Eccomi qui a riflettere sulle dinamiche familiari che si creano quando un neonato arriva e per gestirlo è necessario il supporto delle nonne.
Chiaramente esistono diverse situazioni e ognuno vive le proprie esperienze in modo differente.
Cosa accade se una mamma ha bisogno dell’aiuto di una suocera? Alcune volte accade che la suocera nel gestire il nipote durante l’assenza della madre (che per lavorare è costretta a chiedere l’intervento della nonna), non si attiene al suo ruolo, ma spesso sconfina e pretende di impostare le sue idee come se fosse la mamma. Vari sono i sentimenti in campo che possono essere segnalati come cause dello scontro.
Spesso sento dire che i nonni sono “due volte genitori”!!!
Non sono affatto d’accordo, penso ci sia, invece, mancanza di fiducia nei confronti della nuora, da parte della suocera.
La mamma, nel lasciare il proprio figlio alla nonna prova sentimenti come:
I possibili sentimenti della nonna possono essere:
In base a quello che la mamma e la nonna provano, ecco che emergono delle considerazioni che vanno fatte, quasi come bilancio del proprio modo di relazionarsi l’una con l’altra.
I figli portano all’esasperazione i conflitti latenti o espliciti tra generazioni.
Se la mamma vuole una cosa per il proprio figlio e la nonna non lo fa?
Di solito i genitori chiedono ai nonni di adeguarsi al proprio stile familiare per paura che la loro diversità sia negativa per l’educazione dei figli. Questo è giusto, ma non bisogna esagerare perché a volte le differenze aiutano a trovare le strade migliori per trasmettere sane abitudini. Però la nonna non si deve dimenticare che le sue attenzioni sono importanti, tuttavia è meglio che non si coinvolga troppo per evitare l’eccessiva apprensione e per non far passare in secondo piano il suo sentimento di nonna.
Solo se è capace di distaccarsi, può con la sua tenerezza e compagnia regalare momenti indimenticabili di vicinanza e fornire coccole a volontà, appoggiandosi poi alle indicazioni dei genitori nel fornire limiti e nell’accettazione o il rimprovero di comportamenti quotidiani dei bambini.
Sono necessarie una comunicazione chiara e la fiducia reciproca. Nel caso che la cosa sia impossibile, meglio farsi aiutare da un’altra signora per gestire il bimbo e mantenere sani legami con la famiglia d’origine, sfruttando l’opportunità di stare spesso insieme e di confrontarsi, evidenziando le diversità che caratterizzano quello che significa essere genitori e quello che, invece, rappresenta essere nonni. In tal modo, è possibile per mamma e papà trarre vantaggio dalle risorse che i nonni hanno quando si ritrovano a giocare o parlare con i loro figli, senza preoccuparsi che ci possano essere interferenze.
Se noi genitori non deleghiamo troppo, i nonni si sentono felici di stare insieme ai nipotini e non vedono l’ora di portarli a spasso, ma se chiediamo il loro impegno continuamente e poi pretendiamo che non dicano mai nulla, creiamo una ambiguità che dà origine a scontri.
Non è sbagliato che ci diano qualche consiglio, siamo poi noi che decidiamo se usarli o meno.
In sostanza, se i nonni partecipano alla crescita, ma non si intromettono troppo, possono offrire sostegno e rappresentare un buon punto di riferimento.
Di contro, i genitori devono essere felici di questo, perché se le cose sono chiare dall’inizio possono funzionare bene.
A cura della Dott.ssa Mariateresa Bertazzoli
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Chiaramente esistono diverse situazioni e ognuno vive le proprie esperienze in modo differente.
Cosa accade se una mamma ha bisogno dell’aiuto di una suocera? Alcune volte accade che la suocera nel gestire il nipote durante l’assenza della madre (che per lavorare è costretta a chiedere l’intervento della nonna), non si attiene al suo ruolo, ma spesso sconfina e pretende di impostare le sue idee come se fosse la mamma. Vari sono i sentimenti in campo che possono essere segnalati come cause dello scontro.
Spesso sento dire che i nonni sono “due volte genitori”!!!
Non sono affatto d’accordo, penso ci sia, invece, mancanza di fiducia nei confronti della nuora, da parte della suocera.
La mamma, nel lasciare il proprio figlio alla nonna prova sentimenti come:
I possibili sentimenti della nonna possono essere:
In base a quello che la mamma e la nonna provano, ecco che emergono delle considerazioni che vanno fatte, quasi come bilancio del proprio modo di relazionarsi l’una con l’altra.
I figli portano all’esasperazione i conflitti latenti o espliciti tra generazioni.
Se la mamma vuole una cosa per il proprio figlio e la nonna non lo fa?
Di solito i genitori chiedono ai nonni di adeguarsi al proprio stile familiare per paura che la loro diversità sia negativa per l’educazione dei figli. Questo è giusto, ma non bisogna esagerare perché a volte le differenze aiutano a trovare le strade migliori per trasmettere sane abitudini. Però la nonna non si deve dimenticare che le sue attenzioni sono importanti, tuttavia è meglio che non si coinvolga troppo per evitare l’eccessiva apprensione e per non far passare in secondo piano il suo sentimento di nonna.
Solo se è capace di distaccarsi, può con la sua tenerezza e compagnia regalare momenti indimenticabili di vicinanza e fornire coccole a volontà, appoggiandosi poi alle indicazioni dei genitori nel fornire limiti e nell’accettazione o il rimprovero di comportamenti quotidiani dei bambini.
Sono necessarie una comunicazione chiara e la fiducia reciproca. Nel caso che la cosa sia impossibile, meglio farsi aiutare da un’altra signora per gestire il bimbo e mantenere sani legami con la famiglia d’origine, sfruttando l’opportunità di stare spesso insieme e di confrontarsi, evidenziando le diversità che caratterizzano quello che significa essere genitori e quello che, invece, rappresenta essere nonni. In tal modo, è possibile per mamma e papà trarre vantaggio dalle risorse che i nonni hanno quando si ritrovano a giocare o parlare con i loro figli, senza preoccuparsi che ci possano essere interferenze.
Se noi genitori non deleghiamo troppo, i nonni si sentono felici di stare insieme ai nipotini e non vedono l’ora di portarli a spasso, ma se chiediamo il loro impegno continuamente e poi pretendiamo che non dicano mai nulla, creiamo una ambiguità che dà origine a scontri.
Non è sbagliato che ci diano qualche consiglio, siamo poi noi che decidiamo se usarli o meno.
In sostanza, se i nonni partecipano alla crescita, ma non si intromettono troppo, possono offrire sostegno e rappresentare un buon punto di riferimento.
Di contro, i genitori devono essere felici di questo, perché se le cose sono chiare dall’inizio possono funzionare bene.
A cura della Dott.ssa Mariateresa Bertazzoli
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