Come riconoscere e trattare il burnout genitoriale
Il termine “burnout” si riferisce in origine a un esaurimento nervoso causato da uno stress prolungato e intenso legato alla sfera lavorativa. Esiste però anche una condizione che, pur presentando sintomi analoghi, è provocata dalla stanchezza e dalla pressione dovute all’accudimento dei figli. Si parla in questo caso di burnout genitoriale, un problema che può colpire i papà e le mamme e che è importante non sottovalutare.
Segnali per riconoscere il burnout genitoriale
Il primo passo per affrontare il problema alla radice è capire come riconoscere i segnali che indicano un burnout genitoriale. Dal punto di vista dei sintomi fisici, non ci sono differenze sostanziali rispetto al normale burnout causato dal lavoro. Si possono notare problemi come spossatezza fisica e mentale costanti, insonnia, disturbi gastrointestinali e mal di testa.
Le differenze si fanno però evidenti quando guardiamo ai sintomi psicologici. Il burnout genitoriale porta sempre chi ne soffre a provare un senso di inadeguatezza e di insicurezza rispetto alle proprie capacità come genitore. A questo si associano spesso fantasie di abbandono o di fuga dalla situazione familiare attuale. È comune anche un senso di distacco emotivo, come se non si provasse più affetto per i propri figli. Possono inoltre essere presenti apatia, depressione e irritabilità.
Trovare supporto per trattare il burnout genitoriale
Se ci si accorge della presenza di questi sintomi è indispensabile diagnosticare e trattare il burnout genitoriale. Attraverso l’assistenza di un professionista sarà possibile confermare la natura del problema e prendere provvedimenti per ritrovare la serenità. Una lista dei migliori psicologi di Brescia è disponibile a questo link, dove si trovano le relative informazioni di contatto e approfondimenti ulteriori sull’approccio psicologico che utilizzano. Tra loro è presente anche uno psicoterapeuta selezionato per le ottime capacità mostrate nel trattamento di stress e burnout. In alternativa, ci si può rivolgere a uno psicologo online per curare il burnout genitoriale in modo altrettanto efficace, senza doversi spostare da casa. Durante la psicoterapia si otterranno consigli pratici, strumenti per gestire al meglio lo stress, e si proveranno esercizi psicologici per fare progressi verso una guarigione completa. Nei casi più complessi, il trattamento può includere anche la prescrizione di medicinali adeguati da parte di uno psichiatra.
Se lo stato d’animo attuale non permette di contattare autonomamente un professionista, è bene chiedere aiuto al proprio o alla propria partner, a un familiare o a un’altra persona fidata. Il sostegno pratico di qualcuno sarà prezioso per riuscire a iniziare un percorso di guarigione.
Cause e prevenzione del burnout genitoriale
Il burnout genitoriale è un disturbo piuttosto grave, che può nelle circostanze più serie mettere a rischio l’incolumità dei bambini, oppure portare all’abbandono della famiglia da parte del genitore che ne soffre. È dunque utile conoscere le cause alla base del suo insorgere, così da agire preventivamente per evitare che un senso di disagio si trasformi in malessere pronunciato.
La causa principale che porta al burnout genitoriale è un forte senso di pressione legato al proprio ruolo come papà o mamma. Questo è dovuto in parte a fattori inevitabili della genitorialità, come le esigenze dei figli e la mancanza di tempo da dedicare a sé stessi. Altri elementi che possono influire dipendono dal contesto e includono le aspettative sempre più alte della società rispetto al ruolo di genitore. Pur in una situazione in cui entrambi i genitori lavorano a tempo pieno, ci si aspettano sacrifici costanti per assicurare l’uso di metodi pedagogici positivi, una dieta impeccabile e numerose attività extrascolastiche. Chiunque si discosti dalla perfezione è esposto al giudizio negativo degli altri.
Per cercare di prevenire il burnout è fondamentale comunicare con onestà con partner e familiari, senza paura di chiedere aiuto nel momento del bisogno. Avere una mamma e un papà più felici sarà certamente positivo anche per i figli.
[addthis tool=”addthis_inline_share_toolbox”]
Potrebbe anche interessarti leggere:
[adinserter name=”Correlati”]
Cosa ne pensi?
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Cerchi un CORSO per BAMBINI o per TE?
Cosa facciamo oggi?
Festa di COMPLEANNO no problem!
[addthis tool=”addthis_inline_share_toolbox”]
Il termine “burnout” si riferisce in origine a un esaurimento nervoso causato da uno stress prolungato e intenso legato alla sfera lavorativa. Esiste però anche una condizione che, pur presentando sintomi analoghi, è provocata dalla stanchezza e dalla pressione dovute all’accudimento dei figli. Si parla in questo caso di burnout genitoriale, un problema che può colpire i papà e le mamme e che è importante non sottovalutare.
Segnali per riconoscere il burnout genitoriale
Il primo passo per affrontare il problema alla radice è capire come riconoscere i segnali che indicano un burnout genitoriale. Dal punto di vista dei sintomi fisici, non ci sono differenze sostanziali rispetto al normale burnout causato dal lavoro. Si possono notare problemi come spossatezza fisica e mentale costanti, insonnia, disturbi gastrointestinali e mal di testa.
Le differenze si fanno però evidenti quando guardiamo ai sintomi psicologici. Il burnout genitoriale porta sempre chi ne soffre a provare un senso di inadeguatezza e di insicurezza rispetto alle proprie capacità come genitore. A questo si associano spesso fantasie di abbandono o di fuga dalla situazione familiare attuale. È comune anche un senso di distacco emotivo, come se non si provasse più affetto per i propri figli. Possono inoltre essere presenti apatia, depressione e irritabilità.
Trovare supporto per trattare il burnout genitoriale
Se ci si accorge della presenza di questi sintomi è indispensabile diagnosticare e trattare il burnout genitoriale. Attraverso l’assistenza di un professionista sarà possibile confermare la natura del problema e prendere provvedimenti per ritrovare la serenità. Una lista dei migliori psicologi di Brescia è disponibile a questo link, dove si trovano le relative informazioni di contatto e approfondimenti ulteriori sull’approccio psicologico che utilizzano. Tra loro è presente anche uno psicoterapeuta selezionato per le ottime capacità mostrate nel trattamento di stress e burnout. In alternativa, ci si può rivolgere a uno psicologo online per curare il burnout genitoriale in modo altrettanto efficace, senza doversi spostare da casa. Durante la psicoterapia si otterranno consigli pratici, strumenti per gestire al meglio lo stress, e si proveranno esercizi psicologici per fare progressi verso una guarigione completa. Nei casi più complessi, il trattamento può includere anche la prescrizione di medicinali adeguati da parte di uno psichiatra.
Se lo stato d’animo attuale non permette di contattare autonomamente un professionista, è bene chiedere aiuto al proprio o alla propria partner, a un familiare o a un’altra persona fidata. Il sostegno pratico di qualcuno sarà prezioso per riuscire a iniziare un percorso di guarigione.
Cause e prevenzione del burnout genitoriale
Il burnout genitoriale è un disturbo piuttosto grave, che può nelle circostanze più serie mettere a rischio l’incolumità dei bambini, oppure portare all’abbandono della famiglia da parte del genitore che ne soffre. È dunque utile conoscere le cause alla base del suo insorgere, così da agire preventivamente per evitare che un senso di disagio si trasformi in malessere pronunciato.
La causa principale che porta al burnout genitoriale è un forte senso di pressione legato al proprio ruolo come papà o mamma. Questo è dovuto in parte a fattori inevitabili della genitorialità, come le esigenze dei figli e la mancanza di tempo da dedicare a sé stessi. Altri elementi che possono influire dipendono dal contesto e includono le aspettative sempre più alte della società rispetto al ruolo di genitore. Pur in una situazione in cui entrambi i genitori lavorano a tempo pieno, ci si aspettano sacrifici costanti per assicurare l’uso di metodi pedagogici positivi, una dieta impeccabile e numerose attività extrascolastiche. Chiunque si discosti dalla perfezione è esposto al giudizio negativo degli altri.
Per cercare di prevenire il burnout è fondamentale comunicare con onestà con partner e familiari, senza paura di chiedere aiuto nel momento del bisogno. Avere una mamma e un papà più felici sarà certamente positivo anche per i figli.
[addthis tool=”addthis_inline_share_toolbox”]
Potrebbe anche interessarti leggere:
[adinserter block="8"]
Cosa ne pensi?
Lascia un commento Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Lascia un commento