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Anno: 2016

La scuola è finita, e adesso?

L’ultima campanella solitamente è quella che tutti gli studenti adorano sentire suonare.
Il suo suono tanto odiato in alcuni momenti dell’anno o alle 8.00 del mattino porta una notizia che  bambini e ragazzi adorano.

Il countdown in attesa del suono della campana che rende ufficiale la fine dell’anno scolastico è un momento quasi indescrivibile. Finalmente possono gridare a gran voce: “E’ finitaaaaaaaaaa”.

Già durante gli ultimi giorni di scuola si assapora il momento vuoi la frenesia delle ultime verifiche e interrogazioni per il recupero in extremis, i compiti a volte sono alleggeriti, si inizia a svuotare il proprio banco e a raccogliere le proprie cose sparse per la classe, la maestra fa imparare una poesia sull’estate, vengono assegnati i compiti per le vacanze,…..

Ma come il suono dell’ultima campanella dell’ultimo giorno di scuola non ce n’è.
Rende tutto ufficiale, rende tutto vero: un altro anno si è concluso!
Arrivano finalmente le tanto desiderate vacanze, giorni di gioco, spensieratezza, relax e grandi dormite

Anche i genitori arrivano provati all’8 di giugno e almeno per i primi giorni il sollievo di non avere il pensiero del prepararsi in tempo e fare i compiti pare un paradiso.

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Tutto bello, ma che fare ora che la scuola è finita?

Capita infatti molto spesso che i bambini i primi giorni di vacanza alternino momenti di grande euforia per la fine della scuola a momenti di grande noia per il non sapere cosa fare.

Da settembre c’è sempre stato qualcosa che bisognava finire o che riempiva e impegnava le giornate: i compiti, la lezione, l’allenamento di.. ma ora che tutto questo è finito possono essere pervasi da una sensazione di vuoto tanto desiderata, quanto strana.

Ecco allora qualche idea per non venire schiacciati dall’assillo del “E adesso cosa faccio?”:

  • Approfittiamo di questo tempo per far scoprire la noia ai bambini, proprio la noia! La possibilità che stando sdraiati la mente vaghi libera e faccia nascere un’idea, così, dal nulla. La possibilità che la fantasia trasformi cose, oggetti e pensieri e li trasfornmi in quyalcosa di nuovo e unico.
  • I bambini sono a casa, facciamoci dare una mano! Perchè non farsi aiutare nell’archiviare libri e quaderni dell’anno appena finito? Trasformando in un gioco il lavoro parteciperanno con più entusiasmo e voglia, in fondo si tratta di cose loro.
  • Sempre sull’onda de “I bambini sono a casa, facciamoci dare una mano!” Perchè non approfittare per assegnare piccoli compiti quotidiani che possono alleggerire mamma e papà nelle faccende domestiche? In famiglia e in casa ci si aiuta e se i bambini imparano piccole azioni durante le vacanze, quando hanno meno impegni, a settembre dovrebbero averle fatte proprie e continuare a farle.
  • C’è la spinosa questione dei compiti. Un pochino tutti i giorni rende il lavoro meno pesante. Più è diluito durante le vacanze e meno risulterà fastidioso da finire
  • Ultimo, ma non ultimo, spazio al gioco, al divertimento, il più libero possibile. Spegniamo la tv, tablet, console varie per momenti di svago non strutturato e magari anche un buon libro. Trovi diversi consigli di lettura per bambini con anche bibliografie sempre qui sul blog

Le vacanze cambiano tutto, cambiano le abitudini della giornata, perchè i bambini sono a casa, ma i genitori lavorano ancora. Ci sono grest, campus, esperienze giornate all’aria aperta che possono aiutare i genitori e in Bresciabimbi ne trovare di ogni sorte, ma l’augurio è che anche i genitori riescano a staccare la spina!

 

Buone vacanze a genitori e bambini!

Quali sono i test di screening prenatale da fare durante la gravidanza?

Quali sono i test di screening prenatale da fare durante la gravidanza?

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

Per garantire il proprio benessere e quello del nascituro, è essenziale che durante la gravidanza la gestante si sottoponga a controlli e faccia un test del dna fetale.

Vi sono vari tipi di test prenatale atti a calcolare le possibilità di anomalie nel bambino. Dalla 10ª alla 14ª settimana di gestazione è possibile sottoporsi al Bi Test e alla translucenza nucale, esami spesso svolti contemporaneamente. Si preleva un campione di sangue per controllare che i valori della Free Beta-HCG e della PAPP-A (due proteine) siano nella norma; poi si esegue un’ecografia (translucenza nucale), per effettuare delle misurazioni sul feto. In caso queste misurazioni diano risultati alterati saranno fatti altri controlli diagnostici invasivi. Affidabile all’85%, il Bi Test fornisce non una diagnosi, bensì le probabilità di eventuali anomalie nel feto (es. Sindrome di Down).

Dalla 10ª settimana ci si può sottoporre al test del DNA fetale. Si preleva dalla futura mamma un campione di sangue per analizzare i frammenti del DNA del feto che vi sono presenti. Questo test prenatale non invasivo ha una percentuale di affidabilità del 99% per la rilevazione delle Trisomie 21, 18 e 13 (le principali anomalie dei cromosomi).

Tra la 15ª e la 18ª settimana si può scegliere il Tri Test. Si esegue sulla gestante prima un prelievo ematico e per controllare i valori dell’AFP (alfafetoproteina), dell’estriolo non coniugato e della gonadotropina corionica. Poi si esegue un’ecografia per controllare più nel dettaglio questi valori. Il Tri Test rileva anomalie quali la Sindrome di Down e la spina bifida. Il Quadri Test (variante del Tri test), controlla anche l’ormone inibina A nel campione ematico. Questi due test, non diagnostici ma probabilistici, sono affidabili al 70% circa.

Sottoporsi a esami di screening prenatale è raccomandato a tutte le gestanti, in particolare a quelle con fattori di rischio quali: età superiore ai 35 anni, casi in famiglia di anomalie genetiche. Se i test prenatali rilevano anomalie, le gestanti devono sottoporsi a test invasivi per confermarne o no il risultato.

Le gestanti possono rivolgersi al proprio ginecologo per avere indicazioni sul test di screening prenatale più adatto cui sottoporsi.

Per maggiori informazioni: www.testprenataleaurora.it

 

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Salute in gravidanza: farmaci e prevenzione per la mamma e il bambino

Salute in gravidanza: farmaci e prevenzione per la mamma e il bambino

Sottoporsi sempre agli esami di controllo, eseguire i test prenatali e occuparsi della conservazione cellule staminali: una donna in attesa di un figlio è sempre attenta alla propria salute e a quella del piccolo che sta per nascere, per garantire al massimo la prevenzione.

Con il presentarsi di alcuni piccoli disturbi legati alla gravidanza, sono tante le donne che hanno dubbi in merito all’assunzione dei farmaci, temendo che questi si rivelino dannosi per la salute del bambino.Dobbiamo sfatare questo falso mito. Per farlo e per promuovere una tutela migliore della salute delle donne in gestazione, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha realizzato un portale web interamente dedicato alla corretta informazione sui farmaci.

Iniziamo col distinguere farmaci e farmaci; non tutti infatti possono dirsi dannosi per il bambino. Prescritti dal proprio medico determinati farmaci possono dunque essere utilizzati senza alcun problema. Adì esempio ci sono donne che soffrono di malattie croniche che per tutta la vita (anche prima della gravidanza) sono sotto terapia farmacologica. Per loro sarà il medico specialista a dover valutare come proseguire. Non è consigliato infatti sospendere improvvisamente la terapia, ma modularla in considerazione della gravidanza in corso: il medico potrà ad esempio modificare i dosaggi o sostituire il farmaco abitualmente preso con altri alternativi.

Generalmente le future mamme tendono a ridurre l’uso di farmaci durante i loro nove mesi, per la paura di complicazioni. Dopo la nascita è consentito mantenere la stessa cautela non più solo verso se stesse ma anche verso il neonato.

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Come ricordato dall’Aifa in alcune recenti campagne di comunicazione1, è convinzione diffusa nei neo genitori che ai bambini si possano somministrare gli stessi farmaci degli adulti intervenendo solo sul dosaggio (inferiore rispetto a quello degli adulti).

Dobbiamo invece eliminare questo falso mito.

L’utilizzo di farmaci nei bambini è possibile solo dopo aver ottenuto precise indicazione dal medico, che saprà individuare il corretto trattamento terapeutico.

Ci sono poi alcuni disturbi che non possono essere trattati con i farmaci, per i quali è possibile ricorrere ad altri trattamenti. E’ il caso del trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale, pratica dichiarata valida dal Ministero della Salute per combattere oltre 80 malattie (decreto ministeriale 18 Novembre 2009)2.

Ogni tipo di terapia per la prevenzione e la cura della salute deve essere prescritta dal proprio medico o da uno specialista, figure indicate per individuare il trattamento migliore per il proprio disturbo: terapie farmacologiche o quelle di altro tipo (proprio come l’utilizzo delle cellule staminali).

Ulteriori informazioni su www.sorgente.com 

1 Campagna di comunicazione AIFA “Farmaci e pediatria” (anno 2014)
2 Decreto ministeriale 18 novembre 2009 “Disposizioni in materia di conservazione di cellule staminali da sangue del cordone ombelicale per uso autologo-dedicato

 

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A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

 

Io e Asma: più salute con l’ebook!

Io e Asma: più salute con l’ebook!

L’Associazione Laboratorio Clinico Pedagogico e Ricerca Biomedica e il Centro “Io e Asma” – Ospedale dei Bambini di Brescia, lanciano la campagna di crowdfunding su Eppela “Io e Asma: più salute con l’ebook!” per sostenere la realizzazione di ebook e schede interattive per bambini con l’asma.

L’asma è una delle più frequenti malattie croniche dell’infanzia. Si stima che in Italia un bambino su 10 soffra di sintomi asmatici e 1 bambino su 3 soffra di sintomi allergici. La diagnosi di asma necessita di alcuni cambiamenti nello stile di vita e di una gestione quotidiana delle terapie. Le linee guida internazionali GINA (Global iniziative for Asthma) sottolineano quanto l’educazione terapeutica sia un elemento chiave per il mantenimento dell’asma sotto controllo e per il benessere dei pazienti.

Attraverso il progetto “Io e Asma: più salute con l’ebook”, verrà realizzato un ebook con storie e schede digitali interattive di approfondimento per offrire ai bambini e alle famiglie strumenti di comunicazione sull’asma aggiornati ed efficaci e al tempo stesso coinvolgenti per i bambini e i ragazzi, che contribuiranno a diffondere uno stile di vita sano e a fornire informazioni corrette sulla patologia.

Grazie all’ebook i piccoli pazienti potranno conoscere l’asma attraverso le storie e le avventure di un dinosauro divertente e spiritoso che li accompagnerà nel proprio percorso di cura, promuovendo uno stile di vita salutare e incentivando i bambini a seguire le indicazioni del proprio medico.

Ebook e schede conterranno:

 Storie educative e divertenti, adatte a bambini da 4 a 9 anni, per far conoscere il mondo dell’asma e promuovere uno stile di vita salutare

 Vignette grafiche adatte ai ragazzi da 10 a 14 anni che promuovere uno stile di vita sano (no fumo, bullismo, alimentazione sana, movimento/sport)

 Schede interattive e di approfondimento sulle tematiche connesse alla patologia, con indicazioni pratiche spiegate in modo semplice ed efficace: cos’è l’asma, la visita dal dottore, le allergie, come comportarsi in caso di crisi d’asma, come usare i farmaci nel modo più appropriato, come usare i dispositivi (distanziatore, aereosol…), come comportarsi a scuola o in occasioni speciali per vivere in serenità e sicurezza (gita scolastica, campeggio, vacanze…).

Aiutaci a rendere il progetto realtà!

Scopri di più e sostieni “Io e Asma: più salute con l’ebook” su Eppela

Associazione Laboratorio Clinico Pedagogico e Ricerca Biomedica e Centro Io e l’Asma L’Associazione Laboratorio Clinico Pedagogico e Ricerca Biomedica (ALCPeRB) e il Centro Io e l’Asma sono due realtà che lavorano insieme presso l’Ospedale dei bambini di Brescia per ricercare, realizzare, promuovere gli strumenti più efficaci nella gestione dell’asma bronchiale in età infantile. Il Centro, alla luce dell’esperienza di oltre 10 anni di attività, ha definito un Percorso Diagnostico Terapeutico Educazionale per la gestione della malattia.

L’Associazione Laboratorio Clinico Pedagogico e Ricerca Biomedica si occupa di:

 Contribuire al miglioramento dell’assistenza al bambino affetto da malattia cronica;

 Sensibilizzare Enti Pubblici e Privati sull’importanza della comunicazione e dell’educazione alla salute;

 Favorire l’applicazione e l’utilizzo delle più moderne metodologie didattiche e divulgative nel campo della comunicazione e dell’educazione alla salute;

 Produrre documentazione scientifica e didattica

Il Centro offre ai bambini e alle famiglie, a fianco delle visite specialistiche e ambulatoriali e agli esami diagnostici, corsi educativi e di formazione rivolti ai bambini e ai genitori dei bambini con l’asma e strumenti comunicativi. Collabora inoltre con le scuole per la promozione di sani stili di vita e l’adesione ai protocolli di riferimento per l’uso dei farmaci. Attraverso un’equipe pluridisciplinare composta da medici specialistici, infermieri, assistente sanitaria, i bambini e le famiglie sono accompagnati nel percorso terapeutico che promuove l’adesione a stili di vita salutari, adatti alla propria condizione di salute. Il Centro sostiene l’autonomia e mira a rafforzare l’empowerment dei pazienti, spiegando come prevenire e gestire le crisi d’asma, come comportarsi in presenza di allergie e sensibilizzando rispetto all’uso corretto dei farmaci e dei dispositivi medici.

 

Referente progetto “Io e Asma: più salute con l’ebook”

Elisa Rocco: elisa_rocco@alice.it

Associazione Laboratorio Clinico Pedagogico e Ricerca Biomedica: www.associazionealcp.it

Centro Io e l’Asma: www.ioeasma.it

 

Perchè tutti gli oggetti tornino a casa…Stikets!

Arriva il classico legato alla fine delle varie attività scolastiche e sportive cui partecipano i bambini: l’esposizione degli oggetti smarriti.

Uno scatolone di solito abbastanza grande capace di contenere di ogni, anche se la maggioranza è costituita da abbigliamento, che pare non essere di nessuno. Inizia a diffondersi la leggenda secondo la quale di notte dei folletti dispettosi materializzino vestiti, scarpe e oggetti all’interno dello scatolone stesso per far impazzire bidelli e allenatori.  Se fatica  prendere piede questa leggenda metropolitana, più verosimilmente chi smarrisce oggetti e vestiti o non li riconosce o non se ne ricorda più.  In un anno di norma uno scatolone basta, ma non sempre. Pare curioso che il bimbo che esce da scuola in pieno inverno senza giacca, non si accorga di avere molto freddo e che quindi gli manchi un pezzo, eppure è così! Lo testimonia lo scatolone stesso e il suo contenuto. Per i bambini queste cose non sono importanti,  sono sempre presi da mille idee, mille attività, mille attenzioni e recuperare matite, vestiti, scarpe, felpe non rientra sempre tra le loro priorità.

Bidelli e allenatori ora hanno un gran da fare per rendere i capi smarriti ai loro proprietari, ma non sempre si ha questa possibilità. Se poi si pensa ai bambini molto piccoli che frequentano il nido, non si può immaginare che riconoscano il proprio cambio.

Per tutte le le mamme disperate che non sanno più come recuperare i buchi che si creano negli armadi, e stufe di rifare il guardaroba c’è Stikets!

L’idea di base è semplice ed estremamente utile: permettere a oggetti e capi di abbigliamento di rientrare alla base. Come? Contrassegnando e etichettando tutto!

Stikets è un sito dove è possibile ordinare e personalizzare etichette di tutti i tipi. Il sito è bello, colorato, intuitivo e molto facile da navigare.

Dalla home si individuano subito le varie categorie di etichette che si possono richiedere, ma pensando  al bisogno di praticità delle mamme è stato  predisposto un pack di base che contiene ben 140 etichette. Trattandosi di una sorta di starter-kit contiene etichette per tutte le necessità: adesive per oggetti di varie dimensioni, termoadesive per vestiti, adesive per scarpe e etichette per bagagli.

Ogni pack è personalizzabile al 100%  potendo scegliere tra diverse opzioni di colore di base, font, disegnini, e potendo inserire il proprio testo; c’è davvero solo l’imbarazzo della scelta. Inoltre è stata pensata una bella attenzione: etichette per segnalare le allergie dei bambini. Un’idea veramente utile.

Le etichette termoadesive sono si stirano in pochi secondi e  resistono alla lavatrice e all’asciugatrice. Diventando un tutt’uno con il capo di abbigliamento non daranno fastidio ai bambini cui danno fastidio le etichette.

Oltre a tutto questo è possibile anche trovare etichette con foto, braccialetti identificativi, decorazioni murali… Se poi si considera che le spese di spedizione sono gratuite per ordini superiori ai 12€, praticamente sempre, non resta che farci un giro.

Le attività dei bambini ora non fanno più paura a nessuna mamma. Buona etichettatura!

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Piedini in crescita

E’ tempo di fare cambio di stagione! Finalmente si salutano i vestiti pesanti che ci hanno riscaldato nelle fredde giornate invernali per fare spazio ai leggeri vestiti estivi.

Bisogna ammettere che il cambio degli armadi è un rito non sempre apprezzato, ma fortunatamente tocca solo due volte l’anno. Il lavoro da fare è tanto, e chi se ne occupa è ben consapevole e  conscio di quanto sia una necessità. La soddisfazione e la comodità che ne deriva da questa sfaticata sono a beneficio dell’intera famiglia che, riconoscente, smetterà di ribaltare maglie e pantaloni pesanti ben stirati nella speranza di trovare un capo leggero, con buona pace di chi lava e stira, spesso le mamme.

Occorre davvero trovare quei due, tre, quattro, cinque, otto… giorni da dedicare al poco amato cambio armadi. I giorni necessari sono soggettivi così come le tecniche che ciascuno adotta, ogni casa ha un proprio sistema.

Il cambio di stagione in realtà è anche l’occasione che permette ai genitori di scoprire quanto siano cresciuti i propri bimbi. I capi dell’inverno passato facilmente non andranno più  l’inverno prossimo, così come spesso capita di aprire la scatola dei vestiti che si è accantonato l’estate prima e scoprire che il proprio cucciolo non potrebbe entrare in quegli abiti neppure volendo.

Per non parlare delle scarpe. Quelle addirittura non hanno stagione! Ci sono piedi che in un inverno, o in un’estate, sono capaci di crescere di  tre numeri e, a meno di avere fratelli o amici cui passare le scarpe, il discorso del cambio di stagione è assolutamente impensabile. Per non dover investire un capitale in calzature i genitori, più spesso le mamme, si affidano allo shopping online e sono sempre in cerca di siti di vendita scarpe a prezzi bassi. Come dar loro torto, con la velocità con cui crescono i piedi dei figli!

Lo shopping online è facile, fattibile a qualsiasi ora del giorno e della notte e ovunque, basta avere internet! L’accortezza è di verificare sempre le spese di spedizione, la questione dei resi e come vengono gestiti i cambi taglia. Meglio navigare bene il sito prima di procedere con l’acquisto per conoscere tutte le procedure ed evitare sorprese. Mi sono imbattuta in un sito che, oltre ad essere bello e facile da navigare, risponde chiaramente a tutti questi problemi: si chiama Pisamonas ed è facilmente riconoscibile dalla simpatica scimmietta che sorride. Arrivato nel web italiano da poco vanta un mix unico:lo shopping online unito con il servizio del negozio sottocasa!

Li ho trovato che quest’estate sono di gran moda le minorchine: i sandali estivi originari  di Minorca comodissimi per i bambini, ma che anche mamma e papà apprezzano molto. Sono calzature nate per un’esigenza: lavorare la campagna e quindi comode, resistenti, solide e durature e non potrebbero non essere così.

scarpe_bambini_estate_2016_minorchine_pisamonas

Per la spiaggia sono sempre molto apprezzati quei sandali che lasciano i bambini liberi di giocare avanti e indietro nel mare senza rischiare di pungersi. Sereni i bimbi, sereni i genitori!

Le infradito sono un classico immancabile, ma non scordiamoci che è sempre buona cosa permettere ai bambini di camminare scalzi, almeno in casa. E’una buona abitudine che rinforza la pianta del piede e permette ai bambini di scoprire sensibilità nuove.

Così dopo una dura giornata a lavare, stirare e riordinare armadi non resta che rilassarsi in uno shopping sfrenato cercando online sandali freschi e confortevoli per bambini per stare al passo con la crescita dei loro piedi!

 

Dichiarazione dei redditi, ecco le novità!

Dichiarazione dei redditi, ecco le novità!

Il mese di maggio classicamente prevede il riordino di tutti quegli scontrini, ricevute, annotazioni,… che nel corso dell’anno precedente sono state accatastate in un grande contenitore con il pensiero che tanto c’era tempo per sistemare tutto, quasi fosse un buco nero. Ebbene ora è giunto il momento di prendere coraggio e mettere mano a quella pila informe e poco invogliante di carte che ci aspetta. Il lato positivo è che tutto questo lavoro, una volta ordinato e dominato, porterà alla compilazione della dichiarazione dei redditi e quindi, ad un rientro sulle spese sostenute.

C’è tempo fino al 7 luglio per consegnare il modello 730/2016 relativo all’anno 2015, anche se c’è la possibilità che il 730 precompilato subisca una proroga fino quasi a fine luglio. Il modello 730, sia ordinario che precompilato,  può essere presentato al sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, al Caf o al professionista abilitato.

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Avere bambini è una grande gioia, è indiscutibile, ma anche parecchie spese, ma  quest’anno ci sono diverse novità per i genitori.

La prima è che la detrazione per i figli a carico sale a 1200€ per i minori di 3 anni, e a 950€ per chi ha compiuto più di 3 anni. In caso di figli portatori di handicap la detrazione prevista è di  1.620€ se sotto i 3 anni e di €  1.350€ al di sopra. Le famiglie numerose, ovvero quei nuclei familiari con più di tre bimbi, hanno le stesse detrazioni, ma  aumentate di 200,00 euro per ciascun figlio.

Questi importi però non sono fissi, bensì vanno rapportati all’ imponibile e calano, ovviamente, con l’aumentare del reddito.

Se entrambi i genitori presentano il 730, le detrazioni possono essere richieste da entrambi al 50%, o da uno solo al 100%.

Per quanto riguarda invece le spese che si possono dichiarare e scaricare importantissima è la detrazione per spese di istruzione.

E’ infatti prevista una detrazione del 19% per le spese di frequenza degli asili nido, scuola dell’Infanzia, primaria  e secondaria di secondo grado (superiori) per un importo annuo non superiore a 400 euro per alunno o studente.

Stessa percentuale, 19%, per la frequenza di corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, in misura non superiore (per le università non statali) a quella stabilita annualmente per ciascuna facoltà universitaria con decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca da emanata entro il 31 gennaio 2016. Sempre legato al mondo delle spese universitarie è possibile scaricare i canoni di affitto stipulati dagli studenti che hanno scelto un ateneo a più di 100km da casa.

Resta attiva anche la detrazione per le attività sportive dei ragazzi tra i 5 e i 18 anni che si sono iscritti o abbonati ad associazioni sportive, palestre, piscine etc riconosciute con apposito decreto.

Per quanto concerne le spese mediche resta valida la percentuale di detrazione del 19% sulla parte che supera la soglia dei 129,11 euro di spese sostenute. Le spese mediche vanno sempre documentate con apposito scontrino parlante su cui deve essere presente il codice fiscale. Se però si ha bisogno di alimenti speciali per un bimbo allergico o intollerante, o se si è  costretti ad acquistare latte artificiale, il Ministero della Salute permette di detrarre i costi sostenuti per l’acquisto dei prodotti necessari a patto che questi rientrino nella lista lista di prodotti emanata dal ministero stesso. Leggi lista completa.

Per chi se la sentisse sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili le istruzioni complete per la compilazione del modello 730, bisogna avere un pò di dimestichezza e pazienza, ma alla fine si trova la risposta!

www.agenziaentrate.gov.it

L’ elefante un pò ingombrante

Un nuovo suggerimento di lettura per bambini e con i bambini dal blog Mileggiunastoria 

L’ ELEFANTE UN PO’ INGOMBRANTE

di David Williams e Tony Ross, ed. L’Ippocampo

Che cosa fareste se tutto a un tratto, in una giornata apparentemente tranquilla, suonasse alla porta un elefante grande, grosso e pure gradasso?

E’ quello che accade a Sam, il bambino protagonista di questa divertentissima storia, che si trova alle prese con un inquilino davvero un po’ troppo ingombrante! L’elefante non è certo una personcina molto educata: mangia tutto quello che trova nel frigorifero, si immerge nella vasca allagando tutto il bagno, si impadronisce del telecomando per guardare alla TV noiosissimi programmi e occupa il letto del povero Sam che non sa più cosa fare per cacciarlo fuori di casa prima che rientri la mamma.

Quand’ecco che all’improvviso suonano di nuovo alla porta…. Chi sarà?

Età di lettura: questo libro è adatto ai bimbi che ancora non sanno leggere, perché ha tante figure, ma anche ai bimbi che hanno appena imparato e vogliono cominciare a esercitarsi nella lettura!

un elefante un pò ingombrante

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Festa della mamma!

La festa della mamma.

Domenica 8 maggio è la festa della mamma!

Una giornata speciale dedicata alle mamme e all’amore materno con  curano i propri bimbi.

Dopo aver coccolato ed accolto dentro di sè un piccolino finalmente nasce una mamma, una creatura capace di amore infinito, costante e eterno. Quando nasce un bambino nasce una mamma, che diventa tale non solo per averlo dato alla luce un cucciolo, ma ogni giorno a venire standogli accanto. E’ quasi magica l’alchimia che si crea tra mamma e bimbo, una capacità empatica unica. Non a caso.. la mamma è la mamma!

A patto che non lavorino anche durante la loro festa, domenica bisognerebbe proprio far sentire le mamme delle regine, riempiendole di coccole, attenzioni e riconoscenza. Certo se lavora è un pò più complicato, ma credo che qualsiasi mamma sia ben disposta a ricevere coccole e attenzioni speciali anche in qualsiasi altro giorno della settimana! Si potrebbe iniziare con una buona colazione a letto farcita di bacini… per partire con il piede giusto.

Non perdiamo quindi quest’occasione per ricordare quanto bene vogliamo alla nostra mamma!

Se siete un poco in ritardo e   avete bisogno di qualche idea ci aiuta il blog maestraemamma.it con diverse idee di lavoretti, striscioni e biglietti

Augurissimi a tutte le mamme!

 

Un libro adatto a qualsiasi età spiega chiaramente e illustra in maniera dettagliata i ben 31 usi cui si prestano le mamme, che vanno ben oltre il classico lavare, stirare, pulire e cucinare. Usi inconsueti ma che spesso vengono chiamati in causa, un pò da tutti. Poi ci sono mamme che eccellono in alcune caratteristiche più che altre, questo è chiaro, in fondo anche le mamme sono umane! Divertiamoci a scoprire quanti di questi 31 usi riconosciamo nella nostra mamma, senza prendersela troppo per gli “usi” che poco le si confanno.

 

Come acquistare la lavatrice ideale

La lavatrice è un elettrodomestico fondamentale per la nostra casa: il suo utilizzo è infatti indispensabile per assicurare ai nostri panni un lavaggio perfetto, che non ne rovini i tessuti ed i colori. Ed è proprio per questo che, utilizzandola decisamente più spesso degli altri elettrodomestici, la lavatrice tende a guastarsi nel tempo e a diventare velocemente obsoleta: uno dei grandi difetti delle lavatrici, infatti, è la politica delle case produttrici che difficilmente immettono sul mercato i pezzi di ricambio di quelle più antiquate, rendendo necessario l’acquisto di un nuovo elettrodomestico. Per questo motivo, ecco una guida su come acquistare la lavatrice ideale.

La prima regola: acquistare online la lavatrice

Le lavatrici sono elettrodomestici piuttosto costosi, ed è proprio per questo che probabilmente dovrete risparmiare ove possibile, senza ovviamente andare ad incidere sulla qualità. In questo senso, il nostro consiglio è di rivolgervi a Internet per acquistare le lavatrici online in un negozio affidabile come Monclick.it: così facendo, potrete risparmiare molto denaro in quanto il prezzo d’acquisto dell’elettrodomestico risulterà inferiore per via della convenienza dei negozi online rispetto ai prezzi proposti dai commercianti. Questo, comunque, non andrà ad inficiare sulla qualità del pezzo, dato che sul web è possibile acquistare le lavatrici delle migliori marche in commercio.

Risparmiare sulla bolletta energetica spendendo inizialmente di più

Il consiglio, quando acquistate una lavatrice, è di orientarvi verso un modello di classe energetica alta: minimo A+, anche se sarebbe meglio optare per una A+++. Il motivo è molto semplice: queste lavatrici sono pensate per ottimizzare il consumo di acqua e di energia elettrica, dunque portano enormi benefici in bolletta e anche all’ambiente. Certo, il loro prezzo è superiore, ma verrà presto giustificato dai risparmi portati a livello energetico. Inoltre, nel caso della centrifuga vi basterà acquistare un pezzo di classe A. Infine, assicuratevi che la lavatrice abbia l’allaccio all’acqua calda oltre che a quella fredda: il motivo è che, non dovendo scaldare l’acqua con un dispositivo autonomo, la lavatrice consumerà meno energia. Per maggiori informazioni sulle classi ed etichette energetiche degli elettrodomestici potete consultare questa guida.

Misurate le vostre esigenze

L’acquisto della lavatrice è un’operazione che richiede un’attenta riflessione, soprattutto considerando ciò che realmente vi serve. Per evitare di acquistare apparecchi che non sfrutterete mai al massimo del loro potenziale, il consiglio è di verificare la capacità di carico che vi serve e di sceglierne una che abbia un cestello corrispondente o leggermente superiore. Inoltre, cercate sempre di affidarvi a lavatrici moderne, dotate di tutti i programmi di lavaggio specifici. Il consiglio, dunque, è di evitare le lavatrici super-size.

Attenzione allo spazio

A cosa serve un garage se poi l’auto non ci entra? Lo stesso discorso vale per la lavatrice: se avete scelto di posizionarla in lavanderia (come è probabile), allora dovrete sostituire la vecchia con un elettrodomestico delle stesse dimensioni, che possa dunque adeguarsi agli spazi della stanza. Inoltre, il consiglio è di sceglierne una silenziosa: soprattutto se in prossimità della lavanderia si trovano le vostre stanze da letto.

Reddito autonomia 2016

Reddito autonomia 2016

Il  18 aprile 2016 la Regione Lombardia ha approvato le misure dell’iniziativa “Reddito di Autonomia 2016” in favore soprattutto delle famiglia.

Gli ambiti d’interesse riguardano vari aspetti della vita della famiglia ovvero: Bonus Famiglia, Nidi Gratis, Voucher Autonomia, Progetto di Inserimento Lavorativo e Esenzione super ticket

Il programma “Reddito di Autonomia”, già testato in maniera ridotta nel 2015, vede un progetto più ampio e completo per l’anno in corso per sostenere davvero le famiglie dove ne hanno bisogno, con il chiaro obiettivo di sostenere le situazioni di difficoltà

Scopriamo in dettaglio i beneficiari, le condizioni e i passi da seguire per poter accedere a ciascuna misura.

misure_famiglie_reddito_autonomia_2016_regione_lombardia

Esenzione super ticket sulle prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale

Questa misura era già stata introdotta ad ottobre 2015 ed è stata prolungata per tutto il 2016. E’ destinata a tutti coloro che possiedono un reddito familiare annuo lordo fino a 18.000 euro. Per poterne beneficiare occorre presentare richiesta e autocertificazione del reddito familiare presso l’ATS  di competenza (Agenzia Tutela Salute) che rilascerà l’attestazione di esenzione (codice di esenzione E15).

Bonus famiglia destinato alle famiglie in difficoltà per sostenere la maternità e i percorsi di crescita dei nuovi nati

Verranno erogati 150 euro al mese (per i 6 mesi precedenti la nascita del bambino e per  i 6 mesi successivi alla nascita) fino ad un massimo di 1.800 euro; in caso di adozione, 150 euro al mese dall’ingresso del bambino in famiglia, fino ad un massimo di 900 euro. Le condizioni per poter accedere al bonus sono la residenza in Lombardia di entrambi i genitori, di cui uno almeno residente da almeno 5 anni in maniera continuativa e indicatore ISEE di riferimento uguale o inferiore a 20.000 euro La richiesta dovrà essere inoltrata ai  servizi sociali del proprio Comune  o ai Centri di Aiuto alla Vita (CAV) a partire dal 1 giugno 2016 direttamente dagli interessati compilando il modulo online al seguente link www.siage.regione.lombardia.it 

Tutti i dettagli del bonus sul sito della Regione Lombardia 

Nidi gratis

In ottica di conciliazione viene favorito  l’inserimento del bambino al nido e l’occupazione delle madri. A  partire da maggio 2016 grazie a questo bonus verrà azzerata completamente la retta dei nidi pubblici (o privati convenzionati con il pubblico) quale integrazione dell’abbattimento già riconosciuto dai Comuni. Le condizioni per poter accedere al bonus sono la residenza in Lombardia di entrambi i genitori, di cui uno almeno residente da almeno 5 anni in maniera continuativa, possedere un  indicatore ISEE di riferimento uguale o inferiore a 20.000 euro e, chiaramente la presenza di minori di età compresa tra i 3 e i 36 mesi di vita. I genitori inoltre devono avere un lavoro o rientrare nei percorsi di polita attiva del lavoro quali Dote Unica Lavoro o Garanzia Giovani.La richiesta dovrà essere inoltrata presso il proprio Comune. A questa politica hanno aderito, oltre a Brescia, anche Bagnolo Mella, Bedizzole, Borgosatollo, Bovezzo, Capriano del Colle, Castrezzato, Cellatica, Chiari, Collebeato e Concesio. Ma anche Erbusco, Gavardo, Idro, Lonato del Garda, Mazzano, Montirone, Paratico, Polpenazze, Provaglio, Rezzato, Roncadelle, San Felice del Benaco, Toscolano Maderno e Verolanuova.

Per tutte le informazioni si può visitare il sito internet www.nidigratis.it o chiamare il call center regionale al 800.318318.

Progetto di Inserimento Lavorativo

Per sostenere le persone vulnerabili a causa della perdita del lavoro da maggio 2016 verranno erogati fino a 1.800 euro in 6 mesi  ai lavoratori disoccupati da più di 36 mesi. Sono previste quote mensili di 300 euro
Per poter beneficiare della misura regionale è necessario possedere un ISEE di riferimento uguale o inferiore a 20.000 euro e aderire al percorsoDote Unica Lavoro facendone richiesta agli Operatori accreditati

Voucher autonomia per anziani e disabili

Verranno erogati voucher del valore di 400 euro per 12 mesi a ragazzi di età superiore ai 16 anni con disabilità intellettiva o con esiti da traumi o patologie invalidanti e anziani di età superiore ai 75 anni.
Per poter beneficiare del bonus è necessario esser in possesso di un valore ISEE uguale o inferiore a 20.000 euro.
Nel mese di giugno verranno emanati appositi bandi per l’accesso alla misura

 

Maggiori dettagli sul dito della Regione Lombadia o contattando il  Call Center n. 800.318.318 (da lunedì a venerdì 8:00-21:00 – sabato 8:00-20:00)

Disturbi dell’apprendimento: come riconoscerli ed affrontarli

Disturbi dell’apprendimento: come riconoscerli ed affrontarli.

Che cosa sono i disturbi dell’apprendimento?

Con questo nome, noto anche con la sigla DSA, si vuole indicare una gamma di problematiche nello sviluppo cognitivo e nell’apprendimento che non sono però imputabili fattori di handicap mentale grave. Le “Raccomandazioni per la pratica clinica sui disturbi specifici dell’apprendimento”, disponibili in Italia dal 2007, indicano che il principale criterio necessario per stabilire la diagnosi di DSA è quello della discrepanza tra il livello di intelligenza generale del bambino e l’abilità nel dominio specifico interessato.

Pertanto, per parlare di DSA vi deve essere una compromissione significativa in uno specifico “settore” dell’apprendimento ma un livello intellettivo nei limiti della norma. Inoltre, si devono escludere condizioni di handicap (es. mentale, sensoriale) e si devono valutare attentamente gli aspetti di svantaggio socioculturale che possono influire sulle difficoltà scolastiche, così come escludere la presenza di altri disturbi specifici (es. disturbi dello spettro autistico, problematiche emotive gravi, ecc.).

Come si possono suddividere?

Si possono distinguere principalmente tre tipi di abilità fondamentali nei primi apprendimenti, cioè quelle della lettura, della scrittura e del calcolo. Nonostante più avanti nello sviluppo l’insegnamento si sposti anche ad abilità più complesse (es. apprendimento delle lingue straniere, del ragionamento matematico) i sistemi di classificazione standard si sono concentrati maggiormente sulle abilità di base.

I DSA si suddividono perciò in : dislessia, disortografia, discalculia e disgrafia.

La dislessia è il disturbo specifico di lettura che si manifesta nei processi di decodifica dei segni scritti

La disortografia è un disturbo specifico di scrittura che si esprime attraverso difficoltà di transcodifica (es. non si rispetta la corrispondenza tra il suono della lettera e il segno grafico della lettera stessa)

La disgrafia è un disturbo specifico di scrittura che si manifesta attraverso una scrittura deformata, irregolare a causa di un disturbo che colpisce la coordinazione

La discalculia è un disturbo specifico del calcolo che si manifesta con difficoltà nei compiti numerici e aritmetici di base come ad esempio leggere e scrivere correttamente i numeri o eseguire calcoli a mente e scritti con rapidità e precisione

Quali sono le caratteristiche di questi disturbi che mi possono aiutare a capire se vi è una difficoltà?

DISLESSIA

Mentre il bambino legge, è possibile che si verifichino i seguenti errori:

scambio di vocali (es. casa/cosa)

scambio di consonanti (es. fento/vento)

omissione o aggiunta di suoni

omissione di parola

salti di righe

errori di accentazione

errori di omissione/aggiunta di doppie

 

DISORTORGRAFIA

Nella scrittura, il bambino può:

omettere o aggiungere delle doppie

omettere o aggiungere degli accenti

scambiare i suoni e scrivere una lettera per un altra

invertire delle lettere (es. interprete/interpetre)

inserire lettere

omettere o aggiungere la h

omettere o aggiungere l’apostrofo

“fondere” delle parole (ilcane)

 

DISGRAFIA

Non vi sono, in Italia, sistemi di classificazione agili capaci di rilevare i diversi livelli di gravità nella disgrafia. In linea di massima, il criterio che possiamo usare è quello della leggibilità della scrittura.

Inoltre si può osservare come il bambino riesce a gestire lo spazio del foglio (es. fatica a stare nello spazio oppure ne utilizza troppo poco), la distanza che pone tra le lettere e le parole (es. molto distanti o eccessivamente vicine) e la rapidità di scrittura.

 

DISCALCULIA

Il bambino può:

avere difficoltà a capire i termini o i segni matematici

faticare a riconoscere i simboli numerici

avere difficoltà ad imparare le tabelline

non riuscire a capire i concetti di base delle operazioni

faticare ad allineare correttamente i numeri o a inserire decimali/simboli nei calcoli

 

Cosa fare se sospetto un DSA?

Quanto scritto nel paragrafo precedente rappresenta solamente un’indicazione di massima non esaustiva, una guida nel caso avessimo qualche sospetto che nostro figlio abbia delle difficoltà di apprendimento.

Teniamo presente che la diagnosi di dislessia, disortografia e disgrafia può essere fatta alla fine della seconda elementare, mentre quella di discalculia alla fine della terza elementare.

Quando un genitore sospetta di avere un figlio con un disturbo dell’apprendimento, deve rivolgersi al pediatra e agli insegnanti per valutare eventuali percorsi di potenziamento per risolvere le problematiche evidenziate. Se l’attività didattica proposta risulta inefficace, bisogna fare, al più presto, una valutazione diagnostica. Per poter fare la valutazione diagnostica, bisogna rivolgersi al servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Agenzia di Tutela della Salute di competenza (ex ASL) oppure a dei centri privati. Da evidenziare che spesso, data la mole delle richieste, i servizi di Neuropsichiatria Infantile hanno tempi di attesa piuttosto lunghi, che tuttavia è sempre bene verificare direttamente. In alternativa, ci si può rivolgere a centri privati che sono accreditati per la diagnosi di DSA. L’accordo tra Stato-Regioni su “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi specifici di apprendimento (DSA)”,  prevede che per poter effettuare la certificazione di un Disturbo dell’Apprendimento, il centro debba avere esperienza nell’attività diagnostica dei DSA, debba avere disponibilità di un’équipe multidisciplinare costituita da neuropsichiatri infantili, psicologi, logopedisti eventualmente integrata da altri professionisti sanitari e modulabile in base alle fasce di età.

Inoltre, ci dev’essere una dichiarazione di impegno a rispettare le Raccomandazioni per la pratica clinica dei DSA (2007-2009) ad esempio in merito alle procedure diagnostiche utilizzate e alla formulazione della diagnosi.

 

Il sito aiditalia.org offre numerose indicazioni e spunti per sapere di più sui disturbi specifici dell’apprendimento e in particolare una guida per i genitori molto utile ed esaustiva

Interessante anche il sito anastasis.it che offre una panoramica anche degli strumenti compensativi.

Dott.ssa Cavana Maura

Psicologa-Insegnante di Massaggio Infantile

Riceve a Palazzolo sull’Oglio e Bergamo

Mail: maura.cavana@gmail.com

dsa_come_fare_disgrafia_dislessia_disgrafia_discalculia_disortografia

Leggiamo! Giornata mondiale del LIBRO

Il 23 aprile è la Giornata Mondiale del LIBRO e del diritto d’autore

Giornata venne sancita dalla Conferenza Generale dell’UNESCO nel 1995 e da allora da vita ad una serie di manifestazioni in tutto il mondo. Lo spunto  fu certamente la Giornata del libro che in Catalogna veniva celebrata già dal 1966

L’obiettivo della Giornata è quello di incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell’umanità-

Il 23 Aprile è la data simbolica della letteratura del mondo e mai casuale.  È in questa data che, nel 1616, Cervantes, Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega morirono. È, inoltre, la data di nascita o di morte di altri importanti autori, quali Maurice Druon, Haldor K. Laxness, Vladirmir Nobokov, Josep Pla e Manuel Mejia Vallejo.

Leggere fa bene e non ha controindicazioni!

Voi cosa leggete coi vostri bimbi?

Se avete bisogno di qualche spunto potete consultare la sezione Leggiamo! o il blog Mileggiunastoria

 

 

 

Abbracciami!

Dalla blogger di Mileggiunastoria arriva la proposta di lettura e recensione del libro:

 

ABBRACCIAMI!

di Jeanne Willis e Tony Ross, ed. ilCastoro

Simone è un lumacone dolce e carino. Certo, è un po’ viscido e appiccicoso ma è anche molto, molto tenero. Così, diventa davvero triste quando si rende conto che la sua mamma non lo abbraccia mai! E’ disposto a tutto, pur di ottenere un abbraccio e decide di chiedere aiuto agli altri

C’è chi gli dona un po’ di piume, per essere più colorato; chi lo riveste di una pelliccia per essere caldo e morbido; chi gli infila sul viso un becco e addirittura un paio di zampe!

Basterà tutto questo, per essere abbracciato?

Ma non vi preoccupate, cari bambini, la storia finisce bene… Perché la mamma di Simone ha in serbo una tenerissima sorpresa per il suo lumachino!

abbracciami_libro_bambini_recensione

Età di lettura: questo libro è adatto ai bimbi che ancora non sanno leggere, perché ha tante figure, ma anche ai bimbi che hanno appena imparato e vogliono cominciare a esercitarsi nella lettura!

In vacanza da solo una grande opportunità per crescere

La socializzazione si sa è una tappa importante per la crescita personale dei bambini, anche per questo sin dalla più tenera età frequentano gli asili e poi la scuola. Esistono tuttavia altri momenti, quelli extrascolastici come le vacanze, che potranno essere vissuti dai nostri figli come opportunità di crescita e di rafforzamento della propria indipendenza.

Per un bambino affrontare la distanza dai propri cari sarà senza dubbio un’esperienza formativa alla quale è bene dare la giusta importanza. A giorno d’oggi sempre più famiglie scelgono nuove formule di vacanza under 14, come campi estivi, kinderheim, centri vacanza, a volte per motivi di lavoro a volte semplicemente per dare ai propri figli l’opportunità di accrescere la fiducia in loro stessi. Vedremo anche come la partecipazione ai gruppi scout potrà essere una valida occasione per crescere.

La scelta di inviare il proprio figlio in vacanza da solo genera nei genitori tutta una serie di perplessità, poiché capita che la difficoltà dell’allontanamento sia più forte nei genitori che nei figli.

Per tale ragione è utile pianificare con tempo questa esperienza e dare tutti gli elementi di conoscenza al nostro bambino per stimolare la curiosità e generare in lui entusiasmo. E’ bene scegliere la tipologia più adatta alle esigenze della famiglia e del bambino, affinché la sua permanenza sia agevolata dalla struttura ospitante. Meglio evitare di forzare nostro figlio a partire da solo se ci si rende conto che non sia pronto ad affrontare questa prova, poiché non esiste un’età giusta e solo i genitori hanno la capacità di sapere se il proprio figlio sia abbastanza maturo psicologicamente per affrontare l’esperienza.

Per aiutare il proprio figlio ad abituarsi a vivere esperienze da solo in maniera graduale inserirlo in un gruppo scout potrebbe essere la giusta soluzione. Lo scoutismo certo segue i propri valori nella specificità delle differenti culture, ma è bene ricordare che la fraternità internazionale è stata uno dei primi obiettivi del fondatore affinché questo movimento possa superare le differenze di nazionalità, cultura e religione, ponendo al centro dell’educazione alcuni valori fondamentali come la dignità umana, la pace e il sentimento di essere cittadini del mondo. Un aspetto basilare dello scoutismo è la vita di gruppo e la dimensione comunitaria, le attività tutte volte a stimolare l’autoeducazione ed il riconoscimento delle responsabilità si svolgono in gran parte all’aria aperta ed in qualsiasi stagione. Per saperne di consigliamo di leggere un utile approfondimento sul mondo degli scout sul sito di mammaoggi.

Tuttavia se si decide che è il momento giusto per far affrontare al proprio bambino una vacanza vera e propria da solo è bene concentrarsi sui benefici che questa incredibile esperienza può apportare alla sua crescita personale. Innanzitutto sarà un’esperienza nuova perché per la prima volta dovrà confrontarsi con persone che non conosce e che non lo conoscono, ma con le quali deve apprendere a relazionarsi. Le situazioni nuove al quale sarà sottoposto lo aiuteranno ad acquisire più autonomia e ciò sarà direttamente proporzionale ai metodi utilizzati dagli organizzatori delle vacanze affinché ci siano opportunità per lui di prendere l’iniziativa giusta e cavarsela da solo, senza ovviamente dimenticare i limiti ai quali ci si deve attenere per l’età dei partecipanti.

In un contesto che non conosce e nel quale il suo comportamento non sarà accettato incondizionatamente bensì sottoposto ad alcune regole, il bambino dovrà saper trovare il suo ruolo e saper condividere con i suoi coetanei lo spazio a disposizione, sarà altresì confrontato all’accettazione da parte del gruppo per la quale sarà necessario per lui mettere in discussione alcuni lati del suo carattere. Ciò lo beneficerà in termini di responsabilità delle sue azioni, ma anche in termini di fiducia in se stesso e incoraggiamento alla curiosità ed alla scoperta di cose nuove.