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La disgrafia e il suo recupero

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Esiste un disturbo legato alla difficoltà dello scrivere che è in costante aumento nelle scuole, i grafologi italiani in collaborazione con i colleghi soprattutto francesi, lo studiano e lo trattano da almeno 15 anni.

La disgrafia si colloca tra i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, abbreviato DSA, (Legge 8 ottobre 2010, n. 170): dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.

E’ una difficoltà grafomotoria che si presenta in assenza di deficit neurologici/intellettivi e riguarda l’incapacità di scrivere in modo corretto, chiaro e scorrevole, tra le sue caratteristiche una scrittura troppo lenta, faticosa o dolorosa, illeggibile, comunque non conforme all’età.

Essa riguarda esclusivamente il grafismo, non le regole ortografiche e sintattiche proprie della disortografia, a cui comunque spesso si accompagna.

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Molto meno conosciuta della più lampante dislessia miete innocenti vittime tacciate troppo spesso di svogliatezza e disimpegno. Da una recente ricerca su scala nazionale riguardante le classi quinte delle scuole primarie, emerge che sul 20% dei bambini disgrafici rilevati ne è stato segnalato solamente l’1%. E’ urgente fornire strumenti opportuni di riconoscimento, sia agli insegnanti sia ai genitori, con esempi di scritture e tratti caratteristici alla mano.

Questo disturbo se abbandonato a se stesso è destinato a peggiorare (S. Lena, 1999). I bambini che vengono segnalati dalla scuola e successivamente diagnosticati disgrafici vengono “sfortunatamente” accompagnati ad aggirare semplicemente il problema, con tutta probabilità l’ausilio del computer fomenterà intimamente il loro senso di sconfitta personale.

Il recupero della disgrafia

E’ invece opportuno tentare di riabilitare l’apprendimento della scrittura, così prezioso e profondamente legato allo sviluppo psico-cognitivo del bambino, il quale ha tutto il diritto di trovare nell’atto scrittorio la soddisfazione della padronanza, il piacere dello scrivere, e non la frustrazione della difficoltà.

Una scrittura semplice e funzionale va “educata” gradualmente e con attenzione.
sportello-disgrafia

In Francia le ricerche e l’interesse per la neurofisiologia del gesto grafico e per la sua rieducazione, cui peraltro fa riferimento l’A.n.g.ri.s. (Associazione Nazionale Grafologi Rieducatori della Scrittura), prendono corpo già dal dopoguerra, tra i principali studiosi: Olivaux, De Ajuriaguerra, la Auzias e la De Gobineau. Non stupisce che nel 1985 nei “Programmes et Instructions Officielles “, i programmi ministeriali per intenderci, venga stabilito chiaramente il raggiungimento di livelli minimi per gli alunni e si affermi che la scrittura debba essere oggetto di attenzione costante da parte del maestro.

Nonostante la proverbiale competizione con i cugini d’oltralpe devo sottolineare che proprio nello stesso anno i nostri “nuovi” programmi ministeriali delle elementari trascuravano completamente l’aspetto dell’esecuzione manuale, cioè di un metodo per acquisire un’alfabetizzazione chiara, ordinata e leggibile, esaltando invece lo sviluppo meramente linguistico.

Perciò attualmente nella nostra realtà scolastica molto dipende dalla conoscenza e dalla sensibilità del singolo insegnante, il quale si confronta con i serrati ritmi dei programmi scolastici e i personali ritmi di apprendimento degli alunni di classi sempre più eterogenee. Se non viene approfondita la conoscenza di questo DSA il giudizio rischia di limitarsi allo scarso impegno, alle astuzie di ogni genere per decodificare alcune scritture o alla resa finale con l’imposizione del solo modello stampato. In tutti i casi viene sottovalutata la difficoltà dell’alunno disgrafico non soddisfacendo i suoi bisogni reali.

L’abilità scrittoria, il cui apice troviamo nel modello corsivo, deve diventare un sereno automatismo che permetta di comunicare se stessi.

Questo è infine lo scopo della Rieducazione della scrittura: recuperare questa funzionalità primaria attraverso specifiche tecniche, sia nei casi più gravi di disgrafia che nelle più leggere forme di difficoltà grafomotoria.

impugnatura scorretta disgrafia
Impugnatura disfunzionale
impugnatura corretta disgrafia
Impugnatura corretta

 


Dott.ssa Dialisa Salamone
Grafologa, Rieducatrice della scrittura dal 2003
telefono: 346 323 85 71
info@disgrafia-verona.it
www.disgrafia-verona.it

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