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In fritture sostanza potenzialmente a rischio cancro

In fritture sostanza potenzialmente a rischio cancro

Il nostro dietista, il dott. Antonio Rea, sottopone all’attenzione di tutti gli amici di Bresciabimbi un’informazione molto imporatnte

In fritture sostanza potenzialmente a rischio cancro. Efsa: alte temperature producono acrilammide,va ridotto al minimo il consumo 

La sostanza che si produce in cottura (chiamata acrilammide), e che dà la classica a gustosa doratura a tanti prodotti come le patatine fritte potrebbe essere motivo di preoccupazione per la salute pubblica perché potrebbe favorire lo sviluppo di tumori.

E’ quanto afferma in una nota l’Agenzia Europea per la Sicurezza del Cibo (EFSA) che ha confermato le valutazioni precedenti secondo cui, sulla base di studi su animali, l'”acrilammide negli alimenti aumenta potenzialmente il rischio di cancro per i consumatori in tutte le fasce d’età”.

Questa sostanza è prodotta dalla reazione chimica che conferisce al cibo la “doratura” – durante la normale cottura ad alta temperatura (+150°C) sia in ambito domestico, sia nell’industria alimentare. Le tipologie di cottura in cui si produce acrilamide sono frittura, cottura al forno e alla griglia. Caffè, prodotti fritti a base di patate, biscotti, cracker e pane croccante, pane morbido e alcuni alimenti per l’infanzia rappresentano importanti fonti alimentari di acrilammide. In virtù del loro peso corporeo, i bambini sono la fascia d’età maggiormente esposta.

Le autorità europee e nazionali, spiega la nota Efsa, già raccomandano di ridurre al minimo la presenza di acrilammide nei cibi e forniscono consulenza a consumatori e produttori alimentari sulla dieta e sulla preparazione degli alimenti.

L’EFSA ha richiesto pareri a esperti sulla propria bozza di parere scientifico sulla presenza di questa sostanza negli alimenti.

 

Fonte Ansa 07 luglio 2014.

 

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La sostanza che si produce in cottura (chiamata acrilammide), e che dà la classica a gustosa doratura a tanti prodotti come le patatine fritte potrebbe essere motivo di preoccupazione per la salute pubblica perché potrebbe favorire lo sviluppo di tumori.

E’ quanto afferma in una nota l’Agenzia Europea per la Sicurezza del Cibo (EFSA) che ha confermato le valutazioni precedenti secondo cui, sulla base di studi su animali, l'”acrilammide negli alimenti aumenta potenzialmente il rischio di cancro per i consumatori in tutte le fasce d’età”.

Questa sostanza è prodotta dalla reazione chimica che conferisce al cibo la “doratura” – durante la normale cottura ad alta temperatura (+150°C) sia in ambito domestico, sia nell’industria alimentare. Le tipologie di cottura in cui si produce acrilamide sono frittura, cottura al forno e alla griglia. Caffè, prodotti fritti a base di patate, biscotti, cracker e pane croccante, pane morbido e alcuni alimenti per l’infanzia rappresentano importanti fonti alimentari di acrilammide. In virtù del loro peso corporeo, i bambini sono la fascia d’età maggiormente esposta.

Le autorità europee e nazionali, spiega la nota Efsa, già raccomandano di ridurre al minimo la presenza di acrilammide nei cibi e forniscono consulenza a consumatori e produttori alimentari sulla dieta e sulla preparazione degli alimenti.

L’EFSA ha richiesto pareri a esperti sulla propria bozza di parere scientifico sulla presenza di questa sostanza negli alimenti.

 

Fonte Ansa 07 luglio 2014.

 

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