Dopo qualche tempo dal problema della balbuzie del bimbo compare un nuovo problema.
L’accordo preso con quella signora prevedeva che, a distanza di un mese, mi avrebbe fatto sapere come andavano le cose, quando mi contatta mi fa sapere che ci sono alcune novità.
Signora: “Dottoressa ho seguito i suoi suggerimenti e per un paio di settimane tutto è andato bene, il bambino ha smesso di balbettare, non ci credevo, mi pareva un miracolo. Poi però è andato all’asilo, lì i compagni hanno iniziato a prenderlo in giro e così un poco ha ripreso.”
Dott.ssa : “Signora come fa a dire che i bambini lo hanno preso in giro?”
Signora: “Me lo ha detto lui, in macchina, mi ha detto “mamma gli altri all’asilo mi prendono in giro””
Dott.ssa: “Signora, mi ha detto che suo figlio ha quattro anni vero?”
Signora: “Si!”
Dott.ssa: “Perbacco! Direi che per un bambino di quattro anni non è poco riconoscere che gli altri lo prendono in giro, ha già una buona capacità di leggere sé e quel che accade con gli altri!”
Signora:”Si, effettivamente è molto intelligente e sveglio.”
Dott.ssa : ”Dunque lei che ha fatto o detto quando lui le ha detto cosi?”
Signora: ”Gli ho detto che non doveva ascoltarli, che doveva fregarsene, ma non mi è parso molto soddisfatto.”
Dott.ssa : “Capisco …. si può andare come prima risposta, i bambini lo fanno, scherzano, per loro è un gioco, tuttavia, potrebbe esser utile far sentire al bambino che l’adulto lo comprende e riconosce i suoi sentimenti, per esempio può dirgli: “immagino tu ti sia sentito offeso, non è bello quando gli altri fanno dell’ironia su qualcuno.”
Signora: “E se la cosa va avanti?”
Dott.ssa: “Se la cosa va avanti o se lui mostra di soffrirci particolarmente può aiutarlo a vedere diversamente il problema: “volevo dirti che sono orgogliosa di te, hai già capito che non è giusto usare gli altri per ridere, e che c’è un aspetto interessante in tutto questo, il tuo desiderio di esprimerti ha una grande valore, ti permette di catturare l’attenzione di quelli più grandi!”
Signora: “E se questo non gli bastasse?”
Dott.ssa: “In quel caso, può aggiungere, “Non ne ho la certezza, ma quelli come te da grandi diventano dei bravi oratori. Ecco, io vorrei che tu continuassi a ripetere le tue parole, le tue frasi, balbettandole, inciampando, vorrei che tu facessi questo apposta!” Chiaro?
Signora: “ Si, mi è chiaro! Dott.ssa: “Mi faccia sapere.”
—
Ringrazio per questo interessante approfondimento e stimolo alla riflessione:
dott.ssa Mariza Sellini
Psicologa e psicoterapeuta
telefono 338 458 16 05
mail: marziasellini@gmail.com
—
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Dopo qualche tempo dal problema della balbuzie del bimbo compare un nuovo problema.
L’accordo preso con quella signora prevedeva che, a distanza di un mese, mi avrebbe fatto sapere come andavano le cose, quando mi contatta mi fa sapere che ci sono alcune novità.
Signora: “Dottoressa ho seguito i suoi suggerimenti e per un paio di settimane tutto è andato bene, il bambino ha smesso di balbettare, non ci credevo, mi pareva un miracolo. Poi però è andato all’asilo, lì i compagni hanno iniziato a prenderlo in giro e così un poco ha ripreso.”
Dott.ssa : “Signora come fa a dire che i bambini lo hanno preso in giro?”
Signora: “Me lo ha detto lui, in macchina, mi ha detto “mamma gli altri all’asilo mi prendono in giro””
Dott.ssa: “Signora, mi ha detto che suo figlio ha quattro anni vero?”
Signora: “Si!”
Dott.ssa: “Perbacco! Direi che per un bambino di quattro anni non è poco riconoscere che gli altri lo prendono in giro, ha già una buona capacità di leggere sé e quel che accade con gli altri!”
Signora:”Si, effettivamente è molto intelligente e sveglio.”
Dott.ssa : ”Dunque lei che ha fatto o detto quando lui le ha detto cosi?”
Signora: ”Gli ho detto che non doveva ascoltarli, che doveva fregarsene, ma non mi è parso molto soddisfatto.”
Dott.ssa : “Capisco …. si può andare come prima risposta, i bambini lo fanno, scherzano, per loro è un gioco, tuttavia, potrebbe esser utile far sentire al bambino che l’adulto lo comprende e riconosce i suoi sentimenti, per esempio può dirgli: “immagino tu ti sia sentito offeso, non è bello quando gli altri fanno dell’ironia su qualcuno.”
Signora: “E se la cosa va avanti?”
Dott.ssa: “Se la cosa va avanti o se lui mostra di soffrirci particolarmente può aiutarlo a vedere diversamente il problema: “volevo dirti che sono orgogliosa di te, hai già capito che non è giusto usare gli altri per ridere, e che c’è un aspetto interessante in tutto questo, il tuo desiderio di esprimerti ha una grande valore, ti permette di catturare l’attenzione di quelli più grandi!”
Signora: “E se questo non gli bastasse?”
Dott.ssa: “In quel caso, può aggiungere, “Non ne ho la certezza, ma quelli come te da grandi diventano dei bravi oratori. Ecco, io vorrei che tu continuassi a ripetere le tue parole, le tue frasi, balbettandole, inciampando, vorrei che tu facessi questo apposta!” Chiaro?
Signora: “ Si, mi è chiaro! Dott.ssa: “Mi faccia sapere.”
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