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Autore: Laura Lorenzini

Giornata internazionale persone con disabilità

La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre è stata istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.

Dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite.

Il tema per il 2015 è: Questioni di inclusione: accesso ed empowerment per le persone con tutte le abilità.  Un focus importante che riguarderà il valorizzare le abilità delle persone con disabilità concentrandosi sulle pari opportunità e sull’empowerment. Sotto temi della Giornata saranno: accessibilità delle città; aumentare i dati e le statistiche sulla disabilità, favorire l’inclusione delle persone con disabilità “invisibili”.

Per maggiori approfondimenti è a disposizione lo speciale a cura di RaiScuola e la pagina ufficiale del  sito dell’ONU.

A tutto libri!

A tutto libri!

Questo Natale è impazzato sul web lo scambio di libri.

Navigando però ho trovato moltissime formule possibili; esiste infatti il bookcrossing, il book exchange, regala un libro,….. oltre ad una serie di mercatini/bancarelle/giornate di scambio libri praticamente ovunque.

L’obiettivo di tutta questa attenzione e attività attorno ai libri è  buona: far leggere e far leggere soprattutto i bambini. Spesso su facebook gira la citazione “Un bambino che legge sarà un adulto che pensa”, è  vero ed è proprio così. I bambini sono sempre più passivi nei loro giochi interattivi. Il libro obbliga ad un approccio diverso: ad un contatto, a dover girare le pagine, a sentirne il profumo ….ad una poesia che la tecnologia non può programmare. Oltre al fatto che da soli o in compagnia la lettura di un libro è sempre una scoperta.

Gli esperti consigliano la lettura di libri sin dai primissimi mesi, si veda per esempio il progetto Nati per Leggere.

I libri per bambini hanno il grande vantaggio non solo di raccontare storie meravigliose, ma, soprattutto, di affrontare temi difficili, sui quali alle volte i genitori non sanno bene come muoversi o che parole usare.

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Ma conosciamo le possibilità di scambio libri in circolazione:

  • Bookcrossing: letteralmente significa passaggio di libro, la traduzione più efficace è liberalibro. Si tratta infatti di “liberare” un libro lasciandolo ovunque si preferisca, affinché possa essere ritrovato e quindi letto da altri, che eventualmente possono commentarlo e altrettanto eventualmente farlo proseguire nel suo viaggio. I libri liberati vengono registrati e segnalati. Diversamente sarebbe impossibile seguirne il percorso. Si tratta quindi di un’attività di distribuzione gratuita di libri al di fuori dalle sedi solite. Si può infatti liberare il libro in un bar, sui mezzi pubblici, al parco,…… In Italia il sito che coordina questa attività è www.bookcrossing-italy.com
  • Book exchange: letteralmente scambio di libri. Si tratta di una catena di S. Antonio tanto criticata quanto diffusa. Nei gruppi di Facebook e Whatsapp infatti ha avuto grande riscontro. C’è chi addita come grandissima bufala e truffa e chi ne ha trovato una chiave interessante come il blog  Semplicementeoggi con cui sono entrata in contatto proprio grazie ad un programma di scambio libri. Leggete la sua recensione sul book exchange
  • Regala un libro: ci sono diversi programmi e progetti attorno all’idea di regalare un libro. Io mi sono iscritta a quello organizzato a MoglieMammaDonna “regala un libro per Natale“. Basta iscriversi per essere associati ad un altro genitore cui regalare un libro

L’idea che è alla base di tutto e che arriva al di là della formula scelta è che leggere fa bene alla mente e al cuore.

Buona lettura a tutti, magari con un libro ricevuto in regalo…

 

 

Una festa per tutto il mondo

UNA FESTA PER TUTTO IL MONDO

 

Sfavillan le vetrine di luci accese

che invitan la gente a far spese,

per la via è sospesa nell’aria,

spicca, lì in mezzo, la luminaria!

 

Ricorda che arriverà a giorni

una festa per rioni e dintorni,

per paesi, villaggi e città

che la gente felice farà!

 

Le persone si scambian regali,

scordando così i loro mali

e cercando d’esser più attente

ai bisogni della povera gente!

 

È una festa per tutto il mondo,

sia per chi è triste o giocondo,

riunisce il buono e il cattivo,

quel giorno ognuno è giulivo!

 

Ma non è fatta solo d’omaggi,

di luci, suoni ed assaggi,

quel dì è nato un bimbo speciale

dentro una misera stalla: è il Natale!

 

Maria Grazia Gritta

Piccoli libri per grandi feste

La scrittrice bresciana Mariagrazia Gritta ha scritto tre libretti su Babbo Natale, S. Lucia e la Befana insieme all’illustratrice Silvia Bosio che ne ha curato la parte grafica

Ogni pubblicazione propone il racconto di ogni personaggio e alla fine c’è una parte dedicata alle filastrocche, indovinelli e giochini vari.
Sono tutti illustrati a colori e hanno alcune parole evidenziate per la lettura veloce, sono adatti per bambini della scuola materna ed elementare, ma volendo anche più piccoli

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Il libro che s’intitola “Filastroccando il Natale” contiene poesie e filastrocche sul Natale e è pubblicato in collaborazione con l’Associazione Culturale R.E.G.I.S. di Roma, questo può essere adatto a qualsiasi fascia d’età.

filastrocche_natale_gritta

Per informazioni è possibile contattare autrice:

MariaGrazia Gritta

3488840937

alemaro.90@gmail.com

25 novembre: Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

25 novembre: Giornata internazionale  per l’eliminazione della violenza contro le donne

Ci sono voluti anni, secoli di storia di lacrime e sofferenze silenziose affinchè nel 1999 le Nazioni Unite sancissero una giornata che ricordi a tutti quanto sia sbagliata la violenza e in particolare la violenza contro le donne. E’ stato necessario stabilire della ricorrenza che  invitasse i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica in quel giorno.

Perché  il 25 Novembre? Perché in quella data del 1960 venivano uccise tre sorelle eroine che si batterono con tutta la loro forza per la liberazione della Repubblica Dominicana, una lotta che le ha viste spegnersi nelle barbare mani al comando del dittatore di turno tra violenza e torture. Un esempio forte, come tanti altri casi.

Lascia sempre un pò di amaro in bocca il pensiero che sia necessario istituire una giornata mondiale per far riflettere su una questione quasi “scontata”: basta al femminicidio, basta alla violenza contro le donne. Ma la storia purtroppo insegna che spesso l’umanità ha dovuto duramente conquistare, sudare e soffrire per questioni che al buonsenso paiono basilari.

Ed è così che da solo 16 anni il 25 novembre viene celebrata la giornata contro la violenza sulle donne.

Negli ultimi anni l’immagine associata a questa giornata è una distesa di scarpe rosse. Il colore rosso è stato scelto in quanto simbolo dell’amore, della passione che si trasforma in male ed in violenza, simbolo della possessione morbosa che diventa una trappola mortale e simbolo della femminilità che purtroppo, oggi, troppe volte viene violata.Ogni paia di scarpe rappresenta una storia di paura ma, ancor di più, caratterizza l’enorme forza di volontà di voler combattere tutta questa paura e questo dolore per far sì che questo orrendo fenomeno sia definitivamente sconfitto, che la Donna sia rispettata per la bellezza del suo essere. Tantissime piazze italiane  sono state gremite da scarpe rosse in simbolo delle vittime, un modo per ricordarle e ricordare a tutti che non si può restare inermi dinnanzi ad un avvenimento così grave.

Brescia l’anno scorso ha raccolto e vinto una sfida unica dando un segno grande con  Viva Vittoria. Il progetto prevedeva di coprire piazza Vittoria con quadri realizzati a maglia. Il progetto è riuscito. L’effetto finale è stato splendido e ora si possono acquistare i quadri realizzati. Le immagini dall’alto dell’opera immane realizzata davano proprio l’idea di una catena che unisce tutte le donne e che le donne insieme possono fare grandi cose per farsi sentire!

Le donne vanno amate e rispettate sempre.

Non solo il 25 novembre, ma ogni giorno dell’anno.

Un pic-nic….mozzafiato!

Un pic-nic….mozzafiato!

La cultura del primo soccorso e la consapevolezza di dover sapere cosa fare in caso di emergenza sono per fortuna in crescita!

Spesso però sono i fratelli maggiori i primi testimoni nell’emergenza. Perchè non spiegare loro cosa andrebbe fatto? Ma ancora prima…

E’ possibile spiegare tutto questo ai bambini? e soprattutto come?

Per questo motivo è nata l’avventura “Un pic-nic… mozzafiato!“: una fiaba dedicata ai bambini 6-10 anni che spiega loro cosa si dovrebbe fare in caso di arresto cardiaco e di ostruzione delle vie aeree.

L’idea, nata da IRC (Italian Resuscitation Council), è quella di formare i ragazzi attraverso lo strumento che meglio conoscono: la tecnologia.

Per questo motivo la fiaba è in formato multimediale, distribuita solo online e gratuitamente su piattaforma iOS e Android in formato per smartphone  e tablet.

Per rendere la fiaba fruibile ad un numero maggiore di persone presto verrà tradotta anche in inglese.

Per completare e implementare la storia è presente anche  una sessione di gioco interattivo per i bambini, con cui potranno imparare e memorizzare metodi e manovre salvavita da arresto cardiaco.

 

Piedini a zonzo

PIEDINI A ZONZO..

Postura e apparato podalico

Noi conosciamo il mondo attraverso i piedi.

Da quando vengono a contatto con la terra e iniziano a sostenere il nostro corpo, essi sono importante via di comunicazione tra noi e il mondo che ci circonda. Dai piedi riceve una quantità enorme di informazioni il sistema nervoso centrale che, dopo averle elaborate,le utilizza nella scelta di definizioni posturali.

I bimbi imparano attraverso i piedi.

Il piede diventa così causa o conseguenza (elemento adattativo) dei nostri atteggiamenti posturali.

I piedi piatti, vari, torti, di appoggio misto possono essere quindi o alterazioni morfologiche e talvolta congenite del piede o difetti secondari ad adattamenti sbagliati.

Altre “entrate”possono influire sui piedi dei nostri bambini: occhio, apparato vestibolare, rachide ( colonna vertebrale).

L’osteopata cerca la causa scatenante, attraverso uno studio e una osservazione globale del piccolo paziente, effettuando test specifici osteopatici in grado di riequilibrare un sistema spesso vittima di altre cause.

La manipolazione potrà essere osteo-articolare, viscerale e cranio sacrale.

Gloria Ambrosi D.O.

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Giornata per i Diritti dell’Infanzia

Il 20 novembre  1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il trattato sui diritti umani più condiviso e ratificato di tutti i tempi: la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il testo, costruito armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, enuncia per la prima volta i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e le bambine del mondo.

Tutti i genitori e gli adulti responsabili dovrebbero conoscere in dettaglio questo documento al fine di essere, ognuno nel proprio ambiente e attraverso le proprie opportunità, difensori consapevoli e convinti dei diritti di ogni bambino che nasce.

Il documento vede nei bambini e negli adolescenti non solo degli oggetti di tutela, ma soprattutto dei soggetti di diritto, proponendo una nuova consapevolezza sul valore che l’infanzia rappresenta per l’intero pianeta.

Il trattato completo al seguente link , questi i punti principali affrontati dai vari articoli

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  • Chi ha meno di 18 anni ha tutti i diritti elencati nella convenzione.
  • Ogni bambino e ragazzo ha i diritti elencati nella convenzione; non ha importanza il colore della pelle, né il sesso, né la religione, non ha importanza che lingua parla, né se ha disabilità o meno, né se è ricco o povero.
  • Il Governo e i genitori devono fare quello che è meglio per tutelare il benessere del bambino
  • Tutti devono riconoscere che i bambini hanno il diritto alla vita
  • Ogni bimbo ha il diritto di avere un nome, una nazionalità e il diritto di conoscere i tuoi genitori e di venire accudito da loro.
  • Il bambino non può essere separato, contro la sua volontà, dai genitori. La legge può decidere diversamente quando il bambino viene maltrattato. Il bambino separato dai genitori deve mantenere i contatti con essi. Quando la separazione avviene per azione di uno Stato (carcerazione dei genitori, deportazione, ecc.) il bambino deve essere informato del luogo dove si trovano i suoi genitori
  • Il bambino ha diritto ad andare in qualsiasi Stato per unirsi ai genitori. Se i genitori abitano in Stati diversi, il bambino ha diritto di mantenersi in contatto con loro.
  • Il bambino non può essere portato in un altro Stato illecitamente. Tutti gli Stati si devono mettere d’accordo per garantire questo diritto.
  • Il bambino deve poter esprimere la propria opinione su tutte le cose che lo riguardano. Quando si prendono decisioni che lo interessano, prima deve essere ascoltato.
  • Il bambino ha il diritto di imparare e di esprimersi per mezzo delle parole, della scrittura, dell’arte e così via, a meno che queste attività non danneggino i diritti degli altri.
  • Il bambino ha il diritto di appartenere alla religione che preferisce. I genitori dovrebbero aiutarlo a distinguere fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
  • Il bambino ha il diritto di incontrare altre persone, fare amicizia con loro, e fondare delle associazioni, a meno che ciò non danneggi i diritti degli altri.
  • Il bambino ha il diritto di avere una vita privata. Per esempio, può tenere un diario che gli altri non hanno il diritto di leggere.
  • Il bambino ha il diritto di raccogliere informazioni dalle radio, dai giornali, dalle televisioni, dai libri di tutto il mondo. Gli adulti dovrebbero assicurarsi che  riceva delle informazioni che può capire.
  • I tuoi genitori dovrebbero collaborare per crescere serenamente i bambini  e dovrebbero fare quel che è meglio per loro
  • Nessuno dovrebbe fare del male in nessun modo ai bambini. Gli adulti dovrebbero assicurare protezione da abusi, violenze, negligenze e sfruttamenti
  • In caso di assenza dei genitori o se vivere con loro è pericoloso i bambini hanno il diritto di essere protetti ed aiutati in modo speciale, così come in caso di adozione, rifugio e disabilità
  • I bambini hanno il  diritto di godere di una buona salute. Ciò significa che dovrebbero ricevere cure mediche e farmaci quando in caso di malattia. Gli adulti dovrebbero fare di tutto per evitare che i bambini si ammalino, in primo luogo nutrendoli e prendendosi cura di essi.
  • I bambini hanno il diritto ad uno standard di vita sufficientemente buono. Ciò significa che i  genitori hanno l’obbligo di assicurare cibo, vestiti, un alloggio, etc. Se i genitori non possono permettersi queste cose, il governo dovrebbe aiutarli.
  • I bambini hanno il diritto di ricevere un’istruzione. L’istruzione di base fino a 15 anni deve essere gratuita. Lo scopo dell’ istruzione è di sviluppare al meglio la  personalità, i  talenti e le capacità mentali e fisiche. L’istruzione dovrebbe anche preparare a vivere in maniera responsabile e pacifica, in una società libera, nel rispetto dei diritti degli altri, e nel rispetto dell’ambiente.
  • Se si appartiene  ad una minoranza si ha  il diritto di mantenere la tua cultura, professare la tua religione e parlare la tua lingua.
  • I bambini hanno il diritto di giocare.
  • I bambini hanno il diritto di essere protetti dal lavorare in posti o in condizioni che possano danneggiare la  salute o impedire l’ istruzione. Se il  lavoro produce un guadagno dovrebbero essere pagati in modo adeguato.
  • I bambini hanno il diritto di essere protetti dalle droghe e dalle attività illegali volte a produrre e spacciare droghe.
  • I bambini hanno il diritto di essere protetti dagli abusi sessuali.
  • A nessuno è permesso rapire o vendere bambini
  • A nessuno è permesso punire in maniera che umili o ferisca gravemente. Non dovrebbero mai essere rinchiusi in prigione, se non come rimedio estremo.
  • Il bambino ha il diritto di difendersi se accusato di aver commesso un crimine. La polizia e gli avvocati e i giudici in aula dovrebbero trattarlo con rispetto assicurandosi che capisca quello che sta succedendo.
  • Tutti dovrebbero sapere che esiste questa convenzione.

 

Nè bulli, nè vittime

Spesso un buon libro dà lo spunto giusto per affrontare situazioni difficili, certo leggere i libri non risolve i problemi, ma di sicuro può aiutare a trovare una buona e nuova chiave di lettura del problema che si sta vivendo.

Per questo motivo la rete bibliotecaria bresciana ha studiato il progetto “Né bulli, né vittime”: una selezione di libri sul fenomeno del bullismo.

L’obiettivo della biografia (cui hanno seguito incontri nelle scuole e non solo) è sensibilizzare i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e gli adulti su un tema di intenso significato sociale, al fine di prevenire le manifestazioni di violenza

Il fenomeno del bullismo è sempre più diffuso e in crescita, facciamoci aiutare d un libro!

 

La bibliografia completa dei testi selezionati  è disponibile a questo link: Nè bulli, nè vittime

 

Mamme: come tornare sui “libri di scuola”

Mamme: come tornare sui “libri di scuola”

Studiare e conseguire una laurea è un passo fondamentale per entrare nel mondo del lavoro, e per poter ottenere la propria indipendenza economica: è un percorso che impone sacrifici, tanto studio e la capacità di imporsi degli obiettivi e di raggiungerli per tempo. Non sempre, però, le difficoltà relative al conseguimento della laurea si limitano a queste. Può infatti capitare che una studentessa rimanga incinta durante il percorso di studi, e si trovi dunque ad affrontare una scelta: mettere in pausa l’università per dedicarsi al 100% alla gravidanza e successivamente al bambino, oppure sfiancarsi per gestire entrambe le cose? Lo stesso problema riguarda le mamme, costrette a scontrarsi contro istituzioni davvero poco attente alle loro necessità, a parte rari casi.

L’importanza dell’università telematica

In questo senso, le università telematiche rappresentano una grandissima ancora di salvezza per le ragazze che aspettano un bimbo o per le donne che già lo hanno, ma che non vogliono rinunciare ad un aspetto così importante come la laurea. Si tratta di una rivoluzione sbarcata in Italia da poco tempo, ma che all’estero rappresenta già un’istituzione: la possibilità di studiare su Internet, attraverso le piattaforme web messe a disposizione da università telematiche online come la Unicusano, per consentire alle donne in gravidanza o alle mamme di conseguire senza ulteriori patemi la laurea triennale o magistrale. Una doverosa precisazione riguarda i numeri: le ragazze madri under 25 non sono particolarmente numerose in Italia, e si limitano ad una percentuale dell’8,7%. Una percentuale distribuita soprattutto al Sud e nelle isole. Questo, però, vuol dire davvero poco: tante ricerche di questo genere non tengono in considerazione le mamme più grandi, che desiderano tornare a studiare e che si trovano a dover combattere contro un sistema che non le agevola per nulla.

Mamme: come tornare a studiare all’università

Gli impegni derivanti dall’avere un bambino non possono essere messi in secondo piano, anche se si tratta di sacrificare il percorso di studi: una verità assoluta, almeno fino ad un paio di anni fa. Oggi, infatti, sono presenti numerose università online in grado di garantire una formazione di livello, cucita su misura delle mamme che intendono riprendere quel percorso di studi abbandonato a causa della gravidanza. Da questo punto di vista, l’Italia sta colmando il gap con gli altri paesi europei, da sempre all’avanguardia nel settore delle lauree online. Uno dei problemi principali è sempre stata l’accesa diffidenza degli italiani verso un sistema di studi sconosciuto e non pubblicizzato a dovere: una scelta animata da dubbi riguardanti il valore legale del titolo, la qualità dell’insegnamento e del servizio, ed il numero dei percorsi disponibili. Indecisioni spazzate via dai pionieri dello studio online, ovvero quegli studenti che per primi hanno deciso di provare l’avventura, fino a rimanerne del tutto soddisfatti.

Una mamma, oggi, può andare sul sicuro: le università telematiche funzionano, presentano dei costi meno proibitivi, mettono a disposizione tantissimi percorsi di studi e, soprattutto, non entrano in competizione con le necessità del bambino ed il tempo che ogni mamma deve dedicargli. La possibilità di conseguire una laurea che abbia lo stesso valore di quelle tradizionali, e che sia progettata per andare incontro alle esigenze delle mamme, è una realtà. Niente più presenze fisiche obbligatorie, stress o altri effetti collaterali che male si combinano con il lavoro più bello e faticoso del mondo: essere una mamma.

Io rispetto il codice della strada. E TU?

Cosa succede quando avviene un incidente stradale?

Nel giro di pochissimi attimi la vita di qualcuno viene velocemente e violentemente trasformata. E’ davvero questione di poco. Ma non solo…la vita dei familiari viene ribaltata e si attiva la macchina dei soccorsi che deve funzionare nel giro di brevissimo tempo. Le conseguenze di pochi attimi durano poi vite intere, o lasciano segni non più cancellabili.

La riflessione che poi segue, quando si torna alla “vita di tutti i giorni”, e che lascia l’amaro in bocca, è che spesso l’incidente poteva essere evitato.

Per mantenere viva questa consapevolezza, confortare i familiari e al contempo rendere omaggio agli operatori che intervengono prontamente è stata istituita la Giornata Mondiale del Ricordo (WDR World Day of Remembrance), ovvero una giornata che mantenga forte l’attenzione sulla necessità di un comportamento corretto alla guida. Quando si è in ritardo alcuni “dettagli” paiono quasi superflui, ma dopo l’incidente…..

La prima giornata ha avuto luogo nel Regno Unito nel 1993 e dal 1995 le organizzazioni di Vittime della strada e le ONG che rappresentano e difendono le vittime della strada aderenti alla FEVR (Federazione Europea delle Vittime della Strada) osservano questa Giornata. Negli anni sempre più paesi hanno aderito a questa giornata e dal 2003 L’OMS e l’ONU ne promuovono il riconoscimento a livello mondiale.

La giornata cade la terza domenica di novembre. Quest’anno è il 15 novembre 2015

Il sito mondiale di riferimento per questa giornata è worlddayofremembrance.org

In Italia è presente l’Associazione familiari e vittime della strada (www.vittimestrada.org) che per quest’anno ha scelto di focalizzare maggiormente l’attenzione alla guida distratta come evidenziato dal loro manifesto.

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La Croce Rossa Italiana per la giornata sta diffondendo le raccomandazioni per un viaggio sicuro. Leggiamole, impariamole e soprattutto non scordiamole quando siamo al volante!

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La gravidanza secondo natura

La Gravidanza secondo natura

La gravidanza è uno dei periodi più significativi nella Vita di una Donna e in quel miscuglio fatto di cambiamento, gioia ed apprensione sono molte le donne che trovano in questo  un occasione per dedicare più tempo a se stesse e riscoprire il proprio corpo. C’è chi sceglie lo yoga, chi i corsi pre-parto, chi tecniche di respirazione e rilassamento, chi si avvicina alle tecniche corporee e trattamenti, ecc

Nell’ambito delle tecniche corporee alcuni dei trattamenti più efficaci sono: shiatsu, riflessologia plantare, craniosacrale,  massaggio ayurvedico, ovviamente ri-adattati in termini di zone -pressioni e manualità a questa particolare situazione

Questi trattamenti, svolti con  operatori professionisti e all’interno di una gravidanza fisiologica,  possono essere un ottimo strumento di Percorso per la donna “in attesa” e di conseguenza per il nascituro; infatti attraverso l’ascolto ed il tocco si sviluppa consapevolezza ed un  maggior contatto con se stesse e con il bambino.

I benefici di un trattamento ben fatto possono essere molteplici: rilassamento psico-fisico, allentamento di tensioni muscolari,  sostegno nel cambiamento del corpo, stimolazione fisiologica di risorse interne, sollievo da eventuali disturbi come mal di schiena, stitichezza, gonfiori, sbalzi di umore, ecc.

I trattamenti generalmente cominciano dopo il primo trimestre e all’interno di una gravidanza fisiologica,  possono proseguire  anche dopo il parto per favorire  il recupero psico-fisico e l’allattamento.

 

Roberta Frassine 

Naturopata

collabora con Albero Rosa

Arancina, la zucca piccina, piccina

Un nuovo racconto sulle avventure di una piccola zucca a cura di MariaGrazia Gritta

ARANCINA, LA ZUCCA PICCINA, PICCINA

Arancina era nata in una coltivazione di zucche, ovviamente dovevano crescere e diventare tutte belle grandi e polpose, ma purtroppo Arancina era rimasta piccola, piccola.

Il contadino aveva atteso ed atteso, ma niente da fare Arancina non aveva alcuna intenzione di crescere, così un giorno decise di sbarazzarsene.

“Che me ne faccio di una zucca di queste dimensioni, nessuno la vorrà al mercato!”

Disse spazientito e, dopo averla raccolta, la gettò nel campo vicino. Povera Arancina, si ritrovò improvvisamente tra l’erba alta ed incolta, lì chi mai l’avrebbe vista? Si mise a piangere sconsolata e, mentre tutta triste pensava al suo destino avverso, udì degli schiamazzi provenire poco distanti da lei.

“Che sarà? Se hanno intenzione di tagliare l’erba finirò sicuramente tra i rifiuti!” Disse tremando dalla paura.

Erano solo dei bambini che stavano giocando, ma ovviamente lei non lo sapeva.

“Dai Marco tira, tira…..! Goal, goal!” Sentì urlare.

Dopo quell’esclamazione, vide arrivarle accanto una cosa sconosciuta che rotolava, rotolava. Era tonda come lei, ma aveva un colore diverso, anzi due, che fosse una nuova moda?

Un anno vanno i pois, un anno le righe, un altro gli scacchi e lei invece era sempre e solo in tinta unita!

Arancina la fissò un attimo e poi le chiese:

“Ciao, non ho mai visto delle zucche vestite così, da dove vieni?”

“Ah, ah, ah!” Quella cosa stava ridendo.

“Io non sono una zucca, sono un pallone! I bambini mi usano per divertirsi!”

“Oh scusa, non lo sapevo, non avevo mai conosciuto un pallone! Anche a me piacerebbe far divertire i bambini!”

“Vedrai che ci riuscirai, ora però ti devo salutare, il mio padrone sta arrivando a prendermi!”

Arancina lo salutò triste, chissà se l’avrebbe rivisto.

Poi notò un bambino giungere lì vicino a loro, appena si chinò a

raccogliere il pallone, s’accorse di Arancina.

“Che ci fa una zucca qui in mezzo all’erba?”

Esclamò stupito.

“La porterò al papà, di sicuro lui riuscirà a farne qualcosa di bello!”

Pensò tutto contento.

Gli altri bambini però sembravano non essere d’accordo.

“Perché l’hai presa? Se era lì tra l’erba probabilmente sarà marcia, buttala via!”

Ma Marco non ne voleva sapere e poi quella zucca sembrava intatta, non aveva nulla di strano, a parte le sue dimensioni.

“Per fortuna che qualcuno mi apprezza e non mi vuole eliminare come ha fatto quel bifolco!”

Pensò Arancina, era così contenta che il colore della sua scorza pareva fosse diventato più intenso di prima e poi sarebbe stata vicina al suo nuovo amico!

“Vedi? Come inizio non è male, oggi hai reso felice qualcuno!”

Le disse il pallone al suo fianco. La piccola zucca sospirò pensando al suo futuro e già si vedeva protagonista di feste, balli e giochi divertenti. Quando Marco tornò a casa con Arancina tra le mani, era impaziente di farla vedere al suo papà.

“Carina, è un po’ piccola, ma mi sembra adatta per quello che mi è venuto in mente alla prima occhiata, qualche tocco qua e là e diventerà una bella zucca pronta per domani, vedrai farà un figurone alla festa di Halloween!”

Gli disse il papà e poi si rifugiò nello scantinato con l’intenzione di lavorare su quella piccola zucca. Arancina non stava più nella pelle, era emozionatissima, chissà come sarebbe diventata dopo la sua trasformazione, l’avrebbero riconosciuta ancora?

Il papà di Marco la manipolò per un po’ e, quando ebbe finito il suo lavoro, lei s’accorse che, lì poco distante insieme ad altri attrezzi e giochi, c’era il suo amico pallone e pensò che doveva assolutamente chiedergli se gli piaceva il suo nuovo look.

“Psst, ehi amico pallone, cosa ne pensi, ti piaccio così?”

“Ma sei tu? Non ti avevo riconosciuta, ti trovo bellissima, splendi di una nuova luce!”

“Grazie, sei molto gentile!”

Gli disse Arancina tutta contenta e poi aggiunse:

“Sai domani mi porteranno alla festa di Halloween, non mi fai gli auguri?”

“Certo, in bocca al lupo!”

“Ma….cosa vuol dire? Che mi mangeranno???”

Gli chiese la piccola zucca, piuttosto turbata da quella affermazione.

“No, non preoccuparti!”

La tranquillizzò il pallone.

“È solo un modo di dire, vedrai che ti divertirai alla festa!”

Arancina tirò un respiro di sollievo e salutò il suo amico pallone prima di andarsene. Quando il papà tornò su dallo scantinato, Marco e la mamma lo stavano aspettando. Teneva Arancina tra le mani e non sembrava più la stessa, il papà aveva fatto un buon lavoro, l’aveva scavata, le aveva ritagliato occhi, naso e bocca e le aveva messo all’interno una candela accesa, tanto da farle ben evidenziare tutte le sue nuove fattezze.

“Che bello!”

Pensò Arancina, i bambini sarebbero stati felici di vederla e si sarebbero pure divertiti in sua presenza alla festa di Halloween.

L’avrebbero portata con loro, bussando alle porte per dire “dolcetto o scherzetto” agli adulti e quest’ultimi si sarebbero stupiti nel vederla ed avrebbero capito che lei poteva essere utile anche per qualcosa di diverso della “solita minestra”.

Gritta Maria Grazia

Telecamere al nido?

Gli spiacevoli episodi che purtroppo si sentono al telegiornale o navigando in internet  in strutture dedicate alla cura dell’infanzia sollevano la questione della necessità o opportunità di telecamere nei nidi e nelle scuole. La normativa però non permette l’installazione di webcam. Il divieto è motivato del Garante per la privacy così:  “Sistemi di controllo così intrusivi come le webcam devono essere usati con estrema cautela perché, oltre a incidere sulla libertà d’insegnamento, possono ingenerare nel minore, fin dai primi anni di vita, la percezione che sia normale essere continuamente sorvegliati, come pure condizionare la spontaneità del rapporto con gli insegnanti. La tranquillità dei genitori non può essere raggiunta a scapito del libero sviluppo dei figli. Non possiamo, per placare le nostre ansie di adulti, trasformare la società in cui viviamo in un mondo di ipersorvegliati, a partire dai nostri bambini”.

Ci sono strutture che intendono dotarsi di sistemi di sorveglianza e lavorano in questa direzione e  ci sono genitori che si battono per ottenere le telecamere negli asili nido. La questione è certamente complicata e delicata da sviscerare. Da una parte c’è il bisogno dei genitori di sicurezza e di serenità nell’affidare ad altri i propri bimbi. Dall’altra c’è nel Garante il principio di conservazione della libertà d’insegnamento e della spontaneità delle relazioni. Come conciliare questi bisogni? Basta una telecamera per rasserenare gli animi? Certamente poi servirebbero regole chiare per evitare che le immagini raccolte finiscano in mano a terzi. Come genitore è sempre grande la cusiosità di sapere cosa fa il proprio figlio a scuola e cosa succede quando non si è presenti, ma d’altra parte non credo sia “salutare” potersi connettere ogni qualsivoglia alle telecamere della scuola. Un buon compromesso, sempre la strada migliore, sia il poter visionare i filmati a richiesta, quando il bimbo riporta “fatti strani”, certo che se va al nido non sa parlare……

Vi riporto la comunicazione ufficiale del nido il Pianeta dei bambini.

Voi cosa ne dite?

TELECAMERE AL NIDO ?

Facciamo un po’ di chiarezza….

Gli Asili nido e le Scuole materne non possono utilizzare webcam all’interno delle strutture, il garante per la privacy ha vietato qualsiasi sistema di sorveglianza e punito i trasgressori per tale atto illecito.

Alcune realtà pertinenti al mondo dell’infanzia hanno deciso comunque di istallare sistemi di videosorveglianza, contravvenendo alle normative in vigore.

Il Pianeta dei Bambini da diverso tempo sostiene una battaglia istituzionale con relativa petizione per poter utilizzare le telecamere criptate alle quali non può avere accesso e visibili agli organi competenti solo su segnalazione delle famiglie. Ad oggi non e’ possibile adottare tale procedura che rischierebbe di portare gli Asili nido e le Scuole materne ad una forte sanzione nonché alla chiusura del servizio.

L’adozione di impianti di videosorveglianza “fai da te” da parte di Asili nido e Scuole materne poco attente a norme e leggi prestano il fianco a molteplici obiezioni, tra le quali:

1) La disponibilità delle immagini da parte della titolarità dell’asilo mette in condizione questa di attuare azioni volte a nascondere evidenze “scomode” per la sua reputazione, ad esempio cancellando determinati filmati.

2) La videosorveglianza in chiaro in presenza di educatrici deve richiedere esplicita autorizzazione dalla direzione territoriale del lavoro (non è sufficiente il benestare delle interessate) incorrendo altrimenti in azioni penali contro l’asilo.

3) La norma prevede che le registrazioni debbano essere cancellate entro 24 ore dal momento della loro raccolta vanificando così l’uso dello strumento in fase di indagine.

4) Il genitore che osserva da remoto il proprio piccolo può osservare anche gli altri bambini ed il fatto di avere un figlio non esclude dal soffrire di pericolose deviazioni.

5) Non vi e’ alcuna garanzia che le immagini trasmesse in chiaro utilizzando la rete non possano essere intercettate da terzi con le conseguenze immaginabili.

Il presente comunicato serve a sensibilizzare le famiglie dei minori fornendo un’informazione rispondente alle normative e a diffidare da chi utilizza le telecamere contravvenendo alle linee impartite dal garante della privacy.

Il Pianeta dei Bambini continuerà ad impegnarsi costantemente per poter utilizzare le telecamere al nido e alla scuola materna con l’autorizzazione ufficiale del garante della privacy e del ministero del lavoro, con l’auspicio che la sua liceità sia estesa a tutte le strutture destinate ai minori.

La pagina Facebook dedicata alla campagna è : Telecamerealnido e l’Hashtag: #telecamerealnido .

#OFF4aDAY

Sono molte le iniziative messe in atto contro il bullismo e in particolare contro il cyber-bullismo.

In particolare segnalo #OFF4aDAY: un progetto promosso dal MOIGE– Movimento Italiano Genitori e da Samsung, con il patrocinio della Polizia di Stato, che ha l’obiettivo primario di sensibilizzare ragazzi e adulti sulla prevenzione al fenomeno del cyberbullismo

Il progetto prevede la nascita del primo centro di supporto per le vittime di cyberbullismo che risponde ai seguenti contatti : 393.300.90.90 (numero verde) e help@off4aday.it

La campagna invita inoltre  tutti a “spegnersi” per un giorno e a promuovere il messaggio dell’iniziativa e il servizio di ascolto insieme a Samsung, impegnata a portare i benefici della tecnologia a tutti, ma anche attenta ai rischi che in particolare i più giovani possono correre per un utilizzo scorretto.

Le nuove tecnologie incidono infatti su comportamenti e “vita reale”: se in passato le conoscenze avvenivano nei luoghi pubblici o nelle case, oggi, invece, si fa amicizia online e si stringono legami istantanei, talvolta anche ambigui, per cui la comunicazione e l’incontro sono tecno-mediati e alla relazione si sostituisce la “connessione”. Ciò può essere pericoloso, soprattutto per i ragazzi, che possono sentirsi protetti dietro a uno schermo, e questo può portarli a diventare impulsivi, superficiali e talvolta dannosi per gli altri. Il cyber-bullismo ne è un esempio: si comincia con una presa in giro verso qualcuno, che online raccoglie consensi, si esalta, si trasforma, diviene caricatura. Il contenuto mette al centro un individuo che si ritrova coperto di ridicolo, anche se non si conosce personalmente, talvolta cercato e perseguitato, intrappolato. Se non si interviene in tempo, si può arrivare a distruggere la vita di una persona, specie se in età formativa.

Per approfondire vi invito a rivedere gli articoli dei nostri esperti ai seguenti link:

 

Maggiori informazioni sul progetto sul sito www.moige.it

Torcicollo miogeno nei neonati

La nostra esperta, l’osteopata Gloria Ambrosi oggi ci parla di:

 

Torcicollo miogeno nei neonati

Siamo tornati a casa dall’ospedale, abbiamo appena vissuto l’esperienza più bella della nostra vita, il nostro fagottino è sano e ci sorride allegro ma, dopo qualche tempo, ci accorgiamo che dorme solo girato da un lato, che si volta prevalentemente a destra e non a sinistra.

Niente panico! Siamo di fronte al Torcicollo miogeno infantile che colpisce in media un bimbo ogni 300 nati. Le cause sono idiopatiche ( sconosciute), si pensa che possa essere causato già da una cattiva postura del feto ancora in utero, tale da determinare lo schiacciamento dei vasi sanguigni preposti all’irrorazione dello sternosleidooccipitomastoideo (SCOM) , muscolo deputato ai movimenti di rotazione, torsione e inclinazione del capo.

Altra causa è sicuramente il momento di incanalamento del neonato e il successivo parto.

Tutto ciò causa una rigidità al collo,un disagio e un’impotenza funzionale dello stesso, limitando i movimenti del piccolo e l’esplorazione completa del mondo che lo circonda. Talvolta condiziona la vivacità e la reattività del bimbo (pensate alle volte in cui vi siete svegliati con il torcicollo e quanto questo abbia influenzato la vostra giornata!).

Cosa può fare l’osteopata?

Attraverso dolci manipolazioni indolori ripristina l’equilibrio muscolare permettendo la mobilità simmetrica da entrambi i lati.

Più precocemente si interviene più si evitano complicanze secondarie quali cattiva deglutizione, difficoltà di suzione e irritabilitá.

D.O. Gloria Ambrosi

Bresciabimbi social

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La navigazione in Internet avviene in misura sempre maggiore da smartphone o comunque dispositivi mobili diversi dal classico pc.

E’ difficile non riconoscere la praticità di questi piccoli oggetti sempre connessi col mondo e che stanno in una tasca. Certo bisogna usare buon senso e misura, come in tutte le cose!

La comodità però è innegabile.

Per questo motivo Bresciabimbi, nella veste nuova, è responsive ovvero si adatta automaticamente alle dimensioni del vostro schermo, ma abbiamo voluto essere ancora più user friendly!

Per rendere ancora più facile la condivisione dei contenuti di Bresciabimbi per chi naviga dal telefono è a disposizione un piccola iconcina di Whatsapp.

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Cliccandoci si crea un link all’articolo o evento del calendario di vostro interesse e che volete condividere. Questo link  poi lo potrete potete inviare ai vostri contatti Whatsapp, come un normale messaggio.

Chi riceve il link aprendolo ritrova l’informazione del sito che volevate fargli arrivare.

facile, vero?

Non dimenticate di seguirci anche con tutti gli altri social!

da poco siamo anche su Google+  e Instagram e da sempre su Twitter e Facebook

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Ma non è tutto!

Ogni articolo ed ogni evento del calendario può essere ulteriormente condiviso su altri social e sempre pronto per essere stampato o inviato via mail!

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Buona navigazione e buona condivisione!

La vetrina dei professionisti

Da sempre Bresciabimbi si adopera per creare una rete d’informazione che permetta ai genitori e a tutti colori che si occupano di bimbi di conoscere cosa offfre la nostra Brescia.

Vogliamo mappare tutte le realtà che si adoperano per le famiglie creando un network di professionisti, che possa godere della nostra grande visibilità e credibilità, e permetta agli utenti di conoscerli e avvicinarsi ai servizi

Perchè Bresciabimbi :

  • è il primo portale internet dedicato alle famiglie di Brescia e provincia.
  • è il punto di riferimento per le famiglie bresciane perchè è una realtà di genitori per i genitori.
  • offre informazioni utili in merito ad attività da fare con i bambini per vivere la città durante il tempo libero, ma non solo…
  • il calendario degli eventi sul territorio è ricco, sempre aggiornato e di facile consultazione

Essere presenti su Bresciabimbi significa farsi trovare dalle famiglie.

Contattaci per conoscere l’offerta più adatta al tuo servizio

Un frutto dal doppio aspetto

UN FRUTTO DAL DOPPIO ASPETTO

Ha la buccia verde o scura,

così l’ha creato la natura,

la sua polpa contiene tanti semini

ma è dolce e buona per i bambini!

 

Ha una forma ovale e penzola giù

dal ramo in gruppo, uno e di più,

seminascosto dal fogliame fa capolino,

come un bimbo vuol giocar a nascondino!

 

La sua foglia, così grande e capace,

può celar cosa mostrar non piace,

pure gli artisti, sulle statue e nei dipinti,

di utilizzarla ne son proprio convinti!

 

Questo frutto viene anche essiccato

e risulta ancor più gustoso per il palato,

in compagnia insieme ad un altro sta,

per le feste di Natale li puoi trovar di già!

 

Forse a nominar l’avrai già sentito,

quando chi ciò che si dice non ha capito,

allora lo si rimprovera con un tono secco

perché l’altro non ha inteso niente, ecco!

 

La mamma ci può far la marmellata

e preparar pure una torta come crostata,

nel cesto della frutta mancar proprio non può,

se lo vedi l’acquolina ti verrà di certo un po’!

 

Gritta Maria Grazia

L’albero sempreverde

Ritornano le poesie e le filastrocche di Maria Grazia Gritta.

 

L’ALBERO “SEMPREVERDE”

 

Nel mio giardino, posto all’interno,

c’è un albero che d’inverno

non si toglie mai di dosso

le sue foglie, le tiene addosso!

 

Di farle cadere proprio non vuole,

se succede lui se ne duole,

se ci son tutte certo lo sa

che più bello alla vista apparirà!

 

Mentre gli altri alberi, a lui accanto,

perdon le foglie, non ne fanno un vanto!

A lui in autunno non gliene cade una,

non diventa spoglio per sua fortuna!

 

Che desolazione veder quelle foglie

cader giù, lui lì vicino le accoglie,

così nel mio giardino è l’unico e solo

con l’abito verde che non prende il volo!

 

Gialle e marroni, come vittime di guerra,

sono tutte lì, appoggiate per terra,

mentre il fortunato ne ha ognuna verde

perché lui è un albero “sempreverde”!

 

Gritta Maria Grazia

Il Pianeta dei Bambini

BRESCIA Apre un nuovo Asilo Nido BILINGUE affiliato a Il Pianeta dei Bambini

Il 10 Ottobre Open day – giornata aperta!

Porte aperte all’Asilo Nido Il Pianeta dei Bambini  in Via Flero, 46 – Brescia (BS) per una mattinata da trascorrere insieme in allegria alla scoperta del nuovo Asilo Nido, new entry della nota catena Il Pianeta dei Bambini Asili Nido in franchising.

L’Asilo Nido, che è aperto dal 1° ottobre 2015, Vi invita alla Giornata Aperta di sabato 10 Ottobre dalle ore  9.00 alle ore 13 Vi aspettiamo per farvi conoscere la nostra equipe di lavoro e presentarvi tutti i nostri Servizi innovativi, Bilinguismo, Sportello Genitori, Progetto Pedagogico, Laboratorio di Psicomotricità “Gioco Danza” , Laboratorio di Pet Terapy, e tanto altro ancora…

L’Asilo Nido  Il Pianeta dei Bambini  è ubicato all’interno del “Polo Tecnocity delle 3 Torri ”, studiato a misura di Bambino, l’Asilo è distribuito su circa 200 mq: Ampio salone polivalente per pasti e attività, sala nanna, spazio nursery 3-12 mesi, sala attività e gioco simbolico, ufficio, bagno bimbi e personale. Ampia cucina interna che ospiterà la nostra cuoca ,Al Pianeta dei Bambini solo cibi freschi, e spazio esterno  ad uso esclusivo .

Lo stile Educativo che ci contraddistingue è basato sul “maternage” . Saper ascoltare i bisogni di tutti i Bambini presenti e rispettarne la loro unicità,questa filosofia rende unici gli Asili del Pianeta dei Bambinie con una qualità Pedagogica alta.

Il nostro obiettivo è quello di lavorare costantemente in stretta sinergia con le nostre famiglie , per definire linee Comuni nel rispetto della personalità di ogni Bimbo o Bimba.

L’Asilo Nido Il Pianeta dei Bambini  propone il BILINGUISMO: Impariamo l’inglese …divertendoci! Un’Insegnante Madrelingua presente tutti i giorni  parlerà e giocherà con tutti i Bambini esclusivamente in Lingua Inglese.

Durante l’Open Day oltre la presentazione dei servizi e la visita della struttura, verrà offerta una Merenda Party  per rendere la giornata piacevole per tutti i partecipanti.

 

IL PIANETA DEI BAMBINI®

SEDE DI  BRESCIA

Via Flero, 46 (Tre Torri)

25124 BresciaBS

brescia@ilpianetadeibambini.it

www.ilpianetadeibambini.it

Facebook: Asilo Nido Bilingue di Brescia Il Pianeta dei Bambini

 

 

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