I benefici dell’aromaterapia
“Il profumo è il fratello del respiro” diceva Yves Saint Laurent, e così come il respiro può essere controllato e reso un potente alleato contro lo stress attraverso lo yoga; anche il profumo può diventare il mezzo per ottenere un benessere generalizzato attraverso l’aromaterapia.
Le origini dell’aromaterapia
Questa fitoterapia di origini antichissime, deve il suo nome a Gattefossè, un chimico francese che era riuscito a cogliere le proprietà antidolorifiche degli oli essenziali, come la lavanda.
Ma non fu il primo a dedicarsi agli oli essenziali; già in epoca antichissima venivano utilizzati nella medicina tradizionale orientale. Infatti fu nel Medioevo che – grazie ad Avicenna – si mise a punto il metodo per distillare gli oli essenziali, che permettevano di donare grande benessere psicofisico.
I bambini&olfatto
I nostri piccoli sono più ricettivi di noi agli odori, che li orientano quando ancora sono in fasce. Come spiega la dottoressa Anna Rita Bilia, Presidente della Società Italiana di Fitochimica e Professore associato all’Università di Firenze:
“L’olfatto è uno dei sensi che il neonato sviluppa in epoca embrionale: il primo incontro con il mondo degli odori ha inizio nella fase di gestazione, quando cominciano a formarsi i recettori olfattivi che consentono di discernere le varie fragranze attraverso il liquido amniotico della madre”.
Ma cosa accade esattamente?
“Nello specifico, tra la quinta e l’undicesima settimana si sviluppano nel feto i recettori olfattivi, mentre entro la quindicesima si formano le narici. In questo modo, – continua la professoressa Anna Rita Bilia – il neonato immagazzina tutta una serie di stimoli che formeranno la sua memoria olfattiva e che, una volta nato, lo aiuteranno a conoscere il mondo esterno. Alla nascita, il bambino riconosce tutti gli odori del suo “mondo prenatale” che gli permetteranno di orientarsi nel mondo extrauterino e lo rassicureranno in momenti di tensione”.
Aromaterapia e gli usi alimentari
Piante e fiori sono diventate protagoniste anche nelle nostre tavole attraverso le ricerche di chef stellati come Carlo Cracco ed Enrico Crippa, perché l’aromaterapia ha aperto la strada alla conoscenza delle proprietà nutrizionali del mondo floreale.
Secondo quanto affermato da Dannie Hansen, fondatore del sito SUNDT: “La nostra conoscenza odierna delle proprietà nutraceutiche di fiori e piante ci permette di utilizzarle oltre l’aromaterapia per scopi terapeutici. Ad esempio solo recentemente si è scoperto che il polline è un potente rinvigorente per il corpo, ed è stato estratto per crearne un integratore alimentare energizzante. I fiori, soprattutto quelli più pigmentati, hanno proprietà antiossidanti. La lavanda, tanto utilizzata in aromaterapia, svolge una potente azione sedativa, e viene assunta in compresse per ridurre naturalmente le convulsioni”.
Fiori ed oli per bambini
Per quanto riguarda le nostre piccole creature, la scelta di fiori ed oli, dev’essere orientata ad aromi più delicati e agrumati:
- arancia
- mandarino
- lavanda
- camomilla
Si possono utilizzare diffusori di aromi in casa, oppure far fare bagni aromatici, considerando che il bagnetto è il momento di relax per il piccolo. L’importante è che ogni prodotto utilizzato sia di alta qualità, al 100% certificato e sicuro, per evitare effetti controproducenti.
Foto: OlcayErtem / Pixabay
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“Il profumo è il fratello del respiro” diceva Yves Saint Laurent, e così come il respiro può essere controllato e reso un potente alleato contro lo stress attraverso lo yoga; anche il profumo può diventare il mezzo per ottenere un benessere generalizzato attraverso l’aromaterapia.
Le origini dell’aromaterapia
Questa fitoterapia di origini antichissime, deve il suo nome a Gattefossè, un chimico francese che era riuscito a cogliere le proprietà antidolorifiche degli oli essenziali, come la lavanda.
Ma non fu il primo a dedicarsi agli oli essenziali; già in epoca antichissima venivano utilizzati nella medicina tradizionale orientale. Infatti fu nel Medioevo che – grazie ad Avicenna – si mise a punto il metodo per distillare gli oli essenziali, che permettevano di donare grande benessere psicofisico.
I bambini&olfatto
I nostri piccoli sono più ricettivi di noi agli odori, che li orientano quando ancora sono in fasce. Come spiega la dottoressa Anna Rita Bilia, Presidente della Società Italiana di Fitochimica e Professore associato all’Università di Firenze:
“L’olfatto è uno dei sensi che il neonato sviluppa in epoca embrionale: il primo incontro con il mondo degli odori ha inizio nella fase di gestazione, quando cominciano a formarsi i recettori olfattivi che consentono di discernere le varie fragranze attraverso il liquido amniotico della madre”.
Ma cosa accade esattamente?
“Nello specifico, tra la quinta e l’undicesima settimana si sviluppano nel feto i recettori olfattivi, mentre entro la quindicesima si formano le narici. In questo modo, – continua la professoressa Anna Rita Bilia – il neonato immagazzina tutta una serie di stimoli che formeranno la sua memoria olfattiva e che, una volta nato, lo aiuteranno a conoscere il mondo esterno. Alla nascita, il bambino riconosce tutti gli odori del suo “mondo prenatale” che gli permetteranno di orientarsi nel mondo extrauterino e lo rassicureranno in momenti di tensione”.
Aromaterapia e gli usi alimentari
Piante e fiori sono diventate protagoniste anche nelle nostre tavole attraverso le ricerche di chef stellati come Carlo Cracco ed Enrico Crippa, perché l’aromaterapia ha aperto la strada alla conoscenza delle proprietà nutrizionali del mondo floreale.
Secondo quanto affermato da Dannie Hansen, fondatore del sito SUNDT: “La nostra conoscenza odierna delle proprietà nutraceutiche di fiori e piante ci permette di utilizzarle oltre l’aromaterapia per scopi terapeutici. Ad esempio solo recentemente si è scoperto che il polline è un potente rinvigorente per il corpo, ed è stato estratto per crearne un integratore alimentare energizzante. I fiori, soprattutto quelli più pigmentati, hanno proprietà antiossidanti. La lavanda, tanto utilizzata in aromaterapia, svolge una potente azione sedativa, e viene assunta in compresse per ridurre naturalmente le convulsioni”.
Fiori ed oli per bambini
Per quanto riguarda le nostre piccole creature, la scelta di fiori ed oli, dev’essere orientata ad aromi più delicati e agrumati:
- arancia
- mandarino
- lavanda
- camomilla
Si possono utilizzare diffusori di aromi in casa, oppure far fare bagni aromatici, considerando che il bagnetto è il momento di relax per il piccolo. L’importante è che ogni prodotto utilizzato sia di alta qualità, al 100% certificato e sicuro, per evitare effetti controproducenti.
Foto: OlcayErtem / Pixabay
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