Generazione Alpha per i bambini tecnologici ai tempi del Covid
Le nuove generazioni di cittadini italiani sono assolutamente smart.
Bambini sempre più piccoli sono perfettamente in grado di usare la tecnologia con grande naturalezza e intuitività.
A questi bambini sorprendenti, nati letteralmente con lo smartphone in mano, è stato dato un nome: Alpha Generation.
Qual è, nel dettaglio, il rapporto tra i nostri bambini, la tecnologia digitale e i nuovi media?
Quali sono i rischi e soprattutto quali sono i consigli degli educatori per aiutare i genitori a gestire al meglio il tempo che i piccoli passano davanti ai device tecnologici?
Il rapporto tra bambini e tecnologia
Da uno studio recente è emerso è che oggi il 62% dei bambini inizia a usare i device tecnologici prima dei 5 anni. In particolare i più piccoli preferiscono lo smartphone (perché più facile da gestire con le loro piccole mani) o il tablet per giocare, guardare video e cartoni animati.
Solo il 9% dei bambini è però libero di utilizzare il proprio device in completa autonomia (e si tratta comunque di bambini più grandi, tra gli 8 e i 10 anni): gli altri lo fanno generalmente sotto il controllo dei genitori.
Il ruolo dei genitori
In questa delicatissima fase della vita dei bambini il ruolo dei genitori è fondamentale per educare a un uso corretto e sicuro delle nuove tecnologie.
Secondo educatori esperti sarebbe molto negativo demonizzare le nuove tecnologie e impedire ai bambini di far pratica nel loro uso, a patto che tutto avvenga con i dovuti tempi rispettosi delle abilità infantili in termini di psicomotricità. Non sviluppare confidenza con smartphone e tablet fin dalla tenera età metterebbe i bambini in una condizione di svantaggio rispetto ai coetanei. Questo però non significa che i device tecnologici debbano essere utilizzati come strumenti di intrattenimento universale. Al contrario i genitori devono imporre regole per sviluppare un uso responsabile della tecnologia nei propri figli
Tra l’altro la formazione dei genitori nella gestione del rapporto tra bambini e tecnologia oggi può rivelarsi un aiuto fondamentale per le famiglie con bambini piccoli che manifestino dipendenza dai dispositivi elettronici.
Sviluppare il giusto approccio e le giuste tecniche di controllo della scalpitante generazione Alpha è importante soprattutto nel momento storico che stiamo affrontando, come sottolinea Erika Cecchetto, che cura il sito web ReviewBox: “Nel periodo del lockdown i piccoli hanno aumentato moltissimo il tempo trascorso davanti a telefonini, tv, consolle da gioco ma anche computer fissi. I bambini dagli 8 ai 10 anni utilizzano i loro device per circa 2 ore al giorno, mentre i bambini più piccoli per circa 1 ora e mezzo. Nell’ultimo periodo il 10% dei bambini utilizza i propri device anche per seguire le lezioni della didattica a distanza”.
Considerando che anche i genitori potrebbero dover lavorare da casa attraverso computer e tablet, è diventato praticamente indispensabile dotare ogni famiglia di un device da destinare esclusivamente all’utilizzo dei bambini, così che possano svolgere le loro attività senza bloccare i device necessari ai genitori per svolgere attività lavorative in smartworking o telelavoro.
foto: Anviere / Pixabay
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Qual è, nel dettaglio, il rapporto tra i nostri bambini, la tecnologia digitale e i nuovi media?
Quali sono i rischi e soprattutto quali sono i consigli degli educatori per aiutare i genitori a gestire al meglio il tempo che i piccoli passano davanti ai device tecnologici?
Il rapporto tra bambini e tecnologia
Da uno studio recente è emerso è che oggi il 62% dei bambini inizia a usare i device tecnologici prima dei 5 anni. In particolare i più piccoli preferiscono lo smartphone (perché più facile da gestire con le loro piccole mani) o il tablet per giocare, guardare video e cartoni animati.
Solo il 9% dei bambini è però libero di utilizzare il proprio device in completa autonomia (e si tratta comunque di bambini più grandi, tra gli 8 e i 10 anni): gli altri lo fanno generalmente sotto il controllo dei genitori.
Il ruolo dei genitori
In questa delicatissima fase della vita dei bambini il ruolo dei genitori è fondamentale per educare a un uso corretto e sicuro delle nuove tecnologie.
Secondo educatori esperti sarebbe molto negativo demonizzare le nuove tecnologie e impedire ai bambini di far pratica nel loro uso, a patto che tutto avvenga con i dovuti tempi rispettosi delle abilità infantili in termini di psicomotricità. Non sviluppare confidenza con smartphone e tablet fin dalla tenera età metterebbe i bambini in una condizione di svantaggio rispetto ai coetanei. Questo però non significa che i device tecnologici debbano essere utilizzati come strumenti di intrattenimento universale. Al contrario i genitori devono imporre regole per sviluppare un uso responsabile della tecnologia nei propri figli
Tra l’altro la formazione dei genitori nella gestione del rapporto tra bambini e tecnologia oggi può rivelarsi un aiuto fondamentale per le famiglie con bambini piccoli che manifestino dipendenza dai dispositivi elettronici.
Sviluppare il giusto approccio e le giuste tecniche di controllo della scalpitante generazione Alpha è importante soprattutto nel momento storico che stiamo affrontando, come sottolinea Erika Cecchetto, che cura il sito web ReviewBox: “Nel periodo del lockdown i piccoli hanno aumentato moltissimo il tempo trascorso davanti a telefonini, tv, consolle da gioco ma anche computer fissi. I bambini dagli 8 ai 10 anni utilizzano i loro device per circa 2 ore al giorno, mentre i bambini più piccoli per circa 1 ora e mezzo. Nell’ultimo periodo il 10% dei bambini utilizza i propri device anche per seguire le lezioni della didattica a distanza”.
Considerando che anche i genitori potrebbero dover lavorare da casa attraverso computer e tablet, è diventato praticamente indispensabile dotare ogni famiglia di un device da destinare esclusivamente all’utilizzo dei bambini, così che possano svolgere le loro attività senza bloccare i device necessari ai genitori per svolgere attività lavorative in smartworking o telelavoro.
foto: Anviere / Pixabay
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