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Tag: cose da sapere

La giornata della memoria

Il 27 gennaio ricorre una triste pagina della nostra storia: il giorno della Memoria.

Una ricorrenza internazionale per  commemorare le vittime dell’Olocausto e per tenere ferma nella memoria di tutti la sofferenza inflitta  e patita da molti uomini per mano di altri uomini.

Un giorno nero del calendario necessario per ricordare e soprattutto evitare che certe pagine della storia possano ripetersi. Non ci si può permettere il lusso di scordarsi certi fatti, non devono più ripetersi, punto.

In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti a Brescia è stato predisposto un palinsesto ricco di appuntamenti, serate, spettacoli ed incontri con una proposta che arriva sino agli inizi di marzo.

Tutte le scuole sono invitate il 27 gennaio alle ore 12.00 ad osservare un minuto di silenzio.

Il dettaglio dei singoli programmi sarà visibile dal sito di Casa della Memoria al sito www.28maggio74.brescia.it

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La cameretta dei bambini, spazio alle idee colorate

La cameretta dei bambini, spazio alle idee colorate

L’arrivo di un bimbo è la notizia più bella che una coppia o famiglia possa ricevere. Una nuova vita che arriva riempie sempre il cuore di gioia. La novità però è accompagnata dalla necessità di trovare lo spazio adatto per il nascituro. All’inizio le coccole la fanno da padrone e magari si può ancora attendere un attimo prima di definire gli spazi del nascituro. Man mano che  il tempo passa i figli crescono e da cuccioli che si rannicchiavano tra le braccia calde di mamma e papà si fanno ometti e piccole donne. Non c’è un’età uguale per tutti, anche perchè ogni figlio è a sè, ma ad un certo punto arriva per tutti l’esigenza di definire uno spazio proprio: la cameretta. Oltre ad ospitare i bimbi per la notte la cameretta è lo spazio più personale di ogni bimbo; il  nascondiglio, il  luogo sicuro e personale in cui rifugiarsi, anche solo per giocare.

E’ bene quindi dare voce alle  idee colorate per arredare la cameretta per bambini che vengono da loro stessi. In fondo è il loro spazio e la stanza dove passeranno molto molto tempo. Se arredamento, colori e gestione degli spazi venisse imposto la cameretta perderebbe la nota personale che ogni bimbo desidera. Mamma e papà chiaramente hanno bene idea del budget così come dello spazio a disposizione. Non sempre una cameretta può contenere tutte le idee dei bimbi, ma renderli partecipi nella scelta e trovare un buon compromesso con le loro idee li farà sentire davvero speciali. Se il mobilio è già definito il colore delle pareti potrebbe essere lasciato a loro. Se l’età lo consente coinvolgerli nel ridipingere la camera è un’idea da non scartare.In fondo essendo una stanza personale è ammessa qualche stravaganza o sbavatura.

집안에 아이들의 놀이터가 마련되어있는 인테리어 : Stanza dei bambini moderna di 퍼스트애비뉴

Non esiste una regola unica e univoca utile a definire la camera ideale. Ogni figlio ha una propria personalità che va rispettata e ogni casa ha spazi e metrature oltre le quali non è sempre possibile andare.  Idealmente la cameretta dovrebbe poter seguire la crescita dei bimbi. Un adolescente potrebbe non gradire più orsetti sulle pareti o l’esposizione dei supereroi o delle barbie con cui giocava anni prima. Arriva il momento di adeguare dei dettagli all’età dei figli, proprio per continuare  far sentire personale lo spazio della camera. Si potrebbe pensare di non acquistare mobili troppo legati al momento, ma piuttosto nuance e forme neutre e che possono adattarsi bene ai vari stadi di crescita dei bimbi

Non potranno mai mancare grandi ceste o contenitori per abituarli a riordinare la propria stanza. Prima raggiungono questa autonomia e più saranno felici i genitori. E’utile permettere ai bambini di spostare qualcosa all’interno della stanza. La scrivania o la piccola libreria sempre nella stessa posizione potrebbe dare noia. La possibilità di poter spostare qualcosa quando se ne ha voglia è molto stimolante. Inoltre è assolutamente utile permettere ai bimbi di riempire i propri scaffali con i libri, giocattoli e oggettini vari. In fondo sono loro che devono sapere dove si trovano i loro giochi, non mamma e papà.

Non resta che dare libero sfogo alla fantasia e far uscire le idee più colorate che possono avere i bimbi.

Stanza dei bambini moderna di Insight Vision GmbH

L’osteopata a braccetto con il dentista

L’osteopata a braccetto con il dentista

Spesso si sottovaluta l’importanza della bocca, purtroppo. La bocca è una finestra sul mondo, permette di nutrirci,  di comunicare, di esprimerci e di portare fuori quanto abbiamo dentro.

È quindi molto importante la cura, l’igiene e l’attenzione che si pone alla bocca. Magari non ci si pensa, o non lo si sa, ma la bocca è anche un importante veicolo posturale. La nostra bocca  parla  della nostra schiena. Siamo tutti collegati, questo si sente spesso dire e lo si sa, ma la realtà è che è davvero così, e la bocca ne è un immediato promemoria.

Una bocca in salute è una bocca che funziona: mastica, deglutisce, respira, parla.

Talvolta però la bocca non funziona a dovere, non tanto per mancanza di igiene o di attenzione ma per la sua stessa conformazione. Ecco allora nascere l’esigenza di appoggiarsi a dei professionisti che aiutino a portare la bocca e la dentatura nella sua condizione ideale. Il primo istinto è di cercare un buon dentista o ortodonzista. La soluzione è certamente valida, tuttavia la collaborazione  e la valutazione di un buon osteopata può  aiutare e addirittura facilitare il processo di correzione delle dentatura. Non si tratta di una sostituzione bensì di una collaborazione con dentisti e ortodonzisti per correggere le disfunzioni che spesso necessitano di apparecchio.

Prima di applicare un apparecchio è bene liberare le costrizioni e limitazioni al movimento delle ossa craniche per garantire una buona funzionalità e riuscita della correzione ortodontica. Gli apparecchi tendono infatti a limitare il movimento dell’osso mascellare e palatino creando costrizioni meccaniche.

Il lavoro congiunto delle due figure potrà dare equilibrio alla struttura correggendo difetti di occlusione senza sviluppare effetti collaterali: spasmi muscolari, mal di testa,problemi posturali, cattiva risposta alla correzione. Potrebbe infatti verificarsi che il buon funzionamento dell’apparecchio sia ostacolato e/o rallentato dalla conformazione delle ossa.

L’osteopata libera il movimento fisiologico prima che l’ortodonzista inizi il suo lavoro, rendendolo più facile, meno doloroso e lungo.

La collaborazione tra i professionisti facilita la risoluzione del problema non solo all’interno della bocca ma a livello generale, e che la bocca ha solo reso evidente.

Gloria Ambrosi D.O. Osteopata 3396903855

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L’anno nuovo

Per iniziare bene questo 2016 non poteva certo mancare un classico che a scuola viene spesso riproposto. E’ la filastrocca di Gianni Rodari sul nuovo anno.

Chi se la ricorda a memoria?

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno.
GIANNI RODARI

 

Mamme: come tornare sui “libri di scuola”

Mamme: come tornare sui “libri di scuola”

Studiare e conseguire una laurea è un passo fondamentale per entrare nel mondo del lavoro, e per poter ottenere la propria indipendenza economica: è un percorso che impone sacrifici, tanto studio e la capacità di imporsi degli obiettivi e di raggiungerli per tempo. Non sempre, però, le difficoltà relative al conseguimento della laurea si limitano a queste. Può infatti capitare che una studentessa rimanga incinta durante il percorso di studi, e si trovi dunque ad affrontare una scelta: mettere in pausa l’università per dedicarsi al 100% alla gravidanza e successivamente al bambino, oppure sfiancarsi per gestire entrambe le cose? Lo stesso problema riguarda le mamme, costrette a scontrarsi contro istituzioni davvero poco attente alle loro necessità, a parte rari casi.

L’importanza dell’università telematica

In questo senso, le università telematiche rappresentano una grandissima ancora di salvezza per le ragazze che aspettano un bimbo o per le donne che già lo hanno, ma che non vogliono rinunciare ad un aspetto così importante come la laurea. Si tratta di una rivoluzione sbarcata in Italia da poco tempo, ma che all’estero rappresenta già un’istituzione: la possibilità di studiare su Internet, attraverso le piattaforme web messe a disposizione da università telematiche online come la Unicusano, per consentire alle donne in gravidanza o alle mamme di conseguire senza ulteriori patemi la laurea triennale o magistrale. Una doverosa precisazione riguarda i numeri: le ragazze madri under 25 non sono particolarmente numerose in Italia, e si limitano ad una percentuale dell’8,7%. Una percentuale distribuita soprattutto al Sud e nelle isole. Questo, però, vuol dire davvero poco: tante ricerche di questo genere non tengono in considerazione le mamme più grandi, che desiderano tornare a studiare e che si trovano a dover combattere contro un sistema che non le agevola per nulla.

Mamme: come tornare a studiare all’università

Gli impegni derivanti dall’avere un bambino non possono essere messi in secondo piano, anche se si tratta di sacrificare il percorso di studi: una verità assoluta, almeno fino ad un paio di anni fa. Oggi, infatti, sono presenti numerose università online in grado di garantire una formazione di livello, cucita su misura delle mamme che intendono riprendere quel percorso di studi abbandonato a causa della gravidanza. Da questo punto di vista, l’Italia sta colmando il gap con gli altri paesi europei, da sempre all’avanguardia nel settore delle lauree online. Uno dei problemi principali è sempre stata l’accesa diffidenza degli italiani verso un sistema di studi sconosciuto e non pubblicizzato a dovere: una scelta animata da dubbi riguardanti il valore legale del titolo, la qualità dell’insegnamento e del servizio, ed il numero dei percorsi disponibili. Indecisioni spazzate via dai pionieri dello studio online, ovvero quegli studenti che per primi hanno deciso di provare l’avventura, fino a rimanerne del tutto soddisfatti.

Una mamma, oggi, può andare sul sicuro: le università telematiche funzionano, presentano dei costi meno proibitivi, mettono a disposizione tantissimi percorsi di studi e, soprattutto, non entrano in competizione con le necessità del bambino ed il tempo che ogni mamma deve dedicargli. La possibilità di conseguire una laurea che abbia lo stesso valore di quelle tradizionali, e che sia progettata per andare incontro alle esigenze delle mamme, è una realtà. Niente più presenze fisiche obbligatorie, stress o altri effetti collaterali che male si combinano con il lavoro più bello e faticoso del mondo: essere una mamma.

#OFF4aDAY

Sono molte le iniziative messe in atto contro il bullismo e in particolare contro il cyber-bullismo.

In particolare segnalo #OFF4aDAY: un progetto promosso dal MOIGE– Movimento Italiano Genitori e da Samsung, con il patrocinio della Polizia di Stato, che ha l’obiettivo primario di sensibilizzare ragazzi e adulti sulla prevenzione al fenomeno del cyberbullismo

Il progetto prevede la nascita del primo centro di supporto per le vittime di cyberbullismo che risponde ai seguenti contatti : 393.300.90.90 (numero verde) e help@off4aday.it

La campagna invita inoltre  tutti a “spegnersi” per un giorno e a promuovere il messaggio dell’iniziativa e il servizio di ascolto insieme a Samsung, impegnata a portare i benefici della tecnologia a tutti, ma anche attenta ai rischi che in particolare i più giovani possono correre per un utilizzo scorretto.

Le nuove tecnologie incidono infatti su comportamenti e “vita reale”: se in passato le conoscenze avvenivano nei luoghi pubblici o nelle case, oggi, invece, si fa amicizia online e si stringono legami istantanei, talvolta anche ambigui, per cui la comunicazione e l’incontro sono tecno-mediati e alla relazione si sostituisce la “connessione”. Ciò può essere pericoloso, soprattutto per i ragazzi, che possono sentirsi protetti dietro a uno schermo, e questo può portarli a diventare impulsivi, superficiali e talvolta dannosi per gli altri. Il cyber-bullismo ne è un esempio: si comincia con una presa in giro verso qualcuno, che online raccoglie consensi, si esalta, si trasforma, diviene caricatura. Il contenuto mette al centro un individuo che si ritrova coperto di ridicolo, anche se non si conosce personalmente, talvolta cercato e perseguitato, intrappolato. Se non si interviene in tempo, si può arrivare a distruggere la vita di una persona, specie se in età formativa.

Per approfondire vi invito a rivedere gli articoli dei nostri esperti ai seguenti link:

 

Maggiori informazioni sul progetto sul sito www.moige.it

Bresciabimbi social

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La navigazione in Internet avviene in misura sempre maggiore da smartphone o comunque dispositivi mobili diversi dal classico pc.

E’ difficile non riconoscere la praticità di questi piccoli oggetti sempre connessi col mondo e che stanno in una tasca. Certo bisogna usare buon senso e misura, come in tutte le cose!

La comodità però è innegabile.

Per questo motivo Bresciabimbi, nella veste nuova, è responsive ovvero si adatta automaticamente alle dimensioni del vostro schermo, ma abbiamo voluto essere ancora più user friendly!

Per rendere ancora più facile la condivisione dei contenuti di Bresciabimbi per chi naviga dal telefono è a disposizione un piccola iconcina di Whatsapp.

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Cliccandoci si crea un link all’articolo o evento del calendario di vostro interesse e che volete condividere. Questo link  poi lo potrete potete inviare ai vostri contatti Whatsapp, come un normale messaggio.

Chi riceve il link aprendolo ritrova l’informazione del sito che volevate fargli arrivare.

facile, vero?

Non dimenticate di seguirci anche con tutti gli altri social!

da poco siamo anche su Google+  e Instagram e da sempre su Twitter e Facebook

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Ma non è tutto!

Ogni articolo ed ogni evento del calendario può essere ulteriormente condiviso su altri social e sempre pronto per essere stampato o inviato via mail!

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Buona navigazione e buona condivisione!

Aiuto ai genitori separati

La Regione Lombardia ha istituito un aiuto concreto per i genitori separati incaricando le ASL locali di raccogliere le richieste, valutare i requisiti ed erogare il contributo.

Le ASL autorizzano la spesa massima di € 2.400 per ogni progetto personalizzato di aiuto al genitore pari a € 400 per un massimo di 6 mesi. Il contributo è erogato ad uno solo dei genitori, quello più fragile, identificato a mezzo dell’ISEE più basso e della graduatoria risultante dall’applicazione dei criteri di valutazione.

I requisiti necessari per poter accedere al fondo sono:

  • separazione legale da non più di tre anni
  • genitori ancora privi di una sentenza di separazione definitiva che sono destinatari di provvedimenti ex art. 708 c.p.c., da non più di tre anni
  • divorzio da non più di due anni
  • genitori destinatari di provvedimenti temporanei ed urgenti di cui all’art. 4, comma 8 della L. n. 898/1970 da non più di due anni
  • presenza di figli minori nati dall’unione dei coniugi che richiedono il beneficio, oppure adottati durante il matrimonio, oppure maggiorenni portatori di disabilità grave ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992
  • residenza in Regione Lombardia da almeno cinque anni continuativi dalla data di presentazione della richiesta di accesso al contributo
  • ISEE uguale o inferiore ad € 15.000 anno

La richiesta può essere presentata ad uno di questi punti: elenco consultori abilitati

Il termine per la presentazione delle domande è il 30 settembre 2015.

Per maggiori dettagli o per scaricare il modulo di domanda: ASL Brescia

 

Farmacie di turno

FARMACIE di TURNO in BRESCIA e  PROVINCIA

Il numero verde 800231061 è a disposizione per fornire informazioni in merito alle farmacie in servizio di guardia nelle 24 ore.

La chiamata è gratuita e  il servizio è realizzato in collaborazione con l’Associazione Titolari Farmacie di Brescia.

RICORDA: i farmaci vanno conservati in base alle indicazioni riportate sulla confezione,  in un luogo asciutto, talvolta in frigorifero, lontano dalla portata dei bambini e vanno smaltiti negli appositi contenitori che si trovano in Farmacia. Il farmacista è in grado di fornire indicazioni sul corretto utilizzo e sulla corretta conservazione del farmaco. Al Medico curante può essere utile sapere quali farmaci possiede in casa il cittadino.

 

Il sito di riferimento che consiglia l’ASL per reperire le farmacie di turno è: www.federfarma.brescia.it

In ogni caso per chi non fosse troppo distante da Brescia Due o da Leno è sempre operativa la farmacia Bravi aperta 7 giorni su 7, 24 ore al giorno anche la domenica e i festivi. Per info www.bravifarmacie.it

 

Test del DNA per il controllo del peso e per il proprio benessere

Test del DNA per il controllo del peso e per il proprio benessere.

Se si hanno problemi nella gestione del proprio peso e si e’ frustrati per l’ennesima dieta fallita esiste oggi un test del DNA che permette di avere la soluzione ai propri problemi.

Per formulare un programma vincente per il proprio fitness occorre conoscere il proprio codice genetico.

Un piano per controllare il proprio peso e benessere basato sul DNA non è solo una moda o un capriccio ma la chiave per raggiungere obiettivi quali la perdita di peso. Gli studi hanno dimostrato che l’aumento di peso è legato al 70% a questioni genetiche e che i geni svolgono un importante ruolo nel proprio benessere.

Si sara’ notato che la stessa dieta può produrre risultati molto diversi a seconda della persona. Questo problema ha coinvolto nutrizionisti e dietologi per lungo tempo ed è stato anche la causa di tanta delusione in individui che hanno seguito con attenzione e diligenza una data dieta.

I nostri corpi non sono tutti uguali e la nostra risposta ad un regime di dieta o esercizio fisico variano a seconda del nostro corredo genetico personale e questo è essenzialmente il punto cruciale del test del DNA Peso e Benessere. Ci sono alcune persone che mangiano di più, che non si sentono mai sazie per una ragione che è molto spesso esclusivamente genetica; persone con determinati geni possono essere più probabilmente predisposte a soffrire di voglie e a mangiare di più.

Il test del DNA permette di stabilire il tipo di dieta necessario, gli alimenti che si dovrebbero mangiare e quelli che si dovrebbero evitare e indica anche gli esercizi più adatti da intraprendere. Si ricevono anche informazioni preziose sul migliore dosaggio di integratori e vitamine.

Questo test DNA all’avanguardia è un test personalizzato che evidenzia 6 aree importanti:

 Scelte alimentari

 Esercizio e attività

 Salute Generale

 Comportamento e Motivazione

 Vitamine

 Rischio di Obesità

 

Il test Peso e Benessere è stato studiato e scientificamente convalidato. I numerosi studi dietro questo test sono stati pubblicati nelle principali riviste accademiche e giornali, tra cui alcune delle riviste scientifiche e mediche più antiche e rispettate del mondo: come The Lancet, il British Journal of Clinical Pharmacology e The American Journal of Clinical Nutrition che è stato selezionato dalla Special Libraries Association (SLA) come uno delle 100 riviste di biologia e della medicina più influenti negli ultimi 100 anni.

 

Per maggiori informaizoni: www.ibdna.it

 

Ampliamento rianimazione pediatrica

Un progetto ambizioso, grande ma sostenuto da tanto coraggio e determinazione.

Le disgrazie possono avere due vie di uscita o ci si lascia assorbire e le si subisce o le si trasforma in un’occasione. Ogni strada è difficile, ma quando un problema diventa stimolo per un miglioramento concreto non si può non abbracciare la causa.

La mia speranza è che molti tra i genitori che seguono Bresciabimbi non abbiano mai  bisogno di ricoverare i propri bimbi all’Ospedale, però purtroppo capita.

Ho conosciuto questo progetto e ve ne voglio parlare. E’ una causa importante, perchè di utilità per tutti i bambini

 

PROGETTO : AMPLIAMENTO RIANIMAZIONE PEDIATRICA “ SPEDALI CIVILI DI BRESCIA”

Raccogliere fondi ,con le autorizzazioni e “patrocinio” degli spedali civili di Brescia affinché si possa ampliare il reparto di rianimazione Pediatrica. Attualmente in questo reparto ci sono solo 4 posti letto più 1 per le urgenze e come è possibile immaginare in una struttura come gli spedali civili visto l’afflusso di pazienti che ogni anno sono ricoverati presso di essa 4 posti letto /5 sono ben pochi.

Ricordiamo che la struttura ospedaliera è considerata la seconda struttura per eccellenza in Italia.

L’idea nasce da un esperienza diretta del figlio del nostro presidente che dovendo subire un grosso intervento alla testa ,atteso da mesi , all’ultimo minuto (era già in sala operatoria quasi sedato) è stato riportato fuori , hanno avvisato la famiglia che nella notte sono state portate 2 urgenze in rianimazione e quindi non potevano più’ accogliere il bambino perché (essendoci solo 4­5posti) non avevano più il letto. Questa avvenimento successo al figlio del nostro presidente potrebbe succedere a chiunque , in passato è già successo ad altri , quindi come dire…meglio prevenire che curare!

Da qui questa idea trasformatasi poi in progettoserio con  disegni ,preventivi e autorizzazioni rilasciataci dalla direzione degli spedali civili di Brescia.

Per riuscire in questo ambizioso progetto abbiamo in programma vari banchetti ed eventi (anche in collaborazione con altre associazioni importanti) il cui il ricavato andrà a favore degli spedali civili stessi per la messa in opera del progetto.

 

Per chi volesse contribuire può’ farlo qua indicando come causale: “ AMPLIAMENTO RIANIMAZIONE PEDIATRICA “

Associazione c.m.i. Cristian Romanelli Onlus

IT 50 G 086 9211 2020 17000172978

Banca di Credito Cooperativo di Brescia

Filiale Quartiere I° Maggio (BS)

N.B.Ricordiamo a chi volesse fare donazione rilasciamo ricevuta detraibile

Per contatti : Presidente: Alessandro Romanelli 348/9740934

Vice presidente: Daniela Pirisi 392/1284173

Direttivo:Alessandra Manessi 389/4956357

http://cmiprocristianromane.wix.com/cmicristianromanelli

 

autorizzazione

Bambini in viaggio: quali documenti?

Utile promemoria per viaggiare sereni con i bambini fornito dal blog Momandkids

BAMBINI IN VIAGGIO: CON QUALI DOCUMENTI?

Come saprete, dal 2012 tutti i minori possono viaggiare all’estero solo con un documento di viaggio individuale: carta d’identità per i Paesi europei e passaporto fuori Europa. I passaporti che contengono l’iscrizione di minori rilasciati fino a oggi rimangono comunque validi fino alla scadenza, questo anche per chi decide di utilizzare il passaporto per spostarsi in Europa.

Quale documento serve per viaggiare all’estero con i minori?

Leggete l’interessante e chiaro articolo per scoprire come viaggiare con le carte in regola!

Documenti per viaggiare con i bambini

 

 

Equilibrio: a tavola è la regola d’oro

Mangiare e bere in modo sano sono importanti premesse per una perfetta crescita ed un adeguato sviluppo dei bambini, che li farà sentire in buona salute sia ora che in età più avanzata.

La coscienza alimentare nonché il relativo comportamento si formano già durante l’infanzia.

Errori alimentari come cibi troppo dolci, troppo salati, pepati o grassi diventano lentamente una vera abitudine.
Le conseguenze potrebbero essere:

  • carie,
  • sovrappeso,
  • sottopeso
  • sensazione di pesantezza.

Il primo passo è sempre iniziare bene la giornata con la colazione: le scorte di energia si esauriscono durante l’intervallo notturno e devono rifornirsi al mattino, affinché il corpo possa disporre di energia per il lavoro fisico e mentale.

Quindi: fate colazione in assoluta tranquillità, possibilmente con la vostra famiglia, tutto questo diverte e permette di iniziare la giornata senza stress.

Non bisogna dimenticare poi che gli spuntini aiutano a tappare i «buchi» : nessuno  riesce ad essere in piena forma per tutta la giornata. Il rendimento si esprime in diverse fasi che fanno risultare il lavoro più o meno pesante.

Piccole e saltuarie iniezioni di energia aiutano a superare i cali di rendimento. Purtroppo molti alunni non si portano la merenda da casa e comperano, invece, torte, cioccolata o altri dolci.

La conseguenza potrebbe manifestarsi con disturbi della concentrazione e soprattutto si forma un’abitudine alimentare che potrebbe provocare carie, sintomi di carenza o di sovrabbondanza alimentare oltre ad altri futuri disturbi.

La regola d’oro è quella di privilegiare i cibi integrali che forniscono importanti sali minerali, vitamine e fibre.

Le fibre sono importanti: saziano più a lungo, consentono una capacità di concentrazione più durevole e stimolano la digestione.
Cibi ricchi di fibre sono:

  • cereali e prodotti integrali (farina, pasta e pane integrale),
  • legumi, frutta e verdura.

Latte e latticini sono particolarmente importanti  perchè forniscono il maggior apporto di calcio, necessario soprattutto all’organismo infantile per la formazione delle ossa e dei denti e per la creazione di riserve di calcio indispensabili durante la vecchiaia.

In tutti gli altri pasti poi è decisivo l’apporto della frutta e della verdura, rispettando il più possibile la regola delle cinque porzioni al giorno, tre di verdura e due di frutta, privilegiando i prodotti stagionali: frutta e verdura non di stagione arrivano sulle nostre tavole percorrendo migliaia di chilometri provocando un significativo danno ambientale.

Mangiando prodotti locali e di stagione, facendo attenzione agli imballaggi si può alleggerire l’ambiente di 1000Kg di anidride carbonica l’anno. Frutta e verdura contengono numerose sostanze indispensabili per la nostra salute, come le vitamine e i minerali.

In particolare le vitamine C e E e la provitamina A (antiossidante) svolgono un’azione protettiva sulle cellule e prevengono il cancro e l’arteriosclerosi.

(Prima infanzia – Giornale di Brescia 30 marzo 2015)

Manovre salvavita

Che fare quando un bimbo, magari il proprio, si trova in difficoltà? Un piccolo aiuto per iniziare a sapere cosa fare sono questi due video.

I video non vogliono essere un sostituto del corso, decisamente più completo, ma solo una informativa perchè “peggio di non fare, è il non sapere”.

Ecco allora come intervenire in caso di ferite, scottature, colpi di sole… e come praticare le manovre di rianimazione quando serve.

Buona visione!

Bimbi in forma, serve un giro di vita

Il ministero della salute offre sul proprio sito una mini guida per genitori sulla prevenzione del sovrappeso e obesità infantile

L’obesità rappresenta un importante fattore di rischio per la salute di ogni età ma, se presente già in età pediatrica, si può associare alla precoce comparsa di malattie tipiche dell’età adulta, quali diabete di tipo 2, ipertensione, iperlipidemia con conseguente precoce esposizione ai principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumori.
L’obesità infantile è il risultato di un bilancio energetico positivo protratto nel tempo che si ha quando si introducono per molto tempo più calorie di quante se ne consumano. E’ dovuta a un insieme di concause: scarsa educazione alimentare, predisposizione genetica, stile di vita (spesso troppo sedentario), ambiente familiare e condizioni socioeconomiche.
È da sfatare la convinzione generale che un bambino diventa obeso solo perché mangia troppo; non sempre infatti, un bambino “cicciotello” è necessariamente un “mangione”; più di frequente capita che preferisca cibi molto calorici, ricchi di zuccheri e grassi, associati a bevande dolci.

Ricorda: è importante conoscere lo stato nutrizionale del tuo bambino, rivolgiti al tuo pediatra per controllare regolarmente peso e altezza di tuo figlio.

Genitori, accettare il problema è il primo passo

Si può parlare di obesità quando il peso del bambino supera del 20% il peso ideale (stabilito dal pediatra in base al sesso e all’altezza), di sovrappeso se lo supera del 10-20%. In certi casi si parla disuper-obesi: sono quei bambini il cui peso supera del 40% i valori normali.
L’ultima “fotografia” aggiornata dei bambini italiani e delle loro abitudini alimentari ci racconta che la strada per diffondere stili di vita corretti e ridurre il sovrappeso e l’obesità è ancora lunga.
L’indagine Okkio alla Salute 2014, condotta da Ministero e Istituto superiore di sanità, conferma livelli ancora elevati di eccesso ponderale tra i bambini di 8-9 anni con il 20,9% dei bambini in sovrappeso e il 9,8% in condizioni di obesità, con percentuali più alte nelle regioni del centro e del sud Italia. Inoltre è risultato che che molti genitori non hanno la percezione che il propio figlio è in sovrappeso.

La prima colazione è importante e deve essere sana e nutriente

La prima colazione permette di iniziare la giornata con energia, senza arrivare stanchi e affamati al pranzo, apporta circa il 20% delle calorie necessarie al fabbisogno quotidiano, adeguatamente ripartite fra proteine, grassi e carboidrati.
La maggior parte dei bambini tende a saltare la colazione, per mancanza di tempo, per abitudine consolidata anche dei genitori o per altri motivi. A volte la colazione si riduce a qualche cosa mangiato di corsa, mentre si scendono le scale o si sale in macchina per andare a scuola.
Abituamo invece i nostri bambini a fare una corretta prima colazione: svegliamoli dieci minuti prima in modo che abbiano il tempo di sedersi a tavola con tranquillità, facciamo in modo che diventi un piacevole momento da condividere insieme prima di affrontare la giornata.
Non fare colazione crea difficoltà di concentrazione e di memoria e basta poco per trasformare la “giusta colazione” in una “colazione sbagliata”:

  • 1 tazza di tè, o un bicchiere di latte, o solo qualche biscotto: è poco
  • 1 tazza di latte con 10 biscotti: è troppo.

Una buona colazione comprende:

  • latte o yogurt
  • pane o fette biscottate (con qualche cucchiaino di cacao, marmellata o miele), o biscotti, o cereali
  • frutta fresca

Sono tutti cibi perfetti per iniziare bene una giornata!
Inoltre per una buona merenda a metà mattinata possono bastare uno yogurt, un frutto o un piccolo panino.

Non più di 2 ore al giorno di TV e videogiochi

Purtroppo le attività dei nostri bambini sono sempre più sedentarie, spesso praticano sport soltanto per un’ora a settimana o anche meno, e guardano la TV e giocano con i videogiochi per più di 2 ore al giorno. Inoltre, solo un bambino su quattro va a scuola a piedi o in bicicletta.
Guardare la televisione, giocare con i videogiochi e usare il computer è divertente! L’importante è non esagerare: bisogna evitare di passare più di 2 ore al giorno davanti alla TV o al computer.

Inoltre la televisione nella camera da letto riduce il tempo dedicato al sonno, così importante per lo sviluppo, e contribuisce a diminuire le ore dedicate al gioco e all’attività fisica.
La TV nella camera da letto dei bambini va evitata!

Frutta e verdura più volte al giorno

Un’alimentazione eccessiva e scorretta durante l’infanzia oltre a causare un aumento di volume delle cellule adipose, determina anche un aumento del loro numero: da adulti si avrà una maggiore predisposizione all’obesità e una difficoltà a scendere di peso o a mantenerlo nei limiti. Sarà infatti possibile ridurre le dimensioni delle cellule adipose, ma non sarà possibile eliminarle. Intervenire durante l’età evolutiva è, quindi, di fondamentale importanza, perché ci dà la garanzia di risultati migliori e duraturi.

Un’alimentazione equilibrata e bilanciata nell’arco della giornata aiuta a mantenere il giusto peso e la mente attiva. Alimentarsi nella giusta maniera non è così difficile: vuol dire mangiare di tutto,senza esagerare nelle quantità.
È importante mangiare la frutta e la verdura più volte al giorno, ogni pasto o spuntino sono una buona occasione!
Frutta e verdura sono un valido aiuto per mantenersi in forma e sono fonte di vitamine, sali minerali e fibre di cui il nostro organismo ha bisogno.

Più acqua e meno bibite

L’acqua è indispensabile per il nostro organismo, di acqua sono ricchi anche la frutta e la verdura.
Abituate i vostri bambini a dissetarsi con acqua o spremute di frutta, senza esagerare con il consumo di bevande zuccherate. Con il tè, i succhi di frutta confezionati e le bevande dolci e gassate, non solo assumono acqua, ma anche zucchero!

Ricorda: i bambini abituati a consumare bevande zuccherate corrono più rischi rispetto all’obesità.

 

Movimento per almeno 1 ora al giorno

Quando parliamo di movimento non ci riferiamo solo ad attività sportive praticate una o due volte alla settimana, ma a
uno stile di vita attivo, fatto di gesti quotidiani. Muoversi fa bene non soltanto alla forma fisica, ma anche alle ossa, al cuore e persino all’umore. Non c’è bisogno di correre decine di chilometri, basta passeggiare, pedalare e fare qualche rampa di scale tutti i giorni, anche andare a scuola a piedi o in bicicletta è divertente e permette di dire no alla pigrizia.

L’attività fisica migliora le capacità di apprendimento e l’adattabilità dei bambini agli impegni quotidiani, favorisce un buon controllo emotivo, una migliore autostima e aumenta la capacità di socializzazione perchè è anche gioco e divertimento.

È importante che i bambini facciano attività fisica ogni giorno, vanno bene tutte le attività motorie e il gioco in movimento, magari all’aria aperta.

www.salute.gov.it

Le illustrazioni sono di Francesco Fagnani tratte da: Un anno in salute – Agenda 2014

 

Mangia bene, cresci bene: campagna sana alimentazione

“Mangia bene, cresci bene”, la campagna informativa sulla sana alimentazione

Le regioni del centro-sud le più colpite: primato alla Campania con 1 bambino su 2 sovrappeso. 1 genitore su 2 non conosce i corretti stili alimentari.

In Italia 1 bambino su 4 è sovrappeso, 1 su 10 obeso.

Allarme sul consumo quotidiano di bibite zuccherate e gassate.

L’iniziativa promossa dal Moige – movimento genitori è realizzata con il patrocinio scientifico di SIPPS – società italiana di pediatria preventiva e sociale e di AMIOT – associazione medica italiana di omotossicologia e in collaborazione con GUNA S.p.A. Dall’indagine “L’obesità infantile: un problema rilevante e di sanità pubblica” (2015), a cura dell’Osservatorio del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’università “Milano Bicocca”, che raccoglie le principali ricerche nazionali ed internazionali in materia di alimentazione, emerge che l’Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dal fenomeno dell’obesità infantile: nel nostro paese la prevalenza di sovrappeso in età pediatrica supera di circa 3 punti percentuali la media Europea, con un tasso di crescita/annua dello 0,5-1%, pari a quello degli Stati Uniti.

Le indicazioni emerse dalla prima rilevazione del WHO COSI Program evidenziano che i bambini italiani più soggetti a disturbi alimentari hanno tra gli 8 e 9 anni: a quest’età, 1 bambino su 4 è obeso e 1 su 2 sovrappeso; tra le bambine le percentuali scendono rispettivamente al 16% e al 41%. Diverse ricerche, riferite al contesto italiano, mostrano che, estendendo il campione tra i 6 e gli 11 anni, è sovrappeso 1 bambino su 4 (23,1%) mentre 1 su 10 (9,8%) è addirittura obeso. In ambito continentale obesità e sovrappeso prevalgono tra i minori dei paesi mediterranei (con percentuali che oscillano tra il 20 e il 36%), piuttosto che in quelli del nord Europa (tra il 10 e il 20%).

Anche in Italia il fenomeno ricalca le stesse differenze geografiche, con percentuali che vanno dall’8,2% al Nord, al 9,3% del Centro fino al 15,2% del Sud. La regione più colpita dal fenomeno è la Campania, dove 1 bambino di terza elementare su 2 è obeso o in sovrappeso; seguono Puglia,Molise Abruzzo e Basilicata, che evidenziano percentuali superiori al 40%. Gli adolescenti italiani in sovrappeso tendono a diminuire con l’aumentare dell’età, confermando la maggiore esposizione delle generazioni più giovani: a 11 anni ne soffre 1 ragazzo su 3 e 1 ragazza su 4; un dato che, raffrontato alle rilevazioni sui quindicenni, decresce, per ambo i sessi, di circa 10 punti percentuali.

I fattori che determinano l’obesità, oltre a quelli di natura genetica, sono principalmente legati al contesto socio-economico, familiare e agli stili di vita. Diverse indagini concordano nell’attribuire maggiore predisposizione a diventare obesi a soggetti che vivono in condizioni “disagiate”. Il dato più preoccupante riguarda però l’impatto dei genitori sull’alimentazione dei minori. Solo il 44,7% di loro conosce le regole della sana alimentazione (Censi). I dati dell’indagine “OKkio alla Salute” confermano una disinformazione diffusa da parte degli adulti in materia di dieta alimentare. Il 37% delle madri di figli in sovrappeso non ritiene “eccessiva” la quantità di cibo che i mangiano i bambini, mentre solo il 29% di esse afferma il contrario. Inoltre solo 4 mamme su 10 reputano insufficiente l’attività motoria svolta dal figlio. Sul versante delle abitudini alimentari è altrettanto importante la percentuale di coloro che adottano comportamenti scorretti: 1 bambino su 10 salta la prima colazione, mentre 3 su 10 la fanno in maniera sbilanciata (troppi carboidrati o proteine); 2 bambini su 3 fanno una merenda abbondante a metà mattina. I genitori dichiarano che 4 bambini su 10 consumano quotidianamente bevande zuccherate e/o gassate e il 22% non mangia tutti i giorni frutta e verdura. Dall’indagine Zoom8 emerge inoltre che 1 intervistato su 2 non mangia “mai o quasi mai” legumi e solo 1 su 5 lo fa 2-3 volte a settimana, come raccomandato. 1 su 7 si alimenta con insaccati una o più volte al giorno. Il consumo giornaliero di cibi ipercalorici è un fenomeno largamente diffuso: 1 bambino su 3 mangia quotidianamente snack e 1 su 4 consuma bibite zuccherate. In alcune circostanze anche più volte al giorno (nel 3,5% dei casi per i primi, 17% per le seconde). Anche uno stile di vita sedentario concorre all’obesità in età pediatrica, poiché strettamente correlato al consumo di questi cibi. 1 bambino su 6 dichiara di non aver fatto attività fisica nel giorno precedente all’indagine, o di fare sport un’ora alla settimana; 4 su 10 confessano di avere la tv in camera; 1 su 3 di restare incollato al televisore o ai videogames per più di 2 ore al giorno, mentre solo 1 su 4 dichiara di andare a scuola a piedi o in bicicletta.

LE DICHIARAZIONI

“La sana alimentazione è un aspetto centrale nell’educazione dei nostri figli. Contenere il consumo di snack, promuovere corretti stili di vita e sport all’aria aperta, adottare una dieta varia ed equilibrata sono alcune accortezze per combattere l’obesità ed evitare rischi per la salute dei nostri ragazzi”. Così Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige – movimento genitori.

“Il nostro impegno spazia dalla corretta alimentazione del bambino nei primi 3 anni di vita al divezzamento e prevenzione dei rischi; dalla formazione delle famiglie, sull’opportunità di una dieta appropriata, al coinvolgimento degli adolescenti, con l’obiettivo di prepararli a gestire autonomamente il proprio stile alimentare”. Le parole di Giuseppe Di Mauro, presidente SIPPS – Società Italiana di Pediatria Preventiva e

“AMIOT ha aderito e promuove con vigore l’iniziativa “Mangia bene, cresci bene” e non poteva essere altrimenti: l’omotossicologia ha tra i suoi campi applicativi di elezione la medicina preventiva. Agire sui più piccoli attraverso la prima medicina, il cibo, è il passaggio fondamentale per la salute delle future generazioni”. Il commento di Cesare Santi, presidente AMIOT – Associazione Medica Italiana di Omotossicologia.

“È una grande soddisfazione contribuire a questo progetto educativo, che vede la luce in un momento quanto mai opportuno e forse cruciale per il benessere delle future generazioni. Tanto più che lo scopo dell’iniziativa è perfettamente in linea con gli obiettivi fondanti di GUNA: diffondere il concetto di salute basato su stili di vita corretti e sulla prevenzione attraverso terapie naturali.” ha dichiarato Alessandro Pizzoccaro, presidente GUNA S.p.A.

LA CAMPAGNA

Tra febbraio e maggio, “Mangia bene, cresci bene” attraverserà tutta Italia. Prenderanno parte al progetto 379 scuole, suddivise tra medie ed elementari, per un totale di circa 40.000 studenti e 75.000 genitori coinvolti. In ciascun istituto, i docenti e i medici di AMIOT terranno degli incontri formativi sulla sana alimentazione e distribuiranno un kit didattico a ragazzi e genitori. Agli studenti è inoltre riservato un concorso a premi: le illustrazioni più significative saranno affisse nelle farmacie e gli studi medici aderenti e daranno vita ad un calendario info-educativo dell’iniziativa distribuito nelle scuole che hanno partecipato all’iniziativa.

Maggiorni informazioni www.moige.it

Paolo Sparro Tel: 06.32.36.943 Cell. 342.36.09.640

ufficiostampa@moige.it

Sbuccia e Puntino: cartoni per avvicinare i bambini all’arte

ARRIVANO SU WEB GRATUITI PER TUTTI I MINI CARTONI ANIMATI DI SBUCCIA E PUNTINO PER AVVICINARE I BAMBINI ALL’ARTE

Dall’omonima collana di libri per bambini di Francesca Pascale nasce una web serie animata per unire bambini e genitori nella scoperta dei più importanti personaggi dell’arte pittorica.

E’ online e a disposizione in forma gratuita per tutti i bambini e genitori il primo episodio del cartone animato “Le avventure di Sbuccia e Puntino”un nuovo progetto didattico sull’arte

pittorica dedicato ai bambini tra i 6 e i 12 anni d’età.

Il progetto nasce dal successo riscontrato dall’omonima collana di libri, edita da Idea Books, di cui è autrice e disegnatrice Francesca Pascale, esperta di didattica museale e ideatrice di un metodo brevettato per insegnare l’arte alla scuola materna.

 Le avventure di Sbuccia e Puntino sono uno strumento didattico divertente a disposizione dei genitori per avvicinare i bambini all’arte incuriosendoli attraverso il gioco. Una storia dell’arte a misura di bambino capace di presentare i principali autori e opere in modo semplice e stimolante. La durata dei video è stata studiata per rispettare la soglia di attenzione dei bambini su Internet. Ogni storia dura massimo due minuti e introduce il bambino nel magico mondo di Sbuccia e Puntino e delle loro avventure.

 La trama dei video riprende quella dei libri della collana nei quali viene approfondita e arricchita di esercizi e giochi. I due protagonisti sono Puntino, un bambino di sette anni e Sbuccia il suo inseparabile zainetto di pelucheQuando Puntino si avvicina troppo a un quadro ne viene attirato dentro come per magia, ritrovandosi nell’epoca storica in cui è stato realizzato. Puntino è sempre accompagnato da Sbuccia che durante la magia prende vita e si trasforma in una scimmietta parlante.

Guarda i video: 

 

www.artevistacosi.org

ICE In Case of Emergency

ICE:In Case of Emergency

Il telefono è un accessorio senza il quale non ci si muove, è una realtà per molti. E’ la prima cosa che si prepara in borsa o in tasca ed è la prima che si cerca quando si sale o scende dalla macchina, quasi prima delle chiavi stesse per avviare l’auto.

La tecnologia nasce per aiutare e facilitare e, molto spesso, è davvero così. Chi tornerebbe indietro di 15 anni?

Certo ringiovanire sarebbe un vantaggio non indifferente, ma se si pensa a quante comodità si sono assommate in questi anni….

Come ogni aspetto della vita, la misura è sempre il vero problema, o meglio la capacità di stabilire una misura. I pediatri sconsigliano caldamente l’uso del cellulare al di sotto dei 10 anni e diversi esperti sono preoccupati per l’avvicinamento alla tecnologia al di sotto dei tre anni .

Gli adulti stessi faticano a staccare la spina dalla tecnologia veramente, anche nei momenti di vacanza.

Ma non è tutto negativo, molti sono gli aspetti positivi.

Tra questi ce n’è uno che in realtà si spera non serva mai. E’ un allarme, o meglio una richiesta intelligente, lanciata dagli operatori delle ambulanze.

Quando capita un incidente diventa difficile per i soccorritori capire chi avvisare immediatamente tra i mille contatti salvati in rubrica. Non sono momenti in cui ci si può prendere il tempo di intuire chi sarebbe meglio chiamare scorrendo i contatti e cercando di capire la logica o il criterio con cui sono stati salvati. Ecco allora che è nata una piccola iniziativa che però diventa fondamentale nel momento di emergenza.

Basta prendersi qualche minuto e contrassegnare i contatti veramente importanti, quelli da chiamare immediatamente, con l’acronimo ICE. Ice sta per In Case of Emergency, che tradotto significa proprio In Caso di Emergenza.

Per ciascuno si tratta davvero di una manciata di minuti “persi”, ma che diventano fondamentali per i soccorritori.

Un tempo molti avevano nel portafogli un piccolo foglietto, delle dimensioni di un biglietto da visita, che svolgeva la stessa funzione. Con la massiccia diffusione dell’uso dei cellulari gli operatori delle ambulanze, la polizia, i pompieri e tutti i  primi soccorritori non cercano più portafogli e biglietti, ma puntano al telefono e in esso i contatti segnati in rubrica on ICE per avvisare i cari di chi è rimasto coinvolto in un incidente e in altra situazione di emergenza.

ICE=In Case of Emergency

Poichè è consigliabile avere più di un contatto di riferimento è consigliabile indicare anche una certa graduatoria segnando ICE1, ICE2,…..

Tra l’altro ora diversi telefoni hanno già integrato automaticamente il gruppo ICE:Contatti emergenza

E’ un piccolo stratagemma di grande utilità!

Investiamo dieci minuti per segnare i contatti ICE, con l’augurio di non averne mai di bisogno!

 

 

Le 10 cose da portare in vacanza con i bimbi

Le 10 cose da portare in una vacanza con i bimbi

Pronti a partire?

Una vecchia trasmissione tv invitava quelli in partenza a ricordarsi dello spazzolino da denti ma in realtà quando la vacanza sarà arricchita dalla presenza dei nostri bambini, nel bene e nel male, sono ben di più le cose da non dimenticare. E proprio per non dimenticare nulla la prima cosa da portare con se in vacanza è un bel tablet o smartphone su cui segnare prima la lista delle cose da mettere in valigia, e successivamente, una volta partiti, pensieri e considerazioni sul nostro viaggio.

Così come, nell’ottica di ricordare immagini e momenti delle vacanza, immortalando i primi anni dei nostri figli, e della nostra famiglia in generale, è importate avere con se una macchina fotografica di qualità, una reflex per intendersi (qui ne trovi alcune), in grado di realizzare scatti che non siano piatti e scialbi come quelli normalmente realizzati dai cellulari.

Parliamo ora di abbigliamento. Avete valutato il clima che troverete nel luogo di villeggiatura? Avete preso il giusto numero di ricambi (almeno 2 al giorno) per i vostri figli? Se siete in ritardo con gli acquisti niente paura, potete accorciare i tempi acquistandoli online; molti siti di e-commerce per abbigliamento prevedono infatti la consegna in 24 ore e così, i capi oggi acquistati, domani saranno già pronti in valigia.

Quarto punto, occhio alla biancheria intima. È quella a più stretto contatto con la pelle dei nostri bambini e perciò è preferibile optare sempre per capi in fibre naturali come il cotone d’estate e la lana di inverno, che garantiscono il mantenimento della giusta temperatura corporea ed in più, lasciando traspirare la pelle, evitano il formarsi di quel sudore di superficie che oltre ad essere fastidioso per i bambini diventa spesso fonte di malanni.

A proposito di malanni; sarebbe bello non pensarci, ma il compito di un genitore è quello di essere sempre previdente. Perciò abbiate cura di predisporre una busta con i farmaci generici (un antipiretico, un antinfiammatorio, un antidolorifico, un antispastico ed un termometro) insieme agli eventuali farmaci che nostro figlio o nostra figlia deve prendere abitualmente ogni giorno.

Oltre ai capi classici, sesto punto importante, abbiate sempre cura di considerare quegli accessori indispensabili in situazioni meteo particolari; situazioni, come la pioggia, diventano più frequenti ed importanti se la vacanza si svolgerà in un’area montana. Perciò potete scegliere tra il classico ombrello o un bel k-way nel caso in cui il/la bambino/a sia già abbastanza grande da camminare da solo (visita il sito).

Non di sola vacanza vive un bambino o un bambina e perciò, ottavo e nono punto, consideriamo di portare con noi del materiale, multimediale e non, con cui intrattenere i più piccoli; in particolare facciamo in modo che l’intrattenimento sia tale ma con un occhio alla crescita personale. E così si potrebbe pensare di affiancare un riproduttore dvd ad un libro. Il primo sarà perfetto per placare “l’ansia” dei più piccoli soprattutto durante i lunghi spostamenti in auto, in treno o in traghetto, e funzionando a batteria sono anche assolutamente comodi e portatili.

Per quanto riguarda invece il libro ci sono due possibilità; si può optare per un libro scolastico con cui allenare il bambino anche durante i giorni di vacanza (ma senza  esagerare, è vacanza anche per loro) o per un libro di fantasia che eserciti semplicemente la capacità di leggere e di astrarre pensieri ed immaginazioni a partire da quanto lento.

L’ultima e decima cosa da portare con se in vacanza quando si viaggia con un bambino è una guida dettagliata dei luoghi che andremo a visitare; è infatti giusto spiegare sempre ai più piccoli cosa si sta vedendo e qual è la storia che sta dietro le città che si visitano e non lasciare che la loro permanenza in un posto sia vissuta in maniera passiva e senza crescita personale.

Roberta Fuccelli