La crescita dei bambini è una continua avventura. Dal momento in cui nascono e per i primi anni di vita, ogni singolo passo e azione sono necessari per permettere loro di scoprire il mondo che li circonda.
Esplorano, sperimentano, curiosi di capire dove si trovino e come funzionino le cose con cui interagiscono quotidianamente e quelle di cui hanno solo sentito parlare.
Arriva poi un momento della crescita, più o meno coincidente con la scuola materna ed elementare, in cui i bambini passano dall’esplorazione del mondo esterno a quello interno.

Iniziano a crearsi una propria identità, a giocare con se stessi e scoprire di più su chi siano loro.
E allora giocano a “far finta di essere…” un dottore, un cuoco o un astronauta.
Questa fase della loro crescita e sviluppo è molto delicata e importante, li aiuterà a diventare adulti consapevoli e sicuri di sé, e il mondo dei giocattoli ha tutto il necessario per aiutarli.
I giochi per bambini di 6 anni sono molto diversi infatti da quelli per bambini più piccoli o più grandi, e molti di questi sono estremamente educativi e utilissimi ad aiutare questa nuova avventura che è la scoperta di se stessi.
Cos’è il gioco simbolico?
Il gioco simbolico è quell’attività in cui i bambini utilizzano la loro immaginazione per creare scenari e storie che non esistono nella realtà. Ad esempio, un semplice cucchiaio può diventare una bacchetta magica, una scatola di cartone si trasforma in un castello, e il tappeto del salotto diventa un’isola deserta.

Questo tipo di gioco inizia a manifestarsi già intorno ai 18-24 mesi, quando i bambini iniziano a sviluppare la capacità di rappresentare mentalmente oggetti e situazioni. A questa età, il gioco simbolico è spesso semplice: i bambini fingono di parlare al telefono o di dare da mangiare a una bambola. Con il passare del tempo, le loro capacità immaginative si evolvono, e i giochi diventano più complessi, coinvolgendo trame elaborate e ruoli multipli.
A cosa serve nello specifico il gioco di finzione?
Sviluppo cognitivo
Oltre che per scoprire se stessi, vestendo panni diversi ed esplorando le varie situazioni in prima persona, così da comprendere in quale gli piace di più stare, il gioco di finzione ha molte altre finalità che possono aiutare lo sviluppo cognitivo del bambino.
Quando un bambino immagina che una scopa sia un cavallo o che il suo peluche sia un medico, sta esercitando la sua capacità di pensiero simbolico. Questa abilità è alla base di molte competenze cognitive avanzate, come la risoluzione dei problemi, la pianificazione e il ragionamento logico.
Elaborazione delle emozioni
Il più delle volte il gioco di finzione affronta situazioni che i bambini hanno già vissuto in passato: fingendo di essere un cuoco possono ricreare una scena al ristorante o vestire i panni di un genitore, o fingendo di essere un dottore possono riportare alla mente quella volta che sono andati alla visita pediatrica.
Riproporre quegli eventi sotto forma di gioco permette loro di vivere nuovamente le emozioni provate allora, ma in un ambiente protetto e controllato, e avere così modo di esplorarle meglio ed imparare a gestirle e controllarle.

Sviluppo del linguaggio
Il gioco di finzione è molto utile per lo sviluppo del linguaggio.
Durante il gioco si creano storie, si racconta ciò che si sta facendo, o semplicemente si scoprono vocaboli nuovi tramite l’uso e la manipolazione degli oggetti.
Giocando a fare il veterinario si scopre, tramite la manipolazione dei giocattoli, cos’è uno stetoscopio, una puntura, una medicina, e nel frattempo i bambini narrano cosa faranno e andranno a fare.
Sviluppo sociale
Il gioco simbolico offre ai bambini un’opportunità preziosa per praticare le loro abilità sociali. Quando giocano con altri bambini o con gli adulti, imparano a collaborare, a condividere e a risolvere conflitti.
Inoltre, assumendo ruoli diversi, come quello del genitore, dell’insegnante o del medico, i bambini imparano a mettersi nei panni degli altri, sviluppando empatia e comprensione.
Per esempio, un bambino che finge di essere un insegnante potrebbe capire quanto sia importante spiegare le cose con calma o aiutare i “studenti” che hanno bisogno di supporto.
Stimolo alla creatività
Quando i bambini creano mondi immaginari e personaggi fantastici, stanno sviluppando una delle competenze più preziose per il loro futuro: la capacità di pensare fuori dagli schemi. Questa abilità sarà utile non solo nel campo artistico, ma anche in qualsiasi contesto che richieda innovazione e adattabilità.

Il ruolo dell’adulto
Durante questa fase è importante che il bambino resti il più autonomo possibile e sia l’unico regista di se stesso.
Deve prendere l’iniziativa, decidere lui cosa fare e con cosa giocare, così da poter trovare lui stesso la risposta a tutte le sue domande.
L’adulto perciò deve essere solo spettatore e limitarsi ad aiutare in tutte le occasioni in cui il bambino stesso, di sua iniziativa, lo chiederà.
Anche qualora il bambino stesso ci inviterà a giocare con lui è bene accettare, ma lasciare sempre che sia lui a dirigere la scena e limitarci a seguire le sue indicazioni o i suoi bisogni.
Perciò non direzionate, non guidate, non interferite o anticipate, ma limitatevi a seguire, sostenere e rispondere semplicemente a tutte le sue richieste.
Come possiamo incoraggiare il gioco simbolico?
Creare spazi dedicati
Non serve avere una stanza intera dedicata al gioco. Anche un piccolo angolo della casa può diventare uno spazio magico, dove i bambini possono immergersi nelle loro fantasie. Basta fornire materiali semplici, come coperte, cuscini, scatole di cartone, vecchi vestiti, e oggetti di uso quotidiano.
Offrire materiali non strutturati
I materiali non strutturati, come blocchi di legno, fogli di carta o oggetti di recupero, sono perfetti per stimolare la creatività. Questi oggetti, infatti, non hanno un unico scopo definito e possono essere trasformati in qualsiasi cosa i bambini immaginino.
Stimolare il gioco all’aria aperta
Il contatto con la natura può amplificare il potere del gioco simbolico. In un parco o in giardino, i bambini possono usare bastoni, sassi, foglie e altri elementi naturali per creare mondi immaginari.








