Il mio bambino è ipoacusico
L’ipoacusia (diminuzione uditiva) è una disabilità molto comune nella popolazione in generale.
Si stima che circa 3 bambini su 1000 abbiano qualche problema di udito significativo o grave.
I bambini che nascono con un’ipoacusia possono avere difficoltà ad imparare a parlare chiaramente, semplicemente perché non sentono molto bene le voci delle altre persone e non sono quindi in grado di ripetere le parole, cosa necessaria affinché il processo di sviluppo del parlato possa avvenire correttamente. Inoltre quando provano a parlare non riescono neppure a sentire bene la propria voce.
Un aiuto precoce negli anni dello sviluppo farà un’enorme differenza per il futuro del bambino e sarà la base del suo successo.
Oggi è possibile controllare l’udito a qualsiasi età, compresi i neonati, attraverso Test oggettivi e comportamentali. Per alcuni tipi di ipoacusia non è sempre facile scoprire la causa esatta. In molti casi non vi sono precedenti di ipoacusia in famiglia. Esistono condizioni che possono verificarsi durante la gravidanza o alla nascita, nei primi mesi di vita o nel corso dell’infanzia e che possono ripercuotersi sulla capacità del bambino di sentire normalmente.
La maggior parte dei genitori si domanda giustamente a cosa sia dovuta l’ipoacusia dei loro figli. Le persone più adatte a rispondere a questa domanda sono il medico di famiglia e lo specialista audiologo/otorinolaringoiatra. In seguito a una diagnosi di ipoacusia, un valido aiuto può essere dato dall’Audioprotesista (professionista specializzato nell’applicazione di apparecchi acustici) e dal Logopedista (professionista specializzato nella fornitura di servizi relativi alla riabilitazione in caso di disturbi del linguaggio o della comunicazione).
Alcune domande che spesso si pongono i genitori di bambini ipoacusici sono:
“Mio figlio sarà mai in grado di parlare come me?”
“Come devo parlare con mio figlio?”
“Sarà in grado di sentire e capire bene?”
La capacità di parola dipende sempre dalla gravità dell’ipoacusia e dall’utilizzo di strumenti tecnologici corretti.
Molti bambini ipoacusici, se ricevono un sostegno adeguato, sviluppano buone capacità di parola, di linguaggio, di ascolto e di comprensione. La cosa migliore è che il bambino sia in grado di percepire il parlato e il linguaggio il prima possibile.
Si può affermare con assoluta convinzione che oggi non esistono bambini ipoacusici che non possano trarre beneficio dall’uso di una tecnologia adeguata. Mi riferisco in modo particolare agli apparecchi acustici e agli impianti cocleari. Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli progressi nello sviluppo degli apparecchi acustici e sono disponibili svariate tecnologie studiate appositamente per soddisfare le necessità specifiche di ogni bambino. Grazie a queste avanzate tecnologie e alle numerose risorse che anni di ricerca hanno messo a disposizione, c’è davvero motivo di essere ottimisti riguardo ai mezzi che si possono utilizzare per aiutare i bambini ipoacusici a sviluppare al meglio le capacità di ascolto e di comunicazione.
Dott. Riccardo MARINI
Audioprotesista
Opera presso Spazio La Libelllula
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Si stima che circa 3 bambini su 1000 abbiano qualche problema di udito significativo o grave.
I bambini che nascono con un’ipoacusia possono avere difficoltà ad imparare a parlare chiaramente, semplicemente perché non sentono molto bene le voci delle altre persone e non sono quindi in grado di ripetere le parole, cosa necessaria affinché il processo di sviluppo del parlato possa avvenire correttamente. Inoltre quando provano a parlare non riescono neppure a sentire bene la propria voce.
Un aiuto precoce negli anni dello sviluppo farà un’enorme differenza per il futuro del bambino e sarà la base del suo successo.
Oggi è possibile controllare l’udito a qualsiasi età, compresi i neonati, attraverso Test oggettivi e comportamentali. Per alcuni tipi di ipoacusia non è sempre facile scoprire la causa esatta. In molti casi non vi sono precedenti di ipoacusia in famiglia. Esistono condizioni che possono verificarsi durante la gravidanza o alla nascita, nei primi mesi di vita o nel corso dell’infanzia e che possono ripercuotersi sulla capacità del bambino di sentire normalmente.
La maggior parte dei genitori si domanda giustamente a cosa sia dovuta l’ipoacusia dei loro figli. Le persone più adatte a rispondere a questa domanda sono il medico di famiglia e lo specialista audiologo/otorinolaringoiatra. In seguito a una diagnosi di ipoacusia, un valido aiuto può essere dato dall’Audioprotesista (professionista specializzato nell’applicazione di apparecchi acustici) e dal Logopedista (professionista specializzato nella fornitura di servizi relativi alla riabilitazione in caso di disturbi del linguaggio o della comunicazione).
Alcune domande che spesso si pongono i genitori di bambini ipoacusici sono:
“Mio figlio sarà mai in grado di parlare come me?”
“Come devo parlare con mio figlio?”
“Sarà in grado di sentire e capire bene?”
La capacità di parola dipende sempre dalla gravità dell’ipoacusia e dall’utilizzo di strumenti tecnologici corretti.
Molti bambini ipoacusici, se ricevono un sostegno adeguato, sviluppano buone capacità di parola, di linguaggio, di ascolto e di comprensione. La cosa migliore è che il bambino sia in grado di percepire il parlato e il linguaggio il prima possibile.
Si può affermare con assoluta convinzione che oggi non esistono bambini ipoacusici che non possano trarre beneficio dall’uso di una tecnologia adeguata. Mi riferisco in modo particolare agli apparecchi acustici e agli impianti cocleari. Negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli progressi nello sviluppo degli apparecchi acustici e sono disponibili svariate tecnologie studiate appositamente per soddisfare le necessità specifiche di ogni bambino. Grazie a queste avanzate tecnologie e alle numerose risorse che anni di ricerca hanno messo a disposizione, c’è davvero motivo di essere ottimisti riguardo ai mezzi che si possono utilizzare per aiutare i bambini ipoacusici a sviluppare al meglio le capacità di ascolto e di comunicazione.
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