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Il ritorno del Badalisc

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Il mostro dei boschi di Andrista farà ritorno in paese. Ricerca, cattura, sfilata e discorso del Badalisc.

Si aggira per i boschi della Valsaviore osservando – senza farsi scorgere – le gioie e i dolori degli abitanti di questi luoghi.

Questo essere non assomiglia a nessuna creatura finora catalogata da uomo: è insieme capra, serpente, lince e gufo, e talvolta i suoi occhi si fanno di brace.

Ogni anno, ritualmente, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio si celebra un rito purificatore che accoglie l’anno nuovo: il nonno, la nonna, vecchie befane, pastori barbuti ed una provocante signorina catturano il Badalisc e lo portano al cospetto della popolazione.

A questo punto la creatura porge ai suoi sequestratori un carteggio con una composizione satirica, la temutissima “’ntifunada”, che rivela le malefatte, i segreti, i peccati e le mancanze degli abitanti di Andrista, senza mai rivelare i loro nomi. La paura viene lasciata alle spalle, e dopo danze e libagioni al Badalisc viene benevolmente concesso di ritornarnare nei suoi amati boschi. Almeno fino all’anno venturo…

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