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Anno: 2017

Massaggio infantile: benessere per neonato e genitori

Massaggio infantile: benessere per neonato e genitori

Il miglior modo di essere genitori nasce dall’amore puro (Vimala)

Il massaggio infantile fa parte di un’antica tradizione presente in numerosi paesi. Recentemente, grazie all’impegno di Vimala McClure, fondatrice AIMI, questa tradizione è stata riscoperta e si sta diffondendo anche nei paesi occidentali.
Quando si parla di massaggio infantile non si fa riferimento ad una semplice tecnica, ma ad un modo di stare e di relazionarsi con il proprio bambino.
Attraverso il massaggio sviluppiamo una comunicazione profonda, basata sul tocco, che fa sentire i bambini accolti, amati e capiti e aiuta i genitori ad affinare le loro capacità di ascolto rendendoli più sicuri e sereni. Viene quindi favorito i legame di attaccamento e si rafforza la relazione genitore-bambino.
Durante il corso il massaggio verrà insegnato attraverso una dimostrazione pratica con una bambola appositamente studiata.

Saranno i genitori a massaggiare i propri bambini seguendo la sequenza mostrata. Durante il corso verrà appresa la sequenza completa dei massaggi e le modalità che possono dare sollievo al bambino che soffre di stipsi, meteorismo e coliche addominali.
Oltre all’apprendimento pratico della sequenza sono presenti momenti di discussione, confronto  e riflessione su tematiche legate alla genitorialità.
Il corso si svolge a terra su tappeti, è consigliato un abbigliamento comodo e delle calze.

I benefici del massaggio:

  • favorire benessere del bambino
  • aiuta il bambino a scaricare e dare sollievo alle tensioni provocate da situazioni nuove, stress o piccoli malesseri
  • favorisce il rilassamento del bambino
  • stimola, fortifica e regolarizza il sistema circolatorio, respiratorio, muscolare, immunitario e gastro-intestinale
  • previene e da sollievo al disagio delle coliche gassose
  • un buon sostegno nei disturbi del ritmo sonno-veglia
  • favorisce nel bambino la conoscenza delle varie parti del corpo sostenendo lo sviluppo dell’immagine del sè, così da far sentire il bambino aperto, sostenuto e amato
  • favorisce il legame di attaccamento e rafforza la relazione genitore-bimbo
  • è un’esperienza di profondo contatto affettivo tra genitori e bambino e favorisce il rilassamento di entrambi
  • nutre  e sostiene nell’arte di essere genitore

Dove:  Consultorio Familiare Via Volturno 42 25126 Brescia BS

Età dei partecipanti:  Il corso è rivolto a genitori di di bambini 0-9 mesi

A partire da:  22 settembre 2017

Costo: Per partecipare al corso è necessario iscriversi passando in Consultorio e versare una quota di 15€ per le spese del materiale.

 

Contatti:

Consultorio Familiare
Tel. 030.3099399
Cell. 3385214063
E-mail: info@consultoriofamiliare.org
sito: www.consultoriofamiliare.org

Cosa sono le anomalie cromosomiche fetali?

Cosa sono le anomalie cromosomiche fetali?

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

La gravidanza è certamente uno dei momenti più intensi nella vita di una donna, ma porta con sé anche delle preoccupazioni.

Durante i 9 mesi di gestazione la priorità della futura mamma è quella di tutelare la propria salute e quella del bambino. Per esempio, sarebbe bene effettuare una moderata attività sportiva e avere un’alimentazione sana ed equilibrata per mantenere un buono stato di salute ma ciò non basta. Occorre sottoporsi regolarmente anche a controlli medici ed effettuare test di screening prenatale, come il test del DNA fetale per conoscere lo stato di salute del piccolo per tempo.

Esistono diversi tipi di test di screening prenatale non invasivi; in generale ciascuno di questi calcola la probabilità in che il feto possa presentare anomalie cromosomiche come le trisomie (di cui fanno parte la Sindrome di Down, di Edwards e di Patau) o difetti di chiusura del tubo neurale. Anomalie come queste, nel numero e nella struttura dei cromosomi, possono causare difetti congeniti1.

Nello specifico, con il termine “trisomia” ci si riferisce ad una serie di anomalie cromosomiche che prevedono la presenza di un cromosoma in più. L’età della gestante è uno dei fattori di rischio. Infatti, l’incidenza di trisomie è più alta quando la donna concepisce un figlio dopo i 35 anni di eta’1.

Le delezioni e le microdelezioni sono le anomalie che interessano la struttura dei cromosomi. In particolare in questo caso viene a mancare una parte di cromosoma che può essere di ampiezza variabile2.

Le delezioni di grandi dimensioni (che interessano più di 5Mb) causano la Sindrome di Wolf-Hirschhorn e la Sindrome di Cri-du-chat malattie che si manifestano con un ritardo mentale grave e con dismorfismi2

Le microdelezioni sono invece perdite di materiale genetico inferiori a 5Mb e causano la Sindrome di Di George e quelle di Angelman e Prader-Willi che si manifestano con ritardi mentali medio-gravi, dismorfismi facciali e altri difetti congeniti2.

Ogni gestante dovrebbe poter conoscere per tempo lo stato di salute del feto e per questo è consigliabile sottoporsi ad esami di screening prenatale non invasivi. Esistono diversi tipi di test che si possono scegliere in base al tasso di affidabilità e a quanto precocemente si desidera effettuarli. Il Bi-Test, combinato con l’esame ecografico detto translucenza nucale, può essere svolto tra l’11a e la 13a settimana di gravidanza ed è affidabile nell’85% dei casi3. Il Tri Test invece, ha affidabilità del 60% circa, si può effettuare tra la 15a e la 17a settimana di gravidanza.

A partire dalla 10a settimana di gravidanza la gestante può decidere di sottoporsi al test del DNA fetale, un esame prenatale non invasivo di ultima generazione che analizza direttamente il DNA del feto per cercare l’eventuale presenza di anomalie. Questo esame lo si effettua su un campione di sangue prelevato dalla mamma e tramite macchinari di ultima generazione vengono individuati e analizzati i frammenti di DNA del feto che circolano nel sangue materno. Il test ha un’affidabilità del 99,9%, nel rilevare le trisomie più diffuse (Sindrome di Down, Sindrome di Patau e Sindrome di Edwards) e altre anomalie cromosomiche e le principali microdelezioni.

Qualora un test di screening prenatale indicasse il rischio di un’anomalia fetale, la gestante potrà decidere se sottoporsi ad un esame di diagnosi prenatale come l’amniocentesi o la villocentesi, che restituiscono un esito diagnostico ma con rischio di aborto.

Il tuo ginecologo di fiducia saprà guidarti nella scelta dei test di screening più adatti per tutelare la tua salute e quella del tuo bambino.

Scopri il test sul DNA fetale Aurora. Visita il sito www.testprenataleaurora.it

Fonti:

  1. Embriologia medica di Langman di Thomas W. Sadler, a cura di R. De Caro e S. Galli; 2016.

  2. Manuale di Pediatria Generale e Specialistica di M. Bonamico; 2012; pag. 92.

  3. Medicina dell’età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti congeniti e delle principali patologie gravidiche -Di Antonio L. Borrelli, Domenico Arduini, Antonio Cardone, Valerio Ventrut

Cosa sono le cellule staminali? Un italiano su due non lo sa

Cosa sono le cellule staminali? Un italiano su due non lo sa

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Si parla sempre più spesso di conservare le cellule staminali, ma il 50% degli italiani ha informazioni poco chiare sull’argomento e per alcuni è addirittura un termine del tutto sconosciuto. A rivelarlo è una ricerca condotta da ISPO Ricerche per Assobiotec, l’Associazione italiana per lo sviluppo delle biotecnologie.

In Italia manca l’informazione riguardo la possibilità di conservare o donare le cellule staminali contenute nel sangue cordonale. Secondo i risultati del sondaggio, il 48% degli intervistati, non sa esattamente cosa sia la conservazione del sangue cordonale. A questa percentuale si aggiunge il 29% del campione che ha risposto di aver sentito parlare di questa opportunità ma di non conoscere la differenza tra donazione e conservazione.

Alla scarsa conoscenza dell’argomento, inoltre, si aggiunge una confusione generale per quanto riguarda la definizione dei vari tipi di cellule staminali. L’82% degli intervistati ha dimostrato di confondere le cellule staminali cordonali con quelle embrionali e per l’81% del campione i problemi di natura etica di cui si sente spesso parlare riguardano proprio le staminali cordonali.

Per il sondaggio è stato interpellato un campione rappresentativo di 600 persone di età compresa tra i 20 e i 44 anni (una fascia d’età che dovrebbe includere gli individui più informati su questo tema in quanto più vicini all’età in cui solitamente si hanno dei figli).

Conoscere la differenza tra staminali cordonali ed embrionali, sapere di avere la possibilità di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale ed essere al corrente che le staminali cordonali non sono legate a nessun problema di tipo etico, è molto importante per evitare ciò che accade in Italia, Paese in cui il 97% dei cordoni ombelicali viene gettato via sprecando un bene molto prezioso.

È importante cercare di diffondere la consapevolezza su questo tema e informare maggiormente le famiglie in attesa di un bambino sull’opportunità unica di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale tramite una procedura semplice e sicura che verrà eseguita al momento del parto, subito dopo la nascita.

Per ulteriori informazioni: www.sorgente.com

Come avvicinare i più piccoli alla lettura

Come avvicinare i più piccoli alla lettura

La lettura dei libri non è (e non dovrebbe mai diventare) un’opzione. Questo perché fa parte delle nostre radici e del nostro patrimonio culturale, dunque disperderlo significherebbe davvero provocare un grave danno alle generazioni future, e a quelle che seguiranno. Ecco che emerge quindi la necessità di trasmettere questa passione ai bambini, avvicinando i più piccoli alla lettura e facendo sì che la tradizione continui, sperando che non vada mai dispersa, e che possa contribuire alla crescita dei nostri figli così come ha contribuito alla nostra, e alle tante generazioni che ci hanno preceduto nei secoli passati. Ma come possiamo ottenere questo risultato?

Come trasmettere la passione per la lettura ai bimbi?

Uno dei segreti è far avvicinare i più giovani alla lettura, facendogli capire che si tratta di un piacere e di un hobby, e non di un obbligo o di un compito per casa. Questo significa proporre sempre dei libri che sappiano come stuzzicare la fantasia, e che siano vicini alle passioni dei ragazzi, semplicemente mantenendo viva la loro endemica curiosità. Certo è che, se i piccolissimi accettano con gioia di sfogliare un libro, i giovani tendono invece a dirottare verso tecnologia e videogiochi, e in questo caso bisogna apprendere l’arte del proporre un libro, magari accoppiandolo ad un altro premio hi-tech, da utilizzare come vero e proprio cavallo di troia, per far breccia nei loro cuori e nelle loro abitudini. Anche proporre dei titoli che siano stati utilizzati per ispirare film o serie TV è un buon metodo.

5 cose da fare per incoraggiare i bimbi alla lettura

La prima regola è circondare i giovani di libri, magari recandovi insieme a loro in una libreria Coop, vero e proprio luogo d’incontro per promuovere la lettura, dove potrete a volte dialogare con gli stessi autori e in questo modo invogliare ancora di più i vostri figli alla lettura. Poi, il secondo passo è insegnare a leggere ai bimbi quanto prima, assistendoli e facendo esercizio con loro. È poi importante che condividiate con loro questa passione, facendogli tantissime domande su ciò che hanno letto e facendo quindi nascere delle interessantissime discussioni sui libri. Infine, date sempre e comunque il buon esempio: se non sarete voi i primi ad appassionarvi alla lettura, il ragazzino impiegherà pochissimo tempo per accantonare i libri che gli avete regalato.

I migliori titoli per i bambini

La letteratura trabocca di capolavori, ma non tutti sono adatti ai bambini. Anzi, non è facile trovare dei libri noti che lo siano. Secondo noi, una lista dei libri migliori per i bimbi non potrebbe mai e poi mai prescindere da un grande classico come “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupery: impossibile non amarlo. Allo stesso modo, anche un altro evergreen come “Alice nel Paese delle Meraviglie” non dovrebbe mai mancare sul comodino del vostro bambino, dato che coniuga a meraviglia avventura, fantasia e persino brivido. Infine, se vostro figlio è un amante del fantasy, potreste regalargli la saga delle “Cronache di Narnia” di C. S. Lewis: ben sette romanzi che non aspettano altro che essere divorati. Oltre ai grandi classici, per educarli alla pluralità delle situazioni della vita, potreste acquistare uno di questi titoli: in seguito a questa lettura sarà più facile per i genitori introdurre e affrontare argomento come l’uguaglianza di genere e la diversità.

Un dono in dono: Il canto di Eméline

Un dono in dono: Il canto di Eméline

Non solo un nuovo libro, ma un progetto che ha uno sfondo benefico.

La sensibilizzazione a carattere divulgativo è il cuore del progetto editoriale “Un dono in dono” a cura della casa editrice Leucotea di Sanremo.

Un racconto per piccoli e grandi sul tema della solidarietà e del dono di un bene molto prezioso: il proprio tempo. Storie speciali di chi ha scelto di aprire cuore e mani e rivolgere lo sguardo oltre l’orizzonte.

Il progetto prevede l’identificazione di attività pregevoli ad opera di persone che collaborano con organizzazioni onlus, la stesura di un racconto per sensibilizzare sul tema, la relativa pubblicazione da parte della casa editrice Leucotea ad un prezzo assolutamente accessibile ovvero 6.90 euro, dei quali 1 euro verrà devoluto a favore dell’associazione di volta in volta sostenuta.

I racconti mirano a contribuire nella divulgazione delle opere di bene, per creare una sinergia d’intenti nella quale il dono di ciascuno possa trasformarsi in un aiuto significativo

Il 2017 anno d’esordio vede l’uscita de “Il canto di Eméline”, un racconto per promuovere la conoscenza dell’ossigeno ozono terapia nella cura dell’Ulcera di Buruli, la lebbra dei bambini. I proventi ricavati andranno a favore dell’associazione U.T.A. onlus per contribuire a finanziare la dotazione dell’ ospedale di Tanguiéta in Benin e supportare il lavoro di Fra Fiorenzo Priuli.

La 54ª convocazione dell’A.E.R.E.C. presso il C.N.R. è stata l’occasione privilegiata per presentare il libro “Il canto di Eméline”, poiché le finalità filantropiche dell’Accademia, la sensibilità dei membri verso le situazioni di svantaggio fossero di buon auspicio per la causa sostenuta e il raggiungimento di pregevoli traguardi.

Per seguire il progetto collegarsi alla pagina Facebook : Il canto di Emeline

Bonus asilo nido – INPS

Bonus asilo nido – INPS

Dalle ore 10 del 17 luglio 2017 e fino alle 23,59 del 31 dicembre 2017 sarà possibile presentare domanda per il “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione” tramite il servizio online.
La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 per un contributo di massimo 1.000 euro, per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.

E’ importante ricordare che  il richiedente dovrà indicare a quale dei due benefici intende accedere. Qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli sarà necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.

Requisiti

La domanda può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei seguenti requisiti

  • cittadinanza italiana;
  • cittadinanza UE;
  • permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea;
  • carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea
  • status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • residenza in Italia;
  • relativamente al contributo asilo nido, il richiedente è il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;
  • relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale nello stesso comune.

Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda.

In caso di adozioni o affidamenti preadottivi verrà presa in considerazione la data più favorevole tra il provvedimento di adozione e la data di ingresso in famiglia del minore, purchè successivo al 1° gennaio 2016.

BonusAsiloNido

Potranno verificarsi due possibilità:
– Frequenza scolastica del minore nel periodo gennaio-luglio 2017 (anno scolastico 2016/2017): il genitore richiedente dovrà indicare gli estremi della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle rette per la fruizione dell’asilo nido pubblico o privato autorizzato prescelto e dichiarare che il minore è già iscritto per l’anno scolastico 2017/2018.

– Minore iscritto per la prima volta all’asilo nido a decorrere da settembre 2017 (anno scolastico 2017/2018):la presentazione della domanda sarà possibile solo nel caso in cui sia fornita prova dell’avvenuta iscrizione e del pagamento almeno di una retta di frequenza, oppure dell’avvenuto inserimento in graduatoria del bambino.

In ogni caso il rimborso avverrà solo a seguito di allegazione di ricevuta di pagamento che potrà essere fornita tramite ricevuta o quietanza di pagamento, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale, e per i nidi aziendali tramite attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga.

ATTENZIONE: Il premio asilo nido non è cumulabile con le detrazioni fiscali frequenza asili nido e non può essere fruito in mensilità coincidenti con quelle di fruizione del bonus infanzia ( contributo asilo e voucher baby sitting).

AssistenzaDomiciliare

nel caso in cui il richiedente intenda accedere al bonus per l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione, dovrà allegare, all’atto della domanda, un’attestazione rilasciata dal pediatra, che dichiari per l’intero anno di riferimento, “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. In tale ipotesi l’Istituto erogherà il bonus in un’unica soluzione.

Come inoltrare la domanda

La domanda può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare la domanda tramite:

  • Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

 

Per maggiori informazioni consultare la scheda prestazione sul sito INPS 

 

Storie per Giovani Adulti

Storie per Giovani Adulti

Il Sistema Bibliotecario Bassa Bresciana Centrale cura dal 2007 un progetto dedicato ai Giovani Adulti.

Tante proposte di lettura (romanzi, fumetti) e film da guardare dedicato alla fascia d’età tra i 13 e 19 anni.

Le trame sono arricchite dalla segnalazione dei personaggi protagonisti, dalle parole chiave per la ricerca di temi affini, da proposte musicali.

Tutti i titoli segnalati hanno un loro valore, una fascia d’età di riferimento e/o trattano di un particolare tema: amicizia, amore, anticonformismo, crescita, criminalità, dipendenze, diversità, famiglia, morte, ribellione, solitudine… Ed abbiamo citato solo alcuni argomenti.

C’è solo l’imbarazzo della scelta!

La redazione è interamente curata da bibliotecari esperti, che hanno frequentato corsi di specializzazione: Alessandro Cazzoletti, Donatella Fadani, Elena Brognoli, Michela Pezzoli, Paola Ferrami, Patrizia Braghiroli.

L’incontro periodico con le classi degli Istituti Superiori di zona ci arricchisce del prezioso confronto con i ragazzi, ci permette di scoprire i loro gusti e le loro inclinazioni; un’esperienza insostituibile e fondamentale per il nostro lavoro di segnalazione di titoli di libri, film e musica.

I risultati sono incoraggianti. E sentirsi dire “grazie, era proprio la storia che volevo leggere!” ci sostiene a proseguire nel progetto.

Ciascun titolo segnalato ha il link all’OPAC della Rete Bibliotecaria bresciana e cremonese, qualora si volesse prendere a prestito in una delle tante biblioteche della rete uno o più dei titoli suggeriti.

Se non si possiede username e password dei servizi OPAC basta rivolgersi alla propria biblioteca, per fare le proprie prenotazioni comodamente da casa.

Il sito si trova al seguente indirizzo:

www.giovaniadulti.it

E’ possibile inoltre seguire la pagina  Facebook:  Bump! Storie per giovani adulti

Buona lettura!

Ma che bel Castello

Che bel Castello – Festival Nazionale della Filastrocca da toccare

Tabiano (Salsomaggiore Terme)
Sabato 8 luglio 2017 – Domenica 9 luglio 2017

Per un week end (8-9 luglio) il Castello di Tabiano si trasforma nella corte dei moderni “trovatori” con rime e filastrocche per tutta la famiglia. Cantastorie, fate e maghi, organetti di Barberia e musica meccanica, 40 automi d’autore in movimento. 45 esibizioni in due giorni.

E’ possibile “toccare con mano” le filastrocche, la poesia, la musica?

Durante il week end dell’8-9 luglio nelle sale e nei freschi giardini dello splendido Castello di Tabiano (Salsomaggiore Terme), una ventina di fate e maghe, della Corte Fatata di Vignarello (Novara), renderanno possibile questo incantesimo.

Saranno loro ad accogliere i visitatori sulla terrazza del Castello – che gode di un panorama unico dagli Appennini alle Alpi – introducendoli, naturalmente in rima, nelle magnifiche stanze, tra cui quella degli Specchi e della Caccia, dove nel 1200 risuonarono le poesie di Pelavicino e Oberto Pallavicino, i primi trovatori nel Nord Italia.

In occasione dell’evento “Che bel Castello” ad accogliere famiglie e bambini saranno gli artisti del “Festival Nazionale della Filastrocca”, 45 esibizioni ripetute durante tutto il week end, dalle ore 9:30 alle 18, oltre alla visita serale sabato 8 luglio dalle ore 20 alle 23.

Filastrocche da toccare e da mimare, con Massimiliano Maiucchi e Alessandro D’Orazi (Roma) – inventori della Musicastrocca, l’incontro tra musica e filastrocca, che ha dato vita anche ad una fortunata serie di pubblicazioni per Panini Editore, rime da rappresentare attraverso i burattini e le splendide tele illustrate dei cantastorie di una volta, come Alessandro Gigli, toscano, premiato nel mondo per questa antica arte che incanta con la parola, il carillon a manovella e con oggetti, curiosi, originali, introvabili.

In quanto ad oggetti strani un vero artista è Felice Pantone di Pisa, che al Castello di Tabiano racconterà storie e filastrocche con il flauto da naso e con la sega armonica, per cui è stato premiato nel 2015 al Raduno Annuale dei Suonatori di Sega Armonica a Parigi.

Un altro modo per “toccare” i racconti e la poesia sono gli automata: sculture meccaniche in movimento che raccontano in modo magico poesie utilizzando leve, ingranaggi, ruote dentate, catene, cinghie e camme.

Al Castello di Tabiano nel week end dell’8-9 luglio saranno esposti 40 automata di Keith Nestead, Neil Hardy, Paul Spooner, Peter Markey, Rob Ives, Walter Ruffler, Keisuke Saka e altri architetti e artisti di tutto il mondo.

Chi lo desidera potrà frequentare anche un corso di 2 ore per imparare a costruire un automa e portarselo a casa

Completano il programma dell’apertura del Castello sabato 8 e domenica 9 luglio dalle ore 9:30 alle 18:00 anche le aree dedicate ai giochi di una volta, le piste per le trottole (una da 14 metri per gli adulti ed una da 7 per i bambini), dove si potrà mostrare anche la propria abilità nel gioco dell’estate 2017, il fidget-spinner, e l’area enogastronomica con le specialità emiliane.

Sabato sera inoltre il castello sarà aperto dalle ore 20 alle 23 per la visita notturna e per una dimostrazione di Musica Meccanica, con organetto di barberia, piano a cilindro e il thibouville, raro strumento francese costruito a fine Ottocento e impreziosito dalle decorazioni dell’epoca.

La manifestazione ha il patrocinio dell’Associazione Italiana Musica Meccanica e dell’Associazione Italiana Cantastorie.

Ingresso con prenotazione on line euro 15,00 – bambini fino a 3 anni gratuiti.
Sono previste anche convenzioni alberghiere per chi desidera soggiornare a Tabiano.

Un servizio di trenino turistico a circolazione continua collegherà per tutta la durata dell’evento il Castello di Tabiano con Tabiano Bagni, dove è previsto un ricco programma di giochi ed attività per bambini.

“Che bel Castello” è un evento organizzato da Grotta di Babbo Natale (Verbania), organizzazione che si occupa di grandi ed originali eventi per bambini e famiglie

chebelcastello

Per informazioni e prenotazioni:

segreteria 0323 497349
info@chebelcastello.it
www.chebelcastello.it
ma che bel castello

Massaggio in gravidanza: non semplice benessere

Massaggio in gravidanza: non semplice benessere

Mi viene chiesto spesso se il massaggio in gravidanza è possibile e quali sono i pro e i contro.

Prima ancora di elencare i benefici del massaggio analizziamo cosa succede durante la gravidanza.

Il corpo della madre attiva al suo interno tutta una serie di processi biologici che consentono lo sviluppo del feto.

Durante la fecondazione si fondono due gameti geneticamente unici. Il processo di fusione dura 24 ore. Successivamente l’ovulo fecondato comincia a dividersi. All’inizio, le cellule non sono ancora differenziate, sono “totipotenti”. Non si può ancora accertare quali fra loro formeranno l’embrione proprio e quali si trasformeranno in placenta. A partire dal 6° giorno l’ovulo fecondato comincia a impiantarsi nella mucosa uterina. Il processo è terminato dopo 14 giorni.

Dalla terza settimana iniziano a formarsi gli organi, una circolazione sanguigna rudimentale comincia a funzionare e circa dopo 23 giorni, appaiono le prime contrazioni del sistema cardiaco primitivo che si sviluppa.

All’inizio della 4a settimana dopo la fecondazione si chiude il tubo neurale (abbozzo rudimentale del sistema nervoso), stadio preliminare dello sviluppo del cervello e del midollo spinale. I primi neuroni (cellule nervose) cominciano a formarsi alla fine della 4a settimana. A partire del 33o giorno si osserva uno sviluppo differenziato del midollo spinale e del cervello. Dopo otto settimane, l’embrione presenta gli abbozzi di tutti gli organi, incluso il cervello e il sistema nervoso.

Tutto ciò significa differenziazione cellulare (ogni cellula del corpo in formazione prenderà la sua direzione – le cellule del tessuto osseo sono differenti dalle cellule delle mucose per intenderci , sviluppo cellulare che porta alla crescita tissutale, con conseguente crescita organica. Il sistema vascolare della madre si modifica: aumenta il volume del sangue da circa 5.5 litri fino a 7 litri; I globuli rossi passano da 4.500.000 / mm3 a 3.700.000 mm3; i globuli bianchi aumentano fino ed oltre 10.500/ mm3; la frequenza cardiaca aumenta fino a 8-16 battiti in più e la pressione arteriosa in genere diminuisce di circa 10-20 mm/Hg.

E questo è solo un brevissimo e non esaustivo elenco del superlavoro che viene attivato dalla fecondazione a livello organico. Per non parlare di ciò che avviene a livello ormonale e psicologico.

Vediamo ora quali sono i benefici diretti del massaggio, quelli cioè attivati dallo stimolo fisiologico a cui viene sottoposto il corpo durante la manipolazione, universalmente conosciuti e ri-conosciuti:

– rilassamento muscolare e detensionamento delle zone contratte;

– supporto alla circolazione periferica (venosa e linfatica);

– miglioramento degli scambi metabolici a livello tissutale aiutando così l’eliminazione delle tossine e conseguente riduzione delle stasi;

– miglior ossigenazione dei tessuti;

– diminuzione dei dolori a carico dell’apparato muscolo scheletrico

Sappiamo che il massaggio attiva tutti i meccanismi dell’autoguarigione, stimola la produzione di endorfine, di serotonina e di molecole che hanno effetti ansiolitici, miorilassanti, sedativi e ipnotici. Ecco che allora risulta chiaro quanto ricevere dei massaggi durante la gravidanza non possa essere che un beneficio per la mamma e per il feto.

“Studi effettuati negli ultimi 10 anni hanno mostrato che introducendo nelle cure prenatali anche il massaggio, i livelli di ormoni associati con il rilassamento e lo stress venivano notevolmente alterati, influendo sull’umore e sulla salute cardiovascolare. Gli ormoni come la norepinefrina e il cortisolo (ormone dello stress) vengono ridotti, mentre i livelli di dopamina e serotonina (bassi livelli di questi ormoni sono associati alla depressione) aumentano nelle donne che ricevono dei massaggi bisettimanali dopo solo cinque settimane. Questi cambiamenti nei livelli ormonali hanno portato a minori complicazioni durante il parto e a meno casi di complicazioni dopo il parto, come il bambino sottopeso. Questo dimostra che un massaggio rilassante e terapeutico inserito nelle cure prenatali può portare dei benefici sia alla madre che al bambino.” (barbamamma 14 marzo 2010 ndr)

Tutto ciò non deve prescindere però dalla capacità dell’operatore di accogliere e prendersi cura di chi gli si rivolge e che sappia effettuare il massaggio personalizzato sulle necessità della mamma in quel preciso momento. Ricordiamoci che ogni attività manuale a diretto contatto con la persona non può prescindere dalle competenze, dalla preparazione e dall’empatia dell’operatore che non solo deve essere qualificato ma anche in grado di entrare in sintonia con il ricevente.

In conclusione: non esistono contro oggettivi, se non quelli previsti per qualsiasi persona con determinate patologie croniche o momentanee; esiste solo la capacità dell’operatore di “prendersi cura” della mamma.

 

VALERIA BISONI Massoterapista

(MCB – Arte Ausiliaria delle Professioni Sanitarie), Operatrice Cranio Sacrale, Esperta in 5 Leggi Biologiche

3803968970

Opera a Brescia presso Spazio La Libellula e provincia, Parma, Milano

Festa della Repubblica

Festa della Repubblica

Oggi la Repubblica Italiana spegne ben 71 candeline!

Era il 1946 quando gli italiani vennero chiamati alle urne, tra il 2 e  il 3 giugno 1946, per votare quale forma di governo volessero avere dopo la caduta del fascismo. La scelta era tra mantenere la monarchia di casa Savoia in essere da 85 anni o la nuova forma della repubblica.

scheda voto repubblica

I voti furono in maggioranza a favore della repubblica e i Savoia vennero esiliati.

Il 2 giugno quindi celebra la nascita della nazione, come accade similmente in Francia il 14 luglio (data della presa della Bastiglia) e negli Stati Uniti il 4 luglio (ricordo dichiarazione d’Indipendenza).

Il cerimoniale prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria e la parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato.

In tutta Italia ogni comune festeggia questa giornata con celebrazioni civili.

Per ripassare un pò della nostra storia, potete guardare questo video preso da la Repubblica.

 

Auguri Italia!

Il trucco per l’estate

Il trucco per l’estate…

Come nelle migliori magie anche il make-up ha i suoi trucchi, l’importante è che non si vedano, altrimenti la magia non ha effetto. Per chi ha familiarità con colori e pennelli e soprattutto è abituato a truccarsi con regolarità, l’idea di  passare d’improvviso all’assenza di  senza trucco  è  impensabile. Bisogna però fare i conti con il caldo in arrivo e col fatto che con alte temperature un trucco completo può risultare pesante e quasi fastidioso. Finchè l’abbronzatura non è completa come fare?

Per non rinunciare a sentirsi in ordine e belle, basta seguire pochi e semplici consigli per realizzare un make-up adatto alla nuova e calda stagione.

Innanzitutto è fondamentale curare la pelle. Per ottenere un buon trucco, bisogna partire da una buona base che faciliterà il lavoro. E’ importante ogni giorno, mattina e sera, usare detergente, tonico e crema. Sarà importante valutare i prodotti più adatti al proprio tipo di pelle per essere sicuri di curare davvero la pelle.

Si  procede poi stendendo sulle zone interessate un correttore che permetterà di coprire  occhiaie, borse o brufoli. Ricordarsi di sfumarlo molto bene.

Come base si utilizza una polvere di riso, come una cipria in polvere, da stendere su tutto il viso. E’ trasparente e permette di  uniformare l’incarnato oltre a mantenere  l’effetto opaco, dettaglio fondamentale in questa stagione e in generale per ogni bel trucco. Sopra andremo a scaldare il colore con una spolverata di terra: stendere polvere su polvere farà sì che scorrano perfettamente senza fare macchia.

Per illuminare il viso basterà un tocco di  fard sugli zigomi. Non bisogna poi dimenticarsi di fissare tutto il lavoro fatto per garantirsi una buona durata del make-up. Basterà nebulizzare acqua e tonico sul viso, tamponando con un fazzoletto di carta.

A completamento del  trucco bordare l’occhio con una matita, abbondare generosamente con il  mascara e scegliere  un bel rossetto colorato che fa estate.

Ora si è pronte per affrontare la stagione!!

Piccoli dettagli che fanno la differenza, provare per credere

 

Michela Salvadori

consulente di bellezza

335-6269119
miky@follefamily.it

Scopri anche preziosi consigli per mantenere l’abbronzatura 

Le cure odontoiatriche in gravidanza

Cure Odontoiatriche in gravidanza

In gravidanza nel corpo della futura mamma avviene tutta una serie di cambiamenti volti ad assecondare la crescita del feto e a preparare il corpo materno al parto.

Aumenta l’elasticità del connettivo (durante il parto i legamenti del bacino devono essere molto “morbidi”), questo rende le gengive molto più delicate, per cui basta una minima infiammazione per farle sanguinare e sentire dolore.

Si forma maggiormente, nel solco tra la gengiva ed il dente, un liquido che si chiama “fluido crevicolare”, praticamente un distillato del liquido extracellulare, che contiene sostanze nutritive per i batteri, facilitando la moltiplicazione dei microbi e aumentando il rischio di carie e gengiviti. Trascurare la salute orale durante la gravidanza può essere dannoso, oltre che per la salute orale della mamma, anche per il bambino, esiste infatti una correlazione (dimostrata dal 1996, e confermata in vari studi successivi) tra la malattia parodontale ed il parto pretermine, una delle maggiori cause di mortalità infantile.

Il meccanismo potrebbe essere tanto il passaggio dei batteri orali fino all’utero, quanto una “sensibilizzazione infiammatoria” di tutto il corpo che irrita anche la cavità uterina, oppure una combinazione di entrambi.

Per questo, è consigliabile in gravidanza, effettuare controlli frequenti presso il dentista ed eseguire almeno una volta durante la gestazione l’igiene professionale. Nel caso in cui si rendesse necessario intervenire per qualche lesione cariosa è bene ricordarsi che non ci sono controindicazioni ai trattamenti odontoiatrici per le donne incinta, diciamo che, soprattutto dopo il terzo mese di gestazione, non ci sono rischi ad effettuare i normali lavori dal dentista.

L’anestesia è una somministrazione locale, e l’anestetico passa nel circolo sanguigno solo in piccolissima parte, venendo disattivato ed espulso da fegato e reni. La terapia antibiotica ben programmata è innocua per il bambino: serve a salvaguardare la salute della madre, e ovviamente anche quella del bambino.

Ci sono antibiotici che vanno evitati in gravidanza, come le tetracicline, ma il ginecologo di fiducia è in grado di consigliare il farmaco più adatto, lo stesso vale per farmaci antidolorifici e antinfiammatori.

E’ meglio quindi non aspettare a farsi curare in attesa del parto, mettereste a rischio il bambino voi stesse: il dolore causa la produzione di catecolamine (adrenalina e noradrenalina) che a loro volta causano cambiamenti fisiologici nel corpo, dei quali potrebbe risentire il bambino.

Sono invece da rimandare le indagini radiografiche (i raggi X) le quali sono nocive solo su base probabilistica, ma è comunque preferibile evitare di fare lastre a meno che non ce ne sia un buon motivo, tale da rendere accettabili i rischi (rapporto costi-benefici).

 

Dott.ssa Don Daiana
Odontoiatra
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030 689 7400

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Conservazione delle staminali cordonali: cos’è una biobanca e come è fatta

Conservazione delle staminali cordonali: cos’è una biobanca e come è fatta

A cura di: Ufficio stampa Sorgente

Il tema della donazione cordone ombelicale è molto delicato e le famiglie in attesa di un figlio devono poter accedere a quante più informazioni possibili per compiere una scelta consapevole. Ma a cosa è dovuta tutta questa importanza? Le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale racchiudono un grande potenziale terapeutico: infatti, sono più di 80 ad oggi le patologie trattabili con le staminali del cordone in Italia e sono sempre più numerose le ricerche che valutano l’impiego di queste cellule per terapie innovative nel trattamento di patologie oggigiorno incurabili.1

Ma dove vengono conservate delle cellule così preziose? La struttura che permette la conservazione di campioni biologici umani, tra cui il sangue cordonale contenente cellule staminali, prende il nome di biobanca. È stato dimostrato scientificamente che i campioni di sangue cordonale possono essere crioconservati per anni e utilizzati in caso di necessità, dato che mantengono inalterate potenzialità. Tuttavia, per garantire la corretta preservazione del campione, le biobanche devono rispettare rigorosi standard di qualità e seguire scrupolosamente una serie di norme e corrette procedure che renderanno il campione adatto ad un trapianto.

Quando un campione di sangue del cordone ombelicale arriva alla biobanca, viene ricevuto dal laboratorio di ricezione e prende inizio la serie di passaggi fondamentali che ne garantiscono la corretta catalogazione, analisi e conservazione. Innanzitutto il campione viene registrato nel database della biobanca (anche mediante l’utilizzo di un sistema a codici a barre) e vengono inseriti anche dati fondamentali quale nome del donatore, data di arrivo e volume del campione.

In seguito, il sangue del cordone viene portato presso il laboratorio di ematologia, dove un team di biologi eseguirà, su una piccola aliquota, una serie di analisi molecolari e biochimiche per verificare la qualità del sangue. Questi esami preliminari consentono anche di rilevare la presenza di malattie infettive (come epatite B o C), il gruppo sanguigno del bambino e verranno anche contate al microscopio le cellule nucleate, numero che comprende anche le cellule staminali.

Il sangue del cordone ombelicale viene poi processato in una stanza completamente sterile, per evitare contaminazioni, e sottoposto a ulteriori test di qualità. Una volta terminate le analisi, il sangue viene inserito all’interno di una sacca che ne consente la crioconservazione data la presenza al suo interno di un agente crioprotettivo in grado di protegge le cellule nel processo di congelamento.

La crioconservazione avviene in biocontainers riempiti di azoto liquido la cui temperatura arriva fino a 196°C. Ad oggi numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che un campione di sangue cordonale può essere crioconservato fino anche a 24 anni e le cellule staminali in esso contenute mantengono inalterate capacità proliferative e differenziative2.

Fai un giro nella biobanca di Sorgente, clicca qui per un tour virtuale (per la versione mobile clicca qui).

Per maggiori informazioni sulla conservazione delle staminali del cordone ombelicale visita il nostro sito www.sorgente.com

Fonti:

1. Decreto ministeriale 18 novembre 2009

2. Broxmeyer, H.E. et al. Hematopoietic stem/progenitor cells, generation of induced pluripotent stem cells, and isolation of endothelial progenitors from 21- to 23.5-year cryopreserved cord blood. Blood. 117:47734777.

Toxoplasmosi in gravidanza: le misure di prevenzione

Toxoplasmosi in gravidanza: le misure di prevenzione

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

Durante la gravidanza ogni futura mamma va incontro a cambiamenti fisici ed emotivi. In questo periodo è molto importante che le gestanti decidano di effettuare controlli medici periodici. Gli esami di diagnosi prenatale possono essere non invasivi, come il bi-test, oppure invasivi, come l’amniocentesi o la villocentesi, e aiutano le future mamme a tutelare la propria salute e quella del bambino.

Del percorso di screening fanno parte anche esami del sangue per rilevare la presenza di eventuali infezioni e che stabiliscono se la mamma è immune ad alcune malattie, come la rosolia e la toxoplasmosi. Queste malattie, infatti, se contratte durante la gravidanza possono essere pericolose per il feto, portando gravi conseguenze nel suo sviluppo1.

La toxoplasmosi, nello specifico, è causata da un parassita, il Toxoplasma Gondii, ospitato da gatti e felini2.

Se la mamma contrae la toxoplasmosi in gravidanza c’è il rischio che trasmetta l’infezione al feto. Soprattutto se la gravidanza è inoltrata, si hanno più probabilità di contagio3. La gravità dell’infezione dipende dall’epoca gestazionale in cui viene contratta la malattia: più questo avviene precocemente più il danno al feto è maggiore4. L’infezione si può sviluppare se si entra in contatto con le feci dei gatti o se si consumano carne cruda o poco cotta.

Quali sono le misure preventive da adottare per ridurre il rischio di contrarre la toxoplasmosi?

Prima di tutto bisogna lavare accuratamente la frutta e la verdura (comprese le insalate preconfezionate). Un’altra abitudine importante è quella di lavarsi sempre le mani prima della preparazione e del consumo degli alimenti. Sono da evitare i cibi crudi come carne, pesce e insaccati ed è bene assicurarsi che carne e pesce siano cotti bene. Secondo uno studio europeo la prima fonte di contagio in gravidanza è data proprio dal consumo di carne cruda o poco cotta5. Inoltre, è preferibile evitare il contatto con del terreno che può essere contaminato da feci di gatto. È consigliabile indossare dei guanti protettivi e lavare molto bene le mani.

Attuando una strategia di prevenzione è possibile evitare di contrarre la toxoplasmosi durante la gravidanza. Controlli medici ed esami del sangue che rientrano all’interno del percorso di screening prenatale, sono consigliati a tutte le donne in dolce attesa per verificare l’immunità a questa malattia.

Tra gli esami di screening prenatale a cui la gestante può sottoporsi già dalla 10a settimana di gravidanza c’è il test del DNA fetale, un esame non invasivo che rileva le più diffuse trisomie come la Sindrome di Down, altre anomalie cromosomiche e le principali microdelezioni.

Per maggiori informazioni sullo screening prenatale non invasivo visita il sito www.testprenataleaurora.i

Fonti:
1. Principi di malattie infettive – a cura di L. Calza; pag. 207
2. Medicina dell’età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti congeniti e delle principali patologie gravidiche – Di Antonio L. Borrelli, Domenico Arduini, Antonio Cardone, Valerio Ventrut; pag. 294
3. Enciclopedia medica italiana, Volume 10; Uses Edizioni Scientifiche – Firenze; pag. 397
4. Gravidanza fisiologica, linea guida 20 – a cura del Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, CeVEAS
5. Cook AJ, Gilbert RE et al. Sources of Toxoplasma infection in pregnant women: European multicentre case-control study. BMJ 2000; 321:142-7.

Idee per arredare la nursery

Colorata e accogliente: idee per arredare la nursery

Diventare mamma è uno dei momenti più importanti nella vita di una donna ed è uno di quei momenti che cambia la vita per sempre. La nascita di un bimbo comporta anche molti cambiamenti anche in casa, la quale dovrà essere pronta per accoglierlo. Tra questi c’è un compito molto divertente: la preparazione della nursery. Qui si può davvero scatenare la propria fantasia e passione per l’arredamento. Eppure, non si tratta di un compito facile: nonostante i gusti personali debbano sempre occupare il primo posto, è altrettanto importante arredare la cameretta del bebè in linea con lo stile della propria casa. Come arredare la nursery, dunque?

Arredare la nursery: i pezzi fondamentali

Arredare la nursery, in modo tale da renderla colorata e accogliente, significa innanzitutto spendere del tempo per studiare per poi andare a colpo sicuro quando si tratta di acquistare tutti i pezzi del mobilio: di fatto la cosa da cui partire per personalizzare l’ambiente che ospiterà il neonato. Ma quali sono gli arredi più importanti? Ovviamente la culla, ci sono moltissimi modelli tra cui scegliere, da quelli classici a quelli multi-funzione, poi il fasciatoio, magari a cassettiera, molto pratico e salva spazio. Si prosegue poi con la poltroncina o la sedia a dondolo, che vi servirà quando allatterete il bimbo, lo cullerete o gli racconterete una fiaba per farlo addormentare. Infine, la libreria: inizialmente può sembrare un lusso, ma diventerà indispensabile per riporre tutti i suoi libri, quaderni e giochi.

Nursery colorata: le decorazioni

Dopo essersi fatti un’idea sull’arredamento, è ora di pensare a come decorare l’ambiente. Questo può notevolmente fare la differenza, soprattutto se l’obiettivo è creare una nursery accogliente e colorata. E dunque le decorazioni diventano tutt’altro che una voce marginale: basta pensare al fascino che possono aggiungere gli stickers da parete, disponibili anche in 3D oppure applicando una carta da parati, magari con dei disegni a tema come dinosauri o fiorellini. Ma se volete dare un tocco davvero personale, potreste creare delle foto arredo, facendo stampare online le vostre foto preferite per creare dei fotoquadri o telequadri da appendere alle pareti, così regalerete al vostro bimbo una nursery davvero unica.

Bebè in arrivo: altri consigli utili per la cameretta

Tornando un momento alle pareti, oltre alla carta da parati o a qualche idea più stravagante, bisogna anche scegliere una tinta o una palette di colori: le tinte uniche come il rosa pesca e l’azzurro sono dei classici ancora oggi amatissimi dalle mamme, così come le decorazioni aeree, che potrete realizzare appendendo dei giochini al soffitto facendo sognare il bimbo quando sarà disteso nella culla. Un ultimo consiglio? In attesa della libreria, organizzatevi con uno scatolone che possa contenere tutti i giocattoli e gli oggettini del bambino.

Bonus mamma domani

Bonus mamma domani

Dopo quasi 5 mesi da inizio anno, dal giorno 4 maggio si può finalmente presentare domanda all’INPS per ottenere il bonus nascita pari ad Euro 800,00 senza limite di reddito ISEE, come stabilito dalla legge di bilancio 2017.

Il contributo economico è una nuova agevolazione del Governo e viene erogato per ogni figlio nato, adottato o affidato a partire dal 1° gennaio 2017 ma riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza.

Verrà corrisposto in unica soluzione su domanda della gestante o dalla madre del minore, nato, adottato o affidato nel 2017 entro il termine di un anno dall’evento.

Per gli eventi verificatisi invece tra il 1° gennaio e il 4 maggio 2017, il termine di un anno decorre a partire da tale ultima data.

Di seguito i semplici passi da seguire:

Passo 1

Durante la presentazione della domanda specificare se l’evento per il quale si richiede il beneficio riguarda:

– il compimento del 7° mese di gravidanza (inizio dell’8° mese di gravidanza);

– la nascita (anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese di gravidanza);

– l’adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva;

– l’affidamento preadottivo nazionale internazionale.

Passo 2

Alla domanda dovranno essere allegati il certificato di gravidanza in originale rilasciato dal medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale attestante la data presunta del parto per le istanze presentate al compimento del 7° mese di gestazione; l’autocertificazione della madre in relazione al parto già avvenuto oppure i provvedimenti giudiziari nel caso di affidamento e adozione.

Passo 3

La domanda va presentata all’Inps esclusivamente in via telematica mediante una delle seguenti modalità:

– sul sito internet dell’istituto, tramite Pin dispositivo, accedendo all’apposita sezione (www.inps.it >Servizi on line> servizi per il cittadino> autenticazione con il PIN dispositivo> domanda di prestazioni a sostegno del reddito> premio alla nascita)

– tramite numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa)

– tramite enti di patronato (No CAF)

Il premio verrà pagato dall’Inps tramite accredito su conto corrente, libretto postale, carta prepagata con Iban

La misura del premio sarà sempre pari ad Euro 800,00 per ogni figlio nato, affidato o adottato.

In becco alla cicogna a tutte voi !!!!

Daniela Cancarini

Festa internazionale delle famiglie

15 maggio 

Festa internazionale delle famiglie!

Si tratta di una giornata di festa proclamata  dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1993 con la risoluzione A/RES/47/237 e riflette l’importanza che la comunità internazionale attribuisce alla famiglia.  La Giornata Internazionale offre l’opportunità di promuovere la consapevolezza sulle problematiche relative alle famiglie e di aumentare la conoscenza inerente i processi sociali, economici e demografici che colpiscono le famiglie. La festa viene celebrata ogni 15 maggio.

L’Onu considera la famiglia come il “fondamentale gruppo sociale e l’ambiente naturale per lo sviluppo e il benessere di tutti i suoi membri, in particolare i bambini” ed è per questo che fu deciso di istituire una giornata internazionale di riconoscimento alla famiglia.

Il tema di quest’anno è:

“Un equo sviluppo sociale ed economico dipende da contesti giuridici giusti e norme sociali che sostengono i diritti delle donne e dei bambini. Le leggi e le pratiche discriminatorie che non danno uguali diritti a tutti e che sopprimono i diritti delle donne e dei bambini, non hanno posto nelle famiglie contemporanee, nelle comunità,nelle società e nelle Nazioni “.
(Segretario Generale Ban Ki-moon)

 

La Giornata Internazionale delle Famiglie ha ispirato una serie di eventi di sensibilizzazione, tra cui le giornate nazionali della famiglia. In molti paesi, questo giorno, offre l’opportunità di mettere in evidenza diversi ambiti di interesse e di importanza per le famiglie. Le attività comprendono workshop e conferenze, programmi radiofonici e televisivi, articoli di giornale e programmi culturali che evidenziano i temi rilevanti.

La Giornata Internazionale della Famiglia 2015 si propone di promuovere la parità di genere e i diritti dei bambini all’interno delle famiglie. Metterà, anche, in evidenza la prevenzione alla violenza famigliare all’interno della famiglia attraverso di giusti quadri legislativi sulla famiglia e una vasta gamma di programmi di interventi.

Diventa difficile reperire un calendario di attività legate all’iniziativa, ma la riflessione che suggerisce è sempre importante!

Buona festa della famiglia a tutti!

Cornici fai da te per la festa della mamma

Cornici fai da te per la festa della mamma

Domenica si festeggerà la festa della mamma, e per assurdo, come ogni anno, mi ritrovo con le mie bambine a realizzare un lavoretto speciale per…me!

Ho provato ad ‘addomesticare’ il marito in modo che potesse organizzarsi lui per realizzare con le bambine qualcosa per la ‘festa della mamma’, gli ho indicato dove trovare idee, materiali, supporti… ma niente! alla fine ci penso sempre io.

E seppur sia una cosa ‘strana’ insieme alle bambine ci mettiamo al lavoro per dare forma ad un regalo che può essere ‘riciclato’ anche per altre occasioni, non solo per la festa della mamma.

Così quest’anno ci siamo servite dei legnetti ‘abbassalingua’ che usano i pediatri, e i medici, e abbiamo realizzato delle bellissime cornici da appendere dove abbiamo inserito le nostre più simpatiche fotografie di famiglia.

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I materiali che abbiamo usato sono:

  • abbassalingua
  • colori
  • washi tape ( nastro adesivo colorato )
  • colla vinilica
  • colori
  • forbici
  • spago
  • fotografie

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Dopo aver scelto le foto da incorniciare, le abbiamo incollate su un cartoncino e mentre si asciugava la colla abbiamo decorato gli abbassalingua. Abbiamo usato sia gli washi tape sia dei pennarelli, ma potete sbizzarrirvi con ogni tecnica che preferite, dalle tempere agli acquarelli, o magari anche incollando degli oggetti piccoli e leggeri sugli abbassalingua, e ottenere delle cornici a rilievo!

Il passo successivo è assemblare tutti i pezzi.

Si possono realizzare diverse cornici dove sistemare le fotografie preferite:

la semplice cornice composta con 4 abbassalingua disposte ‘a quadrtato’, incollandole nei punti dove i singoli pezzi si sormontano, oppure si può realizzare una cornice ‘piena’, incollando gli abbassalingua decorati uno vicino all’altro su due supporti paralleli e verticali.

A questo punto non resta che fissare sul retro un pezzo di spago con della colla vinilica, che servirà per appendere le nostre bellissime cornici.

 

Auguri a tutte le mamme!

Sara Pisciali

stellegemelle

Le cure odontoiatriche in allattamento

Cure odontoiatriche in allattamento

Durante il periodo dell’allattamento non ci sono controindicazioni alcune alle terapie odontoiatriche, il bambino è ormai separato dal corpo della madre quindi possono tranquillamente essere effettuate (con le dovute protezioni) le indagini radiografiche le quali erano state rimandate per precauzione probabilistica in gravidanza, le ghiandole mammarie sono sensibili ai raggi x esattamente come ogni altro tessuto del corpo umano.

Con alcuni accorgimenti è possibile assumere farmaci. In linea di massima gli antibiotici che si possono assumere in gravidanza possono essere assunti anche durante l’allattamento, lo stesso vale per gli antinfiammatori e antidolorifici.

Per i farmaci consentiti il passaggio nel latte avviene in quantità molto piccole e innocue per il bambino. E’ bene comunque precisare che ogni farmaco all’interno del corpo umano viene assorbito e poi eliminato a distanza di tempo variabile per ciascun farmaco, non vale dunque la pena interrompere l’allattamento causa l’assunzione di un farmaco, consultando il medico è possibile programmare di tirare il latte meccanicamente ed eliminarlo durante la terapia (qualora non esistano alternative compatibili) per poi riprendere successivamente l’allattamento.

In odontoiatria è comunque raro che si rendano necessarie terapie farmacologiche le quali non abbiano alternative compatibili con lo stato di gravidanza o allattamento. Un accorgimento importante riguarda l’utilizzo dell’anestetico locale che raggiunge il latte materno: è assolutamente innocuo ma può modificarne il sapore (così come tutto ciò che la madre ingerisce). Risulta piuttosto amaro e il piccolo potrebbe non gradire, per questo anche in questo caso è possibile tirare il latte precedentemente la seduta dal dentista e somministrare quel latte nelle ore successive al trattamento riprendendo l’allattamento il giorno successivo.

Concludiamo smentendo ciò che si sente spesso dire riguardo la salute dentale in gravidanza e allattamento: non è assolutamente vero che i denti si indeboliscono irrimediabilmente a causa della richiesta di calcio da parte del bambino; la riserva di calcio si trova nelle ossa, non nei denti; con adeguate cure e controlli si può mantenere una perfetta salute orale anche in questi particolari periodi.

Dott.ssa Don Daiana
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Pigiamino a Pois

La fiaba di Pigiamino a Pois

di Silvia Buda

Da sempre ho avuto una forte passione per la magia che hanno le storie e soprattutto che hanno tutte le parole in essa contenute. Così mi sono detta: “Perché non dedicare un pochino del mio tempo alla scrittura?”

Detto fatto, ecco che ha preso vita a poco a poco questa simpatica fiaba per bambini dal titolo semplice ma dal significato molto profondo: La fiaba di Pigiamino a Pois.

Questo il titolo della mia storia, un libro nato perché credo moltissimo nella fantasia, che come affermava la mente geniale di Gianni Rodari: “La fantasia è il luogo di tutte le ipotesi”. Allora perché non tramutare un pigiamino a pois nel protagonista della mia fiaba? Ecco che piano piano, si è delineato il protagonista principale della storia. Un pigiamino umanizzato capace di provare tutto lo spettro di emozioni tipiche di noi, esseri umani.

La trama del libro non è molto complicata, anzi è molto semplice e lineare, così che il libro possa essere facilmente letto dai bambini ma anche dai loro genitori, ad esempio, come fiaba della buona notte.

Vi racconto in breve la trama. Pigiamino a Pois è stato finalmente regalato per le feste di Natale. Di giorno si trova in un bel cassetto in un armadio di pino, di notte viene indossato da una bambina. A tenergli compagnia ci sono le Babbucce di lana. Tutto sembra andare per il meglio, finché un giorno nello stesso cassetto compare Pigiamino Nuovo di zecca… D’ora in poi sarà lui a essere indossato e non più Pigiamino a Pois.

Che cosa succederà? Riuscirà Pigiamino a Pois ad accettare Pigiamino Nuovo di zecca?

Un libro leggibile a qualsiasi età, adatto ai piccoli come ai grandi, perché la gioia delle piccole cose si trova ovunque, anche nel leggere oppure nell’ascoltare una fiaba.