Bambini e tecnologie
Oggi sempre più la vita è “ digitale “, tutto avviene tramite internet e scambi comunicativi su tablet e telefoni… e i più piccoli ? E’ utile utilizzare anche per loro le stesse modalità ?
Forse no, i passaggi del ciclo di vita vanno rispettati, ecco alcune indicazioni per muoversi nell’era digitale.
Dai primi mesi di vita e nella prima infanzia sarebbe importante non utilizzare come gioco il cellulare, i bambini non hanno bisogno di realtà virtuale.
Prima dei 3 anni un bambino dovrebbe interagire con l’ambiente attraverso esperienze sensoriali che utilizzino tutti i sensi, solo così può sviluppare le prime esperienze ed acquisire capacità visuo- spaziali, nonché imparare ad utilizzare il proprio corpo per esplorare e conoscere l’ambiente.
Il touch screen non è reale e non è un’ esperienza sensoriale, la superficie è liscia, non permette di sperimentare la qualità degli oggetti e lo spazio che occupano nell’ambiente, attiva solo le abilità visive. Soprattutto in questa fascia d’età è necessario che i genitori interagiscano con i loro figli, senza lasciarli davanti a tablet, pc o cellulare per poterli mantenere calmi e fermi.
I bambini hanno bisogno di muoversi, sperimentare lo spazio attorno a loro, ma soprattutto giocare e relazionarsi con mamma e papà . E’ importante che i genitori siano presenti, non solo fisicamente, ma anche mentalmente.
In presenza del bambino, in particolare nei primi mesi di vita, è dannoso essere assorbiti da cellulare, poiché si rischia di togliere attenzioni ai figli. Se per l’adulto il telefono è uno strumento quotidiano, non lo è per il piccolo.
Se i “ grandi “ utilizzano le tecnologie, più i piccoli ne sono incuriositi, infatti lo schermo è luminoso e colorato, inoltre è sempre alla portata, ma non può essere un gioco adeguato.
Come alternativa si può stare all’aria aperta, approfittando della primavera, giocando e divertendosi con i propri figli; in particolare nei primi mesi e anni di vita il bambino ha bisogno della presenza attiva ed amorevole del genitore, che condivida con lui la crescita.
Psicologa Psicoterapeuta
Cel. 334/2357696
Leggi gli altri articoli della dott.ssa Croci
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Dai primi mesi di vita e nella prima infanzia sarebbe importante non utilizzare come gioco il cellulare, i bambini non hanno bisogno di realtà virtuale.
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Il touch screen non è reale e non è un’ esperienza sensoriale, la superficie è liscia, non permette di sperimentare la qualità degli oggetti e lo spazio che occupano nell’ambiente, attiva solo le abilità visive. Soprattutto in questa fascia d’età è necessario che i genitori interagiscano con i loro figli, senza lasciarli davanti a tablet, pc o cellulare per poterli mantenere calmi e fermi.
I bambini hanno bisogno di muoversi, sperimentare lo spazio attorno a loro, ma soprattutto giocare e relazionarsi con mamma e papà . E’ importante che i genitori siano presenti, non solo fisicamente, ma anche mentalmente.
In presenza del bambino, in particolare nei primi mesi di vita, è dannoso essere assorbiti da cellulare, poiché si rischia di togliere attenzioni ai figli. Se per l’adulto il telefono è uno strumento quotidiano, non lo è per il piccolo.
Se i “ grandi “ utilizzano le tecnologie, più i piccoli ne sono incuriositi, infatti lo schermo è luminoso e colorato, inoltre è sempre alla portata, ma non può essere un gioco adeguato.
Come alternativa si può stare all’aria aperta, approfittando della primavera, giocando e divertendosi con i propri figli; in particolare nei primi mesi e anni di vita il bambino ha bisogno della presenza attiva ed amorevole del genitore, che condivida con lui la crescita.
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