva scavata, le aveva ritagliato occhi, naso e bocca e le aveva messo all’interno una candela accesa, tanto da farle ben evidenziare tutte le sue nuove fattezze.

“Che bello!”

Pensò Arancina, i bambini sarebbero stati felici di vederla e si sarebbero pure divertiti in sua presenza alla festa di Halloween.

L’avrebbero portata con loro, bussando alle porte per dire “dolcetto o scherzetto” agli adulti e quest’ultimi si sarebbero stupiti nel vederla ed avrebbero capito che lei poteva essere utile anche per qualcosa di diverso della “solita minestra”.

Gritta Maria Grazia

Un frutto dal doppio aspetto

UN FRUTTO DAL DOPPIO ASPETTO

Ha la buccia verde o scura,

così l’ha creato la natura,

la sua polpa contiene tanti semini

ma è dolce e buona per i bambini!

 

Ha una forma ovale e penzola giù

dal ramo in gruppo, uno e di più,

seminascosto dal fogliame fa capolino,

come un bimbo vuol giocar a nascondino!

 

La sua foglia, così grande e capace,

può celar cosa mostrar non piace,

pure gli artisti, sulle statue e nei dipinti,

di utilizzarla ne son proprio convinti!

 

Questo frutto viene anche essiccato

e risulta ancor più gustoso per il palato,

in compagnia insieme ad un altro sta,

per le feste di Natale li puoi trovar di già!

 

Forse a nominar l’avrai già sentito,

quando chi ciò che si dice non ha capito,

allora lo si rimprovera con un tono secco

perché l’altro non ha inteso niente, ecco!

 

La mamma ci può far la marmellata

e preparar pure una torta come crostata,

nel cesto della frutta mancar proprio non può,

se lo vedi l’acquolina ti verrà di certo un po’!

 

Gritta Maria Grazia

L’albero sempreverde

Ritornano le poesie e le filastrocche di Maria Grazia Gritta.

 

L’ALBERO “SEMPREVERDE”

 

Nel mio giardino, posto all’interno,

c’è un albero che d’inverno

non si toglie mai di dosso

le sue foglie, le tiene addosso!

 

Di farle cadere proprio non vuole,

se succede lui se ne duole,

se ci son tutte certo lo sa

che più bello alla vista apparirà!

 

Mentre gli altri alberi, a lui accanto,

perdon le foglie, non ne fanno un vanto!

A lui in autunno non gliene cade una,

non diventa spoglio per sua fortuna!

 

Che desolazione veder quelle foglie

cader giù, lui lì vicino le accoglie,

così nel mio giardino è l’unico e solo

con l’abito verde che non prende il volo!

 

Gialle e marroni, come vittime di guerra,

sono tutte lì, appoggiate per terra,

mentre il fortunato ne ha ognuna verde

perché lui è un albero “sempreverde”!

 

Gritta Maria Grazia

Un bruco di nome Miu

Edizioni Leucotea

Immagina un viaggio in cui si fondono avventura, mondi naturali e paesaggi tutti da scoprire.
Un bruco di nome Miu: un libro che racconta l’emozione e la poesia di una vita in trasformazione.
La strada per scoprire il proprio domani, in un presente arricchito da nuovi incontri, amicizie e sentimenti inattesi.
Le pagine suggestive di questa storia, per grandi e piccini, condurranno il lettore in un’emozionante fiaba per il cuore.
Un’occasione per condividere, insieme ai propri bambini, il piacere della lettura e la riflessione sui temi della crescita e del cambiamento.
Angela Baselli – Federica Ranghetti
 “Un bruco di nome Miu”, Pagg. 60, 2015, Edizioni Leucotea Project
ISBN 978 88 97770 20 5
Prezzo di copertina: € 9,90 iva inclusa.

Leggiamo?

L’estate è il momento migliore per dedicarsi alla lettura, finalmente si ha quel tempo che durante l’anno scolastico non si riesce ad avere.

Siete alla ricerca di un libro da leggere a o con il vostro bimbo ma non sapete come trovarlo?

Il sito forkids.it recensiona libri per bimbi, adolescenti, ragazzi e genitori per permettervi di andare a colpo sicuro!

E’ veramente ricco di idee e proposte.

Fateci un giro!

www.forkids.it

Chi me l’ha fatta in testa?

Vi segnalo un libro simpaticissimo che farà divertire i vostri bimbi.
Parla di cacca, lo so può sembrare strano, ma i bambini adorano parlare di cacca!

Una talpa una mattina si trova in testa una “bella” sorpresa in testa e così si lancia alla ricerca del colpevole.

Un aiuto per parlare con  serenità della cacca con i bimbi che devono togliere il pannolino o che magari vivono male il momento del bagno.

Buona lettura!

I Quaderni.Dal silenzio il canto: storie di mutismo selettivo

Adriana Cigni, editore del libro “I Quaderni.Dal silenzio il canto: storie di mutismo selettivo” racconta a Bresciabimbi la storia di questo libro. Buona lettura

 I Quaderni.Dal silenzio il canto: storie di mutismo selettivo

AA.VV. a cura Daniela Conti ed. A.G.Editions

Gli AA.VV. sono 28, genitori, giovani, adolescenti, insegnanti, psicoterapeuti e perfino una bambina hanno raccontato la loro storia.

Daniela Conti, che ha curato l’editing del libro, ha raccolto queste storie, come dice lei stessa “Ho limato le loro parole, reso fluidi i pensieri, assemblandoli in veri e propri testi, sorprendendo a volte gli autori: non si erano accorti di aver scritto così tanto e così bene. La loro forma era diventata poesia narrata. Perché il loro sentire era incredibilmente intenso.”

Ho quindi preceduto ogni racconto con una presentazione molto personale, cercando di racchiudere in qualche riga l’essenza poetica di ogni contributo. Insomma le ha rese “libro”.

Il filo rosso che unisce le storie è il mutismo selettivo ma il libro è per tutti. È stato scritto per essere letto da tutti, un libro che esprime emozioni, che le trasmette, non ha un pubblico privilegiato.

Ho voluto fortemente questo libro, racconta l’editrice Adriana Cigni,  mi sono già occupata di mutismo selettivo, con il libro “La sfida di Riccardo” di Valérie Marschall, un libro per bambini che racconta la storia, vera, in prima persona di un bambino che ha superato questo disturbo. Ma un giorno ho ricevuto un messaggio su un social network, un messaggio che mi ha turbata per la disperazione che trasmetteva. Mi chiedeva come in un urlo imploso: vi occupate sempre dei bambini, avete idea di quale sia la vita di un’adolescente che non parla? Una vita a metà.

Ma cos’è il Mutismo Selettivo?

L’MS è un disturbo legato all’ansia. Pensate ad un bambino, ma anche un adolescente o una persona giovane e perché no, un adulto, normalissimi, senza alcun problema, né ritardo nell’apprendimento deficit cerebrale;

Immaginate tutta questa varia umanità nella sua normalità (se è vero che esiste, la normalità) quotidiana, in casa per esempio: il bimbo gioca, ride, impara; l’adolescente ascolta musica; l’uomo o la donna adulti …sono seduti davanti ad un computer.

Ora spostiamo queste persone a scuola, in situazioni ad alta socialità, sul posto di lavoro, in un ufficio pubblico.

Resteranno mute, impossibilitate a parlare, saranno colte da un totale blocco verbale. Per alcune di esse, in particolare i bambini, i giovani, il silenzio è anche accompagnato da una postura rigida, dall’evitamento fisico e visivo dell’altro. Si può immaginare la sofferenza di chi pur avendo tutte le capacità fisiche e mentali di parlare sia completamente bloccato? Io navigo molto nei gruppi chiusi del social network dedicati a questo disturbo, seguo e collaboro con le associazioni italiane e francesi che aiutano e informano le famiglie e soprattutto gli insegnanti su questo disturbo considerato fino ad oggi raro. E forse la rarità è dovuta alla scarsa informazione e letteratura sia divulgativa sia scientifica, forse questo libro servirà a far comprendere a tutti un concetto fondamentale: non c’è alcuna volontà nel silenzio dei mutici selettivi, la paura attanaglia tutto il loro essere e li rinchiude.

Il libro “I Quaderni” ha la presunzione di fare da portavoce, amplificare le parole non dette. Questo libro è stato stampato grazie ad un progetto di crowdfunding, che ha coinvolto 10 artisti italiani, i 28 autori e circa 200 persone che hanno acquistato il libro anticipatamente, finanziando in questo modo la sua stampa. Un coinvolgimento enorme!

Il libro non è rivolto a chi soffre di mutismo selettivo. È rivolto proprio a tutti gli altri.

Chi è in silenzio, sa bene di cosa si tratta, conosce bene le modalità, gli escamotages per evitare l’invisibilità, per vivere una vita normale senza dialogare con gli altri. Chi lo vive in prima persona lo sa. E allora è proprio a noi, tutti noi che si rivolgono i 28 autori.

Immaginate di essere di spalle.

Come una carezza leggera, qualcuno vi sfiora per attirare la vostra attenzione.

Ecco questo libro è una carezza leggera, vi chiede attenzione, non è difficile, basta girarsi poi è solo emozione.

Adriana Cigni

Editrice A.G.Editions

 

 

 

“I Quaderni. Dal silenzio il canto:storie di mutismo selettivo”  AA.VV. a cura di Daniela Conti A.G.Editions 13.50€

ilblogdiadri.altervista.org

mail: ageditions@yahoo.fr

La zebra che correva troppo veloce

La zebra che correva troppo veloce
di Jenni Desmond
Lapis – p.40 – e.12,50

Se avete amato la saga di Elena Ferrante o se avete un’amica di lunga data, saprete certamente che nelle amicizie si va a velocità diverse.
C’è chi corre e c’è chi aspetta; chi tira e chi si lascia trascinare.
Non cresciamo tutti con lo stesso ritmo e il bello dell’amicizia è scoprire i reciproci cambiamenti, ognuno con i suoi tempi.

Oggi vi consiglio un albo illustrato della Lapis che racconta tutto questo.
C’è una zebra che corre troppo e finisce per perdere per strada i suoi amici, stanchi di rincorrerla per la savana.
Ci vorrà una giraffa per restituire alla combriccola il ritmo giusto.

Consigliato per bambini che stanno scoprendo quell’alchimia delicata e preziosa che è l’amicizia.
Età: 4-7 anni