Papà-Isola
di Émile Jadoul
Babalibri – p.32 – e.12,50
Questo di oggi è un libro dedicato ai papà; meglio a quelli che stanno per diventare papà e non sanno ancora se saranno all’altezza del ruolo. Più spesso di quanto immaginate gli uomini non si sentono adeguati alla nuova vita che li aspetta mettendo al mondo un figlio. Non appena ricevono la notizia dell’imminente lieto evento, iniziano una sarabanda di interrogativi su quello che ci si aspetta da loro, su quello di cui avrà bisogno il nascituro per crescere nel mondo. I futuri papà non si sentono abbastanza sportivi, intelligenti, simpatici, esperti di bricolage. Hanno paura che il ruolo che si sono ritagliati per se stessi nella società possa andare stretto al loro pargolo.
Con la sterminata dolcezza che solo l’intimità può regalare, la compagna del neo-papà orso protagonista di questo albo spiega come fare il padre sia un gesto naturale, che non si impara su nessun manuale. La futura mamma-orsa ci convince che non ci sono standard da genitore perfetto, non ci sono competenze da acquisire o materie da approfondire nei nove mesi di attesa: essere un bravo genitore vuol dire mettere tutti noi stessi, il nostro corpo, la nostra dolcezza e la nostra fantasia a disposizione dell’omino in arrivo. Non serve conoscere i nomi delle stelle e dei dinosauri o sapere a memoria la formazione della squadra di calcio cittadina, bisogna avere solo tanto amore e voglia di scoprire e, almeno i primi tempi (ma questo l’albo non lo dice), una buona resistenza alla mancanza di sonno!
Papà-Isola
di Émile Jadoul
Babalibri – p.32 – e.12,50
Questo di oggi è un libro dedicato ai papà; meglio a quelli che stanno per diventare papà e non sanno ancora se saranno all’altezza del ruolo. Più spesso di quanto immaginate gli uomini non si sentono adeguati alla nuova vita che li aspetta mettendo al mondo un figlio. Non appena ricevono la notizia dell’imminente lieto evento, iniziano una sarabanda di interrogativi su quello che ci si aspetta da loro, su quello di cui avrà bisogno il nascituro per crescere nel mondo. I futuri papà non si sentono abbastanza sportivi, intelligenti, simpatici, esperti di bricolage. Hanno paura che il ruolo che si sono ritagliati per se stessi nella società possa andare stretto al loro pargolo.
Con la sterminata dolcezza che solo l’intimità può regalare, la compagna del neo-papà orso protagonista di questo albo spiega come fare il padre sia un gesto naturale, che non si impara su nessun manuale. La futura mamma-orsa ci convince che non ci sono standard da genitore perfetto, non ci sono competenze da acquisire o materie da approfondire nei nove mesi di attesa: essere un bravo genitore vuol dire mettere tutti noi stessi, il nostro corpo, la nostra dolcezza e la nostra fantasia a disposizione dell’omino in arrivo. Non serve conoscere i nomi delle stelle e dei dinosauri o sapere a memoria la formazione della squadra di calcio cittadina, bisogna avere solo tanto amore e voglia di scoprire e, almeno i primi tempi (ma questo l’albo non lo dice), una buona resistenza alla mancanza di sonno!
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