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L’igiene orale nel neonato

L’igiene orale nel neonato

Parliamo di igiene orale del neonato. La prima domanda è: quando iniziare a prendersi cura del cavo orale del bambino?

L’igienista dott.ssa Maurizia Massardi ci parla di un argomento che le sta molto a cuore, un argomento che spesso non viene trattato e sottovalutato, ma che è di fondamentale importanza per porre le basi di quella che sarà la prevenzione.

Quando iniziare l’igiene orale nei neonati?

La risposta più comune che di solito le mamme le danno a questa domanda è dalla comparsa del primo dentino, ma la risposta non è corretta, in realtà già da molto prima e adesso ci spiega tutto.

E’ importante istruire la mamma, già durante la gravidanza, su come gestire l’igiene orale del proprio bambino perchè questa procedura si deve praticare già dalla nascita, non è infatti corretto aspettare l’eruzione del primo dentino come appunto invece spesso si pensa.
Lo stato di attenzione verso la salute in generale, di cui la salute orale è una parte importante, offre l’opportunità di poter aiutare la paziente ad apprendere i principi che possono essere applicati nelle future cure del bambino.
Le donne in gravidanza sono facilmente motivabili e ricettive per quanto riguarda la salute e disponibili a modificare il proprio comportamento per evitare problemi alla salute stessa del bambino.

Oltre che sulla propria salute orale, la futura mamma dovrebbe ricevere informazioni sulle cause che provocano la patologia cariosa, sulla trasmissione dei germi cariogeni al bambino e sull’importanza di una dentatura decidua sana.

Come gestire igiene orale dei bambini

Ma iniziamo a parlare del neonato, qualche curiosità utile in generale e come si deve gestire la sua igiene orale.

Il primo mese d’allattamento viene considerato come la continuazione della gravidanza.
Sappiamo che l’allattamento al seno, per almeno 6 mesi, è indispensabile per il normale sviluppo stomatognatico.

L’igienista dentale ha il compito di consigliare alla mamma le tecniche per una corretta igiene orale del bambino fin dai primi mesi di vita.

Il momento migliore e come fare

L’igiene orale del neonato va effettuata dopo ogni poppata, sia che il bimbo si alimenti al seno che al biberon.
La mamma si deve munire di garze sterili, in quanto risultano molto soffici ed anche perchè sappiamo che nel neonato la sterilità è molto importante.
Una volta sdraiato il bambino sul fasciatoio, avvolgiamo la garzina, anche due insieme, intorno al dito indice, bagniamola con qualche goccia di soluzione fisiologica e con movimenti delicati la passiamo su gengive, guance e lingua.

La procedura va inserita nella routine della giornata del bambino e quindi dopo tutte le volte che ha mangiato.

I miei bambini per esempio tendevano ad addormentarsi al seno quindi non li svegliavo ma pulivo la bocca al cambio pannolino, perché anche se dopo qualche ora mi serviva proprio per abituarli alla procedura.

Se non si riesce a farlo tutte le volte iniziate a farlo la mattina, il pomeriggio e verso sera per iniziare una routine.

Nel lattante, cioè nel bimbo con un’età compresa fra 1 mese ed 1 anno, i cambiamenti di interesse odontoiatrico, a cui si va incontro, sono la crescita dei primi dentini e l’introduzione di una nuova dieta.

L’arrivo dei dentini e lo svezzamento

L’eruzione del primo dentino avviene intorno al 6°-8° mese di vita.

Spesso la comparsa dei primi dentini è accompagnata da alcuni disturbi, a volte un vero e proprio stato di malessere, che non è ancora stato spiegato e capito fino in fondo.

I segnali più frequenti sono:
– salivazione abbondante
– gengive gonfie
– voglia di mordere
– febbre
– disturbi gastrointestinali
– vomito

Lo svezzamento, periodo in cui vi è il passaggio da un’alimentazione esclusivamente lattea ad una dieta contenente anche altri alimenti, ha inizio intorno al 6° mese di vita.

Con l’introduzione di alimenti solidi e la crescita dei primi dentini, il genitore ha il ruolo importante di rimuovere tutti i giorni la placca dal cavo orale del bambino in quanto gli alimenti stessi, ristagnando sui denti, portano alla demineralizzazione dello smalto, quindi alla patologia cariosa.

I consigli per l’igiene orale del lattante:

rimuovere la placca batterica dai denti con uno spazzolino piccolo e molto morbido o con un ditale in silicone appositamente studiato per effettuare queste manovre d’igiene.

– la pulizia delle gengive è fondamentale in quanto permette di eliminare i batteri responsabili della formazione della placca e prepara nel modo migliore la bocca alla dentizione.

Comportandoci così il bambino si abitua a queste procedure, si abitua al fatto che viene introdotto lo spazzolino in bocca per pulire i denti e tutto questo rientrerà poi nella sua routine giornaliera.

La classificazione del rischio carie nella donna in gravidanza è di primaria importanza per la programmazione della prevenzione nel bambino, in quanto i genitori determinano geneticamente, ad esempio, il grado di mineralizzazione dello smalto dei denti, la morfologia delle fessure e la composizione salivare.

Inoltre è da tenere in considerazione che la presenza nella madre di un alto numero di batteri cariogeni facilita l’infezione del cavo orale del bambino, dopo l’eruzione del primo dentino.

Questo per dire che non è una procedura corretta quella di assaggiare la pappa con il cucchiaino e poi utilizzarlo per il vostro bambino come non pulire con la propria saliva il ciuccio che cade ed altre piccole abitudini che spesso si introducono nella vita di tutti i giorni.

Quindi mamme possiamo dare il via alla pulizia della bocca dei vostri bimbi già da oggi!

Ringrazio per queste preziose indicazioni:
Dott.ssa Maurizia Massardi
Profilo Instagram : @Maurizia Massardi igienista
Visita la Pagina Facebook: Igienista Dentale Dr.ssa Maurizia Massardi


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La risposta più comune che di solito le mamme le danno a questa domanda è dalla comparsa del primo dentino, ma la risposta non è corretta, in realtà già da molto prima e adesso ci spiega tutto.

E’ importante istruire la mamma, già durante la gravidanza, su come gestire l’igiene orale del proprio bambino perchè questa procedura si deve praticare già dalla nascita, non è infatti corretto aspettare l’eruzione del primo dentino come appunto invece spesso si pensa.
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