Che lavoro fanno mamma e papà?
È proprio vero che i bimbi sono una fonte inesauribile di fantasia e creatività, di cui molto spesso nemmeno gli stessi genitori sono al corrente.
A volte, forse, basterebbe passare più tempo a parlare con i nostri bimbi ed a fargli delle domande, per capire quanto è peculiare la loro percezione della realtà, quanto il nostro ruolo nella loro vita e soprattutto nel mondo sia da loro idealizzato e, perchè no, farci una sana risata.
Quello che è venuto fuori da una ricerca condotta da Viking su 226 bambini tra i due ed i sei anni, infatti, ha dell’incredibile ed è estremamente divertente: mentre il 72,5% dei genitori è convinto che i loro figli sappiano davvero che lavoro fanno durante il giorno, i bambini, in realtà, hanno nella loro testa qualcosa che difficilmente si avvicina all’effettiva realtà delle cose.
Una volta interrogati sul lavoro dei genitori, dunque, questi bimbi hanno mostrato come il confine tra realtà e fantasia sia, in effetti, molto labile in età prescolare. Gli psicologi, infatti, ci insegnano che la capacità di distinguere il reale dall’immaginario si sviluppa in seguito, quando il soggetto inizia a sottoporre a costante valutazione tutto ciò che vede ed ascolta. Si percepisce facilmente come, in questa fase, i bambini attingano a piene mani dalle fiabe e favole che gli vengono raccontate o dai cartoni animati che seguono alla TV e che per loro sono verità inquestionabile.
Per quanto lontane dalla realtà, le versioni fornite dai bambini sono divertentissime: per questo motivo, le più particolari sono state selezionate da Viking e sono andate a costituire parte di una meravigliosa infografica, che riportiamo qui di seguito.
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Di simpatico e particolare rilevanza il caso di un’ infermiera di un ospedale psichiatrico, il cui figlio crede che “risveglia la felicità dentro la testa delle persone”, oppure di un ingegnere elettronico, descritto come una persona che trascorre il tempo “seduto tutto il giorno in un frigorifero”. C’è poi chi pizzica la gente, chi mette a nanna i nonni e chi arresta i poliziotti cattivi: insomma, una carrellata di caratteri che richiamano alla mente i personaggi della Commedia dell’Arte e ci permettono di riflettere su quanto prezioso e fondamentale ed anche divertente sia questo periodo dell’infanzia dei nostri piccoli e soprattutto, il ruolo che noi genitori giochiamo in esso.
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È proprio vero che i bimbi sono una fonte inesauribile di fantasia e creatività, di cui molto spesso nemmeno gli stessi genitori sono al corrente.
A volte, forse, basterebbe passare più tempo a parlare con i nostri bimbi ed a fargli delle domande, per capire quanto è peculiare la loro percezione della realtà, quanto il nostro ruolo nella loro vita e soprattutto nel mondo sia da loro idealizzato e, perchè no, farci una sana risata.
Quello che è venuto fuori da una ricerca condotta da Viking su 226 bambini tra i due ed i sei anni, infatti, ha dell’incredibile ed è estremamente divertente: mentre il 72,5% dei genitori è convinto che i loro figli sappiano davvero che lavoro fanno durante il giorno, i bambini, in realtà, hanno nella loro testa qualcosa che difficilmente si avvicina all’effettiva realtà delle cose.
Una volta interrogati sul lavoro dei genitori, dunque, questi bimbi hanno mostrato come il confine tra realtà e fantasia sia, in effetti, molto labile in età prescolare. Gli psicologi, infatti, ci insegnano che la capacità di distinguere il reale dall’immaginario si sviluppa in seguito, quando il soggetto inizia a sottoporre a costante valutazione tutto ciò che vede ed ascolta. Si percepisce facilmente come, in questa fase, i bambini attingano a piene mani dalle fiabe e favole che gli vengono raccontate o dai cartoni animati che seguono alla TV e che per loro sono verità inquestionabile.
Per quanto lontane dalla realtà, le versioni fornite dai bambini sono divertentissime: per questo motivo, le più particolari sono state selezionate da Viking e sono andate a costituire parte di una meravigliosa infografica, che riportiamo qui di seguito.
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Di simpatico e particolare rilevanza il caso di un’ infermiera di un ospedale psichiatrico, il cui figlio crede che “risveglia la felicità dentro la testa delle persone”, oppure di un ingegnere elettronico, descritto come una persona che trascorre il tempo “seduto tutto il giorno in un frigorifero”. C’è poi chi pizzica la gente, chi mette a nanna i nonni e chi arresta i poliziotti cattivi: insomma, una carrellata di caratteri che richiamano alla mente i personaggi della Commedia dell’Arte e ci permettono di riflettere su quanto prezioso e fondamentale ed anche divertente sia questo periodo dell’infanzia dei nostri piccoli e soprattutto, il ruolo che noi genitori giochiamo in esso.
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