Perchè fare yoga in gravidanza
Ormai sono chiari a tutti, o quasi, i tanti benefici che lo yoga apporta alle persone che lo praticano con costanza e dedizione, in gravidanza in modo particolare lo yoga è assolutamente consigliato.
La gravidanza si rivela una grande occasione di ascolto e conoscenza del proprio corpo, ecco perchè yoga che significa appunto UNIONE risulta essere uno strumento così utile sia dal punto di vista fisico (corpo e respiro) che da quello spirituale, inteso come capacità di “guardarsi dentro”.
Fare yoga in gravidanza significa imparare ad accogliere ogni piccolo o grande cambiamento fisico, affrontare la gestazione come un’occasione per sperimentarsi, rafforzare la fiducia nelle proprie capacità e possibilità.
“La donna incinta fa spontaneamente yoga, per la maggiore introspezione e l’istintiva concentrazione sul proprio corpo che inevitabilmente e’ soggetto a cambiamenti continui.
Il suo pensiero e’ naturalmente rivolto a ciò che porta in se’: tutto quello che avviene “fuori” da lei perde importanza, rispetto al grande viaggio che sta compiendo.
Lo yoga si inserisce con assoluta naturalezza in una dimensione già predisposta, ampliando le potenzialità positive, rafforzando la fiducia nel potere del proprio corpo.”[ yoga e Maternità Gabriella Cella, Fiorenza Zanchi]
Muoversi in gravidanza permette alla donna di sperimentare il corpo che cambia, porta consapevolezza a quelle parti come il pavimento pelvico che spesso prima di questo momento erano quasi sconosciute nonostante la loro importanza e utilità. Previene tutti quei disturbi piuttosto comuni come crampi, mal di schiena, gonfiore alle gambe.
Si rivela un’occasione per sperimentare e quindi facilitare tutte quelle posizioni che potrebbero essere adottate durante il parto e il travaglio.
Arrivare il giorno del parto consapevoli e preparate è ciò che fa la differenza, purtroppo non si può sapere in anticipo come andrà il parto, in quel momento tutto può succedere, ma è ovvio che una donna che conosce il proprio corpo e che si è preparata a quel momento non solo grazie alle nozioni, ma grazie ad un lavoro esperienziale sarà sicuramente più attiva e partecipe.
L’augurio è che tutte le future mamme possano vivere il momento del parto nel modo meno traumatico possibile e il più naturale possibile, non tutto però dipende dalla struttura ospedaliera o dal personale, tanto dipende anche da noi donne, dalla nostra volontà di recuperare la parte “attiva” in quel momento così speciale che la vita ci offre.
Stiamo per dare la VITA alla persona che ameremo di più al mondo ed è nostro dovere, ma anche diritto permetterci di sapere che il parto non è necessariamente passivo, quindi sperimentiamoci, muoviamoci, diamoci la possibilità di conoscere le varie parti del nostro corpo per vivere questo grande atto d’amore con tutta la consapevolezza e la partecipazione che merita.
Silvia e Gio
AlberoRosa
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La gravidanza si rivela una grande occasione di ascolto e conoscenza del proprio corpo, ecco perchè yoga che significa appunto UNIONE risulta essere uno strumento così utile sia dal punto di vista fisico (corpo e respiro) che da quello spirituale, inteso come capacità di “guardarsi dentro”.
Fare yoga in gravidanza significa imparare ad accogliere ogni piccolo o grande cambiamento fisico, affrontare la gestazione come un’occasione per sperimentarsi, rafforzare la fiducia nelle proprie capacità e possibilità.
“La donna incinta fa spontaneamente yoga, per la maggiore introspezione e l’istintiva concentrazione sul proprio corpo che inevitabilmente e’ soggetto a cambiamenti continui.
Il suo pensiero e’ naturalmente rivolto a ciò che porta in se’: tutto quello che avviene “fuori” da lei perde importanza, rispetto al grande viaggio che sta compiendo.
Lo yoga si inserisce con assoluta naturalezza in una dimensione già predisposta, ampliando le potenzialità positive, rafforzando la fiducia nel potere del proprio corpo.”[ yoga e Maternità Gabriella Cella, Fiorenza Zanchi]
Muoversi in gravidanza permette alla donna di sperimentare il corpo che cambia, porta consapevolezza a quelle parti come il pavimento pelvico che spesso prima di questo momento erano quasi sconosciute nonostante la loro importanza e utilità. Previene tutti quei disturbi piuttosto comuni come crampi, mal di schiena, gonfiore alle gambe.
Si rivela un’occasione per sperimentare e quindi facilitare tutte quelle posizioni che potrebbero essere adottate durante il parto e il travaglio.
Arrivare il giorno del parto consapevoli e preparate è ciò che fa la differenza, purtroppo non si può sapere in anticipo come andrà il parto, in quel momento tutto può succedere, ma è ovvio che una donna che conosce il proprio corpo e che si è preparata a quel momento non solo grazie alle nozioni, ma grazie ad un lavoro esperienziale sarà sicuramente più attiva e partecipe.
L’augurio è che tutte le future mamme possano vivere il momento del parto nel modo meno traumatico possibile e il più naturale possibile, non tutto però dipende dalla struttura ospedaliera o dal personale, tanto dipende anche da noi donne, dalla nostra volontà di recuperare la parte “attiva” in quel momento così speciale che la vita ci offre.
Stiamo per dare la VITA alla persona che ameremo di più al mondo ed è nostro dovere, ma anche diritto permetterci di sapere che il parto non è necessariamente passivo, quindi sperimentiamoci, muoviamoci, diamoci la possibilità di conoscere le varie parti del nostro corpo per vivere questo grande atto d’amore con tutta la consapevolezza e la partecipazione che merita.
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