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Anno: 2016

Madrid con i bimbi: ecco il mini tour!

Madrid con i bimbi: ecco il mini tour!

Viaggiare con i bambini è un’esperienza sicuramente faticosa, ma allo stesso tempo anche in grado di regalare forti emozioni, sia ai genitori che ai bambini stessi. Oltre che un modo diverso dall’ordinario per divertirsi tutti insieme, una vacanza costituisce anche un’occasione per stimolare la curiosità dei più piccoli e per ampliare i loro orizzonti già in tenera età. Ovviamente, un viaggio coi bambini dovrà essere organizzato su misura, ed alcune mete si adattano meglio di altre a vacanze di questo genere; in questo articolo ci occuperemo in particolare di una destinazione molto amata dagli italiani (e non solo), che come vedremo è perfetta da visitare anche in compagnia dei propri bambini: Madrid.

La capitale spagnola è universalmente riconosciuta come una delle città più belle del vecchio continente e del mondo intero, ricca di Storia e di tradizioni ma anche di tante attrazioni pensate apposta per i più piccoli. Da qualunque area dell’Italia partiate, il mezzo più comodo per raggiungere Madrid è sicuramente l’aereo, e tante sono le compagnie che collegano la città spagnola ai principali aeroporti del nostro Paese; assicuratevi che il vettore scelto fornisca servizi per i più piccoli, con particolare riferimento all’imbarco prioritario per i gruppi con bambini. Dopo aver acquistato il biglietto aereo, bisognerà prenotare un hotel; su piattaforme online come AccorHotel.com ci sono molte offerte di Hotel a Madrid, quindi non sarà difficile trovare quella più adatta alle vostre esigenze!

Una volta giunti a Madrid, la prima meta del vostro viaggio potrebbe essere il parco naturalistico ‘Faunia’, che ospita numerosissime specie animali fra le quali alcune davvero molto rare, come ad esempio il panda rosso. Ciò che sorprende è che, all’interno del parco, alcuni animali possono circolare liberamente, e non è raro imbattersi improvvisamente in un simpatico lemure mentre si passeggia. Sono quotidianamente tenuti diversi spettacoli acquatici durante i quali si esibiscono delfini ed altri animali marini, ed in tutto il parco sono presenti numerose aree di riposo e fast food.

Faunia non è comunque l’unico parco biologico di Madrid, e non è nemmeno il più grande! Il primato spetta infatti allo Zoo Aquarium, che si estende su una superficie di 20 ettari e che ospita ben 6000 esemplari appartenenti a 500 diverse specie animali, sia terrestri che marine. Allo Zoo Aquarium, i vostri bambini potranno anche divertirsi a dar da mangiare ad alcuni animali, come ad esempio ai fenicotteri, servendosi del cibo appositamente messo a disposizione dagli operatori del parco. Lo Zoo Aquarium è situato un po’ distante dal centro di Madrid, ma è comunque servito sia dagli autobus che dalla metropolitana.

Se i vostri ragazzi sono appassionati di calcio, non mancate di far visitare loro il celebre Stadio Bernabéu che ospita le partite del Real Madrid e che, quando non sono in programma manifestazioni sportive, è aperto ai visitatori. Si tratta di un vero e proprio tempio del calcio, che ospitò fra l’altro la finale dei mondiali del 1982, vinta dall’Italia. Altra meta da non perdere, per chi è in vacanza a Madrid coi propri bambini, è il parco tematico Warner Bros, nelle cui 5 aree a tema sono ricreate le ambientazioni dei cartoni animati della famosa casa di produzione cinematografica.

All’interno del parco sono presenti numerosissime attrazioni adatte a bambini di tutte le età ed anche ai loro genitori, incluse alcune fra le montagne russe più alte d’Europa. Il Parque Warner Madrid (questo è il nome ufficiale del parco), si trova a 25Km da Madrid, e può essere facilmente raggiunto con autobus di linea. Infine, una meta molto amata dai bambini in visita a Madrid è la Jugueteria Puck, situata nel centro della città; si tratta di un negozio di giocattoli d’altri tempi, al cui interno i giochi elettronici e le ultime tecnologie sono assolutamente banditi; qui troverete invece case delle bambole, burattini fatti a mano e tanti altri giocattoli delle epoche passate che conquisteranno grandi e piccini.

La giornata della memoria

Il 27 gennaio ricorre una triste pagina della nostra storia: il giorno della Memoria.

Una ricorrenza internazionale per  commemorare le vittime dell’Olocausto e per tenere ferma nella memoria di tutti la sofferenza inflitta  e patita da molti uomini per mano di altri uomini.

Un giorno nero del calendario necessario per ricordare e soprattutto evitare che certe pagine della storia possano ripetersi. Non ci si può permettere il lusso di scordarsi certi fatti, non devono più ripetersi, punto.

In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti a Brescia è stato predisposto un palinsesto ricco di appuntamenti, serate, spettacoli ed incontri con una proposta che arriva sino agli inizi di marzo.

Tutte le scuole sono invitate il 27 gennaio alle ore 12.00 ad osservare un minuto di silenzio.

Il dettaglio dei singoli programmi sarà visibile dal sito di Casa della Memoria al sito www.28maggio74.brescia.it

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La cameretta dei bambini, spazio alle idee colorate

La cameretta dei bambini, spazio alle idee colorate

L’arrivo di un bimbo è la notizia più bella che una coppia o famiglia possa ricevere. Una nuova vita che arriva riempie sempre il cuore di gioia. La novità però è accompagnata dalla necessità di trovare lo spazio adatto per il nascituro. All’inizio le coccole la fanno da padrone e magari si può ancora attendere un attimo prima di definire gli spazi del nascituro. Man mano che  il tempo passa i figli crescono e da cuccioli che si rannicchiavano tra le braccia calde di mamma e papà si fanno ometti e piccole donne. Non c’è un’età uguale per tutti, anche perchè ogni figlio è a sè, ma ad un certo punto arriva per tutti l’esigenza di definire uno spazio proprio: la cameretta. Oltre ad ospitare i bimbi per la notte la cameretta è lo spazio più personale di ogni bimbo; il  nascondiglio, il  luogo sicuro e personale in cui rifugiarsi, anche solo per giocare.

E’ bene quindi dare voce alle  idee colorate per arredare la cameretta per bambini che vengono da loro stessi. In fondo è il loro spazio e la stanza dove passeranno molto molto tempo. Se arredamento, colori e gestione degli spazi venisse imposto la cameretta perderebbe la nota personale che ogni bimbo desidera. Mamma e papà chiaramente hanno bene idea del budget così come dello spazio a disposizione. Non sempre una cameretta può contenere tutte le idee dei bimbi, ma renderli partecipi nella scelta e trovare un buon compromesso con le loro idee li farà sentire davvero speciali. Se il mobilio è già definito il colore delle pareti potrebbe essere lasciato a loro. Se l’età lo consente coinvolgerli nel ridipingere la camera è un’idea da non scartare.In fondo essendo una stanza personale è ammessa qualche stravaganza o sbavatura.

집안에 아이들의 놀이터가 마련되어있는 인테리어 : Stanza dei bambini moderna di 퍼스트애비뉴

Non esiste una regola unica e univoca utile a definire la camera ideale. Ogni figlio ha una propria personalità che va rispettata e ogni casa ha spazi e metrature oltre le quali non è sempre possibile andare.  Idealmente la cameretta dovrebbe poter seguire la crescita dei bimbi. Un adolescente potrebbe non gradire più orsetti sulle pareti o l’esposizione dei supereroi o delle barbie con cui giocava anni prima. Arriva il momento di adeguare dei dettagli all’età dei figli, proprio per continuare  far sentire personale lo spazio della camera. Si potrebbe pensare di non acquistare mobili troppo legati al momento, ma piuttosto nuance e forme neutre e che possono adattarsi bene ai vari stadi di crescita dei bimbi

Non potranno mai mancare grandi ceste o contenitori per abituarli a riordinare la propria stanza. Prima raggiungono questa autonomia e più saranno felici i genitori. E’utile permettere ai bambini di spostare qualcosa all’interno della stanza. La scrivania o la piccola libreria sempre nella stessa posizione potrebbe dare noia. La possibilità di poter spostare qualcosa quando se ne ha voglia è molto stimolante. Inoltre è assolutamente utile permettere ai bimbi di riempire i propri scaffali con i libri, giocattoli e oggettini vari. In fondo sono loro che devono sapere dove si trovano i loro giochi, non mamma e papà.

Non resta che dare libero sfogo alla fantasia e far uscire le idee più colorate che possono avere i bimbi.

Stanza dei bambini moderna di Insight Vision GmbH

L’osteopata a braccetto con il dentista

L’osteopata a braccetto con il dentista

Spesso si sottovaluta l’importanza della bocca, purtroppo. La bocca è una finestra sul mondo, permette di nutrirci,  di comunicare, di esprimerci e di portare fuori quanto abbiamo dentro.

È quindi molto importante la cura, l’igiene e l’attenzione che si pone alla bocca. Magari non ci si pensa, o non lo si sa, ma la bocca è anche un importante veicolo posturale. La nostra bocca  parla  della nostra schiena. Siamo tutti collegati, questo si sente spesso dire e lo si sa, ma la realtà è che è davvero così, e la bocca ne è un immediato promemoria.

Una bocca in salute è una bocca che funziona: mastica, deglutisce, respira, parla.

Talvolta però la bocca non funziona a dovere, non tanto per mancanza di igiene o di attenzione ma per la sua stessa conformazione. Ecco allora nascere l’esigenza di appoggiarsi a dei professionisti che aiutino a portare la bocca e la dentatura nella sua condizione ideale. Il primo istinto è di cercare un buon dentista o ortodonzista. La soluzione è certamente valida, tuttavia la collaborazione  e la valutazione di un buon osteopata può  aiutare e addirittura facilitare il processo di correzione delle dentatura. Non si tratta di una sostituzione bensì di una collaborazione con dentisti e ortodonzisti per correggere le disfunzioni che spesso necessitano di apparecchio.

Prima di applicare un apparecchio è bene liberare le costrizioni e limitazioni al movimento delle ossa craniche per garantire una buona funzionalità e riuscita della correzione ortodontica. Gli apparecchi tendono infatti a limitare il movimento dell’osso mascellare e palatino creando costrizioni meccaniche.

Il lavoro congiunto delle due figure potrà dare equilibrio alla struttura correggendo difetti di occlusione senza sviluppare effetti collaterali: spasmi muscolari, mal di testa,problemi posturali, cattiva risposta alla correzione. Potrebbe infatti verificarsi che il buon funzionamento dell’apparecchio sia ostacolato e/o rallentato dalla conformazione delle ossa.

L’osteopata libera il movimento fisiologico prima che l’ortodonzista inizi il suo lavoro, rendendolo più facile, meno doloroso e lungo.

La collaborazione tra i professionisti facilita la risoluzione del problema non solo all’interno della bocca ma a livello generale, e che la bocca ha solo reso evidente.

Gloria Ambrosi D.O. Osteopata 3396903855

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Trattamento osteopatico torcicollo miogeno nei neonati

Posso guardare nel tuo pannolino?

Il freddo non invoglia certo i genitori a pensare al momento in cui dovranno iniziare lo“spannolinamento”. Questo è infatti il temine tecnico, coniato dai genitori, che definisce il passaggio dal pannolino al wc.

Per ovvi motivi di praticità la fase dello “spannolinamento” è sempre associata alla bella stagione e quindi  al caldo.

Per i neo-genitori tanto quanto per i genitori esperti arrivare a togliere il pannolino è sempre un traguardo molto importante, non solo perchè vengono alleggeriti nelle loro cure quotidiane, ma soprattutto perchè il controllo degli sfinteri rappresenta un traguardo di crescita e di autonomia dei propri figli importante. Il primo passaggio “difficile” da affrontare che richiede serenità e un certo grado di maturità, anche muscolare, dei bimbi. Si tratta di   una fase delicata della crescita che talvolta mette a dura prova i genitori. I bambini sono impauriti da ciò che non conoscono e da ciò che non sanno fare, soprattutto  se si deve avere a che fare con una cosa che puzza. Durante la stagione fredda allora si può iniziare a seminare le basi per uno spannolinamento sereno.  

libro_bambini_togliere_pannolino_topotto

Come fare? Si può iniziare con un buon libro illustrato. I libri hanno il potere di dare parole ai genitori quando mancano. Una lettura simpatica che incuriosisce i bambini su cosa succede nel loro pannolino, mostrando la normalità della cacca non solo per i bimbi, ma per tutti gli animali.

Amerete Topotto il simpatico topolino curiosone protagonista de Posso guardare nel tuo pannolino?  che vuole vedere cosa nascondono nel pannolino tutti i suoi amici animali.

Uno per uno, chi più chi meno timidamente, apre quindi il proprio pannolino per mostrare cosa c’è. Ogni pannolino ha contenuto diverso per grandezza e forma… e ogni amico del topolino diventa curioso di sapere cosa invece ci sarà nel pannolino di Topotto. Alla fine anche il topolino accetta di mostrare a tutti il suo pannolino e increduli tutti gli animali scoprono che è vuoto perché il topolino ha imparato a usare il vasino. Così il topolino insegna a tutti allegramente a usare il proprio vasino.

La storia è deliziosa e illustrata molto bene. Il messaggio è immediato e chiaro per i bimbi che si divertono ad aprire e chiudere le alette per scoprire cosa c’è nei vari pannolini.

Di sicuro un avvicinamento soft e divertente.

 

Puoi leggere anche i consigli sullo “spannolinamento”  sereno e su quando iniziare a togliere il pannolino  dei nostri esperti.

 

 

 

Consigli per una gravidanza in salute

Consigli per una gravidanza in salute.

La salute della donna in gravidanza è fondamentale per la buona salute del nascituro. Molti sono i dubbi e le domande che assalgono ogni donna che sta affrontando o che si appresta ad affrontare questo bellissimo ma al contempo impegnativo periodo della propria vita.

Per venire incontro alle future mamme, la Fondazione Università Niccolò Cusano per la ricerca medico-scientifica lancia “I consigli per una gravidanza in salute”, l’infografica che pone l’accento sull’importanza di affrontare i nove mesi in maniera corretta per la salute di mamma e bambino.

Il consiglio da seguire quotidianamente è quello di adottare un’alimentazione sana, varia ed equilibrata e fare attenzione a determinati cibi (tutti elencati in infografica) che potrebbero causare problemi alla salute del feto. Importante è bere almeno 2 litri di acqua al giorno e assumere la giusta quantità di acido folico.

Per evitare problematiche come il diabete gestazionale o la macrosomia, in gravidanza bisogna prendere il giusto peso: per una donna normo peso, infatti, è consigliabile prendere dai 9 ai 16 chili durante tutta la gravidanza.

Ovviamente lo stile di vita deve essere salutare: evitare alcol, fumo e stress e fare la giusta quantità di attività fisica, come yoga, nuoto e passeggiate all’aria aperta.

Insieme al papà bisogna per tempo decidere quali test di diagnosi prenatale effettuare.

Nell’infografica si trovano tutti gli esami consigliati.

Purtroppo ad oggi non tutte le patologie sono diagnosticabili prima della nascita del bambino, come ad esempio la sindrome del QT Lungo, possibile causa della SIDS, ovvero la sindrome della morte improvvisa del bambino, ma la fondazione Fondazione Università Niccolò Cusano ne sta finanziando la ricerca insieme all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma affinché in un prossimo futuro lo screening prenatale di questa sindrome sia possibile e permetta di salvare vite umane.

Per tutti i consigli utili per una gravidanza in salute vi invitiamo a consultare l’infografica studiata e predisposta da Fondazione Università Niccolò Cusano.

Storia di un gallo innamorato e di una gallina che voleva scappare dal pollaio

E’ un piacere per Bresciabimbi far conoscere i talenti presenti sul territorio.

Vi presento Denise Gilberti autrice di  un racconto adatto ai bambini tra i 6 e i 10 anni, che ho letto con piacere  e che consiglio caldamente.

Questa è la trama del racconto: il gallo vive felice e beato nel suo pollaio ed è ammirato da tutte le galline. Ma un giorno arriva la gallina padovana a sconvolgere la tranquillità del pollaio. Il gallo se ne innamora perdutamente, ma la gallina vuole scappare perché la vita nel pollaio non le basta. Lei vuole conoscere il mondo. Eppure il comportamento della gallina nasconde una paura profonda che fa capire il motivo per cui è così scostante.

Una storia che parla di amicizia e di coraggio e di come l’amore possa vincere la paura. Il racconto è di facile lettura, ma allo stesso tempo appassionante e avvincente, proponendo allo stesso tempo interessanti riflessioni su quanto si ha e si vorrebbe, sul comportamento degli altri, ……

La copertina inoltre è stata realizzata dalla bimba dell’autrice!   Ecco come si descrive Denise. Chi sono? Da sempre amo scrivere e adoro i bambini…e allora perché non unire le due passioni? I miei figli sono la mia ispirazione. Quando gli leggo o racconto favole, mi vengono le idee per scrivere qualcosa di mio adatto a loro. Denise, una mamma di due bambini, Alison di 7 anni e Evan di 3 anni e abito in provincia di Brescia

Buona lettura a tutti!

Laura

La Befana

Il 6 gennaio è il giorno dell’Epifania.

La chiesa ricorda con questa festa la visita dei tre Re Magi a Gesù Bambino a Betlemme. I re seguendo la scia della stella cometa fecero un lungo viaggio per porgere omaggio a Gesù bambino e porgergli i loro doni: oro, incenso e mirra.

La festa è affiancata da una solida tradizione popolare: la Befana.

La Befana è una vecchia brutta e gobba, con il naso adunco e il mento aguzzo, che vola su una scopa malandata,  vestita di stracci e coperta di fuliggine, perché entra nelle case attraverso la cappa del camino.
La leggenda vuole che la notte tra il 5 e il 6 gennaio, mentre tutti dormono, la befana voli sopra i tetti e, calandosi dai camini, riempia le calze, lasciate appese dai bambini, di doni e dolcetti.
Se i bambini durante l’anno si sono comportati bene riceveranno dolci, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli, ma se si sono comportati male troveranno le calze riempite con del carbone.

La coincidenza  e convivenza delle due feste nella stessa giornata (religiosa e popolare) è probabilmente dovuta ad un insieme di  riti propiziatori pagani, del X-VI secolo a.C., legati all’agricoltura. La sua origine si perde nella notte dei tempi discendendo da tradizioni magiche precristiane, prima di fondersi con elementi folcloristici e cristiani.

Gli antichi Romani ereditarono tali riti, associandoli quindi al calendario romano, e celebrando, appunto,il momento di passaggio tra la fine dell’anno solare, ovvero il solstizio invernale e la ricorrenza del Sol Invictus (festa del Sole Invitto):la dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura. I Romani credevano che in queste dodici notti (tante notti quanti i mesi dell’anno nuovo) delle figure femminili volassero sui campi coltivati, per propiziare la fertilità dei futuri raccolti, da cui il mito della figura “volante”. Un’altra ipotesi collegherebbe la Befana con una antica festa romana, che si svolgeva sempre in inverno, in onore di Giano e Strenia (da cui deriva anche il termine “strenna”) e durante la quale ci si scambiavano regali. La Befana si richiamerebbe anche ad alcune figure importate della stessa mitologia germanica, come ad esempio Holda e Berchta, sempre come una personificazione al femminile della stessa natura invernale.

Secondo poi diverse storie pare che Re Magi e la signora Befana si siano conosciuti mentre i re erano in viaggio alla volta di Betlemme per rendere omaggio al Bambino Gesù .Giunti in prossimità di una casetta decisero di fermarsi per chiedere indicazioni sulla direzione da prendere.

Bussarono alla porta e venne ad aprire una vecchina. I Re Magi chiesero se sapeva la strada per andare a Betlemme perchè là era nato il Salvatore. La donna che non capì dove stessero andando i Re Magi, non seppe dare loro nessuna indicazione.

I Re Magi chiesero alla vecchietta di unirsi a loro, ma lei rifiutò perchè aveva molto lavoro da sbrigare.

Dopo che i tre Re se ne furono andati, la donna capì che aveva commesso un errore e decise di unirsi a loro per andare a trovare il Bambino Gesù. Ma nonostante li cercasse per ore ed ore non riuscì a trovarli e allora fermò ogni bambino per dargli un regalo nella speranza che questo fosse Gesù Bambino.

In ogni caso la Befana come si sà chiude le feste invernali e natalizie, tant’è che il giorno dopo si rientra a scuola o al lavoro (se non si è già rientrati), perchè come dice il detto:

“L’Epifania, le feste porta via!”

L’anno nuovo

Per iniziare bene questo 2016 non poteva certo mancare un classico che a scuola viene spesso riproposto. E’ la filastrocca di Gianni Rodari sul nuovo anno.

Chi se la ricorda a memoria?

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
GIANNI RODARI