Storia funambola
“Storia funambola è’ il nuovo racconto scritto da Chiara Ingrao e pubblicato da Edizioni Corsare nel 2020.
E’ una storia per bambini dai 6 agli 8 anni ma è rivolta a tutti i lettori che credono nella possibilità di realizzare i propri sogni.
Stella, la protagonista, è una bambina che non vuole vestirsi di rosa, non ama bambole, bambolotti e peluche; le piace arrampicarsi ovunque ed ha un sogno nel cassetto: diventare funambola e camminare in mezzo alle nuvole come quel signore che ha visto in televisione in equilibrio su una corda fra due grattacieli.
Questo sogno è custodito nel suo cuore e dove abitano i segreti: mamma e papà non sanno niente: “lui avrebbe protestato che camminare sul filo non era un lavoro serio, e mamma di certo l’avrebbe chiamata maschiaccio…”.
Lo conosce bene la zia Eva la quale porta Stella in campagna ad arrampicarsi sugli alberi! Le ha regalato tanti giocattoli vecchi e uno scatolone di pezzi di lego.
Un pomeriggio diventa per Stella un momento speciale e magico in cui dare vita alla fantasia e alla creatività.
Prende vita la “Terra funambola”: un insieme di palazzi e case con botole e corde senza porte ma con finestre per saltare sui prati o sugli alberi; per salire sulla montagna si cammina sul filo e si scende appesi ai trapezi della funivia acrobatica, “nella luce magica di una schiera di stelle fosforescenti”.
Il giorno successivo la zia Eva porta a Stella sette pupazzetti piccoli e morbidi, i “paciocchini”, con cui ha giocato da bambina.
Stella li chiama Pac, precisamente Pic- rosso, Pic-giallo, Pic-blu, Pic-verde, Pic-rosa, Pic-grigio e Pic- fucsia.
Sono i saltimbanchi della “Terra funambola “ in grado di fare doppi salti mortali e mille capriole, ciascuno con una voce particolare. Accolgono nella loro terra un piccolo bambolottino dentro una carrozzina bianca e tonda come un uovo con le ruote d’oro.
Stella allora si chiede: “ma sono davvero io che faccio parlare e muovere i miei giocattoli, o è la loro magia che fa muovere me?”
“Non c’è bambina che non se lo chieda, prima o poi: è il grande mistero del giocare, e la sua segreta bellezza”.
Stella inizia così un’avventura speciale e unica, si trova in bilico tra sogno e realtà e la magia del gioco la avvolge rendendola felicissima; non capisce se si è rimpicciolita fino a vedere i suoi palazzi di lego oppure se è la sua Terra Funambola che è diventata terra vera.
L’avventura inizia quando un giorno il piccolo bambolottino scompare e Stella assieme agli amici pac vanno alla ricerca: con la funivia raggiungono la montagna ed incontrano la pastora.
Forse l’ha preso il brigante furfante del Bosco Nero?
Stella affronta il buio del Bosco Nero, dove si sentono da lontano i ruggiti e gli ululati, dopodiché si imbatte in due bestie feroci.
Dopo avere appreso dal brigante che il piccolo è stato preso dall’Aquila Reale, Stella si arrampica per raggiungere la cima della Montagna Puntuta e scopre che il piccolo è stato abbandonato sulla riva del fiume.
Saranno i Pirati con la loro nave che aiuteranno Stella a trovare il piccolo disperso nelle acque del fiume!
E come per magia l’avventura si conclude e Stella attraverso un cavo lucente che parte dall’albero maestro della nave si dirige, come una funambola, “verso le finestre della sua casa e verso il futuro”.
Le illustrazioni, luminose e piene di colori, accompagnano la protagonista in un’avventura magica in cui il mondo circostante diventa reale.
Il gioco diventa uno strumento magico per rappresentare se stessa, i suoi sogni, i desideri; le permette di incontrare alcuni amici con cui condividere l’avventura ma anche dei nemici da affrontare con coraggio!
E’la libertà di immaginare e di scegliere il ruolo che vuole assumere nel gioco, al di là degli schemi comuni e degli stereotipi, che porta Stella a trovare la felicità.
La storia di Stella rappresenta il sogno che ciascuno di noi vorrebbe realizzare attraverso la fantasia; inoltre ci ricorda che viviamo anche noi in bilico, come su una fune, tra la realtà e il sogno; infine ci trasmette la gioia e l’entusiasmo di vivere le proprie passioni!
Ringrazio la disponibilità la casa editrice e per questa bella recensione:
Fata Violetta – Chiara Zanardini –
329 891 03 51
violettafata75@gmail.com
Facebook Fata Violetta
www.fatavioletta.it
www.fasolmusic.coop
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“Storia funambola è’ il nuovo racconto scritto da Chiara Ingrao e pubblicato da Edizioni Corsare nel 2020.
E’ una storia per bambini dai 6 agli 8 anni ma è rivolta a tutti i lettori che credono nella possibilità di realizzare i propri sogni.
Stella, la protagonista, è una bambina che non vuole vestirsi di rosa, non ama bambole, bambolotti e peluche; le piace arrampicarsi ovunque ed ha un sogno nel cassetto: diventare funambola e camminare in mezzo alle nuvole come quel signore che ha visto in televisione in equilibrio su una corda fra due grattacieli.
Questo sogno è custodito nel suo cuore e dove abitano i segreti: mamma e papà non sanno niente: “lui avrebbe protestato che camminare sul filo non era un lavoro serio, e mamma di certo l’avrebbe chiamata maschiaccio…”.
Lo conosce bene la zia Eva la quale porta Stella in campagna ad arrampicarsi sugli alberi! Le ha regalato tanti giocattoli vecchi e uno scatolone di pezzi di lego.
Un pomeriggio diventa per Stella un momento speciale e magico in cui dare vita alla fantasia e alla creatività.
Prende vita la “Terra funambola”: un insieme di palazzi e case con botole e corde senza porte ma con finestre per saltare sui prati o sugli alberi; per salire sulla montagna si cammina sul filo e si scende appesi ai trapezi della funivia acrobatica, “nella luce magica di una schiera di stelle fosforescenti”.
Il giorno successivo la zia Eva porta a Stella sette pupazzetti piccoli e morbidi, i “paciocchini”, con cui ha giocato da bambina.
Stella li chiama Pac, precisamente Pic- rosso, Pic-giallo, Pic-blu, Pic-verde, Pic-rosa, Pic-grigio e Pic- fucsia.
Sono i saltimbanchi della “Terra funambola “ in grado di fare doppi salti mortali e mille capriole, ciascuno con una voce particolare. Accolgono nella loro terra un piccolo bambolottino dentro una carrozzina bianca e tonda come un uovo con le ruote d’oro.
Stella allora si chiede: “ma sono davvero io che faccio parlare e muovere i miei giocattoli, o è la loro magia che fa muovere me?”
“Non c’è bambina che non se lo chieda, prima o poi: è il grande mistero del giocare, e la sua segreta bellezza”.
Stella inizia così un’avventura speciale e unica, si trova in bilico tra sogno e realtà e la magia del gioco la avvolge rendendola felicissima; non capisce se si è rimpicciolita fino a vedere i suoi palazzi di lego oppure se è la sua Terra Funambola che è diventata terra vera.
L’avventura inizia quando un giorno il piccolo bambolottino scompare e Stella assieme agli amici pac vanno alla ricerca: con la funivia raggiungono la montagna ed incontrano la pastora.
Forse l’ha preso il brigante furfante del Bosco Nero?
Stella affronta il buio del Bosco Nero, dove si sentono da lontano i ruggiti e gli ululati, dopodiché si imbatte in due bestie feroci.
Dopo avere appreso dal brigante che il piccolo è stato preso dall’Aquila Reale, Stella si arrampica per raggiungere la cima della Montagna Puntuta e scopre che il piccolo è stato abbandonato sulla riva del fiume.
Saranno i Pirati con la loro nave che aiuteranno Stella a trovare il piccolo disperso nelle acque del fiume!
E come per magia l’avventura si conclude e Stella attraverso un cavo lucente che parte dall’albero maestro della nave si dirige, come una funambola, “verso le finestre della sua casa e verso il futuro”.
Le illustrazioni, luminose e piene di colori, accompagnano la protagonista in un’avventura magica in cui il mondo circostante diventa reale.
Il gioco diventa uno strumento magico per rappresentare se stessa, i suoi sogni, i desideri; le permette di incontrare alcuni amici con cui condividere l’avventura ma anche dei nemici da affrontare con coraggio!
E’la libertà di immaginare e di scegliere il ruolo che vuole assumere nel gioco, al di là degli schemi comuni e degli stereotipi, che porta Stella a trovare la felicità.
La storia di Stella rappresenta il sogno che ciascuno di noi vorrebbe realizzare attraverso la fantasia; inoltre ci ricorda che viviamo anche noi in bilico, come su una fune, tra la realtà e il sogno; infine ci trasmette la gioia e l’entusiasmo di vivere le proprie passioni!
Ringrazio la disponibilità la casa editrice e per questa bella recensione:
Fata Violetta – Chiara Zanardini –
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