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Tag: letture per bambini

A tutto libri!

A tutto libri!

Questo Natale è impazzato sul web lo scambio di libri.

Navigando però ho trovato moltissime formule possibili; esiste infatti il bookcrossing, il book exchange, regala un libro,….. oltre ad una serie di mercatini/bancarelle/giornate di scambio libri praticamente ovunque.

L’obiettivo di tutta questa attenzione e attività attorno ai libri è  buona: far leggere e far leggere soprattutto i bambini. Spesso su facebook gira la citazione “Un bambino che legge sarà un adulto che pensa”, è  vero ed è proprio così. I bambini sono sempre più passivi nei loro giochi interattivi. Il libro obbliga ad un approccio diverso: ad un contatto, a dover girare le pagine, a sentirne il profumo ….ad una poesia che la tecnologia non può programmare. Oltre al fatto che da soli o in compagnia la lettura di un libro è sempre una scoperta.

Gli esperti consigliano la lettura di libri sin dai primissimi mesi, si veda per esempio il progetto Nati per Leggere.

I libri per bambini hanno il grande vantaggio non solo di raccontare storie meravigliose, ma, soprattutto, di affrontare temi difficili, sui quali alle volte i genitori non sanno bene come muoversi o che parole usare.

fiabe_sconfiggere_draghi

Ma conosciamo le possibilità di scambio libri in circolazione:

  • Bookcrossing: letteralmente significa passaggio di libro, la traduzione più efficace è liberalibro. Si tratta infatti di “liberare” un libro lasciandolo ovunque si preferisca, affinché possa essere ritrovato e quindi letto da altri, che eventualmente possono commentarlo e altrettanto eventualmente farlo proseguire nel suo viaggio. I libri liberati vengono registrati e segnalati. Diversamente sarebbe impossibile seguirne il percorso. Si tratta quindi di un’attività di distribuzione gratuita di libri al di fuori dalle sedi solite. Si può infatti liberare il libro in un bar, sui mezzi pubblici, al parco,…… In Italia il sito che coordina questa attività è www.bookcrossing-italy.com
  • Book exchange: letteralmente scambio di libri. Si tratta di una catena di S. Antonio tanto criticata quanto diffusa. Nei gruppi di Facebook e Whatsapp infatti ha avuto grande riscontro. C’è chi addita come grandissima bufala e truffa e chi ne ha trovato una chiave interessante come il blog  Semplicementeoggi con cui sono entrata in contatto proprio grazie ad un programma di scambio libri. Leggete la sua recensione sul book exchange
  • Regala un libro: ci sono diversi programmi e progetti attorno all’idea di regalare un libro. Io mi sono iscritta a quello organizzato a MoglieMammaDonna “regala un libro per Natale“. Basta iscriversi per essere associati ad un altro genitore cui regalare un libro

L’idea che è alla base di tutto e che arriva al di là della formula scelta è che leggere fa bene alla mente e al cuore.

Buona lettura a tutti, magari con un libro ricevuto in regalo…

 

 

Una festa per tutto il mondo

UNA FESTA PER TUTTO IL MONDO

 

Sfavillan le vetrine di luci accese

che invitan la gente a far spese,

per la via è sospesa nell’aria,

spicca, lì in mezzo, la luminaria!

 

Ricorda che arriverà a giorni

una festa per rioni e dintorni,

per paesi, villaggi e città

che la gente felice farà!

 

Le persone si scambian regali,

scordando così i loro mali

e cercando d’esser più attente

ai bisogni della povera gente!

 

È una festa per tutto il mondo,

sia per chi è triste o giocondo,

riunisce il buono e il cattivo,

quel giorno ognuno è giulivo!

 

Ma non è fatta solo d’omaggi,

di luci, suoni ed assaggi,

quel dì è nato un bimbo speciale

dentro una misera stalla: è il Natale!

 

Maria Grazia Gritta

Piccoli libri per grandi feste

La scrittrice bresciana Mariagrazia Gritta ha scritto tre libretti su Babbo Natale, S. Lucia e la Befana insieme all’illustratrice Silvia Bosio che ne ha curato la parte grafica

Ogni pubblicazione propone il racconto di ogni personaggio e alla fine c’è una parte dedicata alle filastrocche, indovinelli e giochini vari.
Sono tutti illustrati a colori e hanno alcune parole evidenziate per la lettura veloce, sono adatti per bambini della scuola materna ed elementare, ma volendo anche più piccoli

befana_gritta babbo_natale_gritta santa_lucia_gritta
Il libro che s’intitola “Filastroccando il Natale” contiene poesie e filastrocche sul Natale e è pubblicato in collaborazione con l’Associazione Culturale R.E.G.I.S. di Roma, questo può essere adatto a qualsiasi fascia d’età.

filastrocche_natale_gritta

Per informazioni è possibile contattare autrice:

MariaGrazia Gritta

3488840937

alemaro.90@gmail.com

Un pic-nic….mozzafiato!

Un pic-nic….mozzafiato!

La cultura del primo soccorso e la consapevolezza di dover sapere cosa fare in caso di emergenza sono per fortuna in crescita!

Spesso però sono i fratelli maggiori i primi testimoni nell’emergenza. Perchè non spiegare loro cosa andrebbe fatto? Ma ancora prima…

E’ possibile spiegare tutto questo ai bambini? e soprattutto come?

Per questo motivo è nata l’avventura “Un pic-nic… mozzafiato!“: una fiaba dedicata ai bambini 6-10 anni che spiega loro cosa si dovrebbe fare in caso di arresto cardiaco e di ostruzione delle vie aeree.

L’idea, nata da IRC (Italian Resuscitation Council), è quella di formare i ragazzi attraverso lo strumento che meglio conoscono: la tecnologia.

Per questo motivo la fiaba è in formato multimediale, distribuita solo online e gratuitamente su piattaforma iOS e Android in formato per smartphone  e tablet.

Per rendere la fiaba fruibile ad un numero maggiore di persone presto verrà tradotta anche in inglese.

Per completare e implementare la storia è presente anche  una sessione di gioco interattivo per i bambini, con cui potranno imparare e memorizzare metodi e manovre salvavita da arresto cardiaco.

 

Nè bulli, nè vittime

Spesso un buon libro dà lo spunto giusto per affrontare situazioni difficili, certo leggere i libri non risolve i problemi, ma di sicuro può aiutare a trovare una buona e nuova chiave di lettura del problema che si sta vivendo.

Per questo motivo la rete bibliotecaria bresciana ha studiato il progetto “Né bulli, né vittime”: una selezione di libri sul fenomeno del bullismo.

L’obiettivo della biografia (cui hanno seguito incontri nelle scuole e non solo) è sensibilizzare i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e gli adulti su un tema di intenso significato sociale, al fine di prevenire le manifestazioni di violenza

Il fenomeno del bullismo è sempre più diffuso e in crescita, facciamoci aiutare d un libro!

 

La bibliografia completa dei testi selezionati  è disponibile a questo link: Nè bulli, nè vittime

 

Arancina, la zucca piccina, piccina

Un nuovo racconto sulle avventure di una piccola zucca a cura di MariaGrazia Gritta

ARANCINA, LA ZUCCA PICCINA, PICCINA

Arancina era nata in una coltivazione di zucche, ovviamente dovevano crescere e diventare tutte belle grandi e polpose, ma purtroppo Arancina era rimasta piccola, piccola.

Il contadino aveva atteso ed atteso, ma niente da fare Arancina non aveva alcuna intenzione di crescere, così un giorno decise di sbarazzarsene.

“Che me ne faccio di una zucca di queste dimensioni, nessuno la vorrà al mercato!”

Disse spazientito e, dopo averla raccolta, la gettò nel campo vicino. Povera Arancina, si ritrovò improvvisamente tra l’erba alta ed incolta, lì chi mai l’avrebbe vista? Si mise a piangere sconsolata e, mentre tutta triste pensava al suo destino avverso, udì degli schiamazzi provenire poco distanti da lei.

“Che sarà? Se hanno intenzione di tagliare l’erba finirò sicuramente tra i rifiuti!” Disse tremando dalla paura.

Erano solo dei bambini che stavano giocando, ma ovviamente lei non lo sapeva.

“Dai Marco tira, tira…..! Goal, goal!” Sentì urlare.

Dopo quell’esclamazione, vide arrivarle accanto una cosa sconosciuta che rotolava, rotolava. Era tonda come lei, ma aveva un colore diverso, anzi due, che fosse una nuova moda?

Un anno vanno i pois, un anno le righe, un altro gli scacchi e lei invece era sempre e solo in tinta unita!

Arancina la fissò un attimo e poi le chiese:

“Ciao, non ho mai visto delle zucche vestite così, da dove vieni?”

“Ah, ah, ah!” Quella cosa stava ridendo.

“Io non sono una zucca, sono un pallone! I bambini mi usano per divertirsi!”

“Oh scusa, non lo sapevo, non avevo mai conosciuto un pallone! Anche a me piacerebbe far divertire i bambini!”

“Vedrai che ci riuscirai, ora però ti devo salutare, il mio padrone sta arrivando a prendermi!”

Arancina lo salutò triste, chissà se l’avrebbe rivisto.

Poi notò un bambino giungere lì vicino a loro, appena si chinò a

raccogliere il pallone, s’accorse di Arancina.

“Che ci fa una zucca qui in mezzo all’erba?”

Esclamò stupito.

“La porterò al papà, di sicuro lui riuscirà a farne qualcosa di bello!”

Pensò tutto contento.

Gli altri bambini però sembravano non essere d’accordo.

“Perché l’hai presa? Se era lì tra l’erba probabilmente sarà marcia, buttala via!”

Ma Marco non ne voleva sapere e poi quella zucca sembrava intatta, non aveva nulla di strano, a parte le sue dimensioni.

“Per fortuna che qualcuno mi apprezza e non mi vuole eliminare come ha fatto quel bifolco!”

Pensò Arancina, era così contenta che il colore della sua scorza pareva fosse diventato più intenso di prima e poi sarebbe stata vicina al suo nuovo amico!

“Vedi? Come inizio non è male, oggi hai reso felice qualcuno!”

Le disse il pallone al suo fianco. La piccola zucca sospirò pensando al suo futuro e già si vedeva protagonista di feste, balli e giochi divertenti. Quando Marco tornò a casa con Arancina tra le mani, era impaziente di farla vedere al suo papà.

“Carina, è un po’ piccola, ma mi sembra adatta per quello che mi è venuto in mente alla prima occhiata, qualche tocco qua e là e diventerà una bella zucca pronta per domani, vedrai farà un figurone alla festa di Halloween!”

Gli disse il papà e poi si rifugiò nello scantinato con l’intenzione di lavorare su quella piccola zucca. Arancina non stava più nella pelle, era emozionatissima, chissà come sarebbe diventata dopo la sua trasformazione, l’avrebbero riconosciuta ancora?

Il papà di Marco la manipolò per un po’ e, quando ebbe finito il suo lavoro, lei s’accorse che, lì poco distante insieme ad altri attrezzi e giochi, c’era il suo amico pallone e pensò che doveva assolutamente chiedergli se gli piaceva il suo nuovo look.

“Psst, ehi amico pallone, cosa ne pensi, ti piaccio così?”

“Ma sei tu? Non ti avevo riconosciuta, ti trovo bellissima, splendi di una nuova luce!”

“Grazie, sei molto gentile!”

Gli disse Arancina tutta contenta e poi aggiunse:

“Sai domani mi porteranno alla festa di Halloween, non mi fai gli auguri?”

“Certo, in bocca al lupo!”

“Ma….cosa vuol dire? Che mi mangeranno???”

Gli chiese la piccola zucca, piuttosto turbata da quella affermazione.

“No, non preoccuparti!”

La tranquillizzò il pallone.

“È solo un modo di dire, vedrai che ti divertirai alla festa!”

Arancina tirò un respiro di sollievo e salutò il suo amico pallone prima di andarsene. Quando il papà tornò su dallo scantinato, Marco e la mamma lo stavano aspettando. Teneva Arancina tra le mani e non sembrava più la stessa, il papà aveva fatto un buon lavoro, l’aveva scavata, le aveva ritagliato occhi, naso e bocca e le aveva messo all’interno una candela accesa, tanto da farle ben evidenziare tutte le sue nuove fattezze.

“Che bello!”

Pensò Arancina, i bambini sarebbero stati felici di vederla e si sarebbero pure divertiti in sua presenza alla festa di Halloween.

L’avrebbero portata con loro, bussando alle porte per dire “dolcetto o scherzetto” agli adulti e quest’ultimi si sarebbero stupiti nel vederla ed avrebbero capito che lei poteva essere utile anche per qualcosa di diverso della “solita minestra”.

Gritta Maria Grazia

Un frutto dal doppio aspetto

UN FRUTTO DAL DOPPIO ASPETTO

Ha la buccia verde o scura,

così l’ha creato la natura,

la sua polpa contiene tanti semini

ma è dolce e buona per i bambini!

 

Ha una forma ovale e penzola giù

dal ramo in gruppo, uno e di più,

seminascosto dal fogliame fa capolino,

come un bimbo vuol giocar a nascondino!

 

La sua foglia, così grande e capace,

può celar cosa mostrar non piace,

pure gli artisti, sulle statue e nei dipinti,

di utilizzarla ne son proprio convinti!

 

Questo frutto viene anche essiccato

e risulta ancor più gustoso per il palato,

in compagnia insieme ad un altro sta,

per le feste di Natale li puoi trovar di già!

 

Forse a nominar l’avrai già sentito,

quando chi ciò che si dice non ha capito,

allora lo si rimprovera con un tono secco

perché l’altro non ha inteso niente, ecco!

 

La mamma ci può far la marmellata

e preparar pure una torta come crostata,

nel cesto della frutta mancar proprio non può,

se lo vedi l’acquolina ti verrà di certo un po’!

 

Gritta Maria Grazia

L’albero sempreverde

Ritornano le poesie e le filastrocche di Maria Grazia Gritta.

 

L’ALBERO “SEMPREVERDE”

 

Nel mio giardino, posto all’interno,

c’è un albero che d’inverno

non si toglie mai di dosso

le sue foglie, le tiene addosso!

 

Di farle cadere proprio non vuole,

se succede lui se ne duole,

se ci son tutte certo lo sa

che più bello alla vista apparirà!

 

Mentre gli altri alberi, a lui accanto,

perdon le foglie, non ne fanno un vanto!

A lui in autunno non gliene cade una,

non diventa spoglio per sua fortuna!

 

Che desolazione veder quelle foglie

cader giù, lui lì vicino le accoglie,

così nel mio giardino è l’unico e solo

con l’abito verde che non prende il volo!

 

Gialle e marroni, come vittime di guerra,

sono tutte lì, appoggiate per terra,

mentre il fortunato ne ha ognuna verde

perché lui è un albero “sempreverde”!

 

Gritta Maria Grazia

Un bruco di nome Miu

Edizioni Leucotea

Immagina un viaggio in cui si fondono avventura, mondi naturali e paesaggi tutti da scoprire.
Un bruco di nome Miu: un libro che racconta l’emozione e la poesia di una vita in trasformazione.
La strada per scoprire il proprio domani, in un presente arricchito da nuovi incontri, amicizie e sentimenti inattesi.
Le pagine suggestive di questa storia, per grandi e piccini, condurranno il lettore in un’emozionante fiaba per il cuore.
Un’occasione per condividere, insieme ai propri bambini, il piacere della lettura e la riflessione sui temi della crescita e del cambiamento.
Angela Baselli – Federica Ranghetti
 “Un bruco di nome Miu”, Pagg. 60, 2015, Edizioni Leucotea Project
ISBN 978 88 97770 20 5
Prezzo di copertina: € 9,90 iva inclusa.

Leggiamo?

L’estate è il momento migliore per dedicarsi alla lettura, finalmente si ha quel tempo che durante l’anno scolastico non si riesce ad avere.

Siete alla ricerca di un libro da leggere a o con il vostro bimbo ma non sapete come trovarlo?

Il sito forkids.it recensiona libri per bimbi, adolescenti, ragazzi e genitori per permettervi di andare a colpo sicuro!

E’ veramente ricco di idee e proposte.

Fateci un giro!

www.forkids.it

Chi me l’ha fatta in testa?

Vi segnalo un libro simpaticissimo che farà divertire i vostri bimbi.
Parla di cacca, lo so può sembrare strano, ma i bambini adorano parlare di cacca!

Una talpa una mattina si trova in testa una “bella” sorpresa in testa e così si lancia alla ricerca del colpevole.

Un aiuto per parlare con  serenità della cacca con i bimbi che devono togliere il pannolino o che magari vivono male il momento del bagno.

Buona lettura!

I Quaderni.Dal silenzio il canto: storie di mutismo selettivo

Adriana Cigni, editore del libro “I Quaderni.Dal silenzio il canto: storie di mutismo selettivo” racconta a Bresciabimbi la storia di questo libro. Buona lettura

 I Quaderni.Dal silenzio il canto: storie di mutismo selettivo

AA.VV. a cura Daniela Conti ed. A.G.Editions

Gli AA.VV. sono 28, genitori, giovani, adolescenti, insegnanti, psicoterapeuti e perfino una bambina hanno raccontato la loro storia.

Daniela Conti, che ha curato l’editing del libro, ha raccolto queste storie, come dice lei stessa “Ho limato le loro parole, reso fluidi i pensieri, assemblandoli in veri e propri testi, sorprendendo a volte gli autori: non si erano accorti di aver scritto così tanto e così bene. La loro forma era diventata poesia narrata. Perché il loro sentire era incredibilmente intenso.”

Ho quindi preceduto ogni racconto con una presentazione molto personale, cercando di racchiudere in qualche riga l’essenza poetica di ogni contributo. Insomma le ha rese “libro”.

Il filo rosso che unisce le storie è il mutismo selettivo ma il libro è per tutti. È stato scritto per essere letto da tutti, un libro che esprime emozioni, che le trasmette, non ha un pubblico privilegiato.

Ho voluto fortemente questo libro, racconta l’editrice Adriana Cigni,  mi sono già occupata di mutismo selettivo, con il libro “La sfida di Riccardo” di Valérie Marschall, un libro per bambini che racconta la storia, vera, in prima persona di un bambino che ha superato questo disturbo. Ma un giorno ho ricevuto un messaggio su un social network, un messaggio che mi ha turbata per la disperazione che trasmetteva. Mi chiedeva come in un urlo imploso: vi occupate sempre dei bambini, avete idea di quale sia la vita di un’adolescente che non parla? Una vita a metà.

Ma cos’è il Mutismo Selettivo?

L’MS è un disturbo legato all’ansia. Pensate ad un bambino, ma anche un adolescente o una persona giovane e perché no, un adulto, normalissimi, senza alcun problema, né ritardo nell’apprendimento deficit cerebrale;

Immaginate tutta questa varia umanità nella sua normalità (se è vero che esiste, la normalità) quotidiana, in casa per esempio: il bimbo gioca, ride, impara; l’adolescente ascolta musica; l’uomo o la donna adulti …sono seduti davanti ad un computer.

Ora spostiamo queste persone a scuola, in situazioni ad alta socialità, sul posto di lavoro, in un ufficio pubblico.

Resteranno mute, impossibilitate a parlare, saranno colte da un totale blocco verbale. Per alcune di esse, in particolare i bambini, i giovani, il silenzio è anche accompagnato da una postura rigida, dall’evitamento fisico e visivo dell’altro. Si può immaginare la sofferenza di chi pur avendo tutte le capacità fisiche e mentali di parlare sia completamente bloccato? Io navigo molto nei gruppi chiusi del social network dedicati a questo disturbo, seguo e collaboro con le associazioni italiane e francesi che aiutano e informano le famiglie e soprattutto gli insegnanti su questo disturbo considerato fino ad oggi raro. E forse la rarità è dovuta alla scarsa informazione e letteratura sia divulgativa sia scientifica, forse questo libro servirà a far comprendere a tutti un concetto fondamentale: non c’è alcuna volontà nel silenzio dei mutici selettivi, la paura attanaglia tutto il loro essere e li rinchiude.

Il libro “I Quaderni” ha la presunzione di fare da portavoce, amplificare le parole non dette. Questo libro è stato stampato grazie ad un progetto di crowdfunding, che ha coinvolto 10 artisti italiani, i 28 autori e circa 200 persone che hanno acquistato il libro anticipatamente, finanziando in questo modo la sua stampa. Un coinvolgimento enorme!

Il libro non è rivolto a chi soffre di mutismo selettivo. È rivolto proprio a tutti gli altri.

Chi è in silenzio, sa bene di cosa si tratta, conosce bene le modalità, gli escamotages per evitare l’invisibilità, per vivere una vita normale senza dialogare con gli altri. Chi lo vive in prima persona lo sa. E allora è proprio a noi, tutti noi che si rivolgono i 28 autori.

Immaginate di essere di spalle.

Come una carezza leggera, qualcuno vi sfiora per attirare la vostra attenzione.

Ecco questo libro è una carezza leggera, vi chiede attenzione, non è difficile, basta girarsi poi è solo emozione.

Adriana Cigni

Editrice A.G.Editions

 

 

 

“I Quaderni. Dal silenzio il canto:storie di mutismo selettivo”  AA.VV. a cura di Daniela Conti A.G.Editions 13.50€

ilblogdiadri.altervista.org

mail: ageditions@yahoo.fr

La zebra che correva troppo veloce

La zebra che correva troppo veloce
di Jenni Desmond
Lapis – p.40 – e.12,50

Se avete amato la saga di Elena Ferrante o se avete un’amica di lunga data, saprete certamente che nelle amicizie si va a velocità diverse.
C’è chi corre e c’è chi aspetta; chi tira e chi si lascia trascinare.
Non cresciamo tutti con lo stesso ritmo e il bello dell’amicizia è scoprire i reciproci cambiamenti, ognuno con i suoi tempi.

Oggi vi consiglio un albo illustrato della Lapis che racconta tutto questo.
C’è una zebra che corre troppo e finisce per perdere per strada i suoi amici, stanchi di rincorrerla per la savana.
Ci vorrà una giraffa per restituire alla combriccola il ritmo giusto.

Consigliato per bambini che stanno scoprendo quell’alchimia delicata e preziosa che è l’amicizia.
Età: 4-7 anni

Io sono tu sei

Io sono tu sei
di Silvia Roncaglia – ill. AntonGionata Ferrari
Il Battello a vapore – p.32 – e.12

Sin da piccoli i bambini sono fabbriche di emozioni.
Imparare a riconoscerle, a chiamarle per nome e cominciare a gestirle è uno dei passi fondamentali per crescere.

C’è un albo del Battello a vapore, consigliato per bambini dai 3 ai 5 anni, che è una sorta di manuale di educazione sentimentale per piccini. Dalla rabbia alle coccole, dai capricci all’amore: tutto è raccontato e illustrato nel rapporto con la mamma. Perché veder rappresentato sulla pagina quello che sentiamo dentro e non sappiamo ancora riconoscere è uno dei piccoli passi che facciamo ogni giorno per diventare grandi.

Mi leggi una favola
Io sono la tua conchiglia
Tu sei il suono del mare

età consigliata: 3-5 anni

Non vedrò più la nonna?

“Non la vedro’ piu’ la nonna?”

di Melanie Walsh, Motta junior editore, € 12,00.

Il libro affronta in maniera adeguata per bimbi in eta’ pre-scolare il tema del lutto. La perdita della nonna e’ spiegata al bambino attraverso una serie di esempi concreti (come il raffronto con la dipartita della gatta di famiglia)in maniera discorsiva ed esaustiva,molto semplice e chiara. Viene data risposta agli eventuali “perché”che si formano nella mente del bambino che non riesce a capire concretamente il concetto di morte. Attraverso le parole della madre della storia illustrata si cerca di far sì che il bambino non rimanga intrappolato nella visione del fatto in se’ triste( quale risulta essere la morte)ma conservi nella propria mente il ricordo dei momenti sereni e li mantenga vivi.

Completamente illustrato e’ consigliabile come lettura guidata per tutti i bimbi che si trovano a dover affrontare  una perdita che non si spiegano e per tutti i genitori che non trovano le parole adeguate per affrontare il tema.


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Le mani di papà

LE MANI DI PAPA’

di Emile Jadoul
ed. Babalibri, 2013Cosa servono le mani di papà? Le mani di papà accarezzano dolcemente il pancione della mamma, accolgono con amore il bebè appena nato, lo cullano con sicurezza… Le mani di papà sono salde e sostengono il bambino che cresce, lo rassicurano ancche nelle situazioni più pericolose.
Finchè il bambino, grazie all’amore di papà diventa autonomo e può camminare da solo.Un libro cartonato di grandi dimensioni e grandi affetti.da 12 mesi

Papà isola

Papà-Isola
di Émile Jadoul
Babalibri – p.32 – e.12,50

Questo di oggi è un libro dedicato ai papà; meglio a quelli che stanno per diventare papà e non sanno ancora se saranno all’altezza del ruolo. Più spesso di quanto immaginate gli uomini non si sentono adeguati alla nuova vita che li aspetta mettendo al mondo un figlio. Non appena ricevono la notizia dell’imminente lieto evento, iniziano una sarabanda di interrogativi su quello che ci si aspetta da loro, su quello di cui avrà bisogno il nascituro per crescere nel mondo. I futuri papà non si sentono abbastanza sportivi, intelligenti, simpatici, esperti di bricolage. Hanno paura che il ruolo che si sono ritagliati per se stessi nella società possa andare stretto al loro pargolo.

Con la sterminata dolcezza che solo l’intimità può regalare, la compagna del neo-papà orso protagonista di questo albo spiega come fare il padre sia un gesto naturale, che non si impara su nessun manuale. La futura mamma-orsa ci convince che non ci sono standard da genitore perfetto, non ci sono competenze da acquisire o materie da approfondire nei nove mesi di attesa: essere un bravo genitore vuol dire mettere tutti noi stessi, il nostro corpo, la nostra dolcezza e la nostra fantasia a disposizione dell’omino in arrivo. Non serve conoscere i nomi delle stelle e dei dinosauri o sapere a memoria la formazione della squadra di calcio cittadina, bisogna avere solo tanto amore e voglia di scoprire e, almeno i primi tempi (ma questo l’albo non lo dice), una buona resistenza alla mancanza di sonno!

La gatta rapita

LA GATTA RAPITA

Amicizia, avventure, piccoli gesti spontanei di generosità in questa bellissima e divertente storia per bambini e per quegli adulti che non hanno mai dimenticato il bambino che è in loro. Nuovo ebook di Bonifacio Vincenzi, con illustrazioni di Germana Di Rago, distribuito da Amazon.

Zoira è una gatta bellissima. Vive nella villa del dottor Castellani, lo stimato medico del paese. Ma Zoira è anche una gatta curiosa e quando una mattina esce fuori dal cancello per dare una sbirciatina, si trova davanti un tipo alquanto strano, che la rapisce. Poi Zoira riuscirà a fuggire ma si troverà sola e smarrita in un bosco. È qui che incontrerà Max, un cane randagio. Sarà lui che cercherà di aiutarla a tornare a casa.

Ci riuscirà? E, soprattutto, come farà a riuscirci considerando che i due non riescono a stare un minuto senza litigare?

Dopo il successo de L’apprendista Babbo Natale edito da Panesi Edizioni, Bonifacio Vincenzi presenta ai suoi lettori questo suo nuovo lavoro.

La gatta rapita è una storia bellissima e divertente per bambini e per adulti che fa riflettere sul significato vero dell’amicizia. Una storia da leggere tutta d’un fiato resaancora più incantevole dalle delicate illustrazioni di Germana Di Rago.

 

LA GATTA RAPITA di Bonifacio Vincenzi ©2015

I edizione digitale: gennaio 2015

Tutti i diritti sono riservati.

È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

© Copertina e illustrazioni di Germana Di Rago

bonifaciovincenzi@libero.it

Che schifo le lumache

Che schifo le lumache
di Michael Escoffier – ill. Kris Di Giacomo
La Margherita – p.32 – e.14

L’origine di tutte le storie è la cena.
E’ a tavola che (quasi) tutte le storie sono nate.
Già Ulisse narrava le sue peripezie nel Mediterraneo a cena con Alcinoo.
Forse con la pancia piena si racconta meglio? Ma non solo.
I più grandi inventori di storie sono i papà e le mamme di tutto il mondo che disperati cercano di far mangiare la cena ai propri figli.

Pensateci: si parte con il rudimentale bastimento carico di… e si finisce per dar vita a complicate cosmogonie che si affastellano con i giorni, c’è chi ricorre ai classici riadattandoli per l’occasione e chi si lancia in avviluppate trame sugli animali. Quello che va per la maggiore sono le storie con il cibo dentro, quelle con la promessa di rivelazioni, i gialli carichi di suspense che ti costringono a spalancare la bocca per lo stupore. Il desco si trasforma in un palcoscenico dove si rincorrono urla e ruggiti, gridolini in falsetto di principesse che chiedono aiuto, pirati che strillano arrembaggi e rombi di razzi e astronavi (provate a salire le scale del mio palazzo all’ora di cena e scoprirete una fucina di creativi che manco alla ScuolaHolden!).

Il libro che vi consiglio oggi vi divertirà leggerlo con i vostri figli, perché parla di tutti noi. Voi infatti potete certamente immaginare la fatica al giorno d’oggi di essere un papà-drago con un piccolino che a tavola non ne vuol sapere di mangiare la sua crostata di lumache!

Consigliato dai 3 anni

Il ghiribizzo

Il Ghiribizzo 
di Bruno Tognolini – ill. Giulia Orecchia
Motta Junior – p.64 – e.12

Non è colpa loro: è il ghiribizzo che gli prende ogni 20 minuti. Per questo corrono, saltano, ripetono ossessivamente parole senza senso, rompono le cose che gli capitano tra le mani, fanno le pernacchie, staccano la presa del vostro computer prima che riusciate fare salva

I maestri Bruno Tognolini e Giulia Orecchia ci regalano un nuovo bell’albo per i bambini e le loro mamme.
Spesso infatti si sentono queste lamentarsi di quei 5 minuti di pazzia dei loro piccoli monelli…
Ma provate a immaginare cosa sarebbe il mondo senza il ghiribizzo dei bambini: un posto triste e grigio, dove nessuno sorride o si sorprende mai di niente.
Ricordatevelo la prossima volta che vostro figlio si mangerà la saponetta del bagno! [fatto realmente accaduto; ma non preoccupatevi: non è tossico, solo un po’ di friccicore sulla lingua per un’oretta e alito profumato per una settimana!]

consigliato dai 4 anni

I pani d’oro della vecchina

I pani d’oro della vecchina
di Annamaria Gozzi – ill. Violeta Lopiz
Topipittori – p.32 – e.14

Oggi parliamo della morte.
Vi sembra strano in un libro per bambini?
Credete che i piccoli non ci pensino?
Non le sentite quelle miriadi di domande esistenziali che ronzano nelle loro testoline?

E poi la morte è un personaggio latente in tutte le storie. Una sorta di attore non protagonista scritturato di continuo. E’ quel sottinteso delle fiabe che se non ci fosse nulla avrebbe più senso: niente più principesse da risvegliare, draghi da sconfiggere, niente paure o stregonerie, né coraggio né magia.

Ma scordatevi la solita rappresentazione stereotipata della morte con mantello e cappuccio neri, che brandisce una falce. Niente di più lontano. In questo albo Topipittori domina il bianco, la nebbia che tutto fa sfumare in un torpore indistinto e contagioso.
C’è una vecchina, prodigiosa pasticcera, che cucinando scaccia l’inverno, la malinconia e la morte. E il finale è sorprendente!

E le illustrazioni le teniamo per ultime, ma sono davero sensazionali: non “illustrano” il testo, come avviene di solito, ma sono una sorta di storia nella storia: dialogano con le parole stampate, aggiungono, sottraggono, sfumano…

Consigliato dai 5 anni in su.