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La festa della DONNA

8 marzo: Giornata internazionale della donna.

Ma sappiamo che scintilla ha fatto nascere questa festa?

La Giornata internazionale della donna , o Festa della donna, cade l’8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui sono ancora oggetto in molte parti del mondo.

La festa affonda le sue radici all’inizio del secolo scorso. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909.

Durante il VII Congresso della II Internazionale socialista, tenuto a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907  vennero discusse tesi sull’atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea, sul colonialismo, sulla questione femminile e sulla rivendicazione del voto alle donne. Il Congresso votò una risoluzione nella quale si impegnavano i partiti socialisti a « lottare energicamente per l’introduzione del suffragio universale delle donne »,

Quell’iniziativa non ebbe un seguito immediato, ma alla fine dell’anno il Partito socialista americano raccomandò a tutte le sezioni locali « di riservare l’ultima domenica di febbraio 1909 all’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile ». Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 23 febbraio 1909.

Verso la fine dell’anno, il 22 novembre, si vide a New York iniziare un grande sciopero di ventimila camiciaie, che durò fino al 15 febbraio 1910.Il successivo 27 febbraio, domenica, alla Carnegie Hall, tremila donne celebrarono ancora il Woman’s Day.

Il Woman’s Day tenuto a New York  venne impostato come manifestazione che unisse le rivendicazioni sindacali a quelle politiche relative al riconoscimento del diritto di voto femminile. Le delegate socialiste americane, forti dell’ormai consolidata manifestazione della giornata della donna, proposero alla seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste, tenutasi nella Folkets Hus (Casa del popolo) di Copenaghen dal 26 al 27 agosto 1910 – due giorni prima dell’apertura dell’VIII Congresso dell’Internazionale socialista – di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione di istituire una comune giornata dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.

In Europa le prime giornate dedicate alla Festa della donna ebbero luogo  nel 1911 e in Italia nel 1922, dove si svolge ancora oggi.

Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo.

Col passare degli anni il vero significato di questa ricorrenza è andato un po’ sfumando, lasciando spazio ad una ricorrenza caratterizzata sempre più da forti interessi politici e, soprattutto,  commerciali, che vedono in questa festa il loro business.

Una leggenda alquanto controversa e poco documentata, vuole che questa festa nasca in un terribile  avvenimento umano e sociale che vide le donne protagoniste nell’ambito lavorativo.

Eppure l’unica colpa di queste donne era stata quella di unirsi in una lotta sociale per ottenere delle condizioni di vita più umane e dignitose…

Nel 1908, un gruppo di operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terrificanti condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l’ 8 marzo il proprietario Mr. Johnson, stanco della mancata produttività e soprattutto il non voler riconoscere tali diritti, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.  Un grosso incendio divampa all’interno della fabbrica e le donne operaie prigioniere  ne furono travolte e ben 129 di loro morirono arse dalle fiamme.

Questa data fu poi proposta come giornata di lotta internazionale,  a favore delle donne, da Rosa Luxemburgo, proprio in ricordo della tragedia.
Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi  ad una serie di celebrazioni che, i primi tempi, erano circoscritte agli Stati Uniti  e avevano come unico scopo il ricordo dell’orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

In seguito, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagoniste le rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla  condizione sociale, la data dell’ 8 Marzo assunse un’importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni  che la donna dovette subire nel corso dei secoli,  ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto

 

Un caro augurio ad ogni donna di vivere appieno e con serenità ogni giorno!

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