Ciao ricetta rossa!
La Ricetta Rossa, ovvero il classico foglio delle prescrizioni mediche, va in pensione!
Ora arriva la ricetta “dematerializzata” che non sarà più cartacea, bensì il medico la invierà direttamente alla farmacia. L’obiettivo finale di questa procedura è eliminare la ricetta cartacea completamente.
Questa novità si inserisce nel progetto più ampio di ammodernamento dei sistemi di comunicazione e computerizzazione che non coinvolge solo la Regione Lombardia ma l’Italia intera stabilito dal Decreto legislativo 179/2012 (“Crescita 2.0”) cheprevede la progressiva sostituzione della ricetta rossa con prescrizioni elettroniche. La dematerializzazione rientra negli obiettivi dell’Agenda digitale del Governo insieme al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Fino a questo momento è stata sperimentata in piccole realtà per studiarne i problemi e capire punti di forza e debolezza.
Il passaggio alla nuova ricetta sarà graduale per permettere di entrare in confidenza con il nuovo metodo sia da parte degli utenti che parte dei medici prescriventi e farmacie.
Per agevolare il percorso i medici all’atto della prescrizione rilasceranno un promemoria bianco gratuito e valido un mese con il quale ci si potrà recare in qualsiasi farmacia della Regione per ritirare il farmaco indicato. Più avanti sarà valido in qualsiasi farmacia d’Italia. Allo stesso modo quando il cittadino andrà a prenotare una visita consegnerà il promemoria – anziché la ricetta rossa – all’operatore che recupererà tutte le informazioni presenti nell’originale elettronico (che si trova nel Fasciolo Sanitario Elettronico ) necessarie ed erogare i servizi richiesti (prenotazioni, visite ed esami, consegna farmaci, ecc.).
Il cittadino, quando riceve il promemoria, può verificare la correttezza delle informazioni amministrative riportate (fascia di reddito, esenzione, ecc.).
La classica ricetta rossa resta valida per diverse prescrizioni: per assistenza specialistica, prescrizione di ausili/presidi per diabetici, assistenza integrativa e protesica minore, i farmaci rientranti nella “black list”, farmaci prescritti con ricette limitative, senza la previsione del Piano Terapeutico, farmaci che comportano speciali modalità di prescrizione e dispensazione, farmaci destinati alla Terapia del Dolore, e altri casi.
Il passaggio alla ricetta dematerializzata quindi è solo ai primi passi. Quando il progetto andrà a regime non ci sarà più bisogno dell’impegnativa, ma basterà richiamare un codice (dell’impegnativa o dell’assistito) per recuperare tutto il suo storico (Fascicolo Sanitario Elettronico), gli esami cui ci si deve sottoporre per poterli prenotare e i farmaci di cui si ha bisogno.
Per maggiori informazioni potete consultare il medico, la farmacia e gli operatori ASL, oppure consultare il sito dell’ATS
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Questa novità si inserisce nel progetto più ampio di ammodernamento dei sistemi di comunicazione e computerizzazione che non coinvolge solo la Regione Lombardia ma l’Italia intera stabilito dal Decreto legislativo 179/2012 (“Crescita 2.0”) cheprevede la progressiva sostituzione della ricetta rossa con prescrizioni elettroniche. La dematerializzazione rientra negli obiettivi dell’Agenda digitale del Governo insieme al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Fino a questo momento è stata sperimentata in piccole realtà per studiarne i problemi e capire punti di forza e debolezza.
Il passaggio alla nuova ricetta sarà graduale per permettere di entrare in confidenza con il nuovo metodo sia da parte degli utenti che parte dei medici prescriventi e farmacie.
Per agevolare il percorso i medici all’atto della prescrizione rilasceranno un promemoria bianco gratuito e valido un mese con il quale ci si potrà recare in qualsiasi farmacia della Regione per ritirare il farmaco indicato. Più avanti sarà valido in qualsiasi farmacia d’Italia. Allo stesso modo quando il cittadino andrà a prenotare una visita consegnerà il promemoria – anziché la ricetta rossa – all’operatore che recupererà tutte le informazioni presenti nell’originale elettronico (che si trova nel Fasciolo Sanitario Elettronico ) necessarie ed erogare i servizi richiesti (prenotazioni, visite ed esami, consegna farmaci, ecc.).
Il cittadino, quando riceve il promemoria, può verificare la correttezza delle informazioni amministrative riportate (fascia di reddito, esenzione, ecc.).
La classica ricetta rossa resta valida per diverse prescrizioni: per assistenza specialistica, prescrizione di ausili/presidi per diabetici, assistenza integrativa e protesica minore, i farmaci rientranti nella “black list”, farmaci prescritti con ricette limitative, senza la previsione del Piano Terapeutico, farmaci che comportano speciali modalità di prescrizione e dispensazione, farmaci destinati alla Terapia del Dolore, e altri casi.
Il passaggio alla ricetta dematerializzata quindi è solo ai primi passi. Quando il progetto andrà a regime non ci sarà più bisogno dell’impegnativa, ma basterà richiamare un codice (dell’impegnativa o dell’assistito) per recuperare tutto il suo storico (Fascicolo Sanitario Elettronico), gli esami cui ci si deve sottoporre per poterli prenotare e i farmaci di cui si ha bisogno.
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