L’importanza dei padri nella crescita
La figura del padre è importante fin dai primi mesi di vita del figlio, comprese le cure primarie.
Pertanto non abbiate paura di inserirvi nel profondo legame fra madre e figlio, voi siete i padri e non dovete avere timore.
Il rapporto fra madre e bambino è molto stretto nei primi mesi di vita, definito simbiotico, il padre in questo caso potrebbe aiutare la madre concretamente: ad esempio nella spesa, la casa, o dedicandosi momenti con il neonato ( bagnetto e cambio del pannolino ). Oppure sostenendo emotivamente la compagna o moglie nella nuova famiglia creata.
Dai 9 mesi ai 3 anni: il figlio muove i primi passi ed è maggiormente interattivo è fondamentale che il padre si ritagli tempo con lui per giocare, ridere, coccolarsi e fare passeggiate: un tempo sereno per favore la coesione e lo scambio emotivo. Ricordatevi che il padre non deve solo dare regole, contrariamente a ciò che si pensa, ossia padre arcaico: freddo e autoritario.
Consiglio infatti oggi ai padri di essere anche affettuosi, valorizzare il figlio. E’ poi necessario dare anche delle regole, fin dall’infanzia e in particolare in adolescenza, ma non solo quelle !
Un buon accorgimento è i decidere le regole con la madre ed avere coesione, dimostrare al figlio di essersi confrontato con la madre.
Il padre deve dare fiducia al figlio nel superare i limiti; ciò produce senso di autoefficacia per il bambino e capacità di risolvere situazioni difficili.
Consiglio molto semplice, ma utile è essere presenti nella vita dei figli : esempio visite dal pediatra, colloqui con le maestre- professori, aiutare nei compiti e nello studio, trascorrere del tempo con il figlio ( anche nel fine settimana o durante le vacanze ).
Giocate con lui, trasmettendo serenità e gioia senza competizione; se essa vi fosse il figlio potrebbe sviluppare l’idea che per stare vicino al padre deve dimostrare di essere forte. Date importanza alle emozioni, e quando è adolescente anche al dialogo.
Fatevi raccontare la giornata, della scuola, andate a vederlo durante le partite o ai saggi di danza.
Ma cosa accade quando il padre è assente ?
Assenza del padre significa non solo assenza fisica, ma anche emotiva e d’affetto , padri che non considerano e non vedono i figli.
I padri sono assenti anche quando sono troppo autoritari, diventano quasi di ghiaccio, con questa rigidità impediscono la costruzione di un legame.
L’assenza può portare difficoltà ad inserirsi nel mondo, nella società e ad assumersi responsabilità; anche difficoltà nei rapporti interpersonali, insuccessi scolastici, difficoltà nel controllo della rabbia e aggressività.
Se manca il pare conseguentemente mancanza anche un modello maschile di identificazione per i figli maschi.
Chi non ha avuto un padre presente deve colmare un vuoto che definisco “ vuoto evolutivo “, ciò può portare molta sofferenza.
Il padre ha quindi anche il compito di guidare nel progetto di vita, essere esempio e riferimento.
Un bambino senza un padre che lo osservi o lo gratifichi può sviluppare bassa autostima, se nessuno non gli ha mai detto che ciò che fa è buono avrà sempre il dubbio di “ non fare bene o abbastanza “, mostrare insicurezza o ansia.
Importante che i padri siano presenti anche se sono separati.
La presenza del padre, ma anche della madre, servono per aiutare il figlio a costruire una sana identità e devono essere presenti entrambi fin dalla nascita.
Nasce un figlio e contemporaneamente nascono anche i genitori. Quindi cari padri un augurio poiché il compito non è facile, ma offre immenso affetto e felicità.
Ringrazio la dott.ssa Croci per questo interessante approfondimento
Dott.ssa Annalisa Croci
PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA
Cel. 334/2357696
info@ascoltopsicologo.it
www.ascoltopsicologo.it
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La figura del padre è importante fin dai primi mesi di vita del figlio, comprese le cure primarie.
Pertanto non abbiate paura di inserirvi nel profondo legame fra madre e figlio, voi siete i padri e non dovete avere timore.
Il rapporto fra madre e bambino è molto stretto nei primi mesi di vita, definito simbiotico, il padre in questo caso potrebbe aiutare la madre concretamente: ad esempio nella spesa, la casa, o dedicandosi momenti con il neonato ( bagnetto e cambio del pannolino ). Oppure sostenendo emotivamente la compagna o moglie nella nuova famiglia creata.
Dai 9 mesi ai 3 anni: il figlio muove i primi passi ed è maggiormente interattivo è fondamentale che il padre si ritagli tempo con lui per giocare, ridere, coccolarsi e fare passeggiate: un tempo sereno per favore la coesione e lo scambio emotivo. Ricordatevi che il padre non deve solo dare regole, contrariamente a ciò che si pensa, ossia padre arcaico: freddo e autoritario.
Consiglio infatti oggi ai padri di essere anche affettuosi, valorizzare il figlio. E’ poi necessario dare anche delle regole, fin dall’infanzia e in particolare in adolescenza, ma non solo quelle !
Un buon accorgimento è i decidere le regole con la madre ed avere coesione, dimostrare al figlio di essersi confrontato con la madre.
Il padre deve dare fiducia al figlio nel superare i limiti; ciò produce senso di autoefficacia per il bambino e capacità di risolvere situazioni difficili.
Consiglio molto semplice, ma utile è essere presenti nella vita dei figli : esempio visite dal pediatra, colloqui con le maestre- professori, aiutare nei compiti e nello studio, trascorrere del tempo con il figlio ( anche nel fine settimana o durante le vacanze ).
Giocate con lui, trasmettendo serenità e gioia senza competizione; se essa vi fosse il figlio potrebbe sviluppare l’idea che per stare vicino al padre deve dimostrare di essere forte. Date importanza alle emozioni, e quando è adolescente anche al dialogo.
Fatevi raccontare la giornata, della scuola, andate a vederlo durante le partite o ai saggi di danza.
Ma cosa accade quando il padre è assente ?
Assenza del padre significa non solo assenza fisica, ma anche emotiva e d’affetto , padri che non considerano e non vedono i figli.
I padri sono assenti anche quando sono troppo autoritari, diventano quasi di ghiaccio, con questa rigidità impediscono la costruzione di un legame.
L’assenza può portare difficoltà ad inserirsi nel mondo, nella società e ad assumersi responsabilità; anche difficoltà nei rapporti interpersonali, insuccessi scolastici, difficoltà nel controllo della rabbia e aggressività.
Se manca il pare conseguentemente mancanza anche un modello maschile di identificazione per i figli maschi.
Chi non ha avuto un padre presente deve colmare un vuoto che definisco “ vuoto evolutivo “, ciò può portare molta sofferenza.
Il padre ha quindi anche il compito di guidare nel progetto di vita, essere esempio e riferimento.
Un bambino senza un padre che lo osservi o lo gratifichi può sviluppare bassa autostima, se nessuno non gli ha mai detto che ciò che fa è buono avrà sempre il dubbio di “ non fare bene o abbastanza “, mostrare insicurezza o ansia.
Importante che i padri siano presenti anche se sono separati.
La presenza del padre, ma anche della madre, servono per aiutare il figlio a costruire una sana identità e devono essere presenti entrambi fin dalla nascita.
Nasce un figlio e contemporaneamente nascono anche i genitori. Quindi cari padri un augurio poiché il compito non è facile, ma offre immenso affetto e felicità.
Ringrazio la dott.ssa Croci per questo interessante approfondimento
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