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Tag: aiuto genitori

La Bottega del Pannolino

La bottega del pannolino

La bottega del pannolino è il negozio di fiducia per l’acquisto di prodotti per il proprio bambino.

Il punto vendita La Bottega del Pannolino nasce nel 2011 a Gussago per iniziativa di due giovani imprenditori.

Inizialmente la fornitura del negozio prevedeva esclusivamente pannolini, salviettine e detergenti.
Nel tempo l’offerta si è ampliata molto. La svolta è stata accogliere le richieste sempre maggiori dei genitori di trovare un posto dove acquistare tutti i generi di prodotti per il proprio bambino.

Tutto questo non si è tramutato in un “mercatino”, anzi è stato lo stimolo per una selezione attenta di ogni prodotto proposto e presente nel punto vendita.

I consigli per la scelta del pannolino

scelta-pannolino-bottega

La scelta del pannolino è una delle prime decisioni che ogni genitore incontra dalla nascita del proprio bambino. Ecco le caratteristiche da tenere in considerazione

Leggi i consigli qui

La selezione dei marchi scelti

Pillo

Marca di pannolini milanese attiva sin dal 1970. Da più di 40 anni produce, in Italia, pannolini di ogni taglia e salviettine igienizzanti. La trovi alla Bottega del Pannolino perché sono sì altamente performanti ma anche a prezzi competitivi con un importante occhio all’ambiente.

Questi pannolini infatti vantano alcune caratteristiche molto importanti che li rendono decisamente più green e meno chimici:
• La cellulosa utilizzata per la produzione proviene da foreste gestite in maniera sostenibile
• Il tessuto è Sbiancato all’ossigeno anziché al cloro, un metodo molto meno inquinante per l’ecosistema

Tippy

Il dispositivo anti-abbandono per auto più venduto in Italia. Inoltre questa azienda offre gamma di prodotti dedicata alla sicurezza dei bambini. L’evoluzione della tecnologia e l’adeguamento delle normative sul trasporto dei bambini ha trasformato radicalmente la gestione dei bambini introducendo elementi impensabili per le nostre nonne. I prodotti a marchio Tippy aiutano i genitori nella vita quotidiana con dispositivi semplici e intuitivi da utilizzare e altamente efficaci, come i dispositivi anti-abbandono.

Kikido

Marca italiana dedicata al mondo dell’igiene con prodotti per bambini ma dedicati anche ai grandi. Punto di forza della linea è la scelta dell’utilizzo di ingredienti di provenienza 100% naturale e biologica. Sono banditi tutti gli ingredienti chimici e plastiche che possono nuocere alle sensibili pelli dei bambini. Questo ha un duplice effetto positivo, in primis appunto sulla pelle dei bimbi e in secondo luogo sull’ambiente perché lo smaltimento, non crea danni all’ecosistema e non inquina le acque.

Bobux

Casa neozelandese che da 30 anni produce scarpe che vestono i piedini dei bambini, dai neonati alla scuola.
Scegliere la scarpina giusta è importante per assicurare ai piccoli una buona postura, un buon senso dell’equilibrio ed una maggiore coordinazione.
Bobux ha creato le sue linee (Soft Sole, Xplorer, Step Up e I Walk) pensando alle diverse fasi della crescita del bambino, da quando inizia a gattonare fino a quando è pronto a correre e saltare!
La scelta dei materiali è molto attenta per offrire alle mamme prodotti certificati e di alta qualità
Tutte le scarpine sono certificate raccomandate dai pediatri e riconosciute dall’Associazione Podologi Americani.

Plan Toys

Azienda Thailandese che produce articoli di legno per bambini dalle parti migliori dell’albero della gomma alla fine del ciclo produttivo, ovvero dopo 25 anni di vita.
Il processo di produzione è completamente sostenibile, perché oltre il 70% della loro realizzazione avviene nel raggio di 30 Km dalla loro fabbrica. Per essere adatti a bambini fin dalla primissima infanzia vengono utilizzati solo coloranti naturali, colla atossica, cartone riciclato, inchiostro di soia.
La particolarità è che questi giochi in legni sono perfetti anche per l’acqua

Oltre a questi marchi puoi trovare anche:

Losan e Tuc Tuc (Abbigliamento), MAM, Mustela, Nebiolina, Petit Lulu (Pannolini lavabili), Drinkadeux, Hipp, Plasmon, Dou Dou et Compagnie, 3 Sprouts, Dailee (Incontinenza post parto e anziani) e tanti altri…

La scelta è davvero ampia ed articolata restando sempre molto accurata.

A questi sono stati affiancati anche prodotti che, benché di facile reperibilità in molti negozi, sono molto utili e comodi per l’alimentazione e la vita di tutti i giorni con i bambini.
Questo per facilitare mamma e papà nel trovare in un negozio tutto quello di cui possono aver bisogno per il loro piccolo.

Il programma fedeltà

La Bottega del pannolino ha attivato la formula della tessera fedeltà.
L’adesione è sempre gratuita, ma i vantaggi sono importanti, soprattutto nei periodi di promozione: in queste occasioni, una percentuale dell’acquisto viene caricata sulla tessera.
L’importo accreditato può essere utilizzato in acquisti successivi.

La torta di pannolini

Idea divertente e certamente utile è quella della torta di pannolini.

Un regalo prezioso per i neo genitori che alle prese con gli infiniti cambi dei neonati si trovano ad avere necessità di scorte in casa di pannolini quasi inesauribili!

La torta di pannolini è un pensiero pratico, apprezzato e che aiuta i genitori nel loro nuovo ruolo non riempiendo casa di accessori di cui non si sa quanto se ne abbia davvero bisogno.

All’interno del negozio La Bottega del pannolino è possibile scegliere tra le torte proposte già confezionate, oppure commissionarne una personalizzata per numero di pannolini, prodotti inseriti e budget scelto!

  • bottega-del-pannolino-esterno

  • bottega-del-pannolino-interno

Contatti e riferimenti

La Bottega del Pannolino
Viale Italia 99, 25064 Gussago
Tel.: 030 252 36 28
Email: info@labottegadelpannolino.it
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Continua a leggere

Dentro-fuori, aperto-chiuso… l’importanza dei concetti topologici per i bambini

concetti topologici sono le nozioni che riguardano lo spazio che ci circonda.

Sono quindi:

  • Dentro-fuori
  • aperto- chiuso
  • sopra-sotto
  • davanti-dietro
  • destra-sinistra
  • vicino-lontano
  • in mezzo-ai lati
  • figura-sfondo

Aiutare il bambino a fissare questi concetti di base è molto importante per l’apprendimento e l’orientamento.

L’acquisizione dei concetti topologici è fondamentale per l’apprendimento di ogni bambino poiché permettono di facilitare la comprensione delle relazioni che intercorrono tra se stesso e l’ambiente.
Inoltre nel processo di scrittura e lettura i riferimenti spaziali sono fondamentali per collocare le lettere nella giusta direzione e consolidare tutto il processo di alfabetizzazione.

Concetti topologici non chiari nel bambino generano grande confusione non solo a suola, ma nella vita in generale!

E’ possibile iniziare ad introdurre i piccoli ai concetti topologici già in età prescolare con dei piccoli accorgimenti.

Come introdurre i concetti topologici?

L’introduzione e il rafforzamento dei concetti topologici può avvenire in maniera semplice ed immediata, coinvolgendo i bambini nelle nostre attività quotidiane.
L’elenco sarebbe infinito, ma iniziamo con qualche esempio:

– Durante la preparazione dei pasti ad esempio possiamo invitare il bambino a inserire gli ingredienti dentro una ciotola ,con questa semplice attività il bambino rafforzerà il concetto fuori-dentro.

– Una volta rientrati a casa possiamo chiedere al bambino di chiudere la porta, un semplice gesto che rafforzerà il concetto di aperto-chiuso.

– Riordinando la cameretta si può invitare il proprio piccolo a raccogliere i giochi che si trovano sotto il letto per allenare il concetto di sopra-sotto.

E così via dicendo…

In realtà coinvolgere i propri bambini nelle attività quotidiane a piccoli passi e’ sempre un ottima iniziativa.

È molto importante che i bambini vivano esperienze da protagonisti sin da piccoli per offrire loro una grande opportunità di arricchimento attraverso il saper fare e non solo attraverso il semplice osservare.

Partecipare attivamente ad attività e esperienze è il miglior carburante per alimentare l’autostima dei bambini e per renderli a piccoli passi sempre più autonomi, e il gioco è un grande alleato per rinforzare i concetti topologici in maniera divertente e naturale.

Scopri il mondo dei giochi naturali ed educativi che rinforzano l’apprendimento dei concetti topologici

Ringrazio per questo articolo
Silvia mamma e ideatrice di @myninapoisbox

Ecco gli altri articoli di Silvia

Concetti topologici

Concetti topologici

I concetti topologici sono le nozioni che riguardano lo spazio che ci circonda. Ecco qualche trucchetto per insegnarli ai bambini
L'importanza dello storytelling

L'importanza dello storytelling

Attraverso lo storytelling, ovvero la narrazione di storie, il piccolo ha la possibilità di drammatizzare il proprio mondo interiore, lavorando sulle sue emozioni e i suoi vissuti.
I benefici del giocare creativamente

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Giocare creativamente è fondamentale per i bambini, stimola la curiosità e l'indipendenza nel fare, che è la base dello sviluppo del pensiero creativo.
Dai concetti topologici al pregrafismo

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Pregrafismo e concetti spaziali vadano di pari passo, per aiutare nell'avvicinamento alla scrittura sono in commercio tavolette gioco educative e divertenti!
Funzioni cognitive e gioco in età prescolare

Funzioni cognitive e gioco in età prescolare

Le funzioni cognitive sono tutte le attività che svolge la mente per processare e gestire le informazioni. Le tavole di tracciamento aiutano a svilupparle giocando

 

Giocatori disordinati?

“La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.”
Shopenhauer

Si parla molto, in questi tempi, di tecnologie e di rischi per la salute dovuti all’uso eccessivo di questi mezzi di comunicazione.

Quali rischi si corrono?

Oltre a quelli che sono emersi in questi anni, legati a fenomeni più eclatanti come quello del cyberbullismo o del sexiting, si rischia, abusandone, dice la ricerca, anche altro, per esempio la dipendenza da videogiochi.
Quest’ultima, comparirà nella prossima revisione del manuale nella «lista ufficiale» delle malattie dell’International Classification of Diseases, prodotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la cui uscita è prevista per metà anno.
Si tratterebbe del cosiddetto gaming disorder, che rientrerà nella categoria “disturbi dovuti a un comportamento dipendente”, la stessa, ad esempio, di chi scommette in modo patologico.

Ma di che si tratta?

E’ un tipo di dipendenza che si dice attivi gli stessi circuiti neuronali che vengono innescati con le dipendenze da sostanze come alcol o droga.
Si calcola che tra lo 0,5 e il 6% della popolazione, soprattutto tra i 12 e i 20 anni, svilupperà una dipendenza da uso delle tecnologie.

Eppure possiamo fare un’analisi critica, com’è possibile che si attivino circuiti neuronali legati all’uso di sostanze deprimenti come l’alcol o come la “droga” (cosi definita genericamente, ma chi studia le droghe sa bene che gli effetti sono diversi a seconda della sostanza), senza che vi sia l’assunzione di una particolare sostanza psicoattiva, intromessa nel corpo organico?
Occorre ricordare che l’essere umano vive di attivazioni sensoriali, date dall’interazione tra i segni che coglie nell’ambiente, in base a quel che sa ed ha appreso, in relazione all’età, e sviluppa l’intelligenza e la memoria a lungo termine, se si gioca in modo adeguato».

Qualcuno potrebbe dire, vediamo gli effetti, il ragazzino o il giovane, passa molte ore a giocare.
Non riesce a non usare quello strumento, se non lo usa diventa irascibile, non è in grado di smettere di utilizzarlo anche se invitato a farlo e ad occuparsi di altro, etc…

Ora, affermare che il ragazzino ripete lo stesso comportamento perché ha creato delle abitudini, degli automatismi, dei quali è inconsapevole, è ben altra cosa rispetto a dire che la sua condotta dipende dalla tecnologia, perché la correlazione la pone l’osservatore.

Certamente il corpo si attiva ma la mente non è slegata dal corpo.
Dunque quel che fa, lo fa intenzionalmente, perché ottiene vantaggi che gli interessano.

Il punto dunque è quello di aumentare la sua consapevolezza, rispetto ai suoi atti, ai suoi intenti ed alle strategie che adotta per ottenere un certo tipo di esito.

Al di là di quello che accadrà l’anno prossimo, già oggi spesso i genitori mi chiedono come devono comportarsi, preoccupati per l’uso sconsiderato che i figli fanno di questi apparecchi.
Occorre porre attenzione ad alcuni segnali, evidenti, che fanno intendere un cambiamento nel comportamento dei ragazzi.

Il problema, non riguarda solo i ragazzini, questo va detto.
Anche gli adulti vivono problemi simili e molti ne sono inconsapevoli.

Il punto non è l’uso delle tecnologie in sè, quanto piuttosto l’abuso ed i problemi che da questo, ne possono derivare :

  • aumento di peso legato alla sedentarietà,
  • minori competenza comunicative dialogiche,
  • ridotte competenze relazionali
  • incapacità a far fronte alle durezze della vita
  • calo del desiderio sessuale
  • disinteresse verso altre attività o hobby a cui prima erano interessati, come lo sport, la musica, il rapporto con gli amici

Che può fare un genitore oggi?

Porre attenzione è il primo passo.
Per il resto vi invito, se notate atteggiamenti che vi destano preoccupazioni, resto a disposizione.


Ringrazio per questo interessante approfondimento e stimolo alla riflessione:
dott.ssa Mariza Sellini
Psicologa e psicoterapeuta
telefono 338 458 16 05
mail: marziasellini@gmail.com

Altri articoli della dott.ssa Sellini per Bresciabimbi

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Che fare se mangia tropo o si abbuffa?

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Qual è il criterio a partire dal quale stiamo affermando, oggi, che quella quantità è “troppa”?”

Occhiali da sole per bambini, la giusta protezione solare

Occhiali da sole per bambini, la giusta protezione solare

Stare all’aria aperta è ideale per per stimolare la nostra vi(s)ta.
Il gioco all’aria aperta migliora la salute (visiva) dei nostri bambini, lo dicono i pediatri, lo dicono i medici oculisti, lo dice la scienza.
Per godere al massimo di tutti i benefici dell’esposizione ai raggi solari occorre attrezzarsi con le giuste protezioni, per questo è importante e ancora di più utile far portare gli occhiali da sole ai bambini

Quali sono i benefici del sole nella crescita dei bambini?
Innanzitutto favorisce lo sviluppo delle abilità “visuo-spaziali” grazie all’utilizzo del campo visivo e dei movimenti oculari, fondamentali per la coordinazione motoria e l’orientamento.

Ma non è finita qui.
La parte più interessante viene ora: molti infatti non sanno che l’esposizione ai raggi solari è considerata “fattore protettivo” nei confronti dello sviluppo della miopia, il più frequente difetto visivo presente oggi nel Mondo.

La miopia causa visione sfocata da lontano e riguarda oltre il 30% della popolazione italiana.

Sembra proprio, a sentire i massimi esperti sull’argomento, che il regolare sviluppo dell’occhio passi anche dalla quotidiana esposizione ai raggi solari.

Una esposizione di 2-3 ore al giorno stimolerebbe, infatti, il neurotrasmettitore “dopamina” a rilasciare nell’organismo sostanze (ormonali) che impedirebbero l’allungamento del bulbo oculare (fattore preponderante nell’esordio della miopia).

Attenzione all’esposizione diretta del sole

La luce solare, infatti, è formata da diverse lunghezze d’onda, alcune delle quali possono causare danni permanenti agli occhi, a maggior ragione se l’esposizione è prolungata.
Mi riferisco, in particolare, alle lunghezze d’onda ad alta energia note come UVA ed UVB, che sono in grado di penetrare facilmente attraverso il cristallino, ancora fragile ed immaturo, dei più piccoli.
Per questo motivo consiglio sempre ai genitori di iniziare a proteggere gli occhi dei loro bambini con i giusti occhiali da sole, a partire dai primi giri in passeggino!

Occhiali da sole per bambini: sono tutti uguali?

La buona notizia è che oggi esistono tantissimi occhiali da sole dedicati a neonati e bambini.
Per scegliere quelli giusti, è bene tenere a mente che:

  • la montatura deve essere adatta: esistono materiali siliconici anallergici, morbidi e flessibili.
  • per garantire protezione 100% da UVA e UVB non importa la gradazione di colore, quanto piuttosto la categoria dei filtri colorati. E’ importante che le lenti siano certificate (UNI EN ISO 12312) e di categoria 3.
  • le lenti polarizzate sono la scelta top: rispetto alle comuni lenti da sole, garantiscono protezione totale dai raggi di luce riflessi dalle superfici (come l’acqua o la neve) e sono quindi consigliate durante le gite in montagna ed al mare.

Ora che sai come proteggere adeguatamente gli occhi del tuo bambino/a, puoi accompagnarlo/a al parco o organizzare delle scampagnate all’aria aperta in tutta sicurezza:

“Sun is good, sunwear is good too.”


Ringrazio per questo articolo:
Dr. Federico Loda
Si occupa di optometria, ottica e visual training per: istituti sanitari, centri multidisciplinari per l’età evolutiva e studi privati.
Dal 2018 è store manager di Loda -Centro ottico 954-.
E’ relatore/speaker in corsi di aggiornamento professionale.

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Genitori ai tempi del Covid-19… che ne sarà dei nostri cuccioli?

Come questo tempo e questo virus impatterà sulla vita dei bambini?

Mi presento mi chiamo Silvia sono una pedagogista educatrice di asilo nido e istruttrice di acquaticità neonatale,

Il mio lavoro mi porta a  stretto contatto con famiglie, genitori, bambini, nonni, zii e tutte le persone che fanno parte del meraviglioso mondo dell’infanzia.
Nel quotidiano mi trovo ad affrontare domande dubbi perplessità richieste di consigli da parte dei genitori.

Ogni dialogo è accolto con il cuore ma ci tengo sempre a fare una premessa importante:

Gli esperti primari dell’educazione dei propri figli sono i genitori; sono loro che conoscono i propri figli al mille per mille senza sconti, conoscono percepiscono ogni loro cambiamento.

Una mamma sa perfettamente leggere negli occhi del suo cucciolo. È proprio per questo che vi invito a riflettere sull’importanza dello star bene come persone perché se voi state bene riuscite a trasmettere serenità ai vostri bimbi.
Ogni esperto di educazione vi potrà consigliare al meglio ma cosa sia davvero il meglio per il proprio figlio lo sa prima di tutto la famiglia; vero è che molte volte mettendo come giusto al primissimo posto i bimbi ci dimentichiamo di noi stessi…

“Non puoi aiutare nessuno se non metti in gioco te stesso” cit. Carl Rogers

Quanti di voi si sono messi in gioco come mai prima d’ora in questi mesi di lockdown?

Facciamo tesoro di un momento difficile perché io sono certa che ogni famiglia abbia riscoperto il piacere di vivere il tempo del bambino, di trovare il momento per osservare il proprio figlio, per scoprirne le meraviglie che spesso a causa della frenesia ci sfuggono.

Sicuramente siete stati messi anche alla prova, ci saranno stati momento di alti e bassi ma è bello potersi ascoltare dentro ogni tanto, è bello poter ripartire con nuova carica.
Ed è proprio ciò che accadrà d’ora in poi, lentamente si ricomincia ma cerchiamo di non perdere questo vissuto intenso.

Cerchiamo di far tesoro del tempo e promettiamoci di prenderci cura di noi stessi proprio per dare il meglio con i nostri figli, una passeggiata, un caffè con le amiche, una semplice doccia con calma… sono gesti semplici ma non scontati per mamme e papà.

Vi ho introdotto a questo importante aspetto dello “stare bene” come genitori poiché il periodo appena trascorso lascerà segni indelebili nei bimbi; difficoltà di cui ci accorgeremo soprattutto nel corso della ripresa.

Non voglio allarmarvi, la mia vuole essere una semplice visione della situazione per orientare il modo di porsi verso il futuro.

Il bambino ha bisogno di una socialità con i pari per crescere al meglio, ha bisogno di confronto, di contatto, di prove, di condivisione e tutto questo non è stato possibile per troppo tempo. La difficoltà l’abbiamo percepita noi adulti che attraverso smartphone, pc etc potevamo mantenere un contatto o almeno un’idea di ciò, figuriamoci i piccoli!

Ogni genitore, io ne sono certa, ha cercato di riorganizzare la propria vita per sopperire alle mancanze e si sono creati legami fortissimi tra madre e figlio ancor più forti di prima; le idee e gli input dalle strutture educative non sono mancati, la crescita globalmente parlando non è cambiata ma la socialità aiuta i bimbi sotto molti aspetti dello sviluppo.

Prima di tutto i bimbi vivono di routine e da marzo la routine è stata stravolta e sconvolta; l’aver ricreato nuove routine è già molto utile per una minima stabilità ma la mancanza di socialità soprattutto di pari innesca un meccanismo di fragilità; i bambini hanno bisogno di essere messi alla prova, di avere un proprio spazio, un proprio tempo con altri bambini.

Lo sviluppo cognitivo è essenzialmente un processo sociale. La vita dei bambini è ricca di incontri e la necessità di variare i contesti di apprendimento è fondamentale.
Il periodo trascorso in situazione di emergenza può sembrare breve ma se pensiamo ai ritmi di crescita dei bambini ha occupato buona parte dell’anno, periodo in cui la permanenza in un unico contesto, quello familiare ha limitato notevolmente la possibilità esperienziale al di fuori ma a mio parere non è stato uno stop completo.

Oggi riapriamo gli occhi verso un mondo un po’ diverso, speriamo non per molto, e diamo la possibilità ai bambini di riconquistare a poco a poco quel contatto sospeso.
I timori sono assolutamente umani e fondati ma il bene dei vostri bimbi è ancor più importante, ripartiamo in sicurezza, ma ripartiamo insieme!

E proprio in queste settimane i vostri bimbi avranno la possibilità di tornare alla socialità in modi un po’ diversi da quelli a cui erano ed eravate abituati ma il rientro sarà sicuramente speciale.
Questi nuovi metodi di gestione che hanno limiti solo se ci chiudiamo a un solo punto di vista, esplorando meglio scopriremo quanto la possibilità di una gestione in piccoli gruppi da parte di una sola educatrice o insegnante sia un metodo molto promettente per dare stabilità, ovvero la presenza della stessa figura di riferimento, ma anche per permettere di svolgere attività e sperimentare esperienze che in gruppi più ampi non è possibile proporre.

Il legame familiare consolidato nel periodo di lockdown potrà non soltanto perdurare ma persino fortificarsi ulteriormente, importante per i vostri figli è il sentirsi ascoltati e ciò non significa assecondare richieste ad ogni occasione ma spiegare il perché di determinate scelte o dare motivazioni adeguate al loro sviluppo cognitivo.
Significa condividere con loro momenti semplici ma speciali che non sono necessariamente artefatti, anzi se in quarantena li avete coinvolti nello svolgimento di alcune faccende domestiche perché non mantenere l’abitudine? Apparecchiare la tavola insieme, l’aiuto in cucina, la raccolta differenziata, suddividere i panni da lavare per colore, annaffiare i fiori, … etc.

E’ molto importante per l’autostima e la fiducia in sé stessi portare a termine un compito e svilupparne le capacità con l’esercizio che per i bimbi può divenire un gioco.
Il loro sentirsi parte integrante del sistema familiare li appaga molto e il loro aiuto per voi è prezioso e lo sarà anche in futuro.

Potete anche decidere di prendervi maggior tempo per altri momenti insieme nel week end o nei giorni in cui avete l’intera giornata a disposizione potendo gestire lo scorrere del giorno in modo tranquillo. Non sempre sarà possibile ma provateci.

Non è assolutamente necessario mirare ad essere perfetti anzi spesso è controproducente, ogni persona, ogni famiglia ha un proprio equilibrio e ciò non va mai dimenticato.
La stanchezza, la frustrazione, giornate difficili non devono essere necessariamente viste come ostacoli ma come segni dell’importanza dell’ascoltarsi e del sapersi fermare il mettersi in gioco significa anche impegnarsi ad affrontare anche alti e bassi.

Proprio quando eravamo “bloccati”ci siamo accorti di tutte le risorse di cui siamo dotati e di quanto potesse mancarci la nostra quotidianità, di quanto anche le emozioni negative debbano essere ascoltate provate, sentite e a volte condivise.

E non dimenticate che quello sguardo curioso di un bambino che sembra far finta di non vedere in realtà coglie ancor più in profondità di quanto si possa credere … buon nuovo inizio a tutti!!!

 

Ringrazio per questa condivisione:
Silvia Pezzotti
telefono: 338 927 36 96
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La Compaternita

Il mondo dei Podcast sta crescendo sempre di più, le persone di ogni età si avvicinano con più frequenza e curiosità.

Perché?
Da la possibilità di scegliere cosa ascoltare, invece che subire i contenuti radiofonici.

In America alcuni Podcaster sono vere e proprie celebrità, al pari di attori, sportivi o presentatori televisivi.
l’Italia piano piano ci sta arrivando, lasciandosi alle spalle il vecchio concetto di Podcast, ossia la possibilità di riascoltare un contenuto se ci si è persi la diretta.
Oggi nascono veri e propri palinsesti, serie, storie coinvolgenti, approfondimenti sule più svariate tematiche.

Ascoltare Podcast può sembrare inizialmente strano, ma se all’ascolto uniamo una attività, allora il gioco è fatto e il coinvolgimento è garantito.

C’è chi ascolta podcast mentre è in viaggio in macchina, chi mentre fa la corsetta quotidiana, mentre pedala, o semplicemente mentre si sposta da una destinazione ad un’altra.

Ascoltare podcast tramite smartphone ormai è diventato semplicissimo: Apple podcast, Google podcast, Spotify, Spreaker sono solo alcune applicazioni gratuite che permettono di accedere ad un database di contenuti infinito e di ogni genere.
Basta mettere le cuffie e via.

All’interno di questo enorme pianeta, da qualche mese, ha fatto anche il suo ingresso il podcast, La Compaternita

Nato dall’idea di Emanuele papà del piccolo Tommaso, un maschietto che ha decisamente dato un senso alla sua vita, cosa che di sicuro è successa ad ogni papà.

la-compaternita_logo

Ecco come la descrive Emanuele.

LA COMPATERNITA è un podcast che nasce da una considerazione di base: Anche se non siamo più negli anni 50, sembra che i papà siano quelli sempre super impegnati con il lavoro, che abbiamo sempre poco tempo, che vorrebbero seguire meglio i figli ma non riescono.

Da una parte c’è la vita frenetica che ogni giorno affrontiamo, dall’altra c’è il desiderio di essere più vicino ai propri figli, di fare qualcosa per loro, di capire meglio certe dinamiche.

LA COMPATERNITA nasce proprio per questo: in macchina durante i viaggi, mentre corriamo, mentre pedaliamo o siamo in treno; prendiamoci un pò di tempo e impariamo qualcosa di più su come possiamo affrontare le molteplici tematiche che quotidianamente i nostri figli vivono.

LA COMPATERNITA è il club dei papà.

È un podcast che senza prendersi troppo sul serio, fa un pò di chiarezza sulla professione più bella e complicata del mondo, quella del papà.

L’obbiettivo è la creazione e la divulgazione di contenuti finalizzati a crescere come padri, ma il punto cardine che cerco di mettere in ogni puntata è innanzitutto la leggerezza, perchè, non me ne vogliano le mamme, noi maschietti non siamo in grado di sostenere i discorsi complessi dei gruppi delle mamme, delle chat dell’asilo, delle pagine Facebook su come si crescono i figli.
Ci stufiamo subito.

Ho voluto fortemente un podcast lontano dal voler essere il “manuale del perfetto papà”, sono stato alla larga da discorsi troppo impegnativi, seriosi, da argomenti pesanti e complicati, non perchè considero noi papà incapaci di affrontare tematiche di spessore, semplicemente perchè imparare con il sorriso credo sia per noi papà il miglior modo di alleggerire le nostre giornate.

La prima stagione de LA COMPATERNITA è composta da 13 puntate, ne viene pubblicata una ogni 10 giorni, l’ultima sarà online a ferragosto.
Toccheremo tematiche di ogni genere: sesso durante la gravidanza, gadget tecnologici per un super papà, come affrontare al meglio la sala parto, come sconfiggere le maniglie dell’amore post-corona virus, scopriremo se ha senso fare il secondo figlio e tanto tanto altro.

In questi 13 appuntamenti non sarò da solo ma di puntata in puntata mi accompagneranno tanti professionisti in grado di dare autorevolezza e credibilità agli argomenti trattati.

  1.  Perchè l’ho fatto e cosa troverete (on-line)
  2.  Gadget tecnologici per diventare un super papà (on-line)
  3.  Diventare i bomber della sala parto (on-line)
  4.  La piscina e il magico legame (on-line)
  5.  Foto e video con lo smartphone ai vostri figli (on-line)
  6.  Maniglie dell’amore ciao ciao (on-line il 3 giugno)
  7.  Albi illustrati: sognare e crescere (on-line il 13 giugno)
  8.  L’asilo e il ruolo del padre (on-line il 23 giugno)
  9.  Marketing strategico per famiglie (on-line il 3 luglio)
  10. Secondo figlio. Vorrei ma… (on-line il 13 luglio)
  11. I migliori podcast per papà (on-line il 23 luglio)
  12. Viaggiare senza moglie e figli (on-line il 2 agosto)
  13. Sesso e gravidanza, che fatica! (on-line il 12 agosto)

Mi piacerebbe che LA COMPATERNITA diventasse un punto di riferimento per tutti i papà, non solo come strumento di crescita personale, ma anche perchè essendo potenzialmente una comunità popolata da tantissime professioni diverse, sogno che un giorno siano gli stessi papà del gruppo ad aiutarci a migliorarci attraverso molteplici consigli o trucchi che possono venire fuori.

Ascoltare LA COMPATERNITA è molto semplice: innanzitutto c’è il sito web dove è possibile ritrovare tutte le puntate e lo spazio per dire la vostra, scrivermi, proporre o commentare.

Se avete voglia di avvicinarvi al mondo dei podcast, o se già siete ascoltatori abituali, infilate gli auricolari, troverete LA COMPATERNITA su tutte le principali piattaforme:

Non posso pretendere che si generi un senso di appartenenza al gruppo, ma vi invito ad ascoltare qualche puntata, sperando che un giorno ci siano papà che si sentano parte di un club divertente e ricco di iniziative, per la crescita personale e per il buonumore.

Ringrazio per il racconto di questa bella idea
Emanuele Coco

Ecco dove è possibile sentire i podcast della Compaternita:
Apple podcast
Google podcast
Spotify
Spreaker, applicazione gratuita
YouTube con i file audio delle puntate

E poi ancora…
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Il menù di Pasqua al tempo del Coronavirus

Questo tempo sospeso ci permette di vedere e valutare le cose che prima davamo per scontate in modo diverso.

La fretta, la routine, l’essere sempre di corsa di prima non permettevano di dedicare il giusto tempo ed attenzione ai vari momenti della giornata.
Molti bambini, ma anche noi grandi, eravamo abituati a vedere il cibo soltanto nel piatto, come fosse un “oggetto commestibile”.

Un momento della giornata “necessario” ma non sempre vissuto con la giusta consapevolezza, neppure in merito alla quantità di imballaggi e confezioni che buttavamo via, il tempo necessario per la preparazione e il tempo seguente di riordino.

Oggi, certamente, il pasto assume un peso diverso.

Nell’essere costretti a casa possiamo riscoprire la gioia di condividere momenti più dilatati.

Il tempo e le energie per fare la spesa di tutta la settimana ha un peso e un sapore tutto diverso, così come le operazioni per pulire la verdura ed il pesce.

Magari abbiamo riscoperto la soddisfazione nell’applicarci a preparazioni più articolate e dai tempi lunghi come fare gli gnocchi, la pasta in casa e la pizza o, ancora, preparazioni a base di legumi.
O ancora siamo riusciti a realizzare quella famosa ricetta che da tanto tempo avevamo archiviato nella speranza di trovare il momento giusto per provarla.
Oltre a tutto questo poi c’è anche il risveglio della fantasia e della creatività, anche data dall’esigenza.

Quante ricette hai adattato scoprendo una nuova versione che ti piace ancora di più?
Capita anche questo, dovendo ridurre al minimo le uscite capita di apportare variazioni interessanti e sorprendenti a come si è sempre cucinato.

Ecco che allora questo tempo diventa un’occasione per ritornare a condividere “il tempo”, quello per conoscere e capire, quello per acquisire competenze, quello per guardarsi in faccia e parlare, quello per far emergere pensieri ed emozioni.

Ed è in questo tempo sospeso che il cibo potrebbe torna ad assumere la valenza di un bene, che nutre il corpo, la mente e le emozioni e non più un momento da gestire nella fretta.
In questi giorni il cibo ha un indiscutibile potere consolatorio.
Non c’è nulla di male a coccolare un po’ il palato, purché lo si faccia con moderazione, senza cedere al cibo scadente o sbilanciato.

Alcune preparazioni sono quindi indubbiamente più nell’ottica di essere nutrimento del corpo e dell’anima più che soddisfazione di un bisogno.

Ti lascio alcuni esempi:
• yogurt naturale con la frutta fresca per merenda
• biscotti usando farine semi-integrali (biscotti di avena) e farina di mandorle (per ridurre burro e zucchero) per colazione,
• crema all’arancia come dolce a fine pasto

Cosa fare per Pasqua e Pasquetta?

Le feste sono spesso sinonimo di grandi pasti, quasi abbuffate. Anche la Pasqua 2021 avrà un sapore tutto diverso e intimo.
Ecco una proposta di menù da elaborare in questi giorni, insieme anche ai piccoli.

Idee per il menù di Pasqua

I piatti unici:

  • pasta integrale fresca da condire a scelta con una di queste proposte:
    – con feta e noci
    – piselli (freschi di stagione) e gamberetti
    – alla carbonara
  • polenta e baccalà  oppure polenta ed involtini classici
  • risotto con crescenza, limone e rosmarino
  • crespelle al taleggio DOP

I secondi:

  • scaloppine di coniglio alla senape
  • hamburger con maionese (fatta in casa)
  • pollo al curry
  • cosce di pollo con capperi e olive
  • involtini di pesce spada

I contorni:

  • asparagi
  • carciofi
  • insalata russa (tutta fatta in casa)
Idee per il menù di Pasquetta

Immancabile per Pasquetta la classica torta Pasqualina o uova lesse accompagnate da asparagi o Erbazzone o Strudel di verdure.

E i dolci?

A Pasqua certamente la classica colomba e l’uovo di cioccolato fondente, a Pasquetta.

Meglio non finire tutta la cioccolata delle uova in due giorni!

Gli avanzi diventano la base per preparare una torta caprese all’arancia candita, oppure croccante al sesamo con cioccolato fondente e ancora tortino al cioccolato fondente con crema alla vaniglia.
Tutte queste ultime ricette sono con la cioccolata fondente avanzata dall’uovo perché la colomba diventerà un’ottima colazione per il risveglio del mattino.

Ovviamente sono consigli di preparazioni da fare nei giorni successivi, occorre dare tempo al nostro organismo di riprendersi dai giorni di Festa.

Ti riassumo qui le idee di alcuni menù di Pasqua e Pasquetta con la lista della spesa!
Cliccando sull’immagine dei ogni singola lista della spesa puoi ingrandire l’immagine.

Da questo pulsante puoi scaricare il pdf completo con tutti i menu e liste della spesa!
Scarica QUI i menu e le liste della spesa di Pasqua e Pasquetta

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Ringrazio per i consigli e le indicazioni

Dott.ssa Paola Cavagnoli
Dietista e nutrizionista presso www.spaziolalibellula.it
Paola.cavagnoli@gmail.com
328 136 38 62

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