Rilattazione: cos’è e come si fa?
RILATTARE significa tornare ad un allattamento esclusivo dopo una sospensione o dopo un periodo di integrazione con la formula artificiale.
Questo vuol dire che se una mamma smette di allattare per qualche tempo o se, oltre al suo latte, il bambino prende quello in polvere e la mamma desidera eliminare l’aggiunta, può farlo!
Ecco alcune situazioni in cui si può effettuare una rilattazione:
– fin dalla nascita il bambino è stato alimentato, completamente o in parte, artificialmente,
– il bambino rifiuta di attaccarsi al seno,
– il bambino si ammala e per un periodo non succhia o non può succhiare al seno,
– la mamma si ammala ed è costretta a sospendere l’allattamento.
Ti trovi in una di queste circostanze?
Allora forse può esserti utile continuare a leggere!
Cosa serve?
La rilattazione è un percorso fatto di tecnica ma anche di tanto cuore: servono sì informazioni giuste e strategie efficaci, ma, forse prima di tutto, servono determinazione, pazienza e tanto sostegno da parte della famiglia e di un professionista formato nell’assistenza alle mamme in allattamento.
Come si fa?
Alcune delle strategie efficaci perché il seno ricominci a produrre latte o ne produca di più sono:
– Allattare a richiesta seguendo i ritmi del bambino, cercando di raggiungere almeno le 10-12 poppate al giorno,
– Assicurarsi che attacco e suzione siano efficaci,
– Evitare interferenti (ciucci, biberon, paracapezzoli ecc),
– Usare un tiralatte elettrico professionale a doppio attacco per stimolare il seno, verificando che la coppa sia giusta e preparando il seno prima del suo utilizzo.
Il professionista che vi starà accanto nel percorso vi indicherà come usarlo efficacemente (non basta leggere il manuale di istruzione!)
– Se si usa il biberon per dare il formulato artificiale, sostituirlo con altri strumenti, come il DAS (dispositivo di alimentazione supplementare), la tazzina o la siringa,
– Concedersi due ore al giorno di dolce far nulla con il proprio bambino addosso, pelle pelle.
La rilattazione è un percorso che richiede indicazioni corrette e la costante presenza di un professionista competente in allattamento. Da evitare quindi il fai-da-te perché può essere non solo inefficace ma anche pericoloso per la salute di mamma e bambino.
Ostetrica Stefania Paloschi
Opera presso www.spaziolalibellula.it
stefaniapaloschi.com
stefaniapaloschi.ostetrica@gmail.com
327 1834035
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– il bambino rifiuta di attaccarsi al seno,
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Come si fa?
Alcune delle strategie efficaci perché il seno ricominci a produrre latte o ne produca di più sono:
– Allattare a richiesta seguendo i ritmi del bambino, cercando di raggiungere almeno le 10-12 poppate al giorno,
– Assicurarsi che attacco e suzione siano efficaci,
– Evitare interferenti (ciucci, biberon, paracapezzoli ecc),
– Usare un tiralatte elettrico professionale a doppio attacco per stimolare il seno, verificando che la coppa sia giusta e preparando il seno prima del suo utilizzo.
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– Se si usa il biberon per dare il formulato artificiale, sostituirlo con altri strumenti, come il DAS (dispositivo di alimentazione supplementare), la tazzina o la siringa,
– Concedersi due ore al giorno di dolce far nulla con il proprio bambino addosso, pelle pelle.
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