Tecnica cranioscale
Un ascolto del corpo per conoscersi in profondità
Come tutte le tecniche di lavoro con il corpo, anche la Biodinamica Craniosacrale, è un formidabile strumento per conoscere se stessi.
Il corpo non mente mai.
Mentre la mente può creare dei meccanismi di fuga e di difesa modificando a proprio piacimento le informazioni che giungono dall’esterno, il corpo no. La biologia in questo, ci aiuta a capire in profondità che tipo di reazione abbiamo ad uno stimolo esterno. Ci permette di vedere quale è la nostra personale e unica mappa di riferimento per rispondere agli eventi della vita.
Il trattamento di Biodinamica Craniosacrale, favorendo la naturale inclinazione del corpo a ripristinare le condizioni ottimali per la vita integrando tutto ciò che ci viene dall’esperienza, ci mette in contatto con i nostri meccanismi.
Abbiamo tendenza a pensare che una volta elaborato a livello psicologico un evento la cosa finisca lì, in realtà se non permettiamo al corpo di integrare l’esperienza, quindi di renderla una informazione fruibile all’interno delle nostre cellule, tenderà a rimanere presente sotto forma di tensioni fasciali che ci accorgeremo di avere solo nel momento in cui il loro peso sarà tale da crearci un problema fisico, un dolore, una limitazione nel movimento piuttosto che una sensazione di fatica.
Fintantoché non integreremo nel corpo tutta l’esperienza, non possiamo dire di averla superata e soprattutto non possiamo farne tesoro.
Il primo trattamento permette di alleggerire immediatamente tali condizioni: il sistema integra tutte le informazioni che si riferiscono a situazioni ormai vecchie e che non hanno più motivo di rimanere a fare da zavorra. A volte è sufficiente un solo trattamento per eliminare dolori presenti e persistenti da parecchio tempo. Con il secondo ed eventualmente il terzo si possono sbloccare tensioni più radicate che possono anche aver portato a modificazioni posturali.
Quando il sistema si sarà alleggerito di tutte queste condizioni più superficiali, o più recenti, possiamo entrare in contatto direttamente con la parte più profonda di noi, concedendoci di ascoltare il corpo quest’ultimo risponde permettendoci di focalizzare meglio le nostre esigenze e i nostri bisogni.
Sono molte le discipline che lavorano con e per il corpo, nel suo ascolto profondo perché la sua connessione è totale con il nostro cervello e con la nostra psiche.
Se le vie meccaniche non sono recise, non è possibile agire su un dito senza che cervello e psiche non ne siano coinvolti.
Questo ritmo, chiamato anche respiro della vita, è dato dal ciclo di espansione e riassorbimento del liquido cefalorachidiano il quale si espande tra la massa cerebrale e midollare e le meningi, per un effetto cinestesico l’impulso viene trasmesso alla catena cinetica che parte dal cranio e dalla colonna vertebrale e si propaga in tutto il corpo sempre per gli stessi effetti precedentemente indicati.
Ha una frequenza più bassa del ritmo cardiaco e del ritmo respiratorio ed è questo il motivo per cui non ne abbiamo percezione se non ci mettiamo in modalità ascolto profondo con l’aiuto di un operatore.
Tutta la disciplina nasce dalla prima intuizione di uno studente di osteopatia dell’inizio del secolo scorso W.G. Sutherland che per primo ipotizzò la possibilità che le suture delle ossa del cranio non fossero rigide, ma mobili. A quasi un secolo di distanza la tecnologia e gli studi hanno di molto approfondito e verificato la materia, ma rimane per i non tecnici lo splendore e la meraviglia della vita che nelle sue infinite forme cerca sempre di mostrarci la via dell’armonia con tutto quello che ci circonda.
Non vi sono limiti di età per ricevere un trattamento di Biodinamica Craniosacrale, i bambini sono immediatamente ricettivi perché il loro sistema ha pochi eventi da alleggerire, negli adulti a volte è necessario un po’ di tempo in più, ma come sempre la differenza la fa l’operatore.
VALERIA BISONI
Massoterapista (MCB – Arte Ausiliaria delle Professioni Sanitarie)
Operatrice Cranio Sacrale, Esperta in 5 Leggi Biologiche
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Come tutte le tecniche di lavoro con il corpo, anche la Biodinamica Craniosacrale, è un formidabile strumento per conoscere se stessi.
Il corpo non mente mai.
Mentre la mente può creare dei meccanismi di fuga e di difesa modificando a proprio piacimento le informazioni che giungono dall’esterno, il corpo no. La biologia in questo, ci aiuta a capire in profondità che tipo di reazione abbiamo ad uno stimolo esterno. Ci permette di vedere quale è la nostra personale e unica mappa di riferimento per rispondere agli eventi della vita.
Il trattamento di Biodinamica Craniosacrale, favorendo la naturale inclinazione del corpo a ripristinare le condizioni ottimali per la vita integrando tutto ciò che ci viene dall’esperienza, ci mette in contatto con i nostri meccanismi.
Abbiamo tendenza a pensare che una volta elaborato a livello psicologico un evento la cosa finisca lì, in realtà se non permettiamo al corpo di integrare l’esperienza, quindi di renderla una informazione fruibile all’interno delle nostre cellule, tenderà a rimanere presente sotto forma di tensioni fasciali che ci accorgeremo di avere solo nel momento in cui il loro peso sarà tale da crearci un problema fisico, un dolore, una limitazione nel movimento piuttosto che una sensazione di fatica.
Fintantoché non integreremo nel corpo tutta l’esperienza, non possiamo dire di averla superata e soprattutto non possiamo farne tesoro.
Il primo trattamento permette di alleggerire immediatamente tali condizioni: il sistema integra tutte le informazioni che si riferiscono a situazioni ormai vecchie e che non hanno più motivo di rimanere a fare da zavorra. A volte è sufficiente un solo trattamento per eliminare dolori presenti e persistenti da parecchio tempo. Con il secondo ed eventualmente il terzo si possono sbloccare tensioni più radicate che possono anche aver portato a modificazioni posturali.
Quando il sistema si sarà alleggerito di tutte queste condizioni più superficiali, o più recenti, possiamo entrare in contatto direttamente con la parte più profonda di noi, concedendoci di ascoltare il corpo quest’ultimo risponde permettendoci di focalizzare meglio le nostre esigenze e i nostri bisogni.
Sono molte le discipline che lavorano con e per il corpo, nel suo ascolto profondo perché la sua connessione è totale con il nostro cervello e con la nostra psiche.
Se le vie meccaniche non sono recise, non è possibile agire su un dito senza che cervello e psiche non ne siano coinvolti.
Questo ritmo, chiamato anche respiro della vita, è dato dal ciclo di espansione e riassorbimento del liquido cefalorachidiano il quale si espande tra la massa cerebrale e midollare e le meningi, per un effetto cinestesico l’impulso viene trasmesso alla catena cinetica che parte dal cranio e dalla colonna vertebrale e si propaga in tutto il corpo sempre per gli stessi effetti precedentemente indicati.
Ha una frequenza più bassa del ritmo cardiaco e del ritmo respiratorio ed è questo il motivo per cui non ne abbiamo percezione se non ci mettiamo in modalità ascolto profondo con l’aiuto di un operatore.
Tutta la disciplina nasce dalla prima intuizione di uno studente di osteopatia dell’inizio del secolo scorso W.G. Sutherland che per primo ipotizzò la possibilità che le suture delle ossa del cranio non fossero rigide, ma mobili. A quasi un secolo di distanza la tecnologia e gli studi hanno di molto approfondito e verificato la materia, ma rimane per i non tecnici lo splendore e la meraviglia della vita che nelle sue infinite forme cerca sempre di mostrarci la via dell’armonia con tutto quello che ci circonda.
Non vi sono limiti di età per ricevere un trattamento di Biodinamica Craniosacrale, i bambini sono immediatamente ricettivi perché il loro sistema ha pochi eventi da alleggerire, negli adulti a volte è necessario un po’ di tempo in più, ma come sempre la differenza la fa l’operatore.
VALERIA BISONI
Massoterapista (MCB – Arte Ausiliaria delle Professioni Sanitarie)
Operatrice Cranio Sacrale, Esperta in 5 Leggi Biologiche
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