Adolescenti&Coronavirus: consigli per una “sana convivenza”
#IORESTOACASA.. Questo riguarda: genitori, figli..sia piccoli che adolescenti.
Ma come sopravvivere in casa con i figli adolescenti?
Obiettivo iniziale: convivere in pace, rispettando gli spazi di tutti.
Ciò è possibile grazie ad un prima organizzazione di spazi e tempi, che deve essere condivisa con i figli.
Un primo passo è capire con loro come distribuire nella giornata le video lezioni e materiale scolastico, in modo da aiutarli a riprendere una normale routine, pur difficile in questa situazione. La strategia che possono adottare i genitori è garantire una continuità come prima dell’avvento del coronavirus: ad esempio al mattino collegamento con la scuola e compiti.
Altra proposta per i figli adolescenti: rifare il proprio letto..ancor meglio pulire la propria camera, e perché no portare fuori l’immondizia, dando una mano nella “ gestione casalinga”. L’idea potrebbe essere quella di lasciar scegliere a loro in che tempi svolgere questi compiti, purché entro fine giornata siano stati fatti; in modo da responsabilizzarli.
“A casa non vuol dire vacanza”: ciò è difficile da comprendere per gli adolescenti.
Inoltre questa frase non deve diventare il live motive dei litigi quotidiani, quindi prima di arrivare allo scontro proponete accordi, che possono riguardare vari ambiti .
Primo fra tutti: utilizzo di internet.
Infatti le liti più frequenti possono riguardare l’uso di smartphone, tablet ed internet in generale: tema molto caldo e conflittuale già da prima.
Il rischio per gli adolescenti è quello di rifugiarsi in un uso smodato di smartphone e dispositivi elettronici ed incappare in quella che è stata definita “overdose digitale”, con conseguenza il rischio isolamento dalla realtà.
Gli adolescenti in questo periodo potrebbero utilizzarlo per riempire gli spazi vuoti legati all’assenza di impegni (sport, scuola, uscite con gli amici).
Come tutti si cerca di colmare l’assenza con varie modalità e forse quella prediletta dagli adolescenti è proprio l’uso del cellulare, che rappresenta parte del loro mondo sia per quanto riguarda i contatti, le interazioni che lo svago.
È fondamentale quindi stabilire dei limiti nell’utilizzo dei dispositivi virtuali riconoscendone però il loro valore, per esempio nel permettere all’adolescente di restare in contatto con i suoi amici o il partner e nel proseguire l’attività scolastica.
Inoltre per favorire un uso consapevole e limitato della tecnologia il genitore può valorizzare la competenza del figlio adolescente nell’uso delle nuove tecnologie ed utilizzarle insieme, divenendo così strumento di interazione.
Come?
Informarsi insieme a lui delle iniziative che via via stanno prendendo piede sul web: visite guidate nei principali musei d’Italia, artisti che propongono dirette streaming, tutorial per creare insieme qualcosa (es. oggetti e ricette).
Ricordiamo che la tecnologia, in questo momento, sta garantendo un senso di comunione e di contatto con il mondo esterno e sta funzionando per placare le angosce… per tutti, anche per gli adulti!
Inoltre sta diventando mezzo di solidarietà, ma anche sta veicolando messaggi positivi, di speranza e di forza.. e non da meno flash mob. Rispetto a questi ultimi potete informavi insieme ai vostri figli di quali possono essere le iniziative e metterle in atto a casa insieme.
Poi terminate le lezioni online, le telefonate agli amici ecc… si possono proporre attività alternative; cercando di trasmettere la consapevolezza dell’unicità di questa occasione: tutti a casa e con tanto tempo… situazione rarissima.
Pertanto si possono riscoprire i rapporti con i figli adolescenti, di cui sappiamo sempre meno, perché presi dalla fretta, impegni delle giornate e dal loro silenzio diventa difficoltoso.
Altra strategia: favorire la creatività.
Il tempo è tanto e le cose da fare sono poche, forse anche per i genitori e in particolare durante il weekend.
L’invito a stare a casa potrebbe essere occasione per svolgere attività che di solito non si ha mai tempo di fare, dando sfogo alla propria creatività!
Ai figli adolescenti si può proporre di fare qualcosa di diverso dal solito: come cucinare, fare giardinaggio, leggere un libro… con la prospettiva di poter trasformare questo tempo in un’interazione sana da poter proseguire anche in futuro.
Il vuoto non implica necessariamente solo angoscia, ma può rappresentare anche lo spazio per dare vita alla propria creatività troppo spesso soffocata dall’eccesso di stimoli a disposizione.
Aiutare i figli a adolescenti a riconoscere le proprie emozioni/reazioni rispetto a questo fenomeno.
E’ importante approcciarsi a loro riconoscendo quali siano i timori e le paure rispetto all’evolversi incerto della situazione coronavirus.
Contenere e aiutare a gestire le eventuali difficoltà emotive dei figli adolescenti, filtrando le vostre angosce, ma anche condividendo in maniera pacata i vissuti che voi stessi sperimentate durante questa situazione. Forse non saranno tanto diversi da quelli dei vostri figli.
Inoltre…
Non dimentichiamo una parte fondamentale: cambiamento forte della routine dei vostri figli.
Ossia convivenza forzata, spazi ristretti, video-lezioni, impossibilità di uscire.
Gli adolescenti, in queste settimane, vedono il loro mondo stravolto e ridefinito da nuove regole. Quindi diamo tempo anche a loro per adattarsi al momentaneo cambiamento.
Ringrazio per questo articolo:
Dott.ssa Annalisa Croci
Via Gardesana 87, Prevalle
3342357696
info@ascoltopsicologo.it
www.ascoltopsicologo.it
Dott.ssa Croci psicologa Gavardo- Prevalle- Toscolano
Conosci meglio la dott.ssa Croci
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#IORESTOACASA.. Questo riguarda: genitori, figli..sia piccoli che adolescenti.
Ma come sopravvivere in casa con i figli adolescenti?
Obiettivo iniziale: convivere in pace, rispettando gli spazi di tutti.
Ciò è possibile grazie ad un prima organizzazione di spazi e tempi, che deve essere condivisa con i figli.
Un primo passo è capire con loro come distribuire nella giornata le video lezioni e materiale scolastico, in modo da aiutarli a riprendere una normale routine, pur difficile in questa situazione. La strategia che possono adottare i genitori è garantire una continuità come prima dell’avvento del coronavirus: ad esempio al mattino collegamento con la scuola e compiti.
Altra proposta per i figli adolescenti: rifare il proprio letto..ancor meglio pulire la propria camera, e perché no portare fuori l’immondizia, dando una mano nella “ gestione casalinga”. L’idea potrebbe essere quella di lasciar scegliere a loro in che tempi svolgere questi compiti, purché entro fine giornata siano stati fatti; in modo da responsabilizzarli.
“A casa non vuol dire vacanza”: ciò è difficile da comprendere per gli adolescenti.
Inoltre questa frase non deve diventare il live motive dei litigi quotidiani, quindi prima di arrivare allo scontro proponete accordi, che possono riguardare vari ambiti .
Primo fra tutti: utilizzo di internet.
Infatti le liti più frequenti possono riguardare l’uso di smartphone, tablet ed internet in generale: tema molto caldo e conflittuale già da prima.
Il rischio per gli adolescenti è quello di rifugiarsi in un uso smodato di smartphone e dispositivi elettronici ed incappare in quella che è stata definita “overdose digitale”, con conseguenza il rischio isolamento dalla realtà.
Gli adolescenti in questo periodo potrebbero utilizzarlo per riempire gli spazi vuoti legati all’assenza di impegni (sport, scuola, uscite con gli amici).
Come tutti si cerca di colmare l’assenza con varie modalità e forse quella prediletta dagli adolescenti è proprio l’uso del cellulare, che rappresenta parte del loro mondo sia per quanto riguarda i contatti, le interazioni che lo svago.
È fondamentale quindi stabilire dei limiti nell’utilizzo dei dispositivi virtuali riconoscendone però il loro valore, per esempio nel permettere all’adolescente di restare in contatto con i suoi amici o il partner e nel proseguire l’attività scolastica.
Inoltre per favorire un uso consapevole e limitato della tecnologia il genitore può valorizzare la competenza del figlio adolescente nell’uso delle nuove tecnologie ed utilizzarle insieme, divenendo così strumento di interazione.
Come?
Informarsi insieme a lui delle iniziative che via via stanno prendendo piede sul web: visite guidate nei principali musei d’Italia, artisti che propongono dirette streaming, tutorial per creare insieme qualcosa (es. oggetti e ricette).
Ricordiamo che la tecnologia, in questo momento, sta garantendo un senso di comunione e di contatto con il mondo esterno e sta funzionando per placare le angosce… per tutti, anche per gli adulti!
Inoltre sta diventando mezzo di solidarietà, ma anche sta veicolando messaggi positivi, di speranza e di forza.. e non da meno flash mob. Rispetto a questi ultimi potete informavi insieme ai vostri figli di quali possono essere le iniziative e metterle in atto a casa insieme.
Poi terminate le lezioni online, le telefonate agli amici ecc… si possono proporre attività alternative; cercando di trasmettere la consapevolezza dell’unicità di questa occasione: tutti a casa e con tanto tempo… situazione rarissima.
Pertanto si possono riscoprire i rapporti con i figli adolescenti, di cui sappiamo sempre meno, perché presi dalla fretta, impegni delle giornate e dal loro silenzio diventa difficoltoso.
Altra strategia: favorire la creatività.
Il tempo è tanto e le cose da fare sono poche, forse anche per i genitori e in particolare durante il weekend.
L’invito a stare a casa potrebbe essere occasione per svolgere attività che di solito non si ha mai tempo di fare, dando sfogo alla propria creatività!
Ai figli adolescenti si può proporre di fare qualcosa di diverso dal solito: come cucinare, fare giardinaggio, leggere un libro… con la prospettiva di poter trasformare questo tempo in un’interazione sana da poter proseguire anche in futuro.
Il vuoto non implica necessariamente solo angoscia, ma può rappresentare anche lo spazio per dare vita alla propria creatività troppo spesso soffocata dall’eccesso di stimoli a disposizione.
Aiutare i figli a adolescenti a riconoscere le proprie emozioni/reazioni rispetto a questo fenomeno.
E’ importante approcciarsi a loro riconoscendo quali siano i timori e le paure rispetto all’evolversi incerto della situazione coronavirus.
Contenere e aiutare a gestire le eventuali difficoltà emotive dei figli adolescenti, filtrando le vostre angosce, ma anche condividendo in maniera pacata i vissuti che voi stessi sperimentate durante questa situazione. Forse non saranno tanto diversi da quelli dei vostri figli.
Inoltre…
Non dimentichiamo una parte fondamentale: cambiamento forte della routine dei vostri figli.
Ossia convivenza forzata, spazi ristretti, video-lezioni, impossibilità di uscire.
Gli adolescenti, in queste settimane, vedono il loro mondo stravolto e ridefinito da nuove regole. Quindi diamo tempo anche a loro per adattarsi al momentaneo cambiamento.
Ringrazio per questo articolo:
Dott.ssa Annalisa Croci
Via Gardesana 87, Prevalle
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Dott.ssa Croci psicologa Gavardo- Prevalle- Toscolano
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