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Come si leggono i simboli sulle etichette di lavaggio dei vestiti

Come si leggono i simboli sulle etichette di lavaggio dei vestiti

Fare shopping piace a tutti, siamo abituati a guardare ogni dettaglio quando si tratta di acquistare vestiti nuovi.

I colori sono importanti, così come anche le decorazioni e la consistenza dei tessuti.
Dobbiamo imparare a osservare pure un altro elemento chiave, che contraddistingue qualsiasi capo. E’ l’etichetta con i simboli per il lavaggio, che cambia in relazione al tipo di tessuto con cui quell’indumento è realizzato.
Sì, perché arriverà il momento in cui ci troveremo di fronte alla lavatrice e saremo chiamati a impostare il programma di lavaggio.

Le etichette lavaggio sono una risorsa estremamente utile per aiutarci a proteggere e allungare la vita operativa dei nostri capi. Le etichette molto spesso non riportano solo e unicamente i simboli relativi alle modalità di lavaggio e stiratura: indicano sia la taglia che la provenienza dell’indumento e soprattutto la composizione in fatto di tessuti.

Spesso, sbagliando, si tagliano via le etichette che – specie quando di dimensioni importanti – ci danno fastidio sotto ai vestiti. Magari perché si pensa, sempre sbagliando, che tutto possa essere lavato allo stesso modo. Non è così, anzi: certi lavaggi errati possono compromettere irrimediabilmente tessuti e composizione dell’abito fino al punto da renderlo inservibile e da buttare.

Il motivo? Non sono state seguite le indicazioni dell’etichetta tagliata e gettata via.

Ci sono cinque categorie di simboli dedicati alle operazioni di lavaggio, ciascuna delle quali è contraddistinta da uno specifico disegno.

Cinque categorie di simboli per il lavaggio: ecco quali sono

Vediamo quali sono i cinque simboli che contraddistinguono le categorie di info per il lavaggio.

    • bacinella che indica il lavaggio con acqua
    • triangolo che indica la necessità di candeggio
    • cerchio quando occorre procedere con il lavaggio a secco
    • quadrato per quanto riguarda l’asciugatura
    • ferro da stiro ovviamente per le operazioni di stiratura.

Chiaramente poi ogni categoria si suddivide a sua volta in altri simboli e sottocategorie, che devono essere conosciuti per evitare di compiere errori anche madornali. Vediamo ora quali sono i più comuni.

Dove troviamo la bacinella (lavaggio in lavatrice o a mano con acqua) si specificano oltre alle modalità di lavaggio sia la temperatura che il programma normale, delicato o speciale per lavatrice. Dove per esempio troviamo la X sopra la bacinella non possiamo lavare in acqua, mentre in presenza di un numero nella bacinella verrà segnalata la massima temperatura di lavaggio. Per quanto riguarda il cerchio, il disegno semplice darà il via libera a ogni tipo di solvente mentre ad esempio la presenza di una W all’interno del disegno indicherà la possibilità di sottoporre l’indumento a un lavaggio a umido.

Passiamo al triangolo: la dicitura CL al suo interno dà il via libero all’utilizzo di prodotti al cloro, mentre il triangolo con due linee parallele all’interno indica come l’indumento si possa trattare con candeggina a base di ossigeno (non di cloro). C’è poi il quadrato, relativo all’asciugatura: una X che sbarra il quadrato vuol dire che non si può usare l’asciugatrice, mentre la presenza all’interno di un cerchio e di un pallino indicherà la possibilità di asciugare in lavatrice con un programma delicato o una ridotta temperatura. Infine il ferro da stiro: semplice vuol dire che il capo può essere stirato, con un pallino all’interno la stiratura può essere fatta fino a una temperatura di 110° meglio se senza vapore.

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I colori sono importanti, così come anche le decorazioni e la consistenza dei tessuti.
Dobbiamo imparare a osservare pure un altro elemento chiave, che contraddistingue qualsiasi capo. E’ l’etichetta con i simboli per il lavaggio, che cambia in relazione al tipo di tessuto con cui quell’indumento è realizzato.
Sì, perché arriverà il momento in cui ci troveremo di fronte alla lavatrice e saremo chiamati a impostare il programma di lavaggio.

Le etichette lavaggio sono una risorsa estremamente utile per aiutarci a proteggere e allungare la vita operativa dei nostri capi. Le etichette molto spesso non riportano solo e unicamente i simboli relativi alle modalità di lavaggio e stiratura: indicano sia la taglia che la provenienza dell’indumento e soprattutto la composizione in fatto di tessuti.

Spesso, sbagliando, si tagliano via le etichette che – specie quando di dimensioni importanti – ci danno fastidio sotto ai vestiti. Magari perché si pensa, sempre sbagliando, che tutto possa essere lavato allo stesso modo. Non è così, anzi: certi lavaggi errati possono compromettere irrimediabilmente tessuti e composizione dell’abito fino al punto da renderlo inservibile e da buttare.

Il motivo? Non sono state seguite le indicazioni dell’etichetta tagliata e gettata via.

Ci sono cinque categorie di simboli dedicati alle operazioni di lavaggio, ciascuna delle quali è contraddistinta da uno specifico disegno.

Cinque categorie di simboli per il lavaggio: ecco quali sono

Vediamo quali sono i cinque simboli che contraddistinguono le categorie di info per il lavaggio.

    • bacinella che indica il lavaggio con acqua
    • triangolo che indica la necessità di candeggio
    • cerchio quando occorre procedere con il lavaggio a secco
    • quadrato per quanto riguarda l’asciugatura
    • ferro da stiro ovviamente per le operazioni di stiratura.

Chiaramente poi ogni categoria si suddivide a sua volta in altri simboli e sottocategorie, che devono essere conosciuti per evitare di compiere errori anche madornali. Vediamo ora quali sono i più comuni.

Dove troviamo la bacinella (lavaggio in lavatrice o a mano con acqua) si specificano oltre alle modalità di lavaggio sia la temperatura che il programma normale, delicato o speciale per lavatrice. Dove per esempio troviamo la X sopra la bacinella non possiamo lavare in acqua, mentre in presenza di un numero nella bacinella verrà segnalata la massima temperatura di lavaggio. Per quanto riguarda il cerchio, il disegno semplice darà il via libera a ogni tipo di solvente mentre ad esempio la presenza di una W all’interno del disegno indicherà la possibilità di sottoporre l’indumento a un lavaggio a umido.

Passiamo al triangolo: la dicitura CL al suo interno dà il via libero all’utilizzo di prodotti al cloro, mentre il triangolo con due linee parallele all’interno indica come l’indumento si possa trattare con candeggina a base di ossigeno (non di cloro). C’è poi il quadrato, relativo all’asciugatura: una X che sbarra il quadrato vuol dire che non si può usare l’asciugatrice, mentre la presenza all’interno di un cerchio e di un pallino indicherà la possibilità di asciugare in lavatrice con un programma delicato o una ridotta temperatura. Infine il ferro da stiro: semplice vuol dire che il capo può essere stirato, con un pallino all’interno la stiratura può essere fatta fino a una temperatura di 110° meglio se senza vapore.

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