Ma la dieta va in vacanza?
Se pensassimo di non respirare per una settimana o per 15 giorni cosa succederebbe al corpo?
Perchè una settimana o quindici giorni? Perchè è il tempo”medio” di una vacanza.
Pensare che in vacanza il percorso nutrizionale si possa prendere una pausa, sarebbe come non respirare, come non dargli il giusto “ossigeno”.
Ci hai mai pensato?
Iniziare una dieta, a me piace chiamarla percorso nutrizionale, non è un’azione fine a se stessa o solo legata al pasto perchè comporta un cammino di cambiamenti.
È ben noto che la dieta, il cui significato etimologico è “stile di vita”, non si basa su un inizio ed una fine, su una pausa natalizia o estiva, su una sospensione temporanea e poi ripresa.
Una dieta che funziona si appoggia su modalità, scelte, cambiamenti continui e costanti
Per questo non si può considerare la vacanza come periodo di apnea o di messa in stan-by dell’alimentazione.
Spesso viene sottolineato come il cambiamento legato ad un’abitudine necessiti di tempo.
Si stima che servano circa 6 mesi per apprendere a pieno il nuovo approccio
Metà anno solare serve quindi per ricordare, acquisire, immagazzinare nel cervello sane abitudini funzionali al successo di uno stile di vita sano e bilanciato come:
- consumare il pasto lentamente,
- assumere una buona quantità di liquidi,
- acquistare il meno possibile prodotti confezionati (fast-food),
- evitare pasti in ambienti disturbanti (televisione, cellulare, etc.)
E’ normale e da mettere in conto che nel tempo che passa tra l’abbandono della vecchia abitudine e l’imparare quella nuova (6 mesi), ci possono essere i giorni di ferie, le giornate difficili, le feste di compleanno, la voglia di cioccolata o di patatine, ma…
Se si sospendesse temporaneamente la fatica portata avanti fino a quel giorno, significherebbe faticare doppiamente alla ripresa.
Questo porta spesso ad una sensazione di insuccesso personale.
Il mio consiglio professionale è di godersi il momento di spensieratezza qual è la villeggiatura, il riposo, la pausa che si è deciso, mantenendo e preservando i cambiamenti già guadagnati così da non dover ricominciare tutto da capo al rientro.
Da dopo la vacanza si potranno fissare dei nuovi obiettivi o dei nuovi cambiamenti da introdurre.
Dr.ssa Paola Cavagnoli
Dietista e nutrizionista
La puoi trovare presso lo spazio La Libellula
⇒ Scopri di più sul mondo dello Spazio La Libellula
Potrebbe anche interessarti:
[addthis tool=”addthis_inline_share_toolbox”]
Potrebbe anche interessarti leggere:
[adinserter name=”Correlati”]
Cosa ne pensi?
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Cerchi un CORSO per BAMBINI o per TE?
Cosa facciamo oggi?
Festa di COMPLEANNO no problem!
[addthis tool=”addthis_inline_share_toolbox”]
Se pensassimo di non respirare per una settimana o per 15 giorni cosa succederebbe al corpo?
Perchè una settimana o quindici giorni? Perchè è il tempo”medio” di una vacanza.
Pensare che in vacanza il percorso nutrizionale si possa prendere una pausa, sarebbe come non respirare, come non dargli il giusto “ossigeno”.
Ci hai mai pensato?
Iniziare una dieta, a me piace chiamarla percorso nutrizionale, non è un’azione fine a se stessa o solo legata al pasto perchè comporta un cammino di cambiamenti.
È ben noto che la dieta, il cui significato etimologico è “stile di vita”, non si basa su un inizio ed una fine, su una pausa natalizia o estiva, su una sospensione temporanea e poi ripresa.
Una dieta che funziona si appoggia su modalità, scelte, cambiamenti continui e costanti
Per questo non si può considerare la vacanza come periodo di apnea o di messa in stan-by dell’alimentazione.
Spesso viene sottolineato come il cambiamento legato ad un’abitudine necessiti di tempo.
Si stima che servano circa 6 mesi per apprendere a pieno il nuovo approccio
Metà anno solare serve quindi per ricordare, acquisire, immagazzinare nel cervello sane abitudini funzionali al successo di uno stile di vita sano e bilanciato come:
- consumare il pasto lentamente,
- assumere una buona quantità di liquidi,
- acquistare il meno possibile prodotti confezionati (fast-food),
- evitare pasti in ambienti disturbanti (televisione, cellulare, etc.)
E’ normale e da mettere in conto che nel tempo che passa tra l’abbandono della vecchia abitudine e l’imparare quella nuova (6 mesi), ci possono essere i giorni di ferie, le giornate difficili, le feste di compleanno, la voglia di cioccolata o di patatine, ma…
Se si sospendesse temporaneamente la fatica portata avanti fino a quel giorno, significherebbe faticare doppiamente alla ripresa.
Questo porta spesso ad una sensazione di insuccesso personale.
Il mio consiglio professionale è di godersi il momento di spensieratezza qual è la villeggiatura, il riposo, la pausa che si è deciso, mantenendo e preservando i cambiamenti già guadagnati così da non dover ricominciare tutto da capo al rientro.
Da dopo la vacanza si potranno fissare dei nuovi obiettivi o dei nuovi cambiamenti da introdurre.
Dr.ssa Paola Cavagnoli
Dietista e nutrizionista
La puoi trovare presso lo spazio La Libellula
⇒ Scopri di più sul mondo dello Spazio La Libellula
Potrebbe anche interessarti:
[addthis tool=”addthis_inline_share_toolbox”]
Potrebbe anche interessarti leggere:
[adinserter block="8"]
Cosa ne pensi?
Lascia un commento Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Lascia un commento