A casa. Un termine che ci ha accompagnati a lungo in questa emergenza Covid-19 e che ha impattato ogni aspetto della nostra vita: lavorare a casa, fare scuola da casa e, appunto, fare sport da casa.
Se prima questa dell’home fitness era una pratica utilizzata da meno persone, potendo gli altri andare in palestra, in questo periodo storico è diventata l’unica possibilità di mantenersi in forma.
Fortunatamente ad oggi, con le dovute precauzioni, possiamo tornare a scegliere, ma, avendo provato l’esperienza, molte persone continuano ad allenarsi a casa, trovandone benefici, vantaggi e giovamento.
Gli aspetti a favore sono:
La risposta è sì, ma solo se si attuano tutta una serie di accortezze fondamentali dal punto di vista delle performance.
Innanzitutto c’è da distinguere un aspetto importante alla base della volontà di allenarsi a casa: l’obiettivo.
Sempre che ognuno di noi ne abbia uno specifico, questo è quello che fa la differenza per poter strutturare i nostri allenamenti.
Vogliamo “solo” mantenerci in forma”?
Fare del movimento?
Tenerci attivi?
Oppure il nostro obiettivo è quello di modellarci, strutturare meglio il nostro sistema muscolare, ricomporre al meglio il nostro corpo?
Perché se la risposta è della prima categoria, allora va bene un po’ tutto, senza nessun accorgimento specifico. Pilates, yoga, allenamenti HIIT…allenamenti più o meno aerobici ci terranno freschi, attivi, vascolarizzati. E va benissimo.
Sicuramente meglio di fare “divaning” (la pratica dello stare sul divano).
Ma se il nostro obiettivo è togliere sistematicamente della ciccia (ad esempio), scolpire la nostra silhouette, creare massa magra, migliorare il nostro aspetto estetico e di salute, ovviamente, non possiamo davvero pensare di farlo andando come alla “Corrida”, cioè allo sbaraglio.
Per ottenere risultati e poterli protrarre nel tempo, è di fondamentale importanza, infatti, poter dare ai vostri allenamenti queste caratteristiche:
L’aiuto di un professionista è sempre la scelta migliore. Se non altro, si evita di perdere tempo, magari allenandosi in un primo momento come pazzi per poi o trovarsi a non vedere risultati, oppure, a peggiorare la situazione.
Eh, sì, perché questo è uno dei rischi che si corrono quando ci si cimenta nel mondo del fitness senza averne le basi necessarie. Cascare nella rete dei falsi miti del fitness è facilissimo, ci siamo passati tutti.
Tra questi, annoveriamo i più noti:
Tirando le somme…sembrava più facile di quello che realmente è, vero?
È vero che il fitness si basa sulla scienza. L’allenamento si basa sulla scienza e la nutrizione pure. Per questo gli addetti ai lavori hanno competenze più specifiche ma è anche vero che non tutti noi diamo le stesse risposte a parità di stimoli.
Non per nulla esiste un lavoro che si chiama Personal Training. La capacità di valutazione funzionale iniziale risulta quindi determinante ai fini del risultato.
Ringrazio per questo interessante ed utile approfondimento:
Mamma Sportiva ovvero Silvia Segala
Mamma Sportiva, Personal Trainer specializzata in Maternity Fitness, outdoor addicted, Sportland Evangelist
392 008 57 36
silvia@mammasportiva.it
Visita il sito
Specializzata sul mondo femminile e, in particolare, in maternity fitness (gravidanza, post partum e sport coi bambini) potrebbe interessarti approfondire questi argomenti:
● Lo sport dopo la gravidanza, tra falsità e miti
● Cosa fare per tornare in forma dopo il parto
● Addominali in gravidanza e nel post parto: quando e come allenarli
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A casa. Un termine che ci ha accompagnati a lungo in questa emergenza Covid-19 e che ha impattato ogni aspetto della nostra vita: lavorare a casa, fare scuola da casa e, appunto, fare sport da casa.
Se prima questa dell’home fitness era una pratica utilizzata da meno persone, potendo gli altri andare in palestra, in questo periodo storico è diventata l’unica possibilità di mantenersi in forma.
Fortunatamente ad oggi, con le dovute precauzioni, possiamo tornare a scegliere, ma, avendo provato l’esperienza, molte persone continuano ad allenarsi a casa, trovandone benefici, vantaggi e giovamento.
Gli aspetti a favore sono:
La risposta è sì, ma solo se si attuano tutta una serie di accortezze fondamentali dal punto di vista delle performance.
Innanzitutto c’è da distinguere un aspetto importante alla base della volontà di allenarsi a casa: l’obiettivo.
Sempre che ognuno di noi ne abbia uno specifico, questo è quello che fa la differenza per poter strutturare i nostri allenamenti.
Vogliamo “solo” mantenerci in forma”?
Fare del movimento?
Tenerci attivi?
Oppure il nostro obiettivo è quello di modellarci, strutturare meglio il nostro sistema muscolare, ricomporre al meglio il nostro corpo?
Perché se la risposta è della prima categoria, allora va bene un po’ tutto, senza nessun accorgimento specifico. Pilates, yoga, allenamenti HIIT…allenamenti più o meno aerobici ci terranno freschi, attivi, vascolarizzati. E va benissimo.
Sicuramente meglio di fare “divaning” (la pratica dello stare sul divano).
Ma se il nostro obiettivo è togliere sistematicamente della ciccia (ad esempio), scolpire la nostra silhouette, creare massa magra, migliorare il nostro aspetto estetico e di salute, ovviamente, non possiamo davvero pensare di farlo andando come alla “Corrida”, cioè allo sbaraglio.
Per ottenere risultati e poterli protrarre nel tempo, è di fondamentale importanza, infatti, poter dare ai vostri allenamenti queste caratteristiche:
L’aiuto di un professionista è sempre la scelta migliore. Se non altro, si evita di perdere tempo, magari allenandosi in un primo momento come pazzi per poi o trovarsi a non vedere risultati, oppure, a peggiorare la situazione.
Eh, sì, perché questo è uno dei rischi che si corrono quando ci si cimenta nel mondo del fitness senza averne le basi necessarie. Cascare nella rete dei falsi miti del fitness è facilissimo, ci siamo passati tutti.
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Tirando le somme…sembrava più facile di quello che realmente è, vero?
È vero che il fitness si basa sulla scienza. L’allenamento si basa sulla scienza e la nutrizione pure. Per questo gli addetti ai lavori hanno competenze più specifiche ma è anche vero che non tutti noi diamo le stesse risposte a parità di stimoli.
Non per nulla esiste un lavoro che si chiama Personal Training. La capacità di valutazione funzionale iniziale risulta quindi determinante ai fini del risultato.
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