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Comprendere il pianto: questione di sintonia

Comprendere il pianto: questione di sintonia

Spesso il pianto del neonato risulta difficile da decifrare, talvolta spaventa e altre volte sfinisce

in realtà il piccolo sta comunicando con voi.

Infatti i neonati comunicano ai genitori con il pianto, esso non è una forma di capriccio ..ma è una richiesta d’aiuto e di cura.

La madre, principalmente, sviluppa una capacità di ascolto e risposta dei bisogni del bambino, così la reciprocità  pianto – risposta crea interazione affettiva. Ad una richiesta corrisponde così una risposta di comprensione e il piccolo sente di essere in uno stato di benessere grazie proprio alle cure della madre.

Il pianto quindi è il primo canale comunicativo che il bambino possiede alla nascita; esistono varie tipologie di pianto, ciò che le distingue è il picco del pianto, il ritmo e l’intensità. Generalmente con esso il bambino comunica fame, dolore, sonno , allontanamento dalla madre o noia.

Appena nato il bambino non ha consapevolezza che quando piange la madre accorre da lui, ma con il passare del tempo apprende questa modalità di causa-effetto e inizia ad usare intenzionalmente il pianto tra otto e dodici mesi circa.

La reattività della madre a capire il tipo di pianto  più faciliterà lo sviluppo del temperamento , capacità cognitive e linguistiche del bambino.

Infatti la risposta più frequente al pianto è “ prendere in braccio “ , è stato dimostrato che questo comportamento nella maggior parte dei casi fa cessare il pianto velocemente e fa sentire il bambino come un soggetto visto e avvertito. Inoltre le parole e la rassicurazione verbale pronunciata dalla madre, migliora le capacità comunicative del piccolo.

Quindi care mamme avete un compito molto difficile, ossia la gestione del pianto del vostro bambino e le seguenti risposte comportamentali che fornite.. ma tranquille avverrà tutto in maniera molto naturale. Abbiate fiducia, sarete sicuramente delle buone madri.

 

 

Dott.ssa Annalisa Croci
Psicologa psicoterapeuta
tel. 334.235.76.96
www.ascoltopsicologo.it


 

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Infatti la risposta più frequente al pianto è “ prendere in braccio “ , è stato dimostrato che questo comportamento nella maggior parte dei casi fa cessare il pianto velocemente e fa sentire il bambino come un soggetto visto e avvertito. Inoltre le parole e la rassicurazione verbale pronunciata dalla madre, migliora le capacità comunicative del piccolo.

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